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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Fumetti e Cartoni non giapponesi
Dalla Serie: La compagnia dei Celestini
Titolo Fanfic: GUILTY
Genere: Sentimentale, Romantico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: mary90 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 09/03/2008 22:03:37

fanfic scritta a due mani, se siete curiosi leggete!!! ^___^ è una luuuuuuuunga one-shot XD
 
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GUILTY
- Capitolo 1° -

Ovviamente i personaggi non sono nè miei, nè di Maxie-chan, ma della Demas e Partners.

I Celestini giocano una partita di qualificazione contro i Fantasmi della Città,la squadra di Ben.
Celeste non riesce a parare un tiro,e di conseguenza,la vittoria va ai Fantasmi.
Lucifero si incavola di brutto con lei e la butta fuori dalla squadra.
Qualche giorno dopo,i ragazzi scoprono una cosa sconvolgente.....

Mary: Buonasera a tutti, madame e messeri! Questa fic è nata dalla mente mia e di Giuly, alias Maxie-chan!
Giuly:la serie è "La Compagnia dei Celestini",tratta dall'omonimo libro di Stefano Benni,ma con la quale non ha niente a che vedere
Mary: Io il libro non l'ho letto, quindi non so di cosa parli u.u Comunque, gente... Buongiorno, Buonpomeriggio, buonasera e soprattutto... Buona lettura!!!! ^___^
Giuly: sore non esagerare come tuo solito,sta calma
Mary: tsk ù.ù Io non esagero mai!
Giuly: si certo come no,e i maiali volano!
Mary: Ma va? I maiali volano? Uh, quante cose si possono imparare nella vita *_*_*
Giuly: Mary - -''' Scusatela ragazzi,è un pò deficiente. A volte ha le crisi di pazzia
Mary: io? E quando mai? ù.ù Ragazzi, ricordate!!! Se la vita vi offre pompelmi, rispondete con le pere!!! No... Forse era "Se la vita vi offre limoni rispondi con le arance"... o.O com'era quel proverbio??
Giuly: Mary - -''Visto che mi sorella sta sclerando,è meglio passare subito alla fanfic. Buona lettura!
Mary: Io non sto sclerando! ù.ù
Giuly: Noooo!!Forza iniziamo,sennò qui non si finisce più. Ed ecco a voi....
Mary: Signore e Signori, finalmente ecco a voi... LA COMPAGNIA DEI CELESTINI!!!!
Giuly e Mary:BUONA LETTURA!!!^___________^


GUILTY

Un pallone da calcio sfrecciava veloce sul terreno, accompagnato dagli abili calci di un ragazzo. Evitando gli avversari ad uno ad uno avanzò verso la "porta" il cui confine era stato segnato contro il muro con dei bidoni della spazzatura.
<< MEMORINO, A TE! >>
<< NON FATELI AVANZARE! DOBBIAMO FERMARLI!!! >>
Un ragazzo dai lunghi capelli viola e con gli occhiali correva veloce nel campo guardandosi intorno: i gemelli erano marcati stretti, e Lucifero era impegnato con Ben... Niente da fare, doveva avanzare da solo! Spostò lo sguardo sul portiere avversario. Tony, un ragazzo basso e grassoccio,coi capelli color carota. Come portiere non valeva molto, non sarebbe stato complicato segnare.
<< VAI, MEMORINO! >> Celeste... Che bella voce aveva! Memorino scosse la testa per non lasciarsi distrarre. Tirò la palla verso la gru, questa fece un rimbalzo, finendo contro un muro, venendo scaraventata sopra delle colonne continuò ad avanzare, cadendo a terra e col rimbalzo finì dritta in porta.
<< EVVAAAIII!! >> I compagni di Memorino gli saltarono addosso complimentandosi con lui, tranne Celeste, il portiere,che non poteva lasciare la porta,per nessun motivo. Approfittando della confusione, Ben ( il capitano della squadra avversaria, I Fantasmi della Città ) prese il pallone e si recò nella direzione della ragazza che, vedendolo arrivare, si mise in posizione per parare e lo tenne costantemente sotto gli occhi.
Lucifero e i compagni della ragazza si girarono verso Ben, rimproverandosi di non essere stati attenti. Arrivato a pochi metri di distanza dalla porta, il ragazzo dai capelli bianchi alzò la gamba destra e calciò. Il tiro era potente. Il pallone affrontò i metri che lo separavano dalla porta rasoterra, a una velocità incredibile. Celeste si buttò verso sinistra, ma non fece in tempo: il pallone era già passato.
La ragazza batté il pugno a terra,fremente di rabbia,mentre Ben e la sua squadra esultavano.
Squalo ( un ragazzo con un berretto, un nasone e denti a punta - da qui il suo nome- ) segnò l'ultimo punto. << STOP! TEMPO SCADUTO! VINCONO I FANTASMI DELLA CITTA' PER 3 A 2 >>
I Celestini rimasero a fissare il risultato impalati. Lucifero, il capitano,un ragazzo dai capelli neri lunghi fino al collo e profondi occhi verde muschio, si girò di scatto verso il suo portiere e la aggredì. << COME DIAMINE HAI FATTO A NON PARARE QUELLA PALLA?! EH, CELESTE? >> Urlò adirato.
La ragazza si alzò e lo fissò sorpresa. << Ma che ti prende, Luci... ? >> << CHE MI PRENDE? >>urlò nuovamente lui
Celeste lo fissava impaurita, ma a lui non importava, era furioso! Come poteva essersi fatta battere come una mammoletta?
Anche Memorino, i gemelli Gianni e Gionni, Squalo e la sua squadra si erano avvicinati guardando Lucifero sorpresi. << Lucifero, è stata solo una sconfitta,ci rifaremo>>disse Gianni,tentando di calmare il capitano.
<< Solo una sconfitta, dici? PER L'AMOR DEL CIELO GIANNI! ABBIAMO PERSO CONTRO BEN! E QUESTO NON DOVEVA SUCCEDERE! >>
<< Ora basta, Lucifero! >> gli intimò Squalo. Lucifero lo ignorò e tornò a guardare Celeste con occhi lampeggianti d'ira. << TU! Tu sei un'incapace! Ti sei fatta battere come una dilettante, Celeste! Sei una vergogna per i Celestini e per la pallastrada! Dovresti solo vergognarti del modo penoso in cui hai giocato! >> la insultò con tutta la voce che aveva in corpo, ansimava affannosamente per la rabbia. Celeste lo guardava ad occhi sbarrati, ferita e umiliata per gli insulti del capitano.
<< Ah sì? E' questo che pensi, Lucifero? >> gli chiese, facendo appello a tutto il suo autocontrollo per non schiaffeggiarlo.
<< Certo che dico sul serio! Sei solo una vergogna! >>
Non ce la fece a trattenersi. Gli diede un ceffone talmente forte da farlo indietreggiare.
<<Sei solo uno... Mi hai deluso, Lucifero. Visto che sono una vergogna per la pallastrada... >> lasciò la frase in sospeso, si tolse e i guanti e li gettò a terra, sostenendo lo sguardo del ragazzo<< Io abbandono i Celestini. >>
<<Brava, è la cosa migliore! Magari almeno ora non perderemo più, avendo perso una schiappa! >> esplose ancora il capitano. Celeste scosse la testa con le lacrime agli occhi.
<< Bene, allora. A me non importa un fico secco di te, Lucifero. O dei Celestini. O della pallastrada... Addio, ragazzi. >> Si voltò e si incamminò nella direzione opposta alla loro, cercando di non permettere che le lacrime le scendessero sulle guance. Cominciò a correre, desiderosa di allontanarsi il più possibile da loro.
Memorino partì al suo inseguimento. Non poteva lasciarla andar via così. Ma che diavolo era preso a Lucifero?
Intanto,al “campo di gioco”tutti erano ancora allibiti per ciò che era appena successo.
<<Lucifero,non credi di essere stato troppo duro con lei?>>domandò Gionni<<dopotutto,capita a volte di lasciare passare dei tiri>>
<<Si ma questa era una partita di qualificazione per il mondiale!>>esclamò Lucifero,voltandosi di scatto verso di lui<<e grazie a Celeste ora l'abbiamo persa>>
<<dai,ci riprenderemo la rivincita>>disse Gianni
<<ma bene,ci sono problemi nella squadra dei Celestini?>>domandò Ben,sogghignando
<<Non ti ci mettere anche tu>>disse Lucifero,senza guardarlo
<<Cos'è,hai litigato con la tua fidanzatina?>>continuò Ben,rincarando la dose. Lucifero strinse i pugni cercando di controllarsi per non prendere a pugni quel ragazzo odioso
<<La tua ragazza è una di facili costumi eh?Se non sei capace di tenertela,non è colpa sua>>disse Ben,sogghignando
Lucifero sentì la rabbia salirgli in corpo a livelli stratosferici. Si scagliò contro Ben colpendolo in viso con un pugno,facendolo stramazzare a terra.
Squalo prese Lucifero per le braccia,cercando di farlo stare buono,mentre i ragazzi della squadra avversaria aiutavano il loro capitano ad alzarsi.
<<non ti azzardare mai più ad offenderla>>sibilò<<e oltretutto,LEI NON E' LA MIA RAGAZZA!>>
<<e tu non azzardarti mai più a colpirmi,o potresti pentirtene amaramente...capito orfanello?>>rispose di rimando Ben
Questo fu un colpo per Lucifero. Strinse i pugni,e fece per scagliarsi nuovamente contro di lui,ma Squalo lo tratteneva ancora.
Dopo che Lucifero si fu calmato,e Squalo lo ebbe lasciato,volse le spalle agli amici,ancora fremente di rabbia
Squalo si avvicinò a lui,parandoglisi davanti
<<ti sei accorto che hai appena difeso Celeste,dopo che l'hai offesa?Adesso vogliamo una spiegazione Lucifero>>disse,a braccia conserte.
<<Già>>disse Gianni<<perché la difendi se tu stesso l'hai offesa?>>
<<semplice no?>>disse Ben,che nel frattempo si era rialzato<<l'orfanello è innamorato di quella piccola snob,non c'è altra spiegazione>>
<<io...innamorato di quella?>>esclamò Lucifero,arrossendo<<ma fammi il piacere!>>
<<eppure l'hai difesa>>disse Gionni<<come lo spieghi questo?>>
<<a me lei non piace,lo volete capire?>>esclamò ancora Lucifero
<<e allora spiega perché!Non ripetere sempre la stessa cosa!!>>esplose Gianni
<<non so perché l'ho difesa!Come ve lo devo dire?M'è venuto cosi>>rispose Lucifero
<<Vedi?Lei ti piace>>sghignazzò Ben
<<Tu stai zitto>>sibilò Lucifero,rivolto a Ben<<è solo una snob e oltretutto fa pena a pallastrada. Non vale nemmeno la pena che venga presa in considerazione>>
<<se la pensi così,perché l'hai fatta entrare in squadra?>>domandò Gianni
<<perché pensavo fosse un portiere migliore di Tony>>rispose Lucifero<<ma mi sbagliavo>>
Tony arrossì,umiliato,e i ragazzi lo guardarono male.
