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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Yu degli Spettri (YuYu Hakusho)
Titolo Fanfic: RITORNO AI GHIACCI
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: rumikoyasha galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 21/04/2003 14:12:14

visto il successo della mia altra fic eva ho deciso di scrivere una continuazione... beh buona lettura!
 
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BRUTTE NOTIZIE
- Capitolo 1° -

ATTENZIONE!!! Se non avete letto La fic Eva vi consiglio di farlo ora se non volete rischiare di non capire un tubo di questa! se non volete farlo beh siete liberi di farlo.

Come sempre siamo Rumikoyasha e Piccolalilli, due mani all'opera sono meglio di una!

Continuano le avventure di Hiei, Eva e Rumiko, con l'aggiunta di tutti gli altri personaggi di yu yu.

pronti...? via!

1° capitolo: “brutte notizie”

Finalmente un’atmosfera calma, dopo tanto vagare nelle infinite foreste selvagge, tra demoni e bestie, avevano ottenuto il meritato riposo.
Un bel fuocherello sprizzava gioiose scintille e danzava allegro nel piccolo camino di casa “Minamino”.
La stanza arredata per lo più di oggetti antichi, ospitava quattro figure scure, illuminate solo dal caminetto. Lunghe ombre si proiettavano sulle pareti, e una tiepida atmosfera di pace e tranquillità li avvolgeva.
Sul divanetto di fronte alla bella fiamma rossa era accoccolata una bellissima ragazza dai lunghi capelli biondi; stringeva tra le braccia una bambina identica a lei, le loro vesti erano però strappate e sporche, sembravano reduci da un lungo viaggio. Proprio come la terza figura dall’aspetto trascurato che sedeva ad un tavolo imbandito di qualche pezzo di pane mangiucchiato e tre scodelle vuote.
Le une erano profondamente addormentate, mentre la terza figura, un piccolo demone con vesti e capelli neri più del carbone, parlava placidamente con un altro demone seduto avanti a lui.
Capelli rosso fuoco e un aspetto gentile, ispirava molta fiducia il ragazzo che li aveva ospitati e rifocillati.
Hiei mai si era fidato di qualcuno, mai in tutta la sua vita, ma da lui non poteva temere alcun male. Lui era il suo unico vero amico.
Kurama: è incredibile tutto ciò; stando a quello che mi dici devono essere morte migliaia di persone senza che gli investigatori del regno dei morti se ne accorgessero. Come è possibile…?
L’espressione del bel giovanotto dai capelli rossi era davvero sorpresa, ma anche addolorata. L’altro demone intanto stava giocherellando con un pezzetto di pane.
Hiei: te lo dico io… da quando hanno sospeso Yusuke dall’incarico tutto è cambiato, ormai sono rimasti solo i buoni a nulla come Botan a indagare per il regno dei morti…
Seguì il silenzio, i due rifletterono… un immenso castello, creato appositamente per schiavizzare miliardi di demoni e uomini, milioni di morti, miriadi di demoni radunati in un’immensa arena… bestie potentissime aizzate contro gli schiavi, danni incalcolabili al mondo umano… tutto questo passato inosservato al mondo spirituale. Non era possibile!
Kurama: ci dev’essere sotto qualcosa di grosso…
Hiei: Hn…
Il piccolo demone oscuro sembrava turbato, d’un tratto il suo sguardo si posò sulle due ragazze accoccolate sul divano, anche se le loro vesti erano strappate e logore, i capelli del colore del sole, e i visi chiari e pacifici,conferivano loro un aspetto angelico.
Pensieri tristi traversarono la sua mente e il suo sguardo si fece cupo.
Ma il ragazzo con i capelli rosso fuoco lo conosceva ormai troppo bene per non accorgersi dell’amore ch’egli provava per le due e la sua paura di perderle; e questa volta il moretto aveva davvero rischiato di non rivederle mai più.
Kurama: sei davvero cambiato Hiei…
Il piccolo demone scostò lo sguardo, e fissò intensamente gli occhi verde smeraldo dell’amico, trasmettevano pace e sicurezza…In questo momento Hiei aveva uno sguardo innocente. Preso alla sprovvista da quell’insolita affermazione perse per un momento la sua fredda sicurezza e rimase sconcertato e confuso… gli occhi rossi come il sangue tremolavano incerti… le sue mani si fermarono ed egli smise di giocherellare con il pane ch’era sulla tavola. L’altro demone, vestito con abiti umani: un paio di jeans blu e una camicia bianca mezza aperta, lo fissava a sua volta.
Kurama: sono loro la causa…?
Hiei: … tsk… balle…!
Ma dicendo questo, il suo sguardo s’incupì di più, e si distolse dal ragazzo posandosi ancora una volta sulle due appisolate sul divano.
Kurama: avanti sai che non mi puoi mentire, io ti capisco…
