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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: RICORDATI DI ME
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: domiziana galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 16/03/2008 20:14:11 (ultimo inserimento: 15/08/08)

Come sarebbe scordarsi il proprio amore?
 
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CREDO DI AVERE UN PROBLEMA
- Capitolo 1° -

Cambiò tutto nel giro di un giorno, nel giro di poche ore, quasi in un attimo.

Era un giorno come tanti, Emma si era svegliata con largo anticipo per prepararsi ad andare a scuola, dove sapeva che avrebbe visto il suo lui.
Il "suo lui" si fa per dire, poiché non era ancora riuscita a conquistarlo, ma lei non si scoraggiava "Presto lo sarà!" amava ripetere a se stessa ed alle sue amiche.
Mentre sceglieva il trucco da abbinare alla camicetta azzurra che aveva deciso d'indossare quel giorno, pensava ad una nuova strategia "d'attacco". Persa nei suoi pensieri, si accorse che erano già le 7 e che quindi, se avesse voluto vederlo anche quel giorno, avrebbe dovuto affrettarsi alla pensilina. Riuscì ad arrivare a scuola ed immediatamente si diresse verso la palestra dove si sarebbero tenute le prime due ore di lezione: educazione fisica. Emma detestava quella materia per due motivi: 1- si beccava sempre un sacco di pallonate in testa talmente era distratta; 2- era costretta a star lontana dalla finestra della sua aula, dalla quale vedeva il suo amore.
Quel giorno però per fortuna, o per sfortuna, non usarono i palloni, poiché lavorarono alle parallele.
-Giraldi, è il tuo turno!- Emma fu chiamata dalla professoressa, così cominciò ad eseguire l'esercizio in modo perfetto, finché non le scivolò la presa e cadde sbattendo la testa e perdendo i sensi.
-Emma... Emma... Emma, tutto bene?- La ragazza sentì la voce della professoressa e della sua amica Martina che la chiamavano.
-Sì, sì! Tutto a posto, sono ancora tutta intera!- dicendo questo fece un gran sorriso all'amica per tranquillizzarla.
Il resto della lezione si svolse normalmente, se non per il fatto che Emma, visto l'accaduto, si rifiutò categoricamente di anche solo toccare nuovamente le parallele.
Le ragazze tornarono in classe; Emma raggiunse il suo banco e si stupì nel trovarlo completamente cuoricinato con tante E e P. Eppure quella era la sua scrittura! "Senza accorgermi le avrò fatte pensando a Pedro!" pensò la ragazza riferendosi al cantante per il quale aveva perso la testa.
Entrò la professoressa di storia che come al solito fece l'appello per poi cominciare a parlare ininterrottamente per un'ora; non ci volle molto per far sì che Emma si stancasse e prendesse a sfogliare annoiata il suo diario, tra le cui pagine trovò molte scritte che non riusciva a capire: "Emma cuore Paolo... Paolo?"
Più ci pensava, meno riusciva a capirci qualcosa.
-Marti, ma chi è Paolo?- di tutta risposta l'amica si mise a ridere dicendo: -Mi prendi in giro?-
Inutile dire che Emma era sempre più confusa... forse quella caduta dalle parallele non l'aveva lasciata tutta intera, qualcosa probabilmente si era rotto in lei.
-Marti, veramente! Io non so chi sia questo Paolo!-
-Giraldi! Sta' zitta!- Emma fu richiamata dalla professoressa, così rimase in silenzio fino alla fine dell'ora e quindi all'arrivo dell'intervallo, quando uscì con le sue compagne.

Era fuori in cortile a fumare la sua Malboro light quando vide passare un ragazzo che non aveva mai visto prima, peccato che in realtà quel ragazzo fosse proprio Paolo al quale aveva dedicato i suoi pensieri per gli ultimi due anni.
-Ciao Emma!- il ragazzo la salutò sorridendo ed avvicinandosi anche per darle un bacio sulla guancia com'era solito fare.
Emma lo spinse via, sotto gli occhi straniti delle amiche, per poi chiedere al ragazzo: -Scusa, ma tu chi sei?-
-Come chi sono?-
-Chi sei?- ripeté decisa la ragazza, fissandolo intensamente negli occhi.
-Sono Paolo!-
-Ah, sì? Piacere, Emma.- rispose frigidamente per poi dargli le spalle e continuare il discorso che stava facendo con le sue amiche prima di essere interrotta. Paolo ci rimase male da tale comportamento e i suoi compagni che lo schernivano non erano certo d'aiuto.
Martina, che era la migliore amica di Emma, cominciò a pensare seriamente che ci fosse qualcosa che non andava, prima in classe e adesso quella scena? Provò a parlarne con l'amica:
-Ti rendi conto di quello che hai fatto?-
-Anche tu avresti fatto lo stesso!-
-Sì, ma non con Paolo!-
-Oh, insomma! Che cos'ha di speciale questo Paolo?-
Ci fu una pausa, Martina era, ad ogni parola, sempre più sconvolta, così si limitò a dire: -Tu hai un problema...-
-Ma quale problema?! Il problema lo avremo entrambe se non rientriamo subito in classe!-
Passarono così anche le ultime ore di lezione, poi ognuno tornò a casa. Dopo pranzo Emma si piazzò davanti al suo portatile e lo accese per entrare in MSN.
Avvio di Windows XP in corso...
Il computer si accese, ciò che Emma vide la lasciò senza parole: il desktop era, infatti, completamente pieno di foto del ragazzo dell'intervallo; dopo un paio di minuti in fissa sullo schermo, avviò MSN e ringraziando il cielo per aver trovato Martina in linea, aprì una conversazione con lei.
=Emy “Why don’t you love me?”= scrive:
marti…
**Lovely Angel** scrive:
si dimmi tt…
=Emy “Why don’t you love me?”= scrive:

**Lovely Angel** scrive:
cs è succ??? nn farmi preocc!
=Emy “Why don’t you love me?”= scrive:
credo d avere 1 problema…
 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
strega12 - Voto: 22/08/08 20:40
Wow, domiziana! Questo capitolo ti tocca il cuore!
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
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