<<cosa che è,Lucifero>>disse Gianni<<ma tu sei talmente concentrato su te stesso da non accorgerti di quanto lei sia brava>>
<<Basta!Non voglio più parlare di lei!Adesso non è qui>>disse Lucifero<<e spero di non rivederla mai più. Ci vediamo>>
Detto questo,prese il pallone e si allontanò dal campo,diretto all'istituto.
<<credete che sia davvero innamorato di lei?>>domandò Squalo ai gemelli
<<certo che si>>confermò Gionni<<ma è troppo orgoglioso per ammetterlo>>
E salutato Squalo,i due ragazzi raggiunsero il loro capitano.
Celeste era arrivata al vecchio porto,e seduta su una cassa posata sulla banchina,piangeva.
Ma come aveva potuto?Cosa diavolo gli era preso?Non era mai successo una cosa del genere
Lucifero non era mai stato cosi duro con lei,era la prima volta.
Sussultò appena sentì dei passi avvicinarsi,ma si tranquillizzò appena vide che era Memorino.
<<ah sei tu>>disse,tornando a fissare il mare<<che ci fai qua?>>
Memorino rimase zitto,guardandola dolcemente e con un velo di tristezza negli occhi. Le si avvicinò e l'abbracciò
<<devi scusare Lucifero>>disse il ragazzo,appena la lasciò andare<<era molto teso oggi>>
<<si ma dirmi addirittura che sono un'incapace....>>rispose Celeste,ricominciando a singhiozzare
<<su su,vedrai che gli passerà prima o poi,e ti chiederà scusa>>la consolò Memorino<<ti va di fare due passi?>>Lei annuì,asciugandosi le lacrime<<è uno stupido>>disse Celeste,mentre camminavano lungo la banchina
Memorino non rispose,ma la guardava. Da molto tempo,dalla prima volta che l'avevano incontrata,sentiva di provare qualcosa per lei. Era una bella ragazza,dolce,intelligente....
Avrebbe voluto dirle cosa provava per lei,ma in quel momento forse era meglio di no,visto che aveva passato una giornata orribile..E non solo lei. Le parole di Lucifero avevano ferito tantissimo Celeste. Per la rabbia voleva picchiarlo,voleva urlargli contro tutto il suo risentimento e vendicarsi per l'umiliazione subita. Ma non poteva...Lei lo amava...Non poteva odiarlo,anche volendo.
<<ascolta,io non penso che tu sia un'incapace>>le disse Memorino<<anzi,sei il miglior portiere che abbia mai conosciuto. Prima che entrassi nella squadra c'era Tony,ma lui faceva davvero pena. Sai,anche Lucifero lo pensa,non solo io>>
<<e allora perché mi ha fatto questo?>>domandò singhiozzando la ragazza,nascondendosi il viso tra le mani
<<a volte parla senza pensare>>rispose Memorino<<è testardo e impulsivo>>
<<me ne sono accorta>>rispose Celeste<<ed è anche per questo che lo amo>>pensò poi,osservando la distesa azzurra davanti a se<<mi piace tutto di lui,anche quel suo carattere testardo e ribelle>>
Il tramonto sopraggiunse,colorando il cielo di bellissime sfumature arancioni.
Memorino la guardò:Celeste osservava il mare assorta. Gli venne un dubbio.
<<Celeste ascolta,non è che a te....si insomma....>>iniziò Memorino,non riuscendo a completare la frase
<<io cosa?>>domandò Celeste,non capendo
<<tu....sei innamorata di Lucifero?>>le domandò con un filo di voce
Celeste arrossì. Non se l'aspettava proprio questa domanda. Prese tempo,spostò lo sguardo dall'amico alle sue scarpe,improvvisamente tanto interessanti.
Memorino si sentì improvvisamente triste. Bastò il rossore sul viso della ragazza a fargli capire tutto.
Ebbene si,lei era innamorata di Lucifero. Doveva farsene una ragione. Era innamorata del capitano della squadra dei Celestini,da cui lei era stata buttata fuori.
<<è cosi Celeste?>>domandò,la voce ridotta quasi a un sussurro
<<si>>mormorò Celeste,tenendo il viso basso<<sono innamorata di Lucifero,ma ho già capito che non gli vado molto a genio,se mi ha trattato in questo modo>>Alzò il viso verso il cielo,mentre le lacrime le colavano lungo le guance,intristendo il suo bel visino.
Povero Memorino. A quel punto non serviva più che le confessasse i propri sentimenti,visto che lei non li ricambiava.
<<non prendertela>>disse il ragazzo,cercando di reprimere il senso di angoscia<<sono sicuro che gli passerà>>Lei annuì,asciugandosi le lacrime<<beh adesso torno a casa. Grazie Memorino,ora sto un po' meglio>> <<Ci vediamo>>disse il ragazzo,e si avviò verso la scuola.
Memorino tornò all'istituto nella confusione più totale.
Ciò che era successo quel giorno era stato veramente...non orribile,ma strano. Non era mai successo che Lucifero si incavolasse così tanto per un tiro non parato. Però un parte aveva ragione,la partita era importante,ed era una partita di qualificazione,ma dall'altra aveva torto,perché non era possibile arrabbiarsi cosi.
Sapere che Celeste era innamorata di Lucifero lo aveva fatto stare abbastanza male.
Dunque lei lo vedeva solo come un amico?Un amico e niente più.
<<devi fartene una ragione>>si disse tra se e se<<Celeste è innamorata di Lucifero,e tu non hai speranze con lei>>A testa bassa salì le scale e percorse il corridoio che portava alla stanza che condivideva coi suoi tre amici. Appena entrò,li trovò già dentro,seduti ognuno sul proprio letto.
<<ma dove diavolo eri finito?>>domandò Lucifero,voltandosi verso di lui.
<<io...ecco...ero al porto>>rispose Memorino
<<al porto?A fare che?>>domandò Lucifero
<<Celeste era la>>rispose il ragazzo,avvicinandosi<<l'hai fatta stare male,lo sai questo Lucifero?Col tuo comportamento di oggi pomeriggio!>>
<<e chi sei adesso?Il suo avvocato?>>esclamò Lucifero<<è stata colpa sua se abbiamo perso,renditene conto!>>
<<e tu renditi conto che lei non ha fatto apposta!!>>ribatté Memorino,alzando il tono della voce<<Ben l'ha colta di sorpresa,e non è riuscita a parare il tiro>>
<<la difendi anche?E' solo meglio se non fa più parte dei Celestini>>rispose Lucifero,voltandogli le spalle<<vorrà dire che per le altre partite ci troveremo un altro portiere. Uno più BRAVO di lei>>
<<sei uno stupido>>sibilò Memorino<<lei è il miglior portiere di tutta Banessa. E' anche grazie a LEI che siamo arrivati dove siamo,e tu ora la butti fuori?Che bel comportamento da immaturo!>>
<<allora se ti piace cosi tanto>>gli urlò in faccia Lucifero voltandosi di scatto<<esci anche tu dalla squadra,cosi potrai stare insieme a lei!L'ho capito che ti piace quella contessina,lo sai?Non sono mica scemo>>
Memorino rimase zitto,gli occhi puntati sul ragazzo
<<si a me piace,lo ammetto>>rispose,sostenendo lo sguardo furioso dell'amico<<ma non ho possibilità con lei,e lo sai perché?Lo sai?>>
<<no,dimmelo tu>>lo sfidò Lucifero
<<PERCHE' LEI E' INNAMORATA DI TE,ZUCCONE!!!>>urlò Memorino,con tutto il fiato che aveva in corpo,e le lacrime che gli si formarono agli angoli degli occhi
Nella stanza cadde il silenzio. Dopo questo,nessuno diceva più niente. Memorino era rimasto in piedi davanti a Lucifero,furioso,mentre il moro,dopo quella confessione,non sapeva proprio cosa avrebbe dovuto dire.
Lucifero rimase in silenzio per un lasso di tempo che parve infinito. Guardava l'amico ad occhi sbarrati,e cosi i gemelli. Non sapeva se ridere o piangere...e alla fine scoppiò a ridere.
<<ma perché cavolo ridi?>>domandò Memorino,non capendo
<<mi sembra assurdo che la contessina possa amare uno come me. Dopotutto,mi sembra di capire di non esserle mai piaciuto,o sbaglio?>>rispose Lucifero,continuando a ridere.
Memorino lo guardava a braccia conserte
<<perché ti sembra tanto stano che Celeste si sia innamorata di te?>>domandò<<tu le sei sempre piaciuto,sin dalla prima volta che l'abbiamo incontrata,anche se non andavate molto d'accordo,voi due>>
<<comunque sia>>rispose Lucifero<<a me lei non piace. Per cui te la puoi tenere tu. Lei è la contessina Riffler. Non credo che si abbasserebbe ad amare uno come me>>
<<eppure lo ha fatto>>rispose Memorino,sedendosi accanto a lui<<lei ti ama Lucifero. E' una brava ragazza,lo so,non è una snob,anzi. Sono sicuro che ciò che stai dicendo non lo pensi veramente. Come te lo devo dire?Non gli piaccio io,ma gli piaci tu!Sei proprio uno zuccone>>
<<adesso basta>>disse Lucifero<<non voglio più sentire parlare di Celeste Riffler,oramai lei è un capitolo chiuso. Cercheremo un altro portiere,e andremo avanti come se nulla fosse successo,intesi?>>Guardò i due gemelli,che fino a quel momento erano rimasti zitti,annuirono debolmente. Infine guardò verso Memorino,che non riusciva a credere a ciò che l'amico aveva appena detto.
<<adesso andiamo a mangiare>>disse Lucifero alzandosi<<è quasi ora di cena>>
I quattro ragazzi si avviarono in mensa,nel silenzio totale.

Vetri rotti. Sguardi spaventati. Gente che componeva freneticamente il numero di un'ambulanza.
Un corpo sottile steso a terra e davanti ad esso una macchina dal cofano rovinato,i fari frantumati e il vetro davanti completamente a pezzi.
La luna aveva fatto capolino nel cielo,illuminando la scena del disastro.
La ragazza stesa a terra giaceva immobile in una pozza di sangue,mentre il conducente del veicolo aveva il capo appoggiato al volante,la cintura di sicurezza che l'aveva tenuto incollato al sedile,permettendogli di non essere sbalzato fuori.
L'ambulanza arrivò di corsa,caricando la ragazza e partì subito a tutta velocità verso l'ospedale.
