L'INIZIO DI UN GRANDE AMORE
- Capitolo 1° -
CAPITOLO 1
Era passato già un anno da quel maledetto giorno, che in realtà tanto maledetto non era, perchè grazie quella bomba che glielo aveva quasi portato via, Stella aveva finalmente capito che per lei Don era molto più di un amico: nel momento in cui le giunse notizia dell’esplosione nella quale erano coinvolti Don e Mac, scatto qualcosa dentro di lei, in quel momento non sapeva bene cosa, ma lo scoprì molto presto, quando vide Don in quelle condizioni, ricoperto di sangue, mentre veniva caricato su un’ambulanza.
Fu solo in quel momento che capì di essere innamorata di quell’angelo dagli occhi azzurri, ma sapeva che forse era troppo tardi, che probabilmente non avrebbe avuto occasione di dirgli ciò che provava per lui, perchè una bomba glielo aveva portato via per sempre.
Durante il giorno si sforzò di non pensare, cercò di concentrarsi sulle indagini, ma non ci riuscì, neanche quando Mac tornò dall’ospedale dopo l’operazione di Don e la informò che era stabile. Era ancora vivo, ma questo non la aiutò a sentirsi meglio.
Finalmente quella giornata infernale era giunta al culmine: avevano catturato il bombarolo ed ora era in ospedale e cercava di consolare il suo amico Mac, mentre questi le raccontava del suo doloroso passato. Anche lei avrebbe avuto bisogno di qualcuno che la consolasse, perchè in fondo in quello sterile letto d’ospedale giaceva l’amore della sua vita, ma nessuno poteva aiutarla, perchè nessuno era a conoscenza dei sentimenti che provava per Don, e fino a quella tragica mattina neanche lei sapeva di amarlo.
Ad un certo punto arrivarono Danny, Lindsay e Sheldon, e Stella li informò sulle condizioni di Don, che erano ancora gravi: infatti era in coma e i medici avevano fissato un esame neurologico per la mattina seguente per vedere se c’erano danni celebrali. Comunque i medici erano ottimisti sulle possibilità di ripresa.
Quando tutti gli altri andarono via lei rimase con Mac, che la convinse ad andare a casa, sebbene lei volesse rimanere con Don.
Quando la mattina tornò in ospedale trovò Mac seduto accanto al letto di Don: si era appisolato su quella scomodissima sedia di plastica, dove probabilmente aveva passato tutta la notte, la sua mano era stretta a quella di Don.
Stella si avvicinò al letto nel quale giaceva il giovane detective, e gli posò un leggero bacio sulla fronte, poi si soffermò a fissarlo per qualche secondo, persa nei suoi pensieri, finchè la voce di Mac, che nel frattempo si era svegliato, non vla fece tornare alla realtà:
-Hei, sei già qui – disse Mac
Stella annuì, poi chiese: - Come va? Nessun cambiamento? –
Mac scosse la testa e notò il dolore nei suoi occhi, capendo che non era solo l’amicizia che c’era tra lei e Don a provocarle quel dolore, capì che c’era qualcos’altro, e credeva di sapere di cosa si trattava. Decise allora di lasciarla sola col ragazzo e di andare finalmente a casa. Si alzò dalla sedia e dopo aver dato un’ultima stretta alla mano di Don, la lasciò e si avvicinò a Stella, che era dall’altro lato del letto, e disse: - Ti dispiace darmi il cambio, credo di aver bisogno di una bella dormita –
- Certo vai pure, io ho il giorno libero per cui posso rimanere quanto voglio, ti chiamo se c’è qualche cambiamento –
Dopo che Mac fu uscito dalla stanza Stella si andò a sedere accanto a Don e, dopo avergli preso la mano, cominciò a parlargli, ovviamente non di ciò che provava per lui, non era il momento di dirgli certe cose, gli diceva cose senza senso, perchè infondo l’importante era che lui sentisse la sua voce.
Passarono altri due giorni e don era ancora in coma: anche se i medici avevano escluso la possibilità di danni celebrali, lui non si era ancora risvegliato. I suoi amici gli erano rimasti accanto in quei giorni, soprattutto Stella, che sembrava la più preoccupate per le condizioni del ragazzo, e proprio per questo quella sera, quando andò a dare il cambio a Danny prese una decisione drastica: quando Danny se ne andò, lei si avvicino a Don e cominciò ad accarezzargli il viso, poi si avvicinò all’orecchio del ragazzo e gli sussurrò: - Don tesoro, sono Stella; mi senti? Svegliati ti prego, ho bisogno di te...- cominciò a piangere – ti prego svegliati AMORE – Con il viso rigato dalle lacrime, cercò di scorgere in Don qualsiasi segno che le dicesse che lui la sentiva, ma niente, Don non reagiva. Allora continuò a parlargli, ma questa volta le parole furono solo due: - TI AMO –
Poi posò le labbra su quelle di Don e gli diede un caloroso bacio; rimase ferma in quella posizione per qualche secondo, fino a che non sentì un movimento. Si tirò su e le sembrò di vedere un movimento della mano di Don. La prese tra le sue e la strinse con tutta la forza che aveva, e con stupore sentì una flebile stretta proveniente dalla mano del giovane. Spostò lo sguardo sul suo volto e vide e vide che cercava di aprire gli occhi. Dopo qualche istante quei meravigliosi occhi azzurri cominciarono a fissarla.
Lei abbozzò un sorriso e accarezzandogli la fronte disse: - Ciao, ben tornato. Ci hai fatto prendere uno bello spavento, lo sai!? –
Don rimase in silenzio per qualche secondo, poi con voce flebile disse: - Anch’io ti amo -
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