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Titolo: HARLEM BEAT
Casa editrice: PLANET MANGA
Autore: YURIKO NISHIYAMA
Anno: 1994
Categoria: MANGA: Sentimentale-Romantico
Numero di pagine: 112
Formato: 12x15
Colore: B/n
Prezzo: 2 Euro

Scritta dall'Utente:

kotaromatsudaira scrivi - profilo

i believe i can fly...
 
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Recensione
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Fino ai quindici anni Tohru Naruse era un ragazzo timidissimo e molto impacciato, negato per qualsiasi tipo di sport. Uno di quei tipi che, per quanto si impegnano, alla fine sono solo l’ombra di altri ragazzi più popolari. Aveva provato col baseball, con il calcio… ma niente da fare! Convinto di non poter riuscire, si demoralizzava e mollava tutto, per ripartire da zero con nuovo sport. Ma nel giro di poco tempo la storia si sarebbe ciclicamente ripetuta. Eppure uno dei suoi più grandi desideri era quello di riuscire un giorno a brillare di luce propria, di essere ammirato da qualcuno, di provare anche lui l’emozione di essere un eroe. Ecco perché, appena entrato al liceo, Tohru si iscrive al club di basket, con scarsi risultati… fin quando non incontra la bella Mizuki Kusuda, sua ex compagna delle elementari, nonché abilissima giocatrice di pallacanestro. La ragazza porta Tohru al “Three Men’s Hoop”, un piccolo campo da basket nel centro di Shibuya. Sarà qui che qualcosa cambiera nella vita del ragazzo. Il “Three Men’s Hoop” è una sorta di santuario della pallacanestro, dove ognuno può sentirsi un eroe e giocare liberamente senza le costrizioni dei club scolastici, fondato dal gruppo dei “Three Men”: Shu, Neri e Zat, tre abilissimi giocatori. Proprio contro il primo membro del team sarà la prima partita di street basket di Tohru. Talento innato o fortuna del principiante? Solo l’autrice conosce la risposta… fatto sta che il ragazzo, che non aveva mai giocato a basket prima d’ora, riesce a battere l’affermatissimo Shu. Da allora per Tohru nulla sarà più come prima. Comprenderà che, per dirla alla “Shaman King”, quel piccolo campo da basket nel centro di Shibuya è il suo “Best Place”, il luogo dove riesce finalmente a trovare se stesso ed essere felice. Così il ragazzo imbranato e incostante comincia ad allenarsi e migliorarsi, a crescere nel fisico, nel gioco e nell’anima, dando inizio ad un nuovo capitolo della sua vita, quello dove finalmente è lui l’eroe e sono gli altri a doverlo guardare ed ammirare. E quale modo migliore per autoaffermarsi che partecipare ad un maxi – torneo di street basket? Ma questo è pur sempre un gioco che si fa tre contro tre, quindi c’è bisogno di altri due compagni. E’ quindi venuto il momento di fare il loro ingresso nella vita di Tohru per altri due personaggi: il possente Kosuke Ozaki, ex teppista depravato e comicissimo e il glaciale Masahiro Sawamura, che, essendo stato tradito da tutti coloro che amava, ha deciso di reputare importante soltanto una cosa nella sua vita, il denaro. Assieme a loro due e a Mizuki, Tohru formerà la squadra degli Scratch, e intraprenderà il suo lungo viaggio sulla strada della vita, alla ricerca dei suoi sogni. Partita dopo partita, i quattro ragazzi capiranno che con la volontà chiunque può diventare un eroe e che l’amicizia che andava instaurandosi tra tutti e quattro stava diventando via via sempre più forte…
Questa a grandi linee la trama di “Harlem Beat”, un manga decisamente affascinante che ci trasporta a suon di hip hop nel mondo del basket. A differenza degli altri manga sportivi, “Harlem Beat” non è la solita storia “alla Holly & Benji”, che mostra partite su partite su partite su partite. Quello che interessa all’autrice non è mostrarci una sfilza interminabile di partite che annoiano e puntano tutto sulle azioni spettacolari e basta. Qui lo sport è un veicolo essenziale per mostrare i sentimenti e le psicologie dei personaggi, che, canestro dopo canestro, crescono, imparano a fare i conti con il proprio carattere, con le proprie debolezze, imparano a correggere i loro difetti per trasformarsi in persone sempre migliori. D’accordo, anche le partite di basket di “Harlem Beat” ci mostreranno tiri e schiacciate spettacolari degni dei migliori giocatori dell’NBA, ma saranno sempre e comunque espressione dei personaggi, perché sono loro a dettare le regole del gioco e non il gioco a sopraffare i personaggi, cosa che avviene per esempio in “Holly & Benji” o in “H2”. Ecco perché “Harlem Beat” è riuscito a conquistare anche me, che di sport non ne voglio manco a brodo e soprattutto detesto i manga che ne fanno l’argomento principale. Mentre in altri manga del genere sfogli distrattamente le pagine, alla spasmodica ricerca dello zero nel conto alla rovescia delle partite, qui sei motivato ad andare avanti e a soffermarti anche sulle partite stesse: ti emozioni, piangi, ridi (perché di siparietti comici, di spassosissimi Superdeformed e di gags esilaranti ce ne sono a bizzeffe), insomma, non ti stacchi più dal volumetto! Sarà perché questo fumetto è frutto della fantasia di una mente femminile? Ho il sospetto che se “Harlem Beat” fosse stato creato da un maschio, sarebbe stato semplicemente noiose e interminabili partite di basket… ma forse è meglio che questo rimanga un sospetto e basta! I disegni di Yuriko Nishiyama sono molto ben fatti, decisamente adatti al tipo di storia che vuole raccontare, l’edizione è la solita sottiletta (ma guardiamo dal punto di vista migliore… costando solo 2 euro l’uno, potremo comprare tutti i volumetti di “Harlem Beat” che vogliamo quando ci pare!) e il tutto è davvero molto interessante!
Consigliato a pieni voti a chi cerca dei personaggi in continua evoluzione e una storia sportiva dove i protagonisti sono gli sportivi e non lo sport!
Da leggere tutto d’un fiato con in sottofondo un Cd di R.Kelly, specialmente una certa canzone che tanto si addice al messaggio lanciato da questo manga, perché, se vogliamo, come il buon Tohru ci insegna durante le sue partite di street basket, possiamo davvero spiccare il volo con la forza della nostra volontà… I believe I can fly, I believe I can touch the sky, I think about it every night and day, spread my wings and fly away…
Voti
Disegni: 9
Storia: 10
Originalità: 9
Adattamento italiano: 10
Qualità della stampa/formato: 9
VOTO GLOBALE: 9


Commento finale

L’unico manga sportivo (Touch e Rough a parte) dove non è lo sport a farla da padrone, bensì i sentimenti di chi lo gioca... consigliatissimo!


 
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