SE OSASSI SFIORARTI
- Capitolo 1° -
Svegliati!
Tu, mio nobile amore…
Svegliati e salvami!
Riesci a sentire il dolce cantico che riempie il cielo e sfregia l’aria?
Lo sto intonando per te…
Segui la melodia del mio cuore e trovami!
Solo tu puoi salvarmi: io non posso volare…
PREFAZIONE - Tutti pensano che l’Inferno sia un luogo inospitale dove le anime dei peccatori sono destinate a bruciare in eterno e che sia impossibile trovate pace in questo luogo pieno di fiamme e odio. Ma si sbagliano: al centro esatto dell’Inferno esiste un luogo consacrato, un piccolo giardino fiorito, che altro non è che un frammento dell’Eden che Lucifero portò con se quando scese negli ’Inferi. In questo luogo, chiamato Seigin Riku, vive una ragazza che porta il nome della prima moglie di Adamo…
- Lilith –
CAPITOLO PRIMO – Se osassi sfiorarti - Se solo avesse potuto, avrebbe passato l’Eternità ad ammirarla. Avrebbe voluto rimanere sempre li, nella Seigin Riku, e osservarla in tutti i suoi gesti. Guardarla…
Per il momento questo gli bastava… Ma per quanto ancora?
Il suo incarnato così chiaro da essere quasi diafano messo in risalto dalla veste scarlatta che indossava. I suoi capelli bruni, mossi da onde perfette, che ricadevano morbidi e fluenti sulle spalle. I suoi occhi splendidi come a zaffiri. Le sue labbra color rubino. Il suo corpo perfetto e inviolato.
Lei era pura e perfetta. Troppo perfetta per qualunque uomo. Troppo anche per lui, il re degli Inferi.
Una creatura così fragile che neanche Lucifero avrebbe mai osato sfiorare perché toccare lei con quelle sanguinarie mani l’avrebbe uccisa.
Quella giovane donna era proibita anche a lui: l’unica che non poteva avere. L’unica che desiderava.
Lucifero entrò nel giardino della Seigin Riku.
Sotto i suoi passi i fiori appassivano: ecco cosa accadeva quando una cosa pura e sacra entrava in contatto con lui.
Lilith si girò e gli sorrise. Poi si avvicinò a lui e con un lieve gesto della mano i fiori bruciati dai passi del Demone rifiorirono all’istante.
«Smetterai mai di sorprendermi, piccola Lilith?», chiese Lucifero alla ragazza che aveva di fronte, ricambiando il suo sorriso. Vedere il Sovrano sorridere era cosa impossibile per qualsiasi suo sottoposto, ma Lilith era diversa: non la considerava una serva.
Lei abbassò lo sguardo, arrossendo.
«Mi lusingate, mio Sire! Siete sempre troppo magnanimo con me…», sussurrò Lilith al suo signore.
Lui sorrise di nuovo e la invitò con un gesto ad alzare il capo. Lei obbedì all’istante.
«Le mie lusinghe sono veritiere, Lilith. Le tue doti migliorano di giorno in giorno e la Seigin Riku è sempre più splendida grazie a te», disse Lucifero, «Andando avanti di questo passo, le Tenebre degli Inferi verranno diradate dalla tua Luce».
Lilith, con le mani in grembo, rispose flebile: «Non sarò mai in grado di nulla di simile, mio Signore. Voi sopravvalutate le mie doti…».
Lucifero, ancora sorridendo, tese una mano per accarezzarle una guancia ma si fermò a pochi centimetri dal viso della giovane donna.
«Sfioratemi, mio Sire, vi supplico! Se…», esclamò Lilith avvicinandosi a Lucifero di qualche passo.
Lui si ritrasse: «Sai meglio di me che non posso…».
Lei si avvicinò di più: «Se è vostro desiderio, non temete per la mia incolumità…».
Lucifero scosse la testa.
«Piccola Lilith, vedi cosa succede a questi fiori quando li sfioro…». Si chinò e ne colse uno che divenne cenere. «…e questo accade se li colgo… si trasformano in cenere… e se cogliessi un frutto maturo da uno di questi alberi, esso marcirebbe… sfiorandoti potrei ucciderti…».
«Ma io posso…». Lilith tese le mani e Lucifero fece cadere la cenere che aveva sul palmo su quelli della ragazza e la cenere ridivenne fiore.
«Tu puoi ridare la vita, Lilith», riprese lui. «Pensi che potrei sopportare il dolore che proverei se fossi la causa della tua scomparsa?».
Lilith chinò di nuovo il capo e sul suo viso iniziarono a scorrere lacrime simili a piccoli diamanti.
«Mi perdoni: ho osato troppo…», si scusò.
«Non dire sciocchezze, piccola mia», la rincuorò il Signore del Male.
Poi, a malincuore, la salutò e uscì dalla Seigin Riku.
Non appena ebbe varcato i confini invisibili del Sacro Giardino dell’Inferno si voltò per guardarla ancora una volta e concedersi un ultimo sorriso.
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Finalmente pubblico qualcosa di originale! Dopo “Why Cry” di Kingdom Hearts e “You are my future” di Harry Potter, ecco a voi, ladies and gentlemen, WITHOUT WINGS, la mia ultima fatica!!! XP
Vorrei fare una premessa: i riferimenti biblici e/o mitologici presenti in qst fanfic non vogliono in alcun modo offendere alcun creo religioso e sn inseriti all’interno della storia x solo scopo narrativo. La storia è puramente inventata dll mia piccola testolina bacata…
Ok… se avete letto tt fino in fondo spero ke mi lasciate un commentuccio (anke piccolo piccolo ndKiki) x esprimere la vostra opinione… x me, è importante sapere cs le altre persone pensano di qll ke scrivo x migliorarmi smp di più… qndi, x favore, COMMENTATE! 1 baci8 a tt! Kiss kiss Kiki
p.s.: mi raccomando, leggete anke i prossimi capitoli! XD
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