I vigili del fuoco tirarono fuori il conducente dalla macchina,lasciando ai paramedici la possibilità di visitarlo scrupolosamente.

Lucifero era steso sul suo letto nella stanza che condivideva coi suoi amici,e guardava il soffitto con le mani intrecciate dietro la testa.
Continuavano a tornargli in mente le dicerie su lui e Celeste. Lui non l'amava...Non poteva amare l'erede di un conte...Come lei non poteva amare un orfano come lui. Sicuramente Memorino mentiva quando gli aveva detto che la ragazza lo amava. Si,doveva essere per forza cosi.
Però...Gli mancava. I suoi sorrisi,i suoi occhi,la sua voce....I suoi abbracci...Aveva esagerato con le parole,quel pomeriggio,doveva ammetterlo. E gli dispiaceva,ma...non poteva chiedere scusa.
In quel momento la porta si spalancò e Memorino entrò di corsa,tutto ansimante. Lucifero si alzò a sedere e lo guardò sorpreso. <<che è successo?>>
<<C-Celeste..Incidente...>>farfugliò il ragazzo,confusamente,e Lucifero si alzò di scatto dal letto raggiungendolo<<Respira. Riprendi fiato...Ok,ora parla con calma!>>
Dopo aver ripreso fiato,Memorino lo guardò,terrorizzato e angosciato.
<<Celeste è stata investita!I suoi genitori hanno avvisato la Direttrice...ora è in ospedale...>>
Lucifero non lo lasciò finire:si lanciò fuori dalla stanza,correndo lungo il corridoio e infine giù per le scale,fino all'ufficio della direttrice. Spalancò la porta ed entrò,ansimante per la corsa.
<<Direttrice,mi dica,è vero?>>le chiese
La donna abbassò lo sguardo,con le lacrime agli occhi. Per Lucifero fu una risposta più che sufficiente. In quel momento Crono,un vecchio signore che arbitrava tutte le partite ufficiali di pallastrada,entrò nella stanza seguito da Memorino e i gemelli.
<<Ragazzi,se volete vi accompagnerò all'ospedale. Credo che siate ansiosi di sapere come sta Celeste>>
I ragazzi annuirono,cercando di calmarsi.
Un quarto d'ora dopo erano pronti,entrarono in macchina e si diressero verso l'ospedale.
Crono chiese informazioni sull'accettazione e l'infermiera indicò loro la stanza della signorina Celeste Riffler:era la 306. Tutti si diressero verso quella stanza,mentre l'ansia,il terrore e la preoccupazione si facevano strada nei loro animi.
I genitori della ragazza erano seduti nella sala d'aspetto:la Signora Riffler si teneva la testa tra le mani e singhiozzava,il marito l'abbracciava accarezzandole la schiena,cercando di consolarla;c'era anche la nonna,che fu l'unica ad accorgersi del loro arrivo,e sorrise mestamente.
Lucifero si guardò intorno,smarrito. Non sapeva perché,ma gli ospedali gli davano i brividi...Erano luoghi cosi anonimi...cosi freddi....E puzzolenti!!!
Il gruppo si sedette sulle sedie libere e aspettarono. Il Signor Riffler spiegò la situazione:<<I medici sono molto preoccupati...Sono li dentro da più di tre ore e ancora nessuno sa niente...>>mormorò
Lucifero deglutì,cercando di scacciare il terrore che si era impadronito di lui. E il senso di colpa...
<<come è successo?>>si informò Crono. I ragazzi non avevano la voglia di parlare o chiedere.
Erano troppo preoccupati.
Stavolta fu la signora Riffler a rispondere<<La polizia dice che Celeste ha salvato un bambino. I testimoni dicono che la palla del bimbo era finita in mezzo alla strada,e lui lo stava rincorrendo.
Celeste ha visto la macchina avvicinarsi a tutta velocità e si è buttata in mezzo. Il bimbo è già stato rilasciato,a parte qualche livido superficiale non aveva niente. Ma lei...E' stata colpita on pieno..>>i singhiozzi le impedirono di continuare,e si riprese il volto tra le mani.
Un'ora dopo uscirono i medici dalla stanza della ragazza. Il primario si tolse la mascherina e la sua espressione si fece grave. <<Le condizioni di vostra figlia non sono molto rassicuranti:è entrata in coma,e temiamo che gli arti inferiori potrebbero paralizzarsi...>>
<< No! Non ci credo! >> Lucifero non resistette: sorpassò il primario ed entrò di corsa nella stanza, fermandosi di scatto alla vista della ragazza stesa sul letto. Celeste era paurosamente pallida, con una benda intorno alla testa,i lunghi capelli castani,di solito legati in due codini,contrastavano incredibilmente col pallido del volto e il bianco delle lenzuola. A quella vista provò un dolore straziante al cuore e gli occhi gli si riempirono di lacrime. Era tutta colpa sua... Era solo colpa sua se Celeste si trovava in quel letto, quasi paralizzata! Si sentì afferrare da delle braccia e trasportare via, e cominciò a scalciare per essere messo giù. << Lasciatemi andare! Voglio restare qui! >>
Memorino è gli altri lo guardavano allibiti: non avevano mai visto Lucifero così...
<< E' tutta colpa mia... E' solo colpa mia se lei è lì... >> sussurrò il moro con voce flebile; i gemelli gli si dovettero avvicinare per sentirlo. << Perchè sarebbe colpa tua, Lucifero? >> volle sapere Gianni, mentre i genitori di Celeste si guardavano confusi.
<< Se stamattina non le avessi detto quelle cattiverie... Se... >> Non riuscì a finire la frase perchè il padre della ragazza gli si fiondò addosso tirandogli uno schiaffo. << ALLORA E' TUTTA COLPA TUA!E' PER COLPA TUA SE MIA FIGLIA SI TROVA IN QUEL LETTO! RAZZA DI... >>
<< ADESSO BASTA! >> Il conte Riffler e Lucifero si girarono sorpresi verso la madre di Celeste che teneva i pugni sui fianchi con sguardo fiammeggiante di rabbia. << Per l'amor del cielo, vi pare il momento di litigare? Celeste è in quella stanza che sta lottando per sopravvivere! E voi che fate? Vi mettete a litigare? VERGOGNATEVI! E tu... >> sbottò puntando il dito contro il marito.
<< Non azzardarti mai più e sottolineo MAI PIU' a dare la colpa a un ragazzo per quello che è successo a nostra figlia! E tu... >> proseguì puntando Lucifero. Il suo sguardo si addolcì.
<< Non devi sentirti in colpa, Lucifero. Celeste mi ha raccontato cos'è successo e che cosa le hai detto. Non è colpa tua. Sarebbe potuto succedere comunque, litigio o no. E' stato solo un incidente,ok? >> detto questo abbracciò il ragazzo. Lucifero sgranò gli occhi: era convinto che anche lei lo schiaffeggiasse...
E invece... Deglutì ed inghiottì le lacrime che minacciavano di arrivare ancora.
La bella signora lo guardò sorridendo. Lucifero era un ragazzo così orgoglioso... E sua figlia lo amava anche per quello... Ormai aveva capito da tempo quello che la sua piccolina provava per il suo capitano.
<<su è tardi>>disse Crono<<vi riporto all'istituto>>
Lucifero si oppose<<no>>disse,scuotendo il capo<<io rimango qui con lei>>
<<non dire sciocchezze>>lo rimproverò Memorino<<sei stanco,tutti siamo stanchi,abbiamo bisogno di riposare. Torneremo da lei domani,dopo le lezioni>>
<<Ma...>>obbiettò Lucifero,ma Crono non voleva sentire ragioni<<andiamo>>
Mentre i ragazzi si incamminavano,Crono ebbe modo di salutare i genitori della ragazza
<<non preoccupatevi>>disse<<Celeste è una ragazza forte,sono sicuro che si riprenderà molto presto,vedrete>>
<<Speriamo che sia davvero cosi Crono>>singhiozzò la signora Riffler<<la ringraziamo per essere venuti,e la prego,rassicuri Lucifero che non è stata colpa sua,poteva succedere anche se lui e mia figlia non litigavano>>
<<glielo dirò signora,buonanotte signori Riffler>>li salutò Crono
Dalla stanza si sentì Celeste mormorare il nome di Lucifero quasi come fosse l'unica persona che ancora la legava al mondo. Lucifero però non potè sentirla,siccome oramai erano già fuori dall'edificio.
Il conte Riffler invece la sentì,e strinse i pugni,furioso. Era tutta colpa di quel ragazzetto pezzente se sua figlia si trovava in quello stato.
Poco dopo i ragazzi erano di nuovo in macchina,diretti verso l'istituto. Un silenzio di tomba era calato,e nessuno apriva la bocca. Memorino dal canto suo,stava ancora male per essere stato respinto da Celeste,e Lucifero...beh,lui non riusciva a darsi pace. Era tutta colpa sua se lei era in quello stato.
E se lei fosse rimasta in quello stato per sempre?
Il padre di Celeste non poteva perdonarlo....La sua adorata bambina non avrebbe più corso rischi inutili!!
Se ne sarebbero andati da Banessa,nella loro villa al mare magari,c'era solo l'imbarazzo della scelta.
Ma quei ragazzetti a Celeste non si dovevano più avvicinare!
<<Appena Celeste si sarà ripresa>>disse il signor Riffler,una volta che ebbero lasciato l'ospedale per tornare alla villa<<fate le valigie,ce ne andiamo da Banessa>>
La donna guardò esterrefatta il marito,portandosi una mano alla bocca per soffocare un grido stupito<<Ma,tesoro,sei impazzito?Perchè vuoi andartene?>>
<<Hai visto come quel ragazzetto ha ridotto nostra figlia?>>sbottò il marito
<<ancora con questa storia?>>replicò lei calmissima,portandosi le mani ai fianchi<<non è stata colpa di Lucifero!Quell'incidente sarebbe capitato anche se non avessero litigato!>>
<<e tu come lo sai?>>la sfidò il marito
<<e tu come sai che non sarebbe successo?>>replicò lei
<<io so solo che lei ci deve stare lontano>>rispose il marito<<sbaglio o è un orfano?lei non deve frequentare gente del genere!>>
La contessa gli mollò uno schiaffo guardandolo inorridita<<ma come puoi dire una cosa del genere?Non hanno scelto loro di rimanere senza genitori!Sono ragazzi che hanno avuto tante sfortune nella vita!Non sono teppisti e vogliono un bene immenso a Celeste!>>
<<sarà anche come dici tu,ma comunque sia,Celeste non deve stare con loro>>rispose il marito<<ci manca solo che mi vieni a dire che è innamorata di uno di loro,sarebbe il colmo!>>
La madre di Celeste rimase in silenzio distogliendo lo sguardo. Non poteva certo dire al marito che Celeste era innamorata di Lucifero!Di sicuro avrebbe dato in escandescenza. Lei però sapeva che Lucifero era un bravo ragazzo e voleva molto bene a sua figlia.
