Risp. x pote
data: 26/12/08
scritto da: feni-chan profilo
non ho letto X e non conosco la storia ma ne ho sentito parlare. X si è interrotto a causa di alcuni problemi hanno "sconvolto" il giappone... sarà dura farlo ripartire ma ormai sono passati anni, quindi continua a sperare! ho provato a cercare i primi numeri ma sono introvabili i primi numeri...T__T

ti riporto ciò ke ho trovato su wikipedia(sempre se non lo sai già, in questo caso mi scuso^_^'')

Dopo 18 volumi e due tomi dell'artbook (a cui probabilmente se ne aggiungeranno altri), nel 2003, al culmine della trama, X si è interrotto. Ciò è avvenuto in seguito a dissidi fra le autrici e la casa editrice, la Kadokawa Shoten, che si rifiuta di pubblicare il finale dell'opera, considerato troppo violento o comunque inadatto alla pubblicazione ed al target della rivista Asuka, su cui il fumetto viene serializzato. La storia ha raggiunto la lunghezza di 18 volumi e 5 capitoli (pubblicati su rivista); questi ultimi non sono stati ancora pubblicati in volume, perché ognuno comprende 8 capitoli, ma confluiranno nel futuro volume 19.

La diatriba fra le CLAMP e la Kadokawa Shoten ha un precedente: anche il loro primo fumetto RG Veda le ha portate a rappresentare scene molto cruente di cannibalismo ed efferati omicidi (giustificati dalla trama), ma in quel caso fu pubblicato. Un'altra situazione simile si verificò con un altro fumetto, Wish, dove la casa editrice chiese ed ottenne di cambiare il finale inadatto ad un target molto giovane come era quello che leggeva la storia. La situazione per X non si è però a tutt'oggi ancora sbloccata, poiché nessuna delle due parti intende cedere. L'attuale atteggiamento intransigente della casa editrice è senza dubbio dovuto al ritrovamento nella casa di Sakakibara Seito, probabilmente il più efferato serial killer nella storia del Giappone moderno, dell'intera serie dei tankōbon di X. La cosa che colpì moltissimo il pubblico giapponese fu che il killer aveva solo 14 anni, le sue letture vennero quindi da tutti additate come responsabili in parte delle sue azioni.

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