Storia nelle censure degli anime
data: 30/01/07
scritto da: falcediluna profilo
sono andata su Wikipedia e ho preso questa storia delle censura degli anime, per farvi più infuriare dopo il dibattito di sotto, lasciate ogni tipo di commenti:
Storia della censura degli anime
I primi anime non furono censurati anche quando contenevano scene osè come in Lady Oscar e in Georgie. Tuttavia quando in seguito le due serie furono replicate tutte le scene osè furono tagliate. Il primo anime ad essere censurato probabilmente fu Alpen Rose, trasmesso in Italia tra il 1985 e il 1986, e che parlava della seconda guerra mondiale. I censori arrivavano anche a tagliare 9-10 minuti a episodio (praticamente quasi la metà dell'episodio originale).

In seguito (seconda metà ottanta) i censori cercarono di eliminare dai cartoni giapponesi ogni riferimento al Giappone. Un esempio è F - Motori in pista, una serie animata sull'automobilismo, al protagonista fu cambiato il nome in Patrick, la Formula J (campionato automobilistico giapponese) divenne l'europea formula 3000 e se durante la gara appariva un cartellone pubblicitario con lo sponsor giapponese questa scena veniva tagliata.

Un altra serie degli anni ottanta, È quasi magia Johnny, è uno degli anime più censurati insieme a (Rossana) e Piccoli problemi di cuore. Oltre a censurare un sacco di scene la Mediaset non trasmise due episodi di È quasi magia Johnny perché ritenuti non adatti ai bambini (in uno dei due episodi Johnny, ipnotizzato dalla sorella e sfruttato dagli amici, rubava la biancheria intima delle ragazze). E in Piccoli problemi di cuore, la Mediaset ammise[citazione necessaria] di aver censurato uno scambio di coppia «per evitare l'intervento del Moige».

Negli novanta furono trasmesse in Italia poche serie giapponesi ma comunque nonostante ciò alcuni anime scatenarono polemiche (Ken il guerriero e Sailor Moon). Nel 1997 infatti dei ragazzi lanciarono sassi dal cavalcavia uccidendo una persona. La polizia perquisendo la casa dei folli ragazzi trovò, oltre a un poster di X-Files e dei fumetti di Dylan Dog, dei manga di Ken il guerriero, uno dei manga violento che fu accusato di incitare i ragazzi a lanciare i sassi dal cavalcavia e intere trasmissioni furono dedicate all'argomento: Addirittura un giornalista affermò[1] erroneamente che Ken è un guerriero che lancia i sassi contro le persone. Sempre nel 1997 la psicologa Vera Slepoj affermò che la quinta serie di Sailor Moon comprometterebbe seriamente l'identità sessuale dei bambini. L'accusa della Slepoj, piuttosto generica, era basata sulla segnalazione di alcuni genitori, i cui bambini maschi, appassionati di Sailor Moon, giungevano a identificarsi con la protagonista. Successivamente la polemica riguardò anche la presenza delle Sailorstarlights, guerriere che, quando non combattono, sono dei ragazzi maschi in tutto e per tutto.

Questa polemica nell'immediato fu causa di un'ennesima pletora di censure sulla quinta serie, già ampliamente rimaneggiata in sede di adattamento: tali modifiche intervennero soprattutto in video con vistosi fermi immagine e rimontaggi delle scene, e ancora di più nei dialoghi, sui quali il responsabile del doppiaggio, Nicola Bartolini Carrassi, operò vistosamente tanto da stravolgere in diverse occasioni la trama originale.

L'ultimo episodio venne letteralmente stravolto, la protagonista è coinvolta in una battaglia particolarmente violenta e, infine, si mostra in video completamente nuda: un nudo simbolico e coerente con il senso della storia, che tuttavia venne giudicato «inaccettabile» e quindi censurato dagli adattatori.

Tra il 1997 e il 1998 fu trasmesso su Italia 1 Un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo (Slayers) che fu pesantemente censurato. In particolare sono stati eliminati dai discorsi dei personaggi riferimenti a morte e uccisione (usando perifrasi tipo "eliminare" o "lasciarsi"o cambiando proprio il senso del discorso), rimaneggiamenti del video in modo da nascondere il sangue (censurando la scena, cambiando il colore del sangue o zoomando su un particolare dell'immagine), trasformate le mestruazioni che nella prima serie impediscono a Lina di lanciare incantesimi in una misteriosa e non meglio definita "malattia", censurate intere sequenze animate (tra cui il caso forse più eclatante: le ultime tre puntate della seconda serie (Slayer Next) riassunte in un'unica puntata (con più di 40 minuti di taglio delle scene)).

Nel 2000 scoppiò il caso Dragon Ball: una madre sfogliando un numero di Dragon Ball comprato dal figlio lesse la parte in cui Bulma fa vedere le mutandine al Maestro Muten ignara del fatto che Goku gliele aveva tolte la sera prima e, considerandola non adatta ai bambini si rivolse al Moige che fece causa alla Star Comics. La scena incriminata fu accusata di favorire la pedofilia perché leggendo quella scena un bambino poteva pensare che mostrare le mutandine a un vecchio sia una cosa normale. Comunque nelle edizioni successive del manga la Star Comics censurò la scena.

Anche l'anime Ranma 1/2 è stato vittima di censura, ma MTV è riuscita a trasmettere tutte le puntate integralmente e in fascia protetta

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