Il conte Riffler spalancò gli occhi. Conosceva troppo bene la moglie. Quando distoglieva lo sguardo mentre parlavano significava che lui aveva ragione!
<<CHE COSA?CELESTE E' INNAMORATA DI UNO DI LORO??!>>sbraitò il marito
<<si>>rispose la contessa,sostenendo lo sguardo del marito<<e sappi che io la appoggio pienamente>>
<<come hai detto?>>L'uomo fece fatica a contenere la furia<<Benissimo!Appena Celeste sarà stata dimessa,ce ne andremo!>>E aggiunse subito,vedendo che la moglie era pronta a protestare<<No!Cosi è deciso e cosi si fa!>>decise
<<Va bene>>si arrese la moglie<<ma sappi che sarai tu a dover convivere con l'infelicità di tua figlia...>>lo avvertì
<<che cosa intendi dire?>>domandò il marito
<<Credi che scappare sia la soluzione migliore?Bene,se è quello che vuoi...Ma sappi che Celeste sarà disperata sapendo di dovere abbandonare per sempre i suoi amici e il ragazzo che ama. Cadrà sempre di più in depressione fino a spegnersi lentamente...>disse la moglie
<<io voglio solo il bene e il meglio per mia figlia>>rispose il marito<<e non voglio che lei stia con un ragazzo del genere. Ma dimmi,chi è dei quattro?>>
<<se ci pensi un attimo ci arrivi da solo..>>disse la moglie
<<non mi dire che è...>>balbettò il marito<<NON DIRMI CHE E' LUCIFERO!QUELLO CHE HA SPEDITO NOSTRA FIGLIA ALL'OSPEDALE!!>>
La moglie alzò le spalle e vaga guardò fuori dal finestrino
<<tu adesso mi rispondi!>>sbraitò il marito<<è lui?>>
<<io non sono tenuta a risponderti,razza di troglodita!Si può sapere dove hai lasciato l'educazione?E anche se te lo dicessi?che cosa vuoi fare?Andare la e menarlo?>>disse la moglie
<<non male come idea...>>borbottò lui
<<non ti azzardare nemmeno a pensarlo!!>>sbraitò la moglie<<devi lasciare in pace quel ragazzo,che già sta male per la sorte di Celeste!Se poi ci ti ci metti anche tu,siamo messi davvero bene!Non...ti azzardare....>>
<<Tsk...non sono tenuto a risponderti>>rispose lui,usando la stessa tattica della moglie
Fecero il resto del viaggio verso casa in silenzio.
Intanto i nostri quattro amici erano tornati all'istituto. Nessuno però sarebbe riuscito a prendere sonno quella notte
Lucifero continuava a guardare il soffitto con sguardo vacuo,spento,dilaniato dal dolore per Celeste.
Il dolore che provava per la situazione in cui Celeste era,costretta su un letto d'ospedale,in fin di vita,lo stava facendo ragionare. Probabilmente,se stava cosi male e si sentiva cosi in colpa,evidentemente allora ci teneva a lei. E allora perchè l'aveva buttata fuori dalla squadra?
Per un semplice errore,si era veramente arrabbiato,visto che lei non era riuscita a parare il tiro di Ben.
Però,come aveva ammesso quel pomeriggio,dentro al suo cuore,Celeste gli mancava. Che fosse....?
No,impossibile,non a lui,non al capitano dei Celestini,la squadra più forte di tutta Banessa.
Si tirò le coperte sulla testa,addormentandosi definitivamente.
Il giorno dopo si vide una macchina posteggiare fuori dall'istituto e poco dopo,il conte Riffler percorrere a grandi passi la strada che portava all'entrata della scuola.
Il conte avanzò spedito verso l'ufficio della preside<<qual'è la camera di Lucifero?>>domandò senza tanti preamboli e con tono burbero
L'anziana donna lo guardò perplessa<<secondo piano,penultima porta in fondo a sinistra>>
Vide il conte dirigersi spedito verso la camera e gli corse dietro<<Ehi!Ma cosa intende fare?>>urlava
<<parlare con il suo alunno>>disse il conte<<siccome ha spedito mia figlia in ospedale,ed ora è in fin di vita!>>
Lucifero e i suoi tre amici erano in camera a studiare,nel silenzio più assoluto,quando all'improvviso la porta si spalancò e ne entrò il conte Riffler,seguito a ruota dalla direttrice
<<sei tu Lucifero?>>domandò il conte,puntando il dito contro il ragazzo dai capelli neri
<<si sono io>>rispose Lucifero,posando il libro sul letto e alzandosi<<Come mai è venuto qui?Ha notizie di Celeste?>>
<<Non osare nemmeno nominarla!!>>ringhiò il conte,avvicinandosi a lui e prendendolo per il davanti della felpa<<è colpa tua se lei si trova in quello stato!Ti rendi conto di ciò che hai fatto?>>
<<signor Riffler>>disse Memorino,alzandosi<<Lucifero non c'entra niente,non è colpa sua se Celeste è in quello stato!>>
<<tu stai zitto!!>>esclamò il conte<<e tu ascoltami bene>>disse poi rivolto a Lucifero<<devi stare lontano da mia figlia,hai capito?Non ti devi mai più azzardare e parlarle o toccarla,sono stato chiaro?Non voglio che lei stia con della gente come voi!Se solo ti pesco all'ospedale,sei finito Lucifero,hai capito?Non ti azzardare ad andare da lei!>>
Sia la direttrice sia i ragazzi erano rimasti allibiti,primo tra tutti Lucifero.
<<Signor Riffler>>disse la Direttrice,mantenendo la calma<<la prego di lasciare il ragazzo,lui,come le abbiamo già detto,non c'entra niente col fatto di sua figlia. Non era presente quando è successo l'incidente>>
Il conte mollò il ragazzo e si avviò verso la porta<<ricordati>>disse,senza voltarsi<<non ti azzardare ad andare da lei>>e detto questo,se ne andò.
Lucifero si rimise a posto la felpa,ancora mezzo terrorizzato dalla sfuriata del signor Riffler.
<<Lucifero...>>Memorino si avvicinò piano all'amico che nemmeno lo guardò<<non credere a quello che ha detto...Tu non c'entri niente...>>cercò di consolarlo,ma Lucifero scosse la testa<<No,ha ragione...E' solo colpa mia se Celeste è ridotta cosi...Forse dovrei lasciarla perdere veramente....>>
<<cosa ti dice il tuo cuore?>>domandò Memorino<<ti dice di andare da lei?>>
<<COME DIAVOLO FACCIO AD ANDARE DA LEI?>>urlò Lucifero,pieno di disperazione<<IO ho provocato il suo incidente...Come posso guardarla ancora negli occhi?>>esclamò,inginocchiandosi a terra
<<Lucifero,per l'ultima volta>>sospirò Memorino,tentando di mantenere la calma<<tu non c'entri niente col suo incidente. Se fossi stato presente e l'avessi spinta allora si...Ma noi eravamo all'istituto quando è accaduto>>
<<invece sono responsabile...Le ho detto tutte quelle cattiverie..E lei,impegnata a maledirmi,è stata investita....>>singhiozzò
<<non credi di essere un po' presuntuoso?>>sbottò Memorino,cambiando tattica e Lucifero alzò la testa di scatto<<Cosa?>>ringhiò il moro
<<si,presuntuoso. Sei convinto che Celeste sia investita perchè impegnata a pensare a te!>>Lo derise Memorino<<ma chi ti dice che è veramente così?>>
Lucifero distolse lo sguardo. Memorino aveva ragione...Aveva davvero avuto la presunzione di pensare che Celeste potesse pensare solo a lui?
<<di sicuro>>disse<<non stava pensando a te>>
Memorino lo guardò con occhi ridotti a due fessure e sorrise maligno<<Ne sei sicuro Lucifero?>>ghignò<<Sai,quando si allontanò..io le dissi di amarla...Sei sicuro che in quel momento non stesse pensando a me?>>
<<tu...COSA HAI FATTO??!>>esclamò Lucifero
<<Hai capito bene>>rispose Memorino sorridente<<Ho detto di amarla. E...Sai...Devo dire che lei sembrava anche interessata>>
Bastò questo a far cadere Lucifero. Strinse i pugni,mentre Memorino se ne stava li sorridente,e dentro di se esultava,forse era riuscito a smuovere un po' l'amico.
<<Ah...si?>>sussurrò Lucifero con gli occhi lucidi<<Allora buona fortuna...>>mormorò
Memorino spalancò gli occhi. Eh no,eh!Non poteva essere
<<buona fortuna con lei...>>continuò Lucifero
<<che...cosa hai detto?>>chiese Memorino sbalordito
<<Visto che lei ti ricambia>>disse Lucifero<<hia vinto tu amico>>
Memorino non ci vide più dalla rabbia e gli sferrò un pugno
<<MA SEI DIVENTATO SCEMO?>>urlò<<POSSIBILE CHE TU SIA COSI OTTUSO DA NON CAPIRE CHE LEI TI AMA DA MORIRE?>>
<<Cosa?>>mormorò Lucifero allibito,toccandosi la guancia dolente<<Ma...hai appena detto...>>
<<RAZZA DI STUPIDO CHE NON SEI ALTRO!L'HO DETTO PER FARTI REAGIRE!>>urlò Memorino
Solo allora Lucifero capì. Anche se lui l'aveva buttata fuori dalla squadra,lei continuava ad amarlo,non poteva odiarlo,anche se avesse voluto...L'aveva sempre amato,nonostante quel suo carattere ribelle e testardo.
