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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Host Club amore in Affitto (Ouran Koukou Hosuto Kurabu)
Titolo Fanfic: IL REGALO DEL DESTINO
Genere: Sentimentale, Romantico, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: hunter-eve galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 24/03/2008 14:57:15

piccola e breve introspettiva dove ognuna di voi può vivere il suo sogno con il suo host preferito XD
 
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LETTRICE, SEI PRONTA?...
- Capitolo 1° -

Introduzione:
Scriverò per tutte voi.
Ognuna di noi, si potrà immedesimare col suo adorato host preferito. ( eliminando Haruhi, spero che nessuna se la prenda ^^ )
O almeno spero di riuscirci XD
Non dico nient’altro, e lascio che la vostra fantasia vi porti lontano, su fin sopra le nuvole con le note del cuore.


*********

Oramai ero una cliente fissa dell’host club.
Ci andavo ogni giorno, ogni minuto, ogni secondo di libertà che avevo.
Solo per poterlo vedere. Magari era occupato, ma non mi importava nulla.
Perché mi bastava vederlo.

Senza volerlo, sono entrata a far parte del “gruppo”.
Ho scoperto il segreto di Haruhi, e ho promesso loro che me lo porterò nella tomba.
Penso che lei abbia capito dai miei gesti, dalle mie parole e dai miei sorrisi, che il mio cuore batte per uno dei suoi compagni di club.
Lei capisce sempre prima rispetto agli altri, ma questa è un'altra storia.
E poi lo vedo.
Lui sta parlando con delle ragazze…Dio, quant’è bello!
I capelli pettinati che gli donano un’aura divina, quegli occhi profondi in cui tutte le volte mi perdo..le sue labbra, assolutamente perfette..e la sua voce, a dir poco stupenda.
Poi i nostri sguardi si incontrano e lui mi sorride dolcemente.
Dimmi, si è fermato forse il tempo? Quando lo vedo, mi sembra di si..sembra che siano passati secoli, ma in verità solo una frazione di secondo.
Perché mi fai questo effetto? Perché?
E intanto, un membro mi offre una tazza di thè..

************

Sono passati 3 mesi da quando frequento quotidianamente l’host club.
E per quotidianamente intendo anche nelle feste e nei finesettimana.
Il Lord s’è messo in testa che più tempo passo con loro, Haruhi si sentirà più femminile.
E quindi mi trascina di qua e di la.
Ma a me, va bene così.
Posso vederlo, parlare con lui..mi sembra un sogno.
E se lo è, vi prego, non svegliatemi.
Oggi mi sono fermata in biblioteca dopo la scuola.
Avevo bisogno di fare una ricerca.
Il tempo scorre e io non mi accorgo che fuori qualcosa muta: nuvole minacciose e cariche di pioggia si avvicinano.
E quando finisco di scrivere l’ultima riga dei miei appunti scarabbochiati, sento il rumore della pioggia scrosciante che batte sui vetri dell’Ouran.
“ e come al solito non ho l’ombrello’’ penso tra me e me, mentre sfoglio velocemente il quaderno, per controllare se è tutto in ordine.
Quel blocco è lo stesso che uso durante le lezioni..a volte ci sono numeri, altre volte date, scritte, pezzi di canzone..appunti delle lezioni..e il suo nome.
L’avevo scritto sovrapensiero. Rivendendolo rido tra me e me.
Quando sento una voce alle mie spalle..la SUA voce.
Dio, la riconoscerei tra mille. Il mio cuore sussulta di gioia, e mi volto.
Bello come sempre, eccolo lì, con un libro sotto braccio.
Mi fa una domanda, ma sono troppo felice che non capisco quello che mi chiede.
Deve averlo capito, e sorride indicando il maltempo.
Allora comprendo, vuole sapere se ho l’ombrello.
Scuoto la testa in segno di negazione, e lui si offre di accompagnarmi a casa.
“Quando arriverò a casa questa data la segno..sotto l’ombrello con lui..sempre che non svengo prima dalla gioia.’’ penso mentre scendiamo le scale fianco a fianco.
Arrivati all’entrata dell’Ouran, apre l’ombrello e mi guarda porgendomi il braccio.
Io sorrido, e accettando il suo invito, ci incamminiamo…

