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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: IL SEGRETO DI LILY
Genere: Sentimentale, Romantico, Drammatico, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: AU, What if? (E se...)
Autore: callieam galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 10/03/2008 15:51:45 (ultimo inserimento: 17/09/08)

Cosa sarebbe successo se Lily fosse stata in casa da solo il giorno in cui Voldemort ha attaccato il suo bambino? E se fosse stata anche incinta? Sedi
 
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LO STRANO COMPORTAMENTO DI JAMES
- Capitolo 1° -

Primo capitolo

Lo strano comportamento di James



“Mio signore sono appena venuto a conoscenza di una notizia molto interessante”

“Dimmi codaliscia, ti ascolto”

“Lily Evans è rimasta da sola in casa, con il suo bambino, sarebbe il momento perfetto per attaccarlo, e far si che la profezia non si avveri”

“Subdolo come piano, ma mi piace, avverti tutti gli altri Mangiamorte, stasera si festeggia…”

Concluse Voldemort, alzandosi in piedi e fluttuando fino alla porta che conduceva all’esterno della casa.

Un ghigno malvagio gli incurvò le labbra che ormai non possedevano più nulla di umano, niente di quell’uomo faceva intuire quanto, da ragazzo fosse stato bello, ormai sembrava solo un mostro assetato di potere.

Non gli ci volle molto per arrivare alla casetta dei Potter, distava pochissimo dal loro quartier generale, erano stati costretti a spostarsi, per iniziare le ricerche di quel piccolo mostriciattolo, che un giorno o l’altro, avrebbe distrutto il regno di terrore del signore oscuro.

Minus, un ignobile traditore, oserei dire, aveva rivelata al suo padrone quale fosse la case che, due dei suoi migliori amici, utilizzavano per nascondersi.

Che stupidi erano stati Sirius, James e Lily a fidarsi di quel viscido codardo, avrebbero potuto affidare la loro sorte a Remus, invece avevano avuto pietà di quel piccolo topo, e avevano affidato le loro vite nelle sue mani.

Voldemort puntò la bacchetta davanti a se, fece saltare la porta in aria, un boato riecheggio per tutte le strade di Godric’s Hollow.



Intanto al piano di sopra, sentito il boato, Lily si sveglio di soprassalto, le bastarono pochi secondi per capire cosa stesse succedendo, corse nella stanza adiacente alla sua, dove Harry, spaventato da quel rumore, piangeva come un disperato.

Strinse con tutta la forza che aveva la bacchetta nella sua mano, e si sistemò tra il suo piccolino e la porta che aveva appena incantato.

Voldemort, ruppe facilmente anche quest’ultimo incantesimo, entrò nella stanza.

“Se mi farai uccidere Harry, avrai salva la vita e potrai salvare anche la bambina che è dentro di te”. Sibilò Voldemort “Altrimenti, tutti e tre, vi ritroverete all’altro mondo”.

Lily istintivamente si toccò il pancione, era come se la bambina che da otto mesi le faceva compagnia tutti i giorni, avesse capito quello che stava per succedere, e dicesse alla mamma:

“Noi dobbiamo combattere! Dobbiamo salvare Harry!”

Una calda lacrima rigò la guancia di Lily.

“Avada Kedavra” gridò Voldemort mentre Lily recitava una sorta di muta litania, tentando di nascondere Harry dietro il proprio corpo.

Un raggio verde uscì dalla bacchetta di Voldemort e colpì Lily in pieno petto, mentre calde scintille arancioni e rosse fuoriuscivano dalla bacchetta di quest’ultima ed andavano a circondare Harry.

Lily cadde in terra priva di sensi.

Voldemort puntò la bacchetta sulla fronte di Harry gridando “Avada Kedavra”

La luce che seguì fu accecante…

Harry cadde all’indietro continuando a piangere mentre di Voldemort non vi era più traccia.

Harry James Potter era il bambino sopravvissuto.



…SEDICI ANNI DOPO…



“Harry svegliati è tardi lo so che è estate, ma non puoi dormire tutto il giorno, devi venire a giocare a Quidditch con me da Ron”

Disse una ragazzina saltando sul suo letto

“Non rompere Alice(N.B. si legge Elis) voglio dormire altri cinque minuti”

“Ma dai fratellino, avrai tutto il tempo che vuoi per dormire…quando sarai morto, ora su alzati stellina” disse ridendo mentre apriva le tende che impedivano alla luce di penetrare nella stanza.

“Avrò tutto il tempo di dormire quando tu sarai morta, e se continui così, la mia liberazione avverrà molto presto” disse coprendosi gli occhi con una mano e lanciando oggetti acuminati contro la sorella, che con molto facilità, li evitava.

Alice Potter non somigliava molto a suo fratello Harry. Aveva lunghi capelli neri che le ricadevano compostamente sulle spalle, gli occhi di un azzurro talmente particolare che sembravano quasi grigi e soprattutto non aveva alcun problema di vista, cosa che non si poteva dire di Harry che, senza occhiali, era più cieco di una talpa.