<<sono un imbecille...>>sussurrò rivolto a se stesso
<<oh,te ne sei accorto finalmente!!>>esclamarono i gemelli e Memorino all'unisono
<<Memorino come hai fatto ad accorgertene?>>domandò Lucifero<<insomma,che lei...>>
<<oh andiamo Lucifero,era palese!Solo un imbecille non se ne sarebbe accorto!>>puntualizzò il ragazzo
<<e infatti...>>risero i gemelli ammiccando verso Lucifero e gli strapparono una smorfia divertita
<<e poi è anche una bella ragazza no?>>domandò Memorino
Lucifero sorrise dolcemente. Oh si...Celeste era bellissima...La ragazza più bella che avesse mai visto...Almeno per lui<<Anche se...>>e qui gli venne da ridere<<i primi tempi non andavamo molto d'accordo>ù
<<si...mi ricordo che litigavate per un nonnulla!>>rise Gianni
<<ma le storie migliori iniziano sempre cosi>>disse Gionni
<<già è vero!>>concordò il fratello<<Chissà perchè...>>disse pensoso
<<beh>>disse Memorino<<Lucifero è testardo e ribelle,Celeste dolce e gentile...>>
<<si completano!!>>annuì Gionni
<<Ok...ma adesso come faccio?>>disse Lucifero<<il conte mi ha proibito di andare da lei>>
Memorino e i gemelli sghignazzarono
<<tranquillo amico,troveremo un modo>>promise Gionni
<<ci manca solo che anche la signora Riffler venga a parlarci>>disse Memorino
<<Naaa.>disse Gionni<<lei è affezionata a tutti noi. Sa che Lucifero non c'entra>>
<<e chissà perchè>>disse Gianni<<Lei SAPEVA ciò che la figlia prova per il nostro capitano>>
<<le madri sanno sempre tutto>>disse la direttrice,fino a quel momento rimasta in disparte,suscitando occhiate perplesse tra i ragazzi e si affrettò a spiegare:<<Le madri che vogliono bene ai propri figli capiscono dai loro occhi i loro pensieri e ciò che provano>>
Si avvicinò a Lucifero<<vuoi veramente bene a Celeste>>
Lucifero la guardò negli occhi<<Si>>disse con sicurezza
Memorino e i gemelli si sorrisero
<<finalmente l'ha capito...Ce n'è voluto di tempo,ma alla fine ci è riuscito>>pensò il ragazzo,soddisfatto
<<se le vuoi veramente Bene,allora va da lei>>disse la direttrice<<non lasciarla sola. Lei ha bisogno di te>>
Lucifero rimase in silenzio qualche secondo<<Ma come faccio?Se mi presento in ospedale di sicuro mi sbatteranno fuori...>>
<<e poi ora Celeste è in coma>>puntualizzò Memorino
<<la vicinanza della persona amata a volte fa miracoli>>disse saggiamente la direttrice
Lucifero,Memorino e i gemelli si guardarono confusi.
<<siete ancora piccoli,capirete più avanti>>sorrise la donna,lasciando la stanza

Il signor Riffler camminava avanti e indietro nella stanza d'ospedale della figlia,mentre la moglie,seduta accanto al letto,le teneva la mano
Si voltarono contemporaneamente quando sentirono bussare alla porta.
<< Avanti. >> disse il conte con tono burbero.
La porta si aprì lentamente,e ne entrò Lucifero,seguito da Memorino,i gemelli e la Direttrice
Negli occhi del conte si accese immediatamente il risentimento. << Che cosa diavolo ci fai tu qui? Ti avevo detto che non... >> << Basta, tesoro! >> lo interruppe la moglie.
Il conte la guardò sorpreso, mentre la donna si alzava e abbracciava Lucifero. << Sono contenta che tu sia qui, caro. >> gli sorrise.
<<La ringrazio signora>>sorrise Lucifero. Voltò lo sguardo verso il conte,che lo guardava ancora,carico di quel risentimento che da alcuni giorni oramai provava
<< E tu, tesoro? >> chiese la donna ironica, rivolgendosi al marito. << Non sei contento che Lucifero e i suoi amici siano qui? >>
<< CONTENTO UN ACCIDENTE! >> urlò il conte.
Si avvicinò minaccioso a Lucifero e lo alzò per il bavero della maglia. << Ti avevo detto chiaro e tondo che qui non dovevi venire! >> ringhiò.,
Con uno schiaffo,il ragazzo spinse via la mano del conte,che rimase sorpreso da quel gesto
<<signor riffler>>disse,gli occhi verdi pieni di determinazione<<sono venuto qui per stare vicino a sua figlia. Non mi importa di ciò che lei pensa di me>>
Il conte lo guardò ancora più minaccioso. << O ve ne andate o faccio chiamare gli uomini della sicurezza... >> minacciò. Lucifero alzò le spalle con noncuranza. << Faccia pure. Io starò qui con Celeste, che lei lo voglia o no. >>
<<tu te ne vai seduta stante!>>esclamò il conte. La moglie si alzò dalla sedia,si avvicinò al marito e gli diede un sonoro schiaffo in faccia
Il conte la guardò allibito, portandosi una mano sulla guancia lesa. << Ma... Si può sapere che diavolo ti passa per la testa? >> le chiese, allibito.
<<ma ancora non lo capisci?Lui ci tiene a nostra figlia!!!>>gli urlò in faccia
<< SE TENESSE A LEI NON L'AVREBBE MANDATA IN OSPEDALE! >> le urlò
<< Ma non è stato lui a mandare sua figlia in ospedale, signor Riffler. >> si intromise la direttrice dell'istituto<< Sua figlia è finita in ospedale per proteggere un bambino. >> spiegò ancora<< Lucifero non è responsabile dell'incidente. E' responsabile di averla turbata, questo è vero. Ma non del fatto che sia finita su quel letto. >>
<<la direttrice ha ragione>>disse Lucifero<<sono responsabile di averla fatta stare male...ma se le dovesse succedere qualcosa non me lo perdonerei mai>>
La contessa gli sorrise, poggiandogli una mano sulla spalla con fare solidale. << Sono d'accordo>>
<< La direttrice ha ragione! >> si unirono anche Memorino e i gemelli.
<<cinque a uno caro>>disse la signora Riffler<<hai perso>>
Il conte fece una smorfia di disappunto. << Fate come vi pare... Ma quando Celeste sarà dimessa dall'ospedale ci trasferiremo. >>Zittì la moglie che stava per protestare. << E questo è tutto. Così ho deciso. E stavolta non potrai dire o fare niente per cambiare la mia decisione. >> disse perentorio uscendo dalla stanza.
Lucifero sbigottito guardò la signora Riffler che si strinse nelle spalle
<<è stata una decisione sua>>disse,sedendosi di nuovo sulla sedia<<non vuole che vuoi possiate nuocere nuovamente a nostra figlia. Compreso tu Lucifero>>
Lucifero la guardò a occhi sbarrati. << Cosa? >> sbottò Memorino. << Non è possibile, non può fare questo! >> protestarono i gemelli.
La contessa scosse la testa. << Purtroppo questa volta io non posso fare niente... >> sussurrò guardando sua figlia. Incontrò lo sguardo di Lucifero. << Mi dispiace... >> Lucifero scosse la testa e sorrise tristemente. << Non è colpa sua. Se... se prometto di non avvicinarmi più a Celeste...resterete qui? >>
La contessa fece segno negativo.
<< Il problema si pone comunque... Mio marito penserebbe che, anche se non ti avvicini mentre lei è a casa, potresti incontrarla mentre lui non può controllarla. Ci farebbe trasferire comunque... >> spiegò.
Lucifero guardò Celeste,e gli vennero le lacrime agli occhi. Tutta la sua allegria,la sua voglia di vivere....si erano spente come un soffio di candela
Memorino si accorse della tristezza del compagno e gli diede una pacca sulla schiena.
<< Celeste si rimetterà, Lucifero. >> Lucifero fece un mezzo sorriso, ma non replicò.
<<Signora Riffler>>disse Lucifero,voltandosi verso la madre della ragazza<<io...sono disposto a rinunciare a lei>>
<< Cos...? Lucifero, non devi farlo! >> protestò la donna.
<<se questo servirà a placare l'odio che suo marito prova per me,e far si che Celeste almeno si riprenda...sono disposto a farlo>>disse Lucifero
<< Invece no! >> protestò la donna alzandosi in piedi. << Celeste non si riprenderà se l'abbandonerai! Fregatene dell'odio che mio marito prova per te, sono solo affari suoi! >> sbottò. << Ma Celeste... La salute di Celeste dipende anche da te! Se rinunci a lei... Se sei disposto a non vederla più... lei ne soffrirà troppo! >>
<< La contessa ha ragione, Lucifero. >> disse la direttrice. << L'hai già fatta soffrire bandendola dalla squadra... Vuoi darle il colpo di grazia bandendola dal tuo cuore? >>
Il ragazzo strinse i pugni. Le due donne avevano ragione. Ma non poteva.
Cosa fare? Se non rinunciava a lei, si sarebbero trasferiti...e lui non l'avrebbe vista nemmeno di sfuggita... Era forse egoista? Era egoista se lo faceva? Se faceva soffrire celeste solo per poterla guardare un'ultima volta? Sì, lo era... si vergognò lui. Come poteva farla soffrire ancora? Aveva già patito così tanto a causa sua...
<<oramai ho deciso>>disse Lucifero,trattenendo le lacrime<<preferisco rinunciare a lei,piuttosto che continuare a vederla in quello stato>>
<< Lucifero, ma non capisci che così la farai stare ancora più male? >> saltò su anche Memorino.
<<Adesso basta>>disse la direttrice<<Lucifero,se davvero pensi che sia la cosa giusta da fare,allora ti permetteremo di venire a trovarla un'ultima volta. E poi le dirai definitivamente addio>>
Lucifero annuì e se uscì dalla stanza di corsa. Voleva stare da solo!
<<io non capisco>>disse la signora Riffler<<ma cosa gli è preso?Ha rinunciato a lei?>>
La direttrice scosse la testa. << E' convinto che così facendo le gioverà... Ci abbiamo provato... Abbiamo provato a farlo ragionare... Ma deve capire da solo che se continuerà con questa idea Celeste può solo peggiorare. >> disse, sedendosi su una sedia. La contessa annuì
<< Ha ragione direttrice, ma... >>
<< Possiamo parlare noi con Lucifero! >> la contessa e la direttrice si girarono verso i ragazzi, confuse. << Cosa intendete? >> chiese la contessa. << Faremo ragionare Lucifero! Gli faremo capire che sta sbagliando! >> promise Gianni. Le due donne sorrise, ma scossero la testa. << Non fatelo, peggiorereste solo la situazione. Lucifero deve capire da solo. >> rifiutò la contessa.
<<capire da solo?>>domandarono i gemelli a una sola voce<<capire cosa?>>
<< Quello è più ottuso di un mulo, non capirà mai da solo! Non è nemmeno riuscito a capire che Celeste era innamorata di lui! >> disse Memorino
Le donne risero. << Oh, i diretti interessati sono sempre gli ultimi ad accorgersi di certe cose! >> rispose la donna anziana con saggezza.
In quel momento,dalle labbra della ragazza,leggermente socchiuse,venne pronunciato un solo nome
Tutti si girarono di scatto verso Celeste e si radunarono intorno a letto. << Lu... cifero... >> sussurrò ancora la giovane.
A Memorino gli si strinse il cuore. In altri tempi,avrebbe voluto che lei pronunciasse il suo nome ma...doveva farsene una ragione,non era lui quello che lei voleva
A Lucifero venne un dubbio. Stava veramente facendo la cosa giusta? Celeste avrebbe veramente smesso di soffrire se lui l'avesse lasciata stare? Non lo sapeva... Non aveva la palla di cristallo, come poteva saperlo? Ma poteva almeno provare....Ma se avesse fallito non sarebbe potuto tornare indietro...Il ragazzo prese un profondo respiro. Non era sicuro che sarebbe riuscito a non piangere... Per poco non era scoppiato in lacrime in ospedale davanti a tutti!
