CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -
Intorno a lui non c’era altro che buio, ma sapeva bene dove si trovava. Fin da piccolo era stato costretto a restare in quella stanza infernale, nell’oscurità più completa, quando non doveva girovagare per la galassia e conquistare pianeti. I primi tempi era sempre teso, ma ormai si era abituato a quella camera spettrale, però quella volta era diversa dalle altre. Era sempre stato da solo là dentro ma c’era qualcun’altro con lui. Anche senza lo scouter percepiva chiaramente la sua presenza, anche se non sapeva bene in quale punto della stanza si trovasse, e questo bastava per renderlo abbastanza nervoso. Si costrinse a stare calmo e a mantenere la guardia alzata, pronto contro un eventuale attacco ma purtroppo questo non bastò. Un’ombra indistinta lo colpì fulminea con una forza tale da sbatterlo con-tro una parete. Il giovane rimase per un attimo fermo, paralizzato dallo shock per quell’attacco improvviso che lo aveva praticamente già messo fuori gioco senza dargli il tempo di capire cosa fosse accaduto. Stava an-cora riordinando le idee e staccandosi dalla parete quando l’ombra gli afferrò i polsi e lo bloccò contro di essa. Cercò di divincolarsi ma la presa si fece più salda tanto da paralizzargli le mani, poi sentì sul viso l’alito caldo del proprietario dell’ombra. Lo stava osservando, per vedere cosa avrebbe fatto ora che era con le spalle al muro e incapace di muoversi. Lentamente iniziò a distinguere i contorni del viso della persona che era davanti a lui, separandoli dalle tenebre che li circondavano, senza però riuscire a metterli del tutto a fuoco. Solo i suoi occhi erano ben visibili. Occhi neri, beffardi, che lo guardavano come se non fosse stato altro che un semplice mortale davanti a una divinità. Gli gettò a sua volta uno sguardo sprezzante, sperando di indurlo ad andarsene, ma questi rimase davanti a lui lasciandogli intendere però che ciò che stava per fargli era quello che temeva. Lentamente chinò il viso sul collo del ragazzo e, dopo averlo annusato, gli affondò i denti nella carne. Gridando Vegeta si svegliò di soprassalto, abbandonando quel ricordo pieno di orrore.
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