“Dai Harry, scendi, la mamma ha preparato la tua colazione preferita, io ti aspetto giù, se tra 10 minuti non arrivi vado sola da Ron”

Harry inforcò gli occhiali ed entrò nel suo bagno personale che divideva la sua stanza da quella di Alice.

Si vestì in tutta fretta e mentre stava per richiudere la porta della sua stanza, urtò un vaso di fiori, facendolo cadere in terra e rompere in mille pezzi.

“Oddio e ora che faccio?Se lo vede la mamma, sono morto. Meglio nasconderlo”

C’era un posto in casa, che Harry utilizzava come la sua personale stanza delle cose rotte.

Quando era piccolo gli era capitato più volte di romper un oggetto e volerlo nascondere da qualche parte, quindi saliva in soffitta e accumulava la roba dietro a dei grandi bauli, un giorno però si accorse che una delle travi del pavimento non era fissata bene, l’alzo e vide un vano abbastanza grande per nascondere tutti gli oggetti che fino ad allora erano rimasti accatastati alla bene e meglio in un angolo, successivamente lo zio Sirius gli spiegò che anche lui e James usavano spesso quel vano stregato per nascondere oggetti rotti o inutili o talmente brutti da far spavento a cui Lily non sapeva rinunciare.

Entrato in soffitta si accuccio dietro i bauli e aprì la botola, aveva messo migliaia di oggetti inutile e ancora c’era spazio da vendere, suo padre e suo zio erano geni in questo, ecco perché Lily non li aveva ancora sgamati.

Sistemò i cocci del vaso in un puntò difficile da raggiungere di modo che Janes, Sirus e Alice non rischiassero di farsi male con gli spigoli irregolari, risalì in soffitta e chiuse la botola.

Nello stesso momento qualcuno entrò in soffitta, accese una piccola luce dalla parte opposta della stanza e si sedette su una grande poltrona davanti a uno scrittoio.

James adorava stare li a leggere, ed Harry rispettava la sua privacy lassù quindi non si mosse, voleva aspettare che il padre scendesse a colazione per poi scendere a sua volta.

James aprì il cassetto più grande dello scrittoio, con l’ausilio della bacchetta.

Prese un grosso libro e cominciò a sfogliarlo.

Ad ogni pagina l’espressione sul viso di James si faceva sempre più triste, con le dita seguiva i contorni di alcune immagini sul foglio.

All’improvviso scoppiò a piangere, calde lacrime gli rigavano il volto, ricadendo pesantemente sulla mano destra e sulla pagina di quello che per Harry era solo un libro.

Ad Harry non era mai capitato di vedere il padre piangere, era una scena straziante per poco non scoppiò in lacrime anche lui.

James chiuse il libro e si ricompose in fretta, lo poggio all’interno del cassetto ancora aperto e lo chiuse con un incantesimo, poi scese giù a fare colazione.

Harry era troppo curioso voleva vedere cosa aveva spinto il padre a comportarsi così.

Afferrò la bacchetta che teneva nella tasca posteriore dei jeans, si avvicinò allo scrittoio e in men che non si dica aprì il cassetto.

Il pesante libro che aveva visto prima nelle mani di suo padre in realtà era un album pieno di foto.

C’era Harry da piccolo in baraccio a Lily, in alcune c’era anche James al loro fianco.

Lily era sempre di profilo faceva in modo che fosse Harry il protagonista dello scatto.

Ad un certo punto arrivò alla foto che era stata la causa del pianto a dirotto del padre, la pagina era ancora bagnata per via delle lacrime.

C’era James che con un braccio teneva un piccolo fagottino blu, che doveva essere Harry, e con l’altro stringeva a se una Lily giovanissima che portava un pullover rosa che sottolineava il suo stato interessante.

Lily girava la testa, prima guardava il suo piccolo Harry carezzandosi la pancia, poi guardava James che ricambiava il suo sguardo con uno altrettanto pieno di amore e poi si girava a guardare la persona che stava per scattare la foto, e con un gesto della mano iniziava a salutarlo.

Harry si avvicinò ancora di più alla foto non capiva come aveva fatto il padre a commuoversi per una cosa del genere.

Poi notò un particolare strano di cui, nelle altre foto, non aveva fatto molto caso.

Sotto l’occhio destro la sua mamma della foto aveva tre piccoli nei che formavano un triangolo.

Quel particolare gli sembrò talmente strano che andò a ricontrollare tutte le altre foto.

Gli era sfuggito, ma in tutto l’album si vedevano chiaramente quei tre piccoli nei.

Ma come era possibile? La sua mamma non li aveva mia avuti!






 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
Rif.Capitolo: 12
ellys - Voto:
03/05/08 19:25
mi è piaciuto davvero tanto!la tua ff è stupenda!
D'accordo con il commento: 1 si - 0 no, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
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