Lucifero decise di andare al molo. Stare solo l'avrebbe sicuramente aiutato a chiarire le idee...
Era ormai il tramonto quando la contessa, la direttrice, Memorino e i gemelli lasciarono l'ospedale
Lucifero si sedette sulla banchina ad osservare il mare,quando una mano gli si posò sulla spalla. Il ragazzo si voltò,trovandosi davanti Squalo
<< Ehi, amico! Come mai quell'aria triste? E' successo qualcosa? >> Lucifero guardò l'amico sorpreso, poi ricordò. Squalo e gli altri non sapevano dell'incidente di Celeste!
<<si tratta di Celeste>>mormorò Lucifero<<ha avuto un incidente,è in coma....>>
Squalo sbarrò gli occhi. << Cosa? Com'è... Successo? >> sussurrò sedendosi accanto a lui.
Lucifero gli raccontò tutto. Squalo ascoltava impressionato,e sbarrò gli occhi quando Lucifero gli comunicò la sua decisione:dire addio a Celeste
<< Sei impazzito per caso? >> allibì Squalo, poi si calmò. << Tu credi veramente che Celeste starà meglio senza di te? >> << Sì... Io sono la causa del suo dolore... >> << Sì, questo è vero. Ma ragiona, Lucifero. Tu hai parlato in un momento di rabbia. Se fossi stato calmo... Le avresti detto quelle cose? >> Lucifero lo guardò come se fosse matto. << Certo che no! >> Squalo sorrise<< Appunto. Se decidi di lasciarla perdere... Come credi starà Celeste? E poi Memorino ti ha detto che è innamorata di te, >>
<<lo...lo sapevi anche tu??!!>>esclamò Lucifero
Oh ma cos'era,una notizia nazionale?
<< Era chiaro come il sole, amico! Tutti noi ci eravamo accorti che quella ragazza moriva per te. >> gli rivelò e Lucifero rimase strabiliato. << Com'è possibile che io sia l'unico a non essersene accorto? >> mormorò stranito.
<<lo ha detto pure Sandesinho che siete una bella coppia!!>>continuò Squalo<<e poi sai perchè non te ne sei accorto?sei troppo preso dal mondiale>>
Lucifero non sapeva come controbattere. Come poteva? Ciò che l'amico aveva detto corrispondeva solamente a verità: era stato talmente preso dal vincere il mondiale che non si era accorto di lei! E, ora che pensava con obiettività, era vero... In ogni gesto, in ogni sguardo, in ogni parola... traspariva l'amore che Celeste aveva per lui... E lui cieco non se n'era accorto!
<<per cui pensi ancora che sia meglio lasciarla perdere per sempre?>>domandò Squalo<<vuoi veramente spezzare il cuore di una giovane fanciulla innamorata?>>
Lucifero posò lo sguardo sull'immensità del mare pensando. Era davvero disposto a far soffrire Celeste? Ora che ci rifletteva meglio, lei non sarebbe stata l'unica a soffrire... Anche lui avrebbe sofferto... Era una decisione importante, c'era in gioco il benessere suo e della ragazza...
Se l'avesse lasciata,le sue giornate sarebbero state vuote. Niente più partite di pallastrada,niente più corse pazze per scappare alla polizia insieme a Celeste e agli altri...
Insomma,la sua vita sarebbe cambiata
Si prese la testa tra le mani, ringraziando l'amico di non proferir parola. Aveva bisogno di silenzio per riflettere... E aveva riflettuto. << Hai ragione, Squalo. Non voglio farla soffrire e non voglio soffrire nemmeno io! >>
<<Bravo!Cosi si dice!!Allora?Sei ancora disposto a lasciarla perdere per sempre??>>domandò Squalo
Lucifero ci pensò su per un po' e alla fine sospirò. << Sì. Devo lasciarla perdere, sono sicuro che senza di me starà meglio. La cotta le passerà e si innamorerà di un altro,decisamente migliore di me>> si alzò e andò via, diretto all'istituto
<<Brutta storia>>mormorò Squalo<<possibile che Lucifero sia cosi testardo?>>Dopo due secondi si diede dello sciocco. << Certo che lo è, non è nemmeno andato a chiederle scusa quando hanno litigato! >> si rispose
Però bisognava capirlo,era ancora sconvolto da ciò che era successo,e lo sapeva quanto l'amico fosse orgoglioso e testardo. Ma bisognava comunque fare qualcosa
Lucifero arrivò all'istituto e venne subito investito dalle domande di Memorino e dei gemelli. << Si può sapere dov'eri?? Chi hai fatto preoccupare! >> lo rimproverò Memorino.
<<ero al vecchio porto>>di difese Lucifero<<a riflettere su questa situazione,e cercare di prendere una decisione>>
<< Allora, cos'hai deciso riguardo a Celeste? >> gli chiese Gianni. sedendosi sul letto.
<<quando torneremo a trovarla,le dirò addio>>rispose Lucifero
<< Cosa? >> allibì Gionni.
<< Allora hai proprio deciso... >> mormorò Memorino e Lucifero annuì. << E' la cosa migliore per lei. >> spiegò.
I tre sospirarono. Lucifero non si rendeva conto di quanto sbagliasse... Ma loro ormai avevano fatto tutto ciò che potevano.
La seconda visita era stata programmata per dopodomani.
Lucifero non riusciva a stare tranquillo,si distraeva in classe e veniva perfino richiamato dagli insegnanti.
Quel deficiente di Tony,notando che Lucifero era depresso,non perse l'occasione per prenderlo un pò in giro,durante l'intervallo,provocandolo
<< Ehi, pivello... Problemi con la tua ragazza? Ti ha forse mollato? >> lo provocò con derisione.
<<Lascialo perdere Lucifero>>gli sussurrò Memorino<<non ne vale la pena fare a botte con uno come lui>>
Lucifero digrignò i denti e strinse i punti ai fianchi. Memorino aveva ragione, non doveva cedere alla provocazione. << Allora, non rispondi?Il gatto ti ha mangiato la lingua? Oh, scommetto che soffri tanto ora che lei è in ospedale! >> rincarò la dose il ragazzo dai capelli rossi
Lucifero si voltò e gli sferrò un pugno,mandandolo a finire a terra<<vorrei vedere te al mio posto>>disse,scroccandosi le nocche<<sono sicuro che se qualcuno a te caro finisse in ospedale,in coma,staresti male come sto io>>
Tony si alzò a fatica e si toccò il naso insanguinato e urlò di dolore. Si alzò di scatto e corse per i corridoi gridando: << direttrice!! Direttrice, aiuto!!! >>
<<Lucifero,Lucifero>>lo ammonì Memorino,le braccia conserte e scuotendo la testa<<te l'avevo detto io di non rispondere alle sue provocazioni>>>
<< Non ho potuto trattenermi, è stato più forte di me. >> rispose Lucifero
<< Sì, ma ora sei nei guai... >> gli ricordò Gianni pensoso e Lucifero alzò le spalle con noncuranza.
<<ci penserà due volte prima di provocarmi nuovamente>>disse il ragazzo
Draghetto,un bimbo della classe dei piccoli e figlio dell'insegnante di musica,si avvicinò ai nostri quattro amici
<<Lucifero>>disse<<è vero quello che è successo a Celeste?E' in coma e non si risveglierà mai più?>>
Lucifero sbarrò gli occhi, terrorizzato da quella prospettiva e sorrise nervoso. << E' in coma, ma... Si sveglierò presto, vedrai. >> disse accarezzando la testa del bimbo.
Il bimbo tirò su col naso<<come farete senza di lei,per il mondiale?>>
Lucifero prese tempo. << Be'... Dovremo cercare un altro portiere, perchè dopo che guarirà, Celeste si trasferirà da un'altra parte. >> spiegò con pazienza-
Draghetto sgranò gli occhi<<Stai scherzando vero??!!Perchè se ne va??!>>
Lucifero scosse la testa. << Purtroppo no, piccolo... Il padre di Celeste vuole solo che lei sia al sicuro, e a Banessa ci sono troppe cose che la fanno soffrire. >>
<<Il padre di Celeste considera Lucifero responsabile di ciò che le è successo>>spiegò Memorino<<è per questo che si trasferiranno>>
Lucifero fulminò l'amico con lo sguardo. Draghetto era solo un bambino! Infatti il piccolo spalancò i grandi occhi e lo guardò preoccupato. << Sei stato tu a ferire Celeste? >> sussurrò.
<<No piccolo>>rispose Lucifero<<non avrei mai fatto una cosa del genere proprio a lei,perchè io...io...>>arrossì di botto,non riuscendo a continuare
<<tu cosa Lucifero?>>domandò il bambino
<< Io... >>Lucifero non riusciva a parlare,intanto Memorino se la rideva sotto i baffi e Lucifero lo mandò al diavolo mentalmente
Il moro scompigliò i capelli del bambino<<sei ancora troppo piccolo. Forse un giorno capirai>>
Memorino non riuscì più a trattenersi e scoppiò in una fragorosa risata
Memorino non riusciva a smettere. << Tu... " Sei ancora un bambino, un giorno capirai"... AHAHAHAH! E' stato troppo divertente! >>
<<se non la pianti,ti riduco come ho ridotto Tony>>disse Lucifero<<non c'è da scherzare su queste cose>>
<< Non oseresti mai! >> disse Memorino con sicurezza e Lucifero lo guardò ghignando. << Scommetti? >> lo provocò scroccando le nocche.
<<ehi voi due>>disse Gianni<<mi sa che parlare di Celeste vi fa ammattire entrambi. Memorino,non è che lei ti piace ancora per caso?>>
Memorino arrossì di botto e i gemelli ridacchiarono. << Sembri un peperone! >> rise Gianni
<< Sì sì! Mi sa proprio che Celeste ti piace ancora! >> si unì Gionni.
<<Piantatela!!>>esclamò Memorino<<a lei piace Lucifero,fine della storia!>>
Draghetto intanto li osservava confuso,mentre accanto a lui Lucifero ridacchiava
<<Lucifero>>disse Draghetto<<ma di che cosa stanno parlando?>>
Lucifero rise ancora più forte, più sereno di prima. << E' presto per te, capirai più avanti! Ora vai, non hai lezione ora? >>
Draghetto scosse la testa<<no,l'intervallo non è ancora finito. E' per Celeste che quei tre discutono?>>
Lucifero annuì. << In un certo senso sì... >> << E perchè? >> chiese ancora il piccolo e Lucifero rise arruffandogli i capelli. << Ehi, cos'è tutta questa curiosità? >>
<<ci sono tante cose che ancora non so>>rispose Draghetto<<come mai tutto questa...confusione per una ragazza?>>
<< Perchè... >> cominciò Gianni scegliendo bene le parole. << Perchè Lucifero e Memorino sono innamorati di Celeste! >> finì Gionni e il fratello lo guardò come se fosse impazzito. Figurarsi se il bambino sapeva cosa voleva dire la parola "innamorato"!
