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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Saint Seiya (Cavalieri dello Zodiaco, I)
Titolo Fanfic: LE CRONACHE DEL CAVALIERE PIÙ OSCURO
Genere: Azione, Drammatico, Avventura, Fantasy, Soprannaturale, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: OOC, What if? (E se...)
Autore: greatrogno galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 25/03/2008 22:36:39 (ultimo inserimento: 04/03/10)

E' qui la storia di un guerriero destinato a divenire potente e odiato,e la sua difficile ascesa all'armatura e al ruolo di cavaliere....
 
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LE EPOCHE CAMBIANO,MA I CIELI NO.
- Capitolo 1° -

Premetto che questa saga (non so quanto sarà lunga) è dedicata a uno dei personaggi più difficilmente amabili mai visti,e che è un pò di parte,in quanto io lo ho sempre adorato,e poi sono del suo segno,quindi ho deciso di rendergli giustizia,ma per farlo a pieno userò anche i famosi dialoghi aulici che solo il cartone italiano ha ben reso,dando una lezione di originalità a tutte le altre versioni.
No,non vi dico di ki sto parlando,così dovrete leggere (lol) ma sono sicuri che i più arguti e viviaci di intelletto lo hanno già capito.Bando alle chiacchere dunque,seguitemi nella narrazione......
P.S.il narratore nn è facile da identificare,ma diverrà il protagonista di una nuova storia,sempre che questa vi piaccia come spero...
Lo ripeto,a discapito dell'inizio,la storia e sulla vita del personaggio,quindi non credete che io esageri con flashback o con le digressioni,perché sono proprio quelle a fare la narrazione.SU!su che il tempo nn mi è amico,iniziamo!


Era lì,la casa del suo segno,dalla foggia bizzarra,e dalla macabra fama.
Lui se ne stava in silenzio,sorridendo beffardamente a un destino così maledetto e seduttore come quello che gli era capitato.....
Era ritto in piedi,la posizione rilassata ne tradiva la tensione interna e l'infaticabile spirito combattivo che ora opponeva al suo nemico,colui che voleva profanare la casa del segno che lo aveva visto nascere,crescere da bimbo a ragazzo,da ragazzo a uomo,da uomo a cavaliere,da cavaliere a cavaliere d'oro.....No!Non avrebbe permesso a nessuno,né ora né mai,di aver ragione di lui,nessuno lo avrebbe abbattuto nella difesa del suo tempio,di ciò percui era nato,aveva sofferto e combattuto.....

Io non sapevo che fosse il mio maestro.

E se lo avessi conosciuto così,lo avrei odiato anche io,se lo avessi visto in quelle vestigia,con quell'aria crudele,ma il fato a me benigno volle che io conobbi l'uomo,non il cavaliere......
E grazie a questi testi che voglio salvare la sua memoria,rimuovere il sudiciume del superficiale giudizio dei molti per far splendere l'oro dei pochi.
Riprendiamo con la narrazione.

Quel giovinetto che lo stava sfidando si era già una volta con fin troppa fortuna salvato dalla sua furia distruttrice,grazie all'aiuto di ben due cavalieri suo pari,uno in dorate vestigia,l'altro mascherato da vecchio...No;poteva ingannare molti ma lui sapeva dell'arte segreta di atena,sapeva che sotto quelle fattezze avvizzite e consunte dal tempo tiranno si nascondeva un corpo addirittura più giovane del suo,che vecchio non era per niente!
Ora avrebbe posto la parola fine alla sfida che il suo oppositore sperava di vincere,pur essendogli inferiore in ogni cosa,cosmo soprattutto.
Prima di quegli attimi,i suoi ultimi,era rimasto con me per allenarmi,sulle montagne secche e senza legge della terra degli eroi,della grecia.
In quei momenti era solito parlare di sé.
Naque a Messina,o almeno in ciò che ne restava,infatti mi diceva spesso che a causa di fortissimi terremoti,la sua bella terra diveniva ogni giorno più ostile e spietata,la natura si riprendeva a un ritmo incessante le case,le campagne,e le enormi perdite umane dovute ai grandi conflitti sacri e non toglievano braccia ai campi e alle riparazioni delle strutture.Non era orfano,contrariamente a molti,anzi a quasi tutti i cavalieri.Sua madre,della quale non mi disse quasi mai nulla lo diede alla luce ancora molto giovane,non più di 20 o meno primavere avevano solcato il suo viso.La vita era molto difficile,Lui faceva ogni cosa per portare a casa del cibo,ma persino lavorare era dura,a causa della sua tenera età e comunque della mancanza di lavoro in sé.Ben presto,quando il maestro non aveva nemmeno 10 anni,sua madre si ammalò,e senza le medicine,che ormai erano beni solo per i più ricchi,sarebbe sicuramente morta.Allora entrò in scena Tofana,una donna di dubbia fama e tutto,fuorché affidabile,che propose al piccolo Michele un patto:Lei avrebbe curato la sua mamma,ma lui poi la avrebbe seguita e sarebbe divenuto suo allievo.
Sì;era Michele il suo vero nome,non quel grottesco appellativo con cui poi divenne cupamente celebre.Insomma,su Tofana giravano molte voci,e non ce ne era nemmeno una positiva,i ragazzi del suo quartiere la dipingevano come strega,assassina e succube di demoni orribili.Si diceva che le sue leggiadre e splendide fattezze femminili fossero puro frutto di un patto col male,era sempre al centro di pettegolezzi e crimini,ma quel che è peggio e che mai nessuna notizia aveva smentito queste civetterie,feroci e inarrestabili come cani sulla volpe.

