PROLOGO [METTIAMOLA COSÌ]
- Capitolo 1° -
Noto sempre di più che il mondo è pieno di gente.
Ma và,ma dai,ma brava.
E grazie.
La mia impressione è che tutta questa gente sia uguale.
Tutta questa massa di persone che cerca disperatamente di distinguersi e uscire –dal gruppo- non si rende conto di essere parte di un gruppo comunque?
Basta guardarsi intorno. Quanti tipi simili a te. Quanti tipi che –vogliono essere diversi-.
Che uniti fanno comunque gruppo.
Non so neanche perché mi sto ritrovando a scrivere ste cose,mà..
Piccoli pensieri campati per aria in una comune sera di raro nullafacentismo vacanziero.
E la madonna ma come cazzo scrivo?? o______O
Che poi non capisco,prendetelo pure come uno sfogo,oppure prendetelo come una stronzata,che va già meglio,ma io dico,è così grande il bisogno di –diversificarsi-??
Ognuno è come è ,frase fatta e ridetta,ma non basta questo?
Mà booo,forse l’adolescente contorta sono io.
Ma comunque.
Altro piccolo sfogo.
Pensavo di aver accantonato ormai queste mie strane inclinazioni,pensavo di essere cresciuta,almeno un pochino..
Ma proprio no,eh?
La mia tendenza a sentirmi una merda sempre e comunque,per quanto sembrasse sparita del tutto,ritorna a bussare con una certa insistenza.
E va bè,sopportabile,sopportabile.
Ma sopportabile un cazzo!!
Sentirmi una merda non è che sia proprio la mia massima aspirazione,ma va bè,va bè.
Sto rovinando sempre e comunque tutto,classica situazione della mia classica vita.
Sento le cose al mio fianco che scorrono via piano e io penso –Ma dio!! Almeno scorressero via veloce e poi chi si è visto si è visto!-
E invece no perché comunque grazie,al mio innato egoismo,non voglio. Non voglio che “scorrano via”,che passino,che finiscano. Le voglio tutte,tutte qui,come è sempre stato..
Ma sentitemi,faccio anche i capricci..Non si possono modificare i sentimenti delle persone e io sono spenta..
Perché se si potessero modificare chissà quante ne apporterei,di modifiche..
Per far capire agli altri almeno quello che provo io nei loro confronti,solo questo.
Che poi lo so che solo io posso farle,queste –modifiche-,lo so che solo,soltanto e solamente io posso evitare che le “cose” “scorrano” via da me..
Peccato che non ne ho proprio la forza in questo momento e vaffanculo..Sono spenta,come ho scritto,e ho bisogno un casino di te..Si,di te che forse stai leggendo adesso..
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Oggi mi è stato chiesto –Sara,se dovessi partire per non tornare più,dove andresti?-
-Parigi-,istintivamente.
Da notare che la mia scelta è ricaduta su una città che non ho ancora visto.
Ma tralasciando la città,è la domanda che mi ha fatto fare un viaggio mentale con la mia immaginazione (strano,io i viaggi mentali me li faccio con l’immaginazione)
“Partire per non tornare più”
Chi lascio?
Chi trovo?
A volte mi vengono questi schizzi improvvisi –Ma si,prendo il primo treno senza sapere dove va e poi vediamo,vediamo!-
Allo sbando.
*È l’ignoto che mi prende*
Però poi c’è sempre il desiderio di tornare,per forza..
Sradicare tutto quello che c’è di mio negli altri (e in me,in me) sarebbe abbastanza traumatico.
Ma cazzo io sono persa..
Non centra niente..
Ma persa sul serio..
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