<< Cosa vuol dire? >> chiese infatti Draghetto.
A questo punto Lucifero rise più forte. La scena era diventata tropoo comica!!!!
<<intanto>>specificò Memorino<<a me Celeste,non piace più,è SOLO un'amica>>
<< Sì, certo, e i maiali abbaiano! >> rise Lucifero.
<<però almeno io l ho ammesso di essere stato innamorato di lei!!>>esclamò Memorino<<tu sei cosi testardo che fino ad adesso non te ne eri nemmeno reso conto!E' stato l'incidente che le è capitato a farti aprire finalmente gli occhi!>>
Lucifero smise all'istante di ridere e abbassò lo sguardo. L'amico aveva ragione... Aveva pienamente ragione...
<<ok ok lo ammetto>>disse ridacchiando Lucifero,alzando le mani in segno di resa
Memorino gli sorrise ma tornò serio. << Sei veramente sicuro della tua decisione, Lucifero? Sicuro che non te ne pentirai? >>
<<si Memorino>>rispose Lucifero<<per l'ottantesima volta,si. Anche se...la festa dell'istituto senza di lei...non sarà divertente...>>
<< Poco ma sicuro... >> sospirarono i gemelli e Lucifero guardò atterra. Si sarebbe pentito della decisione? Certo che sì. Ma sapeva che era la cosa giusto e l'avrebbe fatto, punto e stop.
<<di che decisione stai parlando Lucifero?>>domandò Draghetto,tirandolo per la manica della felpa.
Il ragazzo si riscosse,si era dimenticato che il bambino era ancora li!!!
<< Oh... ehm... >> balbettò Lucifero
<< Doveva decidere se scegliere i broccoli o le carote stasera a cena! >> inventò lì per lì Memorino
Draghetto li guardò storto<<ma manca ancora parecchio all'ora di cena!>>disse
In quel momento,la Direttrice uscì in cortile
<<Lucifero>>disse<<potresti venire nel mio studio,per favore?>>
Il ragazzo guardò gli amici sorpreso e loro alzarono le spalle, anche loro un po' sorpresi e perplessi. Lucifero si girò e andò nell'ufficio della direttrice. Davanti alla porta esitò qualche secondo ma poi bussò. << Avanti. >> Lucifero entrò. << Voleva vedermi? >>
Dentro c'era anche Tony,con una garza premuta sul naso
<<Lucifero>>disse la direttrice<<lo so quanto sei in pena per Celeste ma...ti sembrano cose da fare?Prendere a pugni un compagno di studi?>>
Lucifero non abbassò lo sguardo. Non si sentiva il colpa. Certo, aveva esagerato, ma non importava.
<< Direttrice, se ho fatto un gesto simile ho le mie motivazioni che non sto a spiegare. >> rispose Lucifero
<< E perchè? >> gli chiese la Direttrice
<<Perchè il qui presente Tony negherebbe tutto. In tal caso dovremmo chiamare tutti i ragazzi delle classi del nostro piano e temo che per lui sarà un'umiliazione. >> spiegò Lucifero
Tony ebbe il buongusto di arrosse imbarazzato.
La direttrice spostò lo sguardo su Tony. << Allora, Tony, mi puoi dire che è successo? >>
Tony abbassò lo sguardo, impaurito. << E-Ecco... I-io... >>
<<Tony ha detto delle cattiverie su Celeste, direttrice! >> disse Draghetto entrando di corsa nella stanza e afferrando la felpa di Lucifero
Ahi...Ora si che Tony era nei guai!
Gli occhi della Direttrice si ridussero a due fessure<<Draghetto>>disse rivolta al bambino<<che altro ha detto?>>
Il bambino gli spiegò per filo e per segno quello che Tony aveva detto,mentre il ragazzo quasi sprofondava dall'imbarazzo.
<<Tony>>disse la Direttrice<<quello che hai fatto è mancare di rispetto una persona che adesso è in una situazione grave e potrebbe anche non farcela,ma per bontà di dio,incrociamo le dita. Adesso andate fuori,stabilirò la tua punizione insieme a Crono. In quanto a te Lucifero,vedi di controllare la tua rabbia. Sfogarti sugli altri non serve a niente>>
<<ci proverò,ma non prometto niente>>rispose Lucifero,prendendo Draghetto per mano ed uscendo dalla stanza,subito dopo Tony,che camminava a testa bassa.
<< Spero ti sia servito di lezione. >> disse Memorino mettendosi avanti a Tony. Lui e i gemelli erano nascosti dietro la porta e avevano sentito tutto
<<almeno io non sono un piagnucolone>>rispose Tony,sorpassandoli<<che piange per una ragazza>>
<< No, piangi per un naso sanguinante! >> lo rimbeccò Gianni facendogli il verso e Tony diventò paonazzo di vergogna.
Lucifero scoppiò a ridere. Tony era infuriato
<<sapete che vi dico?Spero che Celeste non si rimetta,cosi vi dovrete ritirare dal mondiale!!!>>disse,in un impeto di rabbia
Tutti smisero di ridere lo guardarono con orrore. << Come puoi dire una cosa del genere, Tony?! >> gli chiese Memorino scandalizzato. << Nemmeno noi ci augureremmo che tu non tu non guarisca più! >>
<<Quella ragazzina mi è sempre stata antipatica>>rispose Tony<<da quando avete scelto lei come portiere>>
<< La tua è tutta gelosia. >> disse Gionni. << La verità è che sei geloso di lei perchè è cento volte più brava di te! >> continuò Gianni
<<Io?Geloso di quella piccola snob con la puzza sotto il naso?>>disse Tony<<non ci penso nemmeno!>>
Lucifero strinse i pugni. Odiava sentir parlare di Celeste in quel modo... Lei era tutto fuorchè una snob con la puzza sotto il naso! << Lei non è snob, Tony. >> spiegò cercando di mantenere la calma e lo Tony lo guardò con un sorriso derisorio. << Ma se fino a qualche anno fa lo dicevi anche tu! >>
<<era perchè ancora non la conoscevo bene>>rispose Lucifero<<ma ora so che lei è tutto fuorché una snob>>
Tony fece una smorfia sprezzante. << Quella piccola bugiarda ha tessuto bene la sua tela... Vi ha piegati al suo volere, vi ha affascinati... Siete proprio ridicoli! >>
I ragazzi erano allibiti<<Bugiarda?>>
<< Già. Secondo me, Ben e gli altri, Celeste è solo una bugiarda snob. >> Lucifero e gli altri si rilassarono. << Ah be', allora se lo dite tu e Ben siamo a posto! >> ironizzò Memorino.
<<oh stai zitto tu!>>disse Tony<<secondo me,lei è in combutta con un'altra squadra,e gli rivela tutto,schemi e tattiche. Poveri allocchi...>>
Lucifero inarcò le sopracciglio. << Sì? E allora, illuminaci... A chi? >>
<<Lucifero Lucifero,dovresti saperlo>>ghignò Tony<<Sandesinho,il capitano dei Brasiliani. Non ricordi che lei aveva preso una cotta SPAVENTOSA per lui?>>
Lucifero sorrise, tranquillo
<< Sì, lo ricordo. Ma io mi fido di Celeste e di loro; non farebbero mai una cosa tanto meschina>>
Tony boccheggiò. Accidenti,la sua tattica non aveva funzionato
Lucifero sorrise, e i suoi amici lo imitarono, orgogliosi che il loro capitano non fosse cascato nella trappola del rosso
<< Tony, se devi raggirare qualcuno, fallo con quelli più stupidi di te. >> gli consigliò Gianni.
<<su adesso andiamo,dobbiamo andare a lezione>>disse Memorino,e si avviarono,lasciando uno stupefatto Tony in mezzo al corridoio.

Il giorno dopo arrivò,senza troppi preamboli,e con esso,l'ultima visita a Celeste.
Già dal primo mattino i quattro amici si erano svegliati col cuore in gola,e l'ansia si era impadronita di loro.
Per tutta la giornata furono piuttosto nervosi,man mano che si avvicinava l'ora fatidica.
Lucifero camminava su e giù per la stanza,le mani incrociate dietro la schiena,mentre Memorino e i gemelli se ne stavano seduti sul letto,il relativo silenzio.
Bussarono alla porta<<è ora di andare ragazzi>>disse Crono,entrando<<venite>>
Senza proferire parola,i quattro ragazzi salirono.
La stanza di Celeste era vuota,i genitori probabilmente dovevano ancora arrivare.
<Allora dottore?>>domandò Crono,appena il dottore varcò la soglia della stanza<<come sono le sue condizioni?>>
<<sono oramai alcuni giorni che la signorina è in coma>>rispose il dottore<<e oramai stiamo perdendo ogni speranza>>
Celeste respirava,ma non dava segno di volersi svegliare. Le sue mani erano fredde come il ghiaccio,e il suo volto,di solito colorito,era sempre più pallido.
<<non si può più fare niente?>>domandò Memorino. Il dottore scosse la testa<<no,ragazzo mio>>rispose<<potrebbe smettere di respirare da un momento all'altro>>
Lucifero si avvicinò al letto,e le prese una mano. Adesso che aveva capito di amarla,lei non poteva andarsene!
<<Celeste>>mormorò,sperando che lei potesse sentirlo<<ti chiedo scusa per quelle cattiverie che ti ho detto,non le pensavo sul serio,era in un attacco di rabbia. Dal giorno dell'incidente sono stato male,non potendo sopportare la condizione in cui adesso tu sei. Ti prego,ti prego,riprenditi,cosi potremo tornare a giocare insieme a pallastrada....con te come nostro portiere>>Dietro di lui,Memorino tirò su col naso,e i gemelli si asciugarono gli occhi.
<<Tuo padre mi ritiene responsabile di ciò che ti è successo,ma non è cosi>>continuò Lucifero<<non me lo perdonerei mai se tu dovessi lasciarci. Sono colpevole di averti fatto stare male...e sono colpevole di non aver capito ciò che tu provavi per me. Ma adesso finalmente lo so>>
Memorino cominciò a canticchiare una canzone; Lucifero non lo sentì a differenza dei gemelli.
<< Memorino, ma ti pare il momento di cantare? >> lo rimproverò Gianni e Lucifero li guardò perplesso. << Chi canta cosa? >>
<<eh?Oh scusate,mi ero messo a canticchiare una canzone che avevo sentito non molto tempo fa>>rispose Memorino
<<Che canzone? >> gli chiese Lucifero curioso.
