Risp. x urameshii
data: 16/02/07
scritto da: kaori84 profilo
> "...poteva fare un fumetto in cui ryo e kaori avevano un figlio e gli insegnavano la professione di sweeper e padre e figlio lavoravano assieme contro i criminali nn sarebbe stato più bello?"

Assolutamente no.
Quando vuoi riprendere in mano una storia già fatta, finita e conclusa (come è in effetti CH) gli devi dare una svolta, una svolta forte. Qualcosa che induca la nuova storia ad avere un carattere tutto suo, problematiche tutte sue, temi da affrontare tutti suoi.
CH non poteva continuare come hai detto tu per due motivi:
- il primo che sarebbe stato noioso. CH affronta molte problematiche ma va avanti basandosi su una sola: il rapporto ambiguo tra Ryo e Kaori. Tutti i loro problemi cominciano e finiscono grazie al loro rapporto piuttosto complicato in cui tutti e due negano l'evidenza e sotto sotto invece la vorrebbero rivelare al mondo e viverla.
Fai un sequel con quei due che finalmente hanno risolto tutto e al massimo ci fai cinque numeri, perchè non c'è più niente da scrivere. E se vai avanti crei solo una telenovela poliziesca priva di evoluzioni, caratteristica fondamentale nell'opera di Hojo.
- il secondo, CH è ambientato tra l'80 e i 90. Sono passate due generazioni da quando CH è stato creato e concluso, tutto ciò che Hojo ha scritto e fatto fare ai suoi personaggi allora, adesso non avrebbe più credibilità. E non parlo solo degli ambienti e delle mode, ma anche dei caratteri, dei modi di fare, di vivere, di vedere il mondo. Essendo una persona molto attenta a ciò che lo circonda e all'epoca in cui vive, oggi come oggi gli sarebbe stato impossibile riprendere dal punto in cui li aveva lasciati e fare come se nulla fosse.
Sono cambiati i tempi, i luoghi, i costumi e soprattutto le persone. E lui non si poteva rivolgere esclusivamente al pubblico di CH.
Io non trovo che l'aver creato questo 'universo parallelo' sia una caduta di stile anzi, un tentativo molto intelligente e raffinato di riprendere in mano i personaggi migliori che lui abbia mai creato e dargli una nuova vita, anche in quest'epoca.



>"...ma hojo ha cambiato assistenti? ho notato delle figure piu rotondengianti differenti da city hunter"

CH ha parecchi numeri, vero? Apri il primo e poi l'ultimo, vedi che cambiamento di stile?
E' normale che sia cambiato, è sempre lui, pulito e dettagliato, ma dopo così tanti anni è normale che il suo stile si sia affinato (e sì, è anche normale che dopo tanti anni i suoi assistenti abbiano una carriera loro magari).
Comunque non sono gli assistenti a determinare lo stile di un manga, ma sempre il 'maestro', loro semplicemente si adeguano.


Sei solo al sesto numero, io che sono all'ultimo uscito posso dirti che anche se AH non ha la stesso carattere di CH che abbiamo imparato ad amare, è comunque un bel manga.
Hojo è sempre attento dei dettagli, soprattutto nelle psicologie e nei rapporti tra i personaggi. E' sempre Hojo e il suo stile narrativo è inconfondibile.
Certo, c'è una dose di dolcezza e maliconia che mancava a CH, ma è una storia che si basa sui problemi che la protagonista ha nel crescere, diventare se stessa e cambiare vita, e sulle difficoltà che il resto dei personaggi hanno nel superare la morte di Kaori, comunque sempre presente.

Se numeri sono pochi per giudicare AH: CH era un manga esplosivo ad ogni pagina, AH è più riflessivo e comunque degno di rispetto.

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