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Si lo so, forse non ha tanto senso postare qui, forse, se mai leggerà qualcuno riceverò risposta tra mesi o forse mai.
Ma io questo gioco l'ho veramente adorato, ed è quindi sacrosanto che io ne parli qui. Uscito a cavallo tra il 2018 e il 2019, per Switch (ed anche per PC), non se ne è parlato molto, per lo meno io in giro non ne ho sentito minimamente parlare, ma di premi ne ha ricevuti ed a ragion veduta!
Il gioco è tutto una metafora sul dolore e sulla perdita e sui vari stadi di accettazione utili al superamento di tale dolore, ma come al solito il fulcro del gioco non è il tema trattato, ma come esso venga affrontato, attraverso uno stile assolutamente ermetico, a tratti fin troppo criptico, dove nessuna spiegazione viene lasciata al verbo, ma solo attraverso immagini colori e suoni... in una parola, sensazioni. E fidatevi saranno tante ed intense le sensazioni che proverete giocando a questo gioco. Gli scenari attraversati sembrano veri e propri quadri in movimento, perfettamente accompagnati da una colonna sonora evocativa ed emozionante come mai ne avevo trovate fin ora, persino nei film, figuriamoci nei videogiochi(vi segnalo i loro autori, i Berlinist, cercateli su spotify e dopo averli ascoltati ringraziatemi pure).
Il gioco non è assolutamente difficile da finire, nelle sue 4 ore circa di longevità, ma la facilità del gioco è voluta giustamente, a detta degli autori, per cercare di avvicinare più gente possibile, soprattutto i neofiti e non dei videogames. Io stesso facendolo provare a chi col media videoludico avesse poca dimestichezza se non nulla, ho potuto verificare che per loro è già piuttosto impegnativo riuscire a finirlo. Per tutti gli altri sarà invece più arduo riuscire a sbloccare tutti i target presenti nel gioco, io stesso non sono riuscito a sbloccarli tutti ancora.
Ma ho parlato fin troppo, guardate il trailer e se ne avete la possibilità giocatelo, non ve ne pentirete. |
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