THE PRINCE STAND ALONE
- Capitolo 1° -
CAPITOLO 1:
THE PRINCE STAND ALONE
NOTA: tutto ciò che ho scritto in questo capitolo e che scriverò nei prossimi è puro frutto della mia fantasia, tranne ovviamente il personaggio principale e di alcuni suoi "amici" che compariranno in futuro. Qualsiasi riferimento al proseguimento della trama di HxH è puramente casuale e per questo non proporrò spoiler.
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Un’ombra si mosse nella notte. Con uno scatto felino coprì la poca distanza che la separava dal vuoto e si lanciò. Per qualche istante restò sospesa nell’aria, incurante dell’abisso sotto di lei, compiacendosi della propria forma e sregolatezza. Atterrò dolcemente sul tetto dell’edificio diroccato, spaventando gli uccelli che lo avevano eletto come propria dimora. Rapidamente scivolò lungo il cornicione, fendendo l’aria satura di umidità come un proiettile infuocato. La sagoma si stagliò per un attimo lungo in controluce, evidenziando i contorni perfetti e le movenze fluide ed eleganti, prima di entrare silenziosamente nella costruzione disabitata. Era quello il luogo in cui aveva scelto di trascorrere il tempo quando non aveva nulla da fare se non fermarsi a riflettere sui propri ricorrenti errori. Perché sbagliare è umano e anche lui lo era. Almeno in apparenza.
I suoi passi risuonarono nell’ampio salone. Raggiunta l’unica finestra rimasta intatta, il Joker delle tenebre sciolse le sue membra stanche e si abbandonò ad un sonno ristoratore, non prima però di aver gettato fugacemente un’ultima occhiata al suo splendido mazzo di carte, lisce come il velluto ma taglienti come lame.
“the Prince stand alone
He doesn’t want nothing more
But the love he never told”
L’alba lo colse già sveglio, come sempre del resto. Immerso nei suoi pensieri, lasciò che la luce del sole inondasse il disadorno magazzino del quale si trovava, penetrando attraverso i vetri rotti e gli infissi scardinati. Ancora una volta, l’ennesima volta, sfoderò il suo splendido jolly della Morte, per poi farlo sparire abilmente tra le sue mani grandi e farlo ricomparire un secondo dopo. Era ora di andare.
Uscì all’esterno sotto i pallidi raggi di sole primaverili che cominciavano già a riscaldare il suo corpo freddo per il buio appena trascorso. Hisoka alzò lo sguardo al cielo, che riflettè la sua purezza negli occhi cristallini del giovane uomo dall’animo tenebroso.
Perché una luce splende anche nell’oscurità.
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...È la seconda fanfic che scrivo. Spero vi sia piaciuta anche se è un po' cortina...mi è venuta l'ispirazione e ho cominciato a scrivere di getto. Spero vi sia piaciuta.
P.S: RECENSITE PLEASE!!! Fate questo per la vostra povera shandy… altrimenti non vi scrivo il seguito! *risata diabolica: ahahahahahah…*
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