*************
Non pensavo che sarebbe stato così bello.
Piove ma sembra che ci sia il sole.
Forse perché lui è accanto a me..si di sicuro è per questo.
Camminiamo e parliamo, parliamo e camminiamo.
E poi ride.
E il mio cuore sobbalza..è davvero stupendo quando ride.
Ma, le cose succedono nel momento peggiore, sempre.
Casa mia è davanti a noi.
Darei tutto quello che possiedo pur di tornare indietro, e passare di nuovo questo momento con lui.
Arrivo davanti al portone, semichiuso e mi accompagna fino alla porta di casa.
Lì frugo nella mia borsa in cerca delle chiavi…ma niente non le trovo.
Le avrò sicuramente lasciate dentro.
Stò per suonare il campanello quando un foglio che sbuca da sotto la porta attira la mia attenzione.
Lo raccolgo e mi accorgo di essere nei casini.
Me ne ero scordata. Per i prossimi due giorni sarò sola in casa..la nostra governante s’è presa una meritata vacanza, mentre la mia famiglia è andata a fra quel viaggio tanto programmato in Europa.
Quello alla quale io non volevo andare, perché senza vederlo per due giorni sarei morta.
Mentre leggo, lui si china per leggere.
E’ davvero alto, e mentre si china un leggero venticello porta il suo meraviglioso profumo fino a me.
Quasi mi perdo in quel suo profumo..ma sentendolo così vicino un po’ mi imbarazzo e ritorno alla realtà: sono chiusa fuori casa. E fa pure freddo.
Non faccio in tempo a dire nulla, che prende la mia borsa e aprendo nuovamente l’ombrello mi annuncia che stasera mi ospita più che volentieri, sottolineando il fatto che non accetterà un rifiuto.
Trattengo il ciclone di emozioni che mi invadono, e lo ringrazio con tutto il cuore, mentre riprendiamo a camminare insieme sotto la pioggia.

************

Casa sua è davvero immensa.
La mia in confronto è lo sgabuzzino delle scope.
Temo che mi perderò, qui dentro.
Arrivati mi accompagna fino alla mia stanza, e la sua governate mi porge un ricambio.
Uscendo, l’anziana donna mi dice di fare come se fossi a casa mia, e per ogni evenienza, chi chiamarla pure senza troppi problemi.
Sono davvero tutti molto gentili, e devo dire che la cosa mi imbarazza un po’.
Dopo un bel bagno, mi cambio e raggiungo la sala per la cena, già preparata.
Penso che ci sono arrivata per puro miracolo del cielo.
Indosso un vestito davvero molto comodo, dalla trama scozzese e i colori caldi, con un nastro all’altezza dell’addome.
Mentre entro guardo la sala, che è adornata con molto gusto.
E’ una sala tradizionale giapponese.
E me ne sto innamorando..adoro la tradizione giapponese.
Poi lui arriva.
Bello come non mai.
Indossa dei pantaloni grigi e una maglia bianca a maniche lunghe.
Ennesimo balzo del mio cuore.
Ma lo fai apposta a farmi impazzire così?
Ha i capelli bagnati, deve essersi fatto un bagno anche lui.
La mia mente poi vola, e quando mi risveglio dai miei teatrini mentali, lui mi sta aspettando per porgermi la sedia.
Mentre mi siedo, sento di nuovo il suo profumo che mi circonda, quasi abbracciandomi.
Lui si siede davanti a me.
Poi mangiamo.
Non apro bocca se non per portar il pasto in gola e non alzo gli occhi dal mio piatto per imbarazzo.
Ma con la coda dell’occhio lo guardo.
E’ davvero bellissimo.
I sui lineamenti sono perfetti..così delicati, ma allo stesso tempo virili.
Poi la cena finisce, e la governante ci fa andare un una sala adiacente, dove ha preparato del thè verde.
Lì c’è il kotatsu e ci sediamo.
Fuori in effetti fa freddo, e poi siamo oramai a gennaio.
Adoro il kotatsu.
Lui non fa in tempo a prendere la tazza di thè che la sua governante gli salta in testa con uno asciugamano rimproverandolo per aver ancora i capelli bagnati.
Io soffoco una risata, mentre lui imbarazzato sbuffa.
Poi la governante si congeda chiudendo la porta e portando l’asciugamano con sé.
E’ ancora più affascinante con i capelli spettinati.
Poi parliamo, e parliamo.
Fino a che non sbadiglio.
L’ora è tarda e sarà meglio andare a dormire.
Mi accompagna fino alla mia camera, e si congeda salutandomi con un bacio sulla guancia.
Resto lì a guardarlo fino a quando non sparisce dietro l’angolo e poi entro chiudendo la porta alla mie spalle.