E dicendo questo sfoggiò un caldo sorriso che non poté che smuovere il freddo Hiei il quale rispose con una rarissima espressione di felicità.
Hiei: temo tu abbia ragione…
Kurama: e perché lo temi? Dovresti esserne felice…
Hiei: …si, ma… non è da me capisci…? Innamorarmi così… di una ragazza che non avevo mai visto… e…
Il piccolo demone sembrava molto imbarazzato e Kurama se ne accorse subito…
Kurama: sei davvero buffo…
Hiei: co-co-cosa?
Kurama: sei diventato tutto rosso… ha, ha, ha.
Hiei: ma…
Era davvero agitato, ma riprese subito il controllo con una delle sue solite reazioni… sfoderò la sua spada e la puntò alla gola dell’amico…
Hiei: vuoi morire?
Kurama con le lacrime agli occhi per le risate, agitò le mani innocente…
Kurama: no, non ancora per carità… Ha, ha…
Hiei: tsk!
Improvvisamente però qualcuno li mise a tacere entrambi
Rumiko: fate silenzio! Volete svegliare anche la bambina?
La ragazza con i lunghi capelli biondi si era svegliata e si stava alzando dal divano badando di non svegliare la figlia.
Velocemente li raggiunse al tavolo. Era poco più bassa di Hiei, ma l’espressione del suo giovane volto era totalmente diversa, dolce e premurosa. Per un interminabile istante i loro sguardi si incontrarono, i cristallini occhi di lei splendevano in quelli del piccolo demone. Si sedette accanto a Hiei, le loro vesti: lei Candide come la neve, lui nere come il carbone, risaltavano stranamente.
Kurama: stavamo proprio parlando di te… Hiei ha detto che…
Il demone oscuro non gli lasciò finire le frase…
Hiei: TU parli troppo Kurama!
Kurama: dai Hiei, voglio solo sapere…
Hiei: sei troppo curioso!
Kurama: beh… e tu sei troppo cocciuto!
La discussione continuò così per qualche minuto, Kurama insisteva nel suo intento, Hiei manteneva la sua cocciutaggine, e Rumiko osservava divertita.
Come previsto dalla premurosa Rumiko, la piccola Eva si svegliò …
Si udì una voce angelica e due occhi color del cielo spuntarono da dietro il divano.
Eva: mamma…?… papà…?
La cosa di quella bimba, che colpì di più Kurama furono i suoi occhi: azzurri come il cielo, ma cosa ben più strana emanavano una flebile luce opaca, non potevano appartenere ad un comune essere umano e in fondo… pensandoci bene il demone arrivò alla conclusione che: Eva non era umana… beh… aveva pur sempre il sangue di Hiei anche se non sembrava… e lui ben presto lo fece notare… dapprima osservò il comportamento del suo piccolo amico demone… il quale appena si accorse che la piccola si era svegliata, corse verso il divano e cominciò a parlarle dolcemente; poi li raggiunse anche la madre, erano davvero un bel quadretto, sembravano molto felici. Persino Hiei sorrideva, anche se dopo poco si alzò e tornò al tavolo, lasciando sole le due a parlare davanti al caminetto.
Si sedette di nuovo di fronte a Kurama il quale lo fissava intensamente con i suoi meravigliosi occhi verdi il moretto se ne accorse subito…
Hiei: bè che hai?
Kurama: niente… stavo pensando…
Hiei Era un po’ infastidito Kurama sapeva cosa stava per dirgli… “bè hai bisogno di fissarmi per pensare?” e infatti
Hiei: tsk… hai bisogno di fissarmi a quel modo per pensare?
Il sorriso dolce del ragazzo dai capelli rossi venne per un momento ad assomigliare a una smorfia più che a un sorriso.
Kurama: perché stavo pensando a tua figlia!
Il piccolo demone disse questa frase in tono un po’ ironico…
Hiei: non fare pensieri erotici su mia figlia capito…?
Questa volta la smorfia sul viso di Kurama fu più evidente…
Kurama: Veramente stavo pensando… che mi sembrava strano fosse davvero tua figlia… ha un carattere così diverso dal tuo.
Sorpreso da questa domanda il demone vestito di nero rispose con tono vacillante
Hiei: …ma lei è mia figlia…
Kurama: si ma proprio tua figlia… sangue del tuo sangue…?
Hiei: si! Sangue del mio sangue!
Kurama: ha qualche potere?
Hiei: hm… è simile alle koorime… ha un potere guaritivo e… il potere dei ghiacci credo… non so, di solito non ha bisogno dei suoi poteri.
Kurama: e Rumiko? È un semplice essere umano vero?
Il piccolo demone nero non rispose subito…
Hiei: … bè… si…
Kurama: non mi sembri molto convinto
Hiei: … ha uno specie di potere… influisce sulle menti contorte, può piegarle al suo volere, il giorno in cui ci siamo conosciuti ha usato il suo potere su di me… è … davvero impressionante…
Kurama: interessante…!
Il demone dai rossi capelli si voltò a osservare la piccola e la ragazza…i loro splendidi capelli riflettevano la luce del fuoco nel caminetto… in quel momento c’era molta pace in casa Minamino, ma nessuno dei quattro sapeva che la pace stava per finire.

