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MANGA.IT RECENSIONI
Titolo: RED DEAD REVOLVER
Casa editrice: ROCKSTAR
Anno: 2004
Categoria: VIDEOGIOCHI: X-Box
Numero giocatori: 1-4
Versione: ITA
Genere: vario...
Prezzo: biondi Euro

Scritta dall'Utente:

mat1989 scrivi - profilo

la sconfinata frontiera del west...
 
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Recensione
Clicca per ingrandire Red Dead Revolver appartiene ad una famiglia abbastanza limitata e rara, nelle console di questa generazione: i giochi di ambientazione western.
Ambientato nel 1880 e devoto all'atmosfera della famosissima "trilogia del dollaro" di Sergio Leone (obbligatorio averne visto almeno uno), molto più esagerata e libera, dal punto di vista realistico o storico, tanto da sembrare più un remake realizzato con la filosofia dei recenti film d'azione commerciali, narra in parallelo le storie di più personaggi; dal protagonista enigmatico, solerte e silenzioso, completamente Eastwoodiano di nome Red; un gentiluomo inglese ambidestro con le proprie pistole; una proprietaria di un ranch armata di fucile; un indiano abile nelle armi bianche, che andranno a confluire insieme per la battaglia finale contro l'acerrimo nemico del pistolero vendicativo.
Fin dai primi livelli l'azione è frenetica e semplice. Il sistema di mira, attraverso l'analogico sinistro dell'xbox e l'equivalente dell'R1-R2 della playstation, permette di puntare qualsiasi punto del corpo dei nemici, la ricarica avviene immediatamente non appena i colpi nel caricatore vengono a mancare. In ogni livello è possibile portare un genere di pistola, un genere di fucile e facoltativamente un oggetto secondario come la dinamite. Tutte le armi, per l'enorme utilizzo, perdono robustezza e vanno riparate attraverso una spesa del giocatore alla fine di ogni livello, dove ci attende anche un negozio di oggetti (alcuni si possono comprare nel bel mezzo del livello, nei negozi o in occasioni speciali) che sbloccherà personaggi e locations per le modalità multigiocatore.
Più avanti entrerà in scena la tecnica dell'Occhio di Lince, un ormai solito Bullet Time che permette di fermare il tempo per colpire uno o più nemici contemporaneamente, svuotando il caricatore. E' utilizzabile sia contro i boss che contro ogni nemico minore, a vostra scelta. Immancabili, in ogni western, gli indimenticabili duelli, questa volta in un classico mezzogiorno di fuoco, uno di fronte all'altro, la vittoria a chi saprà prima estrarre la pistola e colpire più volte, nei punti critici, l'avversario. Anche qui si attiva il Bullet Time.
La ventina abbondante di livelli permette una discreta varietà, dal normale scontro a pistole fra ambienti esageratamente tipici (con qualche largo svarione come il Cimitero, degno di Tim Burton...), all'inseguimento di treni, all'assalto di ville, il cecchinaggio, addirittura la rissa nel saloon, dove colpire chiunque è un bene, con i pugni o con le pinte di birra.
Red Dead Revolver è stato sviluppato dalla Rockstar su vari tipi di console, con qualità tecniche differenti. Per un xbox, la console sulla quale ho completato il gioco, il reparto grafico appare squadrato e poco dettagliato, da notare nei quasi impresentabili intermezzi durante il cambio di personaggio, o la riproduzione delle dita e delle espressioni facciali nei filmati (invecchiati e sgranati per fare stile). Nulla toglie tuttavia che la grafica svolga il suo lavoro diligentemente, non essendo un titolo di enormi pretese, in questo campo; contribuisce a far entrare nell'atmosfera, non è mai insopportabile (l'esagerazione è legata allo stile del gioco stesso, ma forse sono io ad essere troppo bacchettone), non presenta mai cadute degne di nota. Da sfondo alla grafica c'è una colonna sonora degna di essere sentita, con rimandi al grande maestro nostrano Ennio Morricone. Il doppiaggio in inglese è ben fatto e discretamente recitato.
Una nota negativa, per me, è stata la trama completamente sballata e mal narrata, impegnata soprattutto a trovare un pretesto per combattere a dispetto dell'approfondimento psicologico dei personaggi o lo stile evocativo del leggendario ambiente proposto: più di una volta sfiora il ridicolo ed il prevedibile. Nonostante questo, la longevità è buona, a livelli normali, a patto che vi piaccia sparare senza badare minimamente ad una tattica, con molti bonus da sbloccare, inclusa una modalità, "cacciatore di taglie", che si mostra finalmente capace di impegnare seriamente il giocatore.
Voti
Grafica: 8
Audio: 9
Originalità: 8.5
Giocabilità: 8
Longevità: 8
Difficoltà: 7.5
VOTO GLOBALE: 8


Commento finale
I PRIMI DIECI MINUTI:
Un antefatto carino, qualche sezione d`allenamento, i primi nemici, abbastanza addormentati, l`approccio con un sistema di comando funzionale, dopo essersi abituati...
GIOCHI SIMILI:
WILD ARMS 3 (ps2): Rimane solo l`ambientazione western, in un GdR che sorprendentemente mischia i soliti elementi fantasy creando un ottimo connubio. Completamente in inglese. Consigliato agli anglofoni.
GUN (tutte, anche xbox360): seguito non dichiarato di questo gioco, ma pare stia avendo meno successo. Fra i maggiori difetti, pare che non eccella in niente e pecchi in longevità. Consigliato? Meglio non rischiare.
COMMENTO FINALE:
Un titolo discreto, che non mostra particolari qualità ma che sa intrattenere con il suo stile forte e la sua semplicità. A chi non piace il genere (non parlo di western) è probabile che stanchi in fretta; viceversa, è godibile e non spreme il cervello.
Occhio alle citazioni.

 
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