Ora che la conosco posso dirlo,non gliene importava proprio nulla,anzi magari ci provava gusto a sentire queste novelle a offesa della sua persona.

Tofana era nonstante tutte queste strane leggende su di lei una sacerdotessa del grande tempio.Era molto rispettata ma poco conosciuta,a causa del suo stile di vita,a dir poco ascetico e ramingo.Aveva già avuto un allievo,una donna,lo so per certo perchè Castalia dell'aquila che la conosceva me ne ha parlato,Tisifone era il suo nome e con lei era cresciuta divenendo molto più forte di certi cavalieri maschi.
Infatti il maestro e Tisifone si conoscevano come fratelli.Tuttavia si incontravano di rado e io so poco e nulla sul loro vero legame.Tornando a noi....

Il piccolo Michele non aveva scelta,decise di accettare,rischiando chissà quale orribile futuro,e la presunta fattucchiera,avvolta da un mantello cremisi ,che poi seppi era solita indossare nei sui lunghi e privi di meta vagabondaggi, prese dalla cintura una fiala contenente un liquido dal colore poco invitante e tantomeno rassicurante,tacito testimone della strana fama della sacerdotessa.La madre del bimbo bevve la fiala,e si addormentò.....La cura sarebbe durata qualche mese,ma Michele nn avrebbe più rivisto quella casa,e la cosa lo terrorizzava ma il pensiero della madre salva gli risanava l'animo dall'angoscia,come chi è chiuso al buio e vede un raggio di sole venire da un fessura,sa che quella luce non lo salverà ma la ama,si sente sereno al solo vederla e sapendo che il buio senza fine che lo circonda viene spezzato con prepontenza da questa flebile visione di felicità.
E così,la donna in rosso e il piccolo ragazzetto che ora era suo allievo lasciarono lo squallido condominio........poi il quartiere.....la periferia e infine........la città,sempre avvolta da un terrorizzante silenzio,memore della morte di molti.
Cosa lo attendevo nessuno lo poteva dire,ma la strada che avrebbe percorso lo avrebbe portato a vie sconosciuta e inarrivabili a tutti quelli nati sotto un sì beffardo destino.


Fiuuu....finito.Questo è il primo capitolo.
Avete capito di chi si tratta?Sì?Bravi?No?be nn è così difficile per gli esperti della serie,mi raccomando commentate e scrivetemi,spero che questa storia vi intrighi e il mio oscuro e singolare scrivere vi piaccia e non vi risulti tedioso.
Dettò ciò vi saluto,al più presto si aggiungerà il cap 2,dal titolo "Le vie del destino".....ammesso che non lo cambi.
 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (1 voto, 4 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 4 commenti
Rif.Capitolo: 9
greatrogno
04/03/10 00:11
Chissà la tua sorpresa quando ti accorgerai che ancora mi ricordo del mio lettore preferito,colonnello.
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Rif.Capitolo: 1
bischero571 - Voto:
12/03/09 20:40
ma ke pantofolaio prendi stà penna e scrivi!!
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Rif.Capitolo: 1
greatrogno
16/01/09 23:51
Hai proprio ragione colonnello,abuso della pazienza dei lettori sì fatti e volentieri che più la via dello scampaforche mi merito che quella della penna.
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Rif.Capitolo: 1
bischero571
05/01/09 18:30
rogno muoviti a finire sta storia!!!!
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