*************

Ho perso la cognizione del tempo.
Non so che ore sono.
E non riesco a dormire.
Troppe emozioni in un giorno solo.
La luna splende fuori dalla finestra bagnata dalle gocce di pioggia.
Evidentemente ha appena smesso di piovere.
Mi alzo stiracchiandomi.
Come pigiama indosso una canotta con dei pantaloni neri, la mia tuta da ginnastica che avevo in borsa, che in mattinata non avevo usato perché avevo usufruito di quelle due ore per fa altro.
“forse una camminata mi rilasserà’’ penso uscendo dalla porta.
Cammino guardando le grandi vetrate bagnate, che si stagliano nel corridoio creando riflessi di luce lunare grazie alla piccole gocce.
Fino a quando un raggio di luna non entra in una porta semichiusa.
La apro lentamente, spinta dalla curiosità, e lo vedo.
Dorme.
Ha un braccio posato sulla fronte.
E indossa una canotta bianca, che mette in risalto i suoi muscoli.
Mi avvicino per guardarlo da vicino.
Ha delle ciglia davvero lunghe..perfette come lui, del resto.
Resto li così ad ascoltare il suo respiro regolare.
Poi, non so perché mi avvicino al suo volto.
Nella mia testa migliaia di pensieri si affollano, e lo sto quasi per baciare quando recupero il mio sangue freddo e mi allontano.
Cosa stavo facendo? Non posso..lui prima di essere lui è un host, e un host non può avere una sola ragazza da far felice.
Sto per piangere, lo sento dentro di me.
Allora mi alzo e rapida esco dalla stanza.
Ricaccio le lacrime dentro gli occhi e mi rimetto a camminare, dicendomi che un’altra passeggiatina mi calmerà.
Ma ho fatto solo pochi passi che la porta dietro di me, quella stessa porta che ho chiuso pochi istanti fa si riapre.
E lui esce da quella stanza.
Mi guarda e mi domanda se va tutto bene.
Sembra preoccupato.
Io lo assicuro dicendogli che semplicemente non riuscivo a dormire.
Tento di non far tremare la mia voce, dalla paura che lui si sia accorto che prima ero lì, a pochi centimetri da lui.
Ma con scarso risultato, evidentemente, lo capisco dal suo volto che mi osserva ancora più preoccupato.
Allora velocemente, nel tentativo di uscir da quella situazione talmente imbarazzante, mi giro e faccio per andarmene quando lui mi prendo il braccio e mi stringe a se.
Mi lascio cullare da quell’abbraccio, quando mi chiede se dormire con lui mi avrebbe aiutato a prender sonno.
Non riesco a nascondere il mio tremendo imbarazzo e a rispondere, che mi ritrovo a entrare automaticamente in camera sua mentre lui mi tiene per mano.

****************

Solo il suo respiro che scandisce lo scorrere del tempo.
Sono tra le sue braccia, che mi stringono al suo petto.
Mi sembra di sognare.
Lo bacio sulla guancia, e poi lascio che il sonno mi conduca nel mondo dei sogni.

****************

Un raggio di luce mi sveglia.
Sono ancora tra le sue braccia.
E lui dorme con un sorriso dolcissimo sulle labbra.
Lo bacio sulla fronte e lentamente svicolo fuori da lui, e poi da quella camera.
Raggiungo quella in cui avrei dovuto dormire.
Mi metto a frugare nella borsa per cercare il mio cellulare.
Niente messaggi e niente chiamate.
Poi le vedo.
Le chiavi di casa mia.
10 ore prima non le trovavo e adesso eccole li.
Sorrido, e quasi non scoppio a ridere.
Evidentemente, quella sera un regalo del destino.
 
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VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
kitty95 - Voto: 02/01/09 15:24
Com'è carina! XD hihi niente male come idea, lo devo ammettere... X3
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
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