Graficamente perfetto! Ma..
data: 31/07/14
scritto da: voyeren-selion profilo
Inizio col dire che probabilmente sono il peggior videogiocatore di questa sezione, soprattutto per quanto riguarda le console fisse (sono rimasto ai tempi della playstation 2).
Detto ciò, col mio dibattito intendo trattare un aspetto un po' generale sul ciò che riguarda il mondo videoludico attuale.

Partendo dall'evoluzione che la computer graphic ha fatto negli anni, soprattutto nei videogiochi, volevo cercare di capire anche come i giochi stessi siano cambiati nel corso del tempo.
Dalla primissima playstation della Sony uscita negli anni '90 direi che c'è stato un evidentissimo salto di qualità, e ad ogni "salto in avanti" di generazione i giochi sono diventati sempre più fluidi e accattivanti, con colori sempre più belli e ambientazioni ogni volta più fedeli alla realtà. D'altra parte però, nel guardare questo mondo da un punto di vista totalmente esterno (per il motivo di prima), ho notato il progressivo abbandono di giochi in stile cartoon in favore dei Gdr e dei tanti titoli di guerra e altri a sfondo drammatico. In particolare tutti quei titoli che avevano incantato i possessori di una play 2 come Jak and Daxter, Ratchet&Clank (che ha continuato su play3, ma l'unico credo) i vari Rayman e molti altri, con i loro personaggi istintivamente simpatici, con ambientazioni fuori dal comune, fiabesche e strambe, alle quali poco importava se non combaciavano perfettamente ad una visione realisitica della natura. Gli alberi avevano forme strane e innaturali? Poco importava, mentre credo che un gioco di questo genere creato oggi stesso sicuramente dovrebbe avere alberi impeccabili, indipendentemente dal contesto fantastico in cui sono inseriti. Gli unici giochi cartoon attuali penso siano tutti quelli su Naruto, One Piece e affini.
Con una piccola digressione volevo spendere due parole sui nuovi titoli di Rayman usciti su play3 e 360: a mio parere nonostante siano coloratissimi e divertentissimi, hanno il difetto di essere stati resi in 2D, aspetto che da una parte li ha sicuramente migliorati (nel colore per esempio) ma d'altra parte è stata loro tolta la libertà di movimento in ambiente tridimensionale da esplorare interamente, con tutti i dettagli che io ho sempre adorato in Rayman. Il fatto di avere in mano un gioco basato sul semplice scorrimento, lo sento come se in qualche modo abbia perso l'attrattiva che contraddistingueva un po' tutti i giochi di avventura.
Detto ciò, credo ormai che l'intento principale di Sony e Microsoft sia quello di puntare, prima di ogni altra cosa alla perfezione grafica, ad un realismo che sbalordisca prima che lo faccia la storia, e tale realismo non andrebbe d'accordo con un gioco fiabesco alla Jak and Daxter e simili. Nonostante ciò riconosco, pur non avendoci mai giocato, il valore grandissimo di mille titoli usciti in questi anni, non lo metto in discussione. La mia può essere considerata una critica un po' nostalgica e forse fine a se stessa, però vedendo i titoli in uscita al momento sulle nuove piattaforme non vedo prodotti allegri, colorati, vivaci e magari perché no, anche spassosi e divertenti. Da ciò che vedo io solo giochi di guerra alla Cod, Battelfield e chissà quanti altri.. oppure Gdr che puntano sul dramma e sulla distruzione della specie umana.

Attualmente questa mia nostalgia sta trovando un piccolo conforto nella casa Nintendo che al, contrario, rispecchia appieno il mio modo di concepire il videogioco. Tuttavia il troppo storpia, a anche la Nintendo con tutti i suoi giochi in qualche modo sempre ripetitivi può anche stufare, ed è per questo che credo ci debba essere una sorta di mescolanza fra le due scuole di pensiero, un giusto equilibrio fra le due categorie di giochi, che possa create un parco titoli un po' più vario fra le due realtà.

Ricordo, tuttavia, che come ho detto prima sono probabilmente il peggior videogiocatore in questa sezione, e di conseguenza conosco molto poco riguardo ciò che è avvenuto nel mondo videoludico dal 2007 fino ad oggi. Per questo motivo sono felice di essere contraddetto in tutto quello che ho scritto, anche se penso che un fondo di verità ci sia in ogni caso.

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