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Con l’università e gli anni a Milano le cose cambiarono: mi trovai a dover badare a me stesso per la prima volta in vita mia e in più ero stato appena mollato dalla mia prima vera relazione seria. Ero molto triste e depresso, in più nell’appartamento in cui vivevo non avevo internet, quindi ero praticamente isolato.
Questa condizione e gli studi iniziali, portarono il sottoscritto a frequentare meno internet e quindi meno manga.it: avevo altro per la testa e i problemi universitari e amorosi presto sarebbero diventati minuscoli. Infatti, nel 2006 mio padre ebbe un gravissimo incidente e per mesi fu in coma: avevo 21 anni e fu un evento che cambiò per sempre il modo in cui approcciavo la vita, anche perché fu l’inizio di diversi problemi di salute che accompagnarono la fase finale della vita di mio padre, fino alla sua morte nel 2021.
Ora ho la forza e le spalle sufficientemente larghe per gestire questo lutto la tristezza che lo accompagnava, a 21 anni proprio no: entrai in un vortice di depressione e isolamento, anche dagli amici della vita reale, che per quasi un anno mi causarono diversi problemi, anche di salute.
Ma, come si dice, “se non ti uccide ti fortifica”. E così in effetti fu: mi ripresi e, complice un vicino di casa con il wifi libero, potei connettermi di nuovo a internet e frequentare i miei forum preferiti.
Manga.it nel frattempo aveva visto un discreto cambio della guardia, con nuovi arrivi e nuove personalità da conoscere e con cui discutere o litigare. Nonostante la mia giovane età, mi sentivo un po’ un veterano. Forse ho peccato di arroganza con qualche novellino, ma c’era sempre un “vecchio” saggio del forum pronto a farmi abbassare la cresta.
Tra impegni universitari, i primi lavori e gli amici che ormai vedevo solo i weekend, manga.it finì sempre più ai margini dei miei pensieri: non facevo parte di molti dei gruppi sociali che si erano formati, restavo un po’ come un personaggio segreto e secondario di un videogioco, che puoi aggiungere al party solo in determinate circostanze e solo se vuoi, ma non me ne facevo un cruccio. Non come quando ero un 15enne almeno! Era come guardare un treno che potevi prendere partire dal binario, ma fare spallucce e prenderti un bel cornetto alla marmellata al bar della stazione.
Un giorno mi collegai e vidi che si stava organizzando un raduno molto importante: era il “compleanno” di Fabrizio\Nannilo su manga.it e sarebbero arrivati quasi tutti gli utenti storici da mezza Italia. Poiché si organizzò a Milano, fui felice di partecipare e di rivedere persone con cui, sotto diversi aspetti, sono cresciuto, più altre che invece avevo conosciuto solo recentemente, ma con cui si era instaurato un rapporto molto profondo.
Quei due giorni furono davvero bellissimi e ne ho un ricordo molto bello: se penso ancora oggi ad alcune scene, mi viene da sorridere: fu senza dubbio l’apice della mia esperienza qui.
Ma “Life won’t wait” come cantavano i Rancid: dopo quel raduno ci furono traslochi, vari lavori e in generale, appunto, la vita.
Arrivai addirittura a dimenticarmi del forum, cosa che mi pareva impossibile anche solo fino a 5/6 anni fa, ma ormai le abitudini erano cambiate: se prima accendevo il PC e controllavo i forum che seguivo, ora controllavo scadenze, bollette, affitti e poi mutui.
Però quella volta all’anno in cui mi tornava in mente manga.it, per me era sempre un piacere tornare per vedere cos’era successo. Per me il forum in questi anni è un po’ come tornare a casa di mia madre: lì dentro è tutto esattamente com’era quando eri bambino, facendoti capire quanto sei cambiato da allora.
Così, anche se ora il forum e semi-deserto, ho pensato bene di riempirlo con queste parole, così che, quando qualcuno degli utenti storici tornerà e scorrerà velocemente queste righe, spero che riaffiorino tanti bei ricordi, di quando eravamo sicuramente molto più spensierati. |
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