CAP. 1 I DUBBI DI BULMA
- Capitolo 1° -
Era la decima volta, ormai, che Bulma prendeva il rilevatore per controllare, ed era la decima volta consecutiva che questo indicava una fortissima energia provenire dalle regioni al nord. Si lasciò cadere su una sedia del laboratorio, esausta. La stessa mattina, quando era entrata nel suo studio per completare un lavoro, aveva visto per caso il rilevatore di Radish sul tavolo e, lasciandosi andare ai ricordi di quel periodo, lo aveva provato scoprendo la stranissima fonte d’energia. Aveva già appurato che non si trattava di nessuno dei suoi amici, quindi di chi poteva essere? La cosa l’aveva spaventata ed era corsa da Vegeta per avvertirlo e chiedergli se la sentiva anche lui. Dopo un primo momento di sgomento, l’aveva accontentata, controllando le diverse auree che percepiva, ma nessuna gli sembrava sconosciuta o altro. “Probabilmente è guasto” aveva detto il guerriero con disinvoltura, “quegli aggeggi non sono molto affidabili”, la faceva facile lui. Va bene che quelli che aveva usato sulla Terra e nello scontro contro Freezer non erano serviti a niente, però snobbarli in quel modo… In ogni caso, per sicurezza, aveva controllato il rilevatore parecchie volte e il risultato era sempre stato lo stesso. Normalmente avrebbe mollato il congegno subito, ma non si sentiva tranquilla. Qualcuno bussò alla porta e, senza aspettare risposta, Vegeta entrò nella stanza “Non dirmi che stai ancora trafficando con quell’affare?!” disse appoggiandosi allo stipite della porta. Bulma inarcò le sopracciglia, scocciata “E anche se fosse?” chiese. “Pfui. Non è che lavori troppo in questo periodo? Stai diventando paranoica. Vieni a preparare da mangiare piuttosto. Sto morendo di fame.” Disse avviandosi verso la cucina. “Non sono paranoica! Scusami tanto, se qualche volta seguo il mio istinto come fai tu! E se la metti così, per me puoi anche non mangiare stasera!” (fuori campo Bulma: però è vero.. sembro davvero paranoica..e anche permalosa. –Ikari-kun: solo nella fiction, ricordalo.) Parole magiche. Stare senza cibo per Vegeta era un incubo, quasi come per Goku. (Vegeta: come sarebbe?! –Ikari-kun: pensa a recitare o nella prossima fiction pregherai Dio di salvarti dalla fine che ti farò fare! –Vegeta: ok, ok… Tsz, ricattatrice.) E come sempre tornò sui suoi passi, stupito e abbastanza nervoso. “Non lo faresti…..” , “Scommettiamo?” rimasero a fronteggiarsi per un lungo attimo di silenzio. Poi Vegeta sospirò e disse “Va bene, anche stavolta hai vinto tu. Ma ora vai a preparare qualcosa da mettere sotto i denti.” Lei gli sorrise, maliziosa “E cosa fai per farti perdonare?” lui la guardò incuriosito, poi assunse la stessa espressione della moglie “Aspetta stasera e vedrai.” (Vegeta, arrossendo: Ehi! Queste sono faccende personali! –Ikari-kun: Bulma mi ha dato il permesso, perciò non scocciare! –Vegeta: …. Impossibile.) Ridacchiando Bulma si avviò verso la cucina seguita dal marito.
Negli studi, alla fine delle scene:
(Vegeta: uff…Grazie al cielo per ora questa rottura è finita. –Bulma: ssst! Non farti sentire. Lo sai com’è permalosa, anche più di me. –Vegeta: per me possono andare in malora lei e la sua fiction! Quella maledetta serpe… –Ikari-kun, con un fucile in mano: hai detto qualcosa per caso? –Vegeta: chi, io? Niente, perché? –Ikari-kun, uscendo: mha, mi era sembrato… –Vegeta: fiuu.. –Bulma: coda di paglia, eh?!)
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