SBAM!
Tutti si voltarono a osservare la porta che era appena stata spalancata.
Sull’uscio c’era una bella ragazza dai capelli blu stretti in una coda alta, indossava un kimono azzurrino e stringeva in mano un remo di legno chiaro.
A un comune essere umano sarebbe parso strano l’abbigliamento della ragazza e ancor di più il fatto che stringesse tra le mani una remo, ma per Kurama e Hiei era una visione del tutto normale.
Kurama: Botan che sorpresa cosa ci fai qui?
La giovane guida del mondo spirituale sembrava piuttosto agitata
Botan: mi manda Koenma… abbiamo saputo dell’accaduto… e c’è un’altra cosa…
Hiei: e ce la dici tu questa cosa o dobbiamo indovinarla da soli?
Il demone vestito di nero era un po’ irritato.
Ma Botan era molto tesa
Botan: si tratta di… Yukina.
Hiei la fissò intensamente con sguardo assente, i suoi occhi rossi erano fissi e spenti. Se durante la sua assenza fosse successo qual’cosa di brutto a sua sorella non se lo sarebbe mai perdonato…
Hiei: cosa è successo?
La storia che narrò Botan sembrò quasi irreale, disse di alcuni demoni vestiti di nero con lunghi mantelli rossi, che con il loro potere del fuoco devastavano il villaggio delle Koorime, quando giunse all’epilogo la sua voce divenne molto cupa
Botan: ora il villaggio è completamente circondato da colonne di fiamme le Koorime sono prigioniere sulla loro stessa isola.
Kurama: e i demoni?
Botan: per ora si sono ritirati, ma torneranno.
Hiei: ma perché… perché proprio il villaggio di mia sorella?
Botan: non lo so… purtroppo non lo so.
Rumiko: andiamo… al villaggio…?
Hiei: IO vado! Voi rimanete!
Eva: papà…?
Il suo sguardo era triste, ma pieno di compressione.
Rumiko: … no! Veniamo anche noi, noi resteremo uniti!
Hiei le guardò e sfoggiò un sorriso timidissimo.
Hiei: Hn…
Kurama pensò che in fondo era davvero cambiato, non era più lo Hiei spietato e crudele di un tempo, e il merito era tutto di Rumiko ed Eva.
Kurama: complimenti davvero…
I quattro lo guardarono sorpresi.
Kurama: ehe… niente…! Pensavo.

TO BE CONTINUED...

Alora ke ne dite? vi preghiamo di mandare massaggi al fermo posta!
non sappiamo quando arriverà il prossimo capitolo... a dire la verità non sappiamo nemmeno cosa ci scriveremo in cuel capitolo però... prima o poi arriverà... speriamo...
 
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