Recensione
L'ultima opera di Reiko Shimizu (datata 1994) si intitula kaguya hime, da noi "la principessa splendente", opera magnifica come poche altre.
La prima cosa che colpisce sono gli incredibili disegni: freddi, glaciali ma al contempo precisi, carismatici, perfetti, senza mai cadute di stile. Le illustrazioni ad acquerello sono particolarmente belle, ricche di dettagli e suggestive.
La storia meriterebbe un testo a sè, intricata e lunga come poche, ma davvero emozionante e coinvolgente. La protagonista è Akira Okada, 15 anni, ragazza forte e mascolina eppure bella ed elegante, che vive in casa di Shoko, una pittrice, e la figlia Mayu. Entrambe sono infatuate della ragazza, condividendo un rapporto morboso che sfocia nell'erotismo. Le origini di Akira sono misteriose, essendo stata trovata in un bosco di bambù dal marito di Shoko, ora separata.
Entrano in scena Yui e Midori, due misteriosi ragazzi che distruggono un'esposizione di quadri di Shoko e poi rapiscono Akira portandola con sè (non senza essersele fatte suonare, intendiamoci ^-^). La ragazza si risveglia così in un campo militare, dove i due le ricorderanno il loro tragico passato di vittime sacrificali. In tenera età erano scappati dall'orfanotrofio di Kabuchi dove i ragazzi, raggiunti i 16 anni, venivano sacrificati alla principessa splendente e decapitati.
Furono in molti a scappare, ma anche lontani dall'isola molti di loro raggiunti i 16 anni sono morti in terribili circostanze. Come se la situazione non fosse già complicata, spuntano fotografie che ritraggono insieme Akira, Yui e Midori bambini.
Si decide così di partire per Kabuchi, ma un'incidente fa precipitare l'aereo, presto quello che sembra un tragico incidente si rivelerà un tremendo complotto. |
Voti
Disegni: |
9,5 |
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Storia: |
10 |
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Originalità: |
8 |
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Adattamento italiano: |
8 |
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Qualità della stampa/formato: |
8 |
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VOTO GLOBALE: |
9 |
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Commento finale
E' uno dei manga più belli ed intriganti che abbia mai letto, dove vengono sollevate questioni morali insolute da anni quali la clonazione e il traffico d'organi |
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