<<una canzone che si intitola Guilty>>rispose Memorino<<mi sembrava in tema con la situazione,dopotutto significa "colpevole">>
Lucifero borbottò. << Vuoi rigirare il coltello nella piaga? >> si lamentò e i gemelli ridacchiarono.
<<beh non è brutta come canzone>>rispose Memorino,sulla difensiva<<e non avevo intenzione di peggiore la situazione>>
I gemelli risero più forte e Lucifero e Memorino li fulminarono con lo sguardo. << Memorino, come fa la canzone? >> gli chiese Lucifero.
Memorino inspirò a fondo...e cominciò a cantare
Gli altri tre rimasero in silenzio per un po', poi Lucifero si unì all'amico. Ricordava la canzone, era una tra le sue preferite, poi si unirono - anche se goffamente - anche i gemelli.
Lucifero sentì qualcosa sulla sua mano e si girò di scatto verso la ragazza. La mano di Celeste, stretta nella sua, si muoveva leggermente e il moro sorrise di gioia. << Ragazzi! Guardate! >>
Ma poi si ricordò..Quella era l'ultima volta che avrebbe potuto vederla...e il sorriso svanì dalle sue labbra.
Nel mentre erano sopraggiunti i genitori della ragazza,che avevano assistito alla scena
Il conte storse la bocca vedendo i ragazzi, ma non disse niente e la moglie gliene fu grata.
Lucifero lasciò la mano della ragazza e si avvicinò a loro e li guardò.
<< Signori Riffler... Ho deciso di dire addio a Celeste.>>
Il conte fu piacevolmente stupito e sorrise. << Bravo, ragazzo, ero sicuro che avresti capito >>
Lucifero annuì,tenendo la testa bassa
<<adesso è meglio che andiamo,ragazzi>>disse Crono,trascinando i quattro ragazzi fuori dalla stanza
<<arrivederci signori>>
La contessa guardò Lucifero dispiaciuta. Sospirò e si rivolse al marito. << Beh... Hai raggiunto il tuo scopo. Preparati a convivere con la depressione di tua figlia. >>ed entrò nella stanza seguita dallo sguardo stupito dell'uomo.
<<m...mamma...p...papà....>>
I due si voltarono di scatto verso il letto,e un sorriso di gioia illuminò il loro volto.
Celeste era viva!Aveva parlato!Aveva aperto gli occhi,e ora si osservava intorno smarrita
<<ma dove sono?>>domandò<<cosa è successo?Dov'è Lucifero?E gli altri?>>
I due genitori si guardarono, cercando di trovare le parole giuste. La signora si sedette accanto alla figlia e le prese la mano. << Tesoro... Lucifero, Memorino e i gemelli sono appena stati qui, sono andati via due minuti fa. >> la informò e sul volto della ragazza apparve un'espressione delusa. << Oh... >> mormorò. Poi tornò a posare lo sguardo su di loro. << Quando me ne andrò da qui? >>
<< Non tanto presto, signorina Riffler. >> disse il medico entrando. << Lei è ancora troppo debole per uscire dall'ospedale. La terremo ancora due o tre giorni, per sicurezza. >>
<<Mamma>>disse Celeste,rivolta alla madre<<perchè se ne sono andati?Perchè non sono rimasti qui?>>
<< Be'... Ecco... >> esitò la donna e intervenne il marito. << Tesoro, i tuoi amici sono arrivati stamattina presto, ed erano stanchi. E poi non potevano stare lontano dall'istituto tutto il giorno. >> spiegò, prendendo tempo. Non era il caso di raccontarle in quel momento che si sarebbero trasferiti. Avrebbe aspettato che si fosse ripresa.
<<potranno tornare?>>domandò la ragazza,speranzosa. Lei non sapeva la decisione che aveva preso Lucifero. La madre guardò il marito..E adesso cosa le rispondevano?
<< No, tesoro. >> disse il padre. << Come? E perchè? >> domandò la figlia con espressione disperata. << Perchè... Perchè tuo padre crede che sia meglio per te non rivederli più. >> le comunicò la madre e Celeste guardò il padre inorridita. << Che cosa? >> sussurrò non credendo alle proprie orecchio. Il conte ebbe il buongusto di distogliere lo sguardo. << Be', non importa il perchè. Anche Lucifero è d'accordo con me. >> finì il conte
Celeste abbassò la testa,e piccole gocce cristalline caddero sul lenzuolo bianco.
<<Lucifero...>>mormorò<<perchè mi hai abbandonato?>>
Al conte si spezzò il cuore vedendo la figlia piangere. E la causa era lui... Quasi quasi... No!, si disse con forza. Era normale che Celeste piangesse all'inizio, ma le sarebbe passata presto!
Celeste però non aveva intenzione di smettere di piangere. La moglie lo fulminò con lo sguardo
<<sarai contento adesso>>gli sibilò,a denti stretti<<per il tuo egoismo adesso nostra figlia vivrà male!>>
Il marito fece una smorfia di disappunto e la moglie, scuotendo la testa, sorrise alla figlia. << Forza, tesoro! Se ti rimetti presto, potremo passare dall'istituto e salutare Lucifero e gli altri prima di andarcene da Banessa. >> le mormorò gentilmente, cercando di consolarla.
<<cosa??!>>esclamò Celeste<<andarcene da Banessa?!Ma io non voglio andarmene!Sono nata e cresciuta qui...Ho tutti i miei amici...Non voglio andarmene!>>
Suo padre annuì. << Lo so, tesoro. Il problema è che i miei affari all'estero hanno qualche problema... E devo trasferirmi molto presto. >> mentì. << E non posso rimanere qui? >> lo supplicò. << No, Celeste, mi spiace. Non posso lasciarti qua da sola, ti ricordo che sei minorenne. >> << Quasi maggiorenne! >> s'intestardì la ragazza. La madre rise sotto i baffi, curiosa di vedere come se la sarebbe cavata il marito
<<Ma papà...>>provò a dire Celeste,ma il padre la interruppe<<tu sei mia figlia,per cui farai come dico io!Verrai con me all'estero,punto e basta!!Cosi non vedrai mai più quei piccoli delinquenti della pallastrada!!>>
Scelta di parole sbagliata... << Teppisti? Ma che diavolo stai dicendo? Non sono teppisti! >> urlò la ragazza. "Appunto", pensò la donna.
<<sono i miei più cari amici>>continuò Celeste<<e io non voglio lasciarli,solo perchè ci sono problemi nei tuoi affari>>
<< Non importa, Celeste. Io sono tuo padre e tu hai il dovere di obbedirmi. >> la interruppe. << Punto e stop. Quando sarai dimessa, ci trasferiremo, fine della questione. >> decise perentorio e Celeste potè solo abbassare lo sguardo arrendendosi.
E la festa?La festa dell'istituto Riffler...vi aveva sempre preso parte e adesso...non ci sarebbe potuta andare,perchè avrebbe dovuto cambiare città
La madre sembrò leggerle nel pensiero e le accarezzò la guancia. << Non preoccuparti, tesoro. Quando si terrà la festa? >>
<<Tra una settimana>>mormorò Celeste,singhiozzando
La madre le asciugò le lacrime, pensando. << Be', potremmo rimandare la nostra partenza. Dopotutto non potrai muoverti subito e potremmo fare un salto alla festa e salutare tutti. Ma più di questo non possiamo fare. >> si rammaricò.
<<Mamma>>disse Celeste<<non voglio dire addio ai miei amici,nemmeno a Lucifero,anche se mi ha trattato male,prima dell'incidente>>
La madre scosse la testa. << Lo so, tesoro. Ma tuo padre ormai ha deciso. Ho provato a fargli cambiare idea, ma sai com'è fatto. Purtroppo dobbiamo sottostare. >> << Non è giusto! >> si ribellò lei, sprofondando sui cuscini e la madre annuì. << Hai ragione, ma è quello che dobbiamo fare. >>
<<Lucifero>>singhiozzò la ragazza,ricominciando a piangere<<mamma ti prego cerca di fargli cambiare idea>>
La donna scosse la testa. << Ci ho provato, e non ci sono riuscita. >> sospirò. << Celeste, per favore, le cose sono già difficili... Non complicarle ancora... >> la implorò sua madre con espressione angosciata e Celeste si sentì in colpa. Era talmente impegnata a cercare di salvaguardare se stessa che si era dimenticata come la madre stesse male dopo i litigi col marito. Alla fine annuì, seppur riluttante. << Ok... >>
<<però è un miracolo che tu ti sia ripresa!!>>disse la madre,abbracciandola<<e tutto per una canzone!!!>>
<< Una canzone? >> ripeté Celeste, un po' perplessa. << Quale canzone? >>
<<credo si intitolasse Guilty>>rispose la madre
Celeste spalancò gli occhi. << Era tra le preferite di Lucifero... >> sussurrò con le lacrime agli occhi e la madre gliele asciugò. << Su, su, non c'è bisogno di piangere. Ora riposa, che quando ti rimetterai, andremo alla festa dell'istituto a salutare tutti quanti. >> le sorrise amorevolmente e Celeste sorrise. Se doveva accontentarsi, lo avrebbe fatto. Dopotutto era meglio così, pensò poi più lucida. Era molto meglio che non veder proprio Lucifero e gli altri!
Però c'era una cosa che non capiva<<ma perchè l'hanno cantata?>>
Sua madre alzò le spalle. << Probabilmente perchè si sentivano colpevoli verso di te, come dice appunto la canzone. >> dedusse<<specialmente Lucifero>>concluse
Celeste spostò lo sguardo verso il muro. Lucifero si sentiva colpevole del suo incidente, pensò sorridendo amaramente. Già, da lui c'era da aspettarselo...
Però lo sapeva che non era stata colpa sua. Lucifero si sentiva sempre in colpa per qualcosa,era parte del suo carattere
Celeste si sistemò meglio sul letto e si addormentò, mentre sua madre la guardava con apprensione.

Due giorni dopo,all'istituto cominciarono i preparativi per la consueta festa per l'arrivo dell'estate
Tutti aiutavano,e c'era un bel po di lavoro da fare,per addobbare il cortile!!!
<< Allora, Memorino, vuoi passarmi quelle decorazioni?? >> sbottò Gianni, verso l'amico. << Ok, ok, calma! >> Ribattè l'interpellato, Memorino si chinò a raccogliere degli scatoloni e li portò vicino alla scala su cui era arrampicato Gianni. Prese un addobbo e glielo passò e così via.
Lucifero intanto stava dipingendo un cartellone e si era macchiato praticamente ovunque e Gionni non perse mai l'occasione di prenderlo in giro per la sua scarsa abilità da pittore.
Insomma, i preparativi per la festa procedevano serenamente, anche se nel cuore dei nostri amici c'era molta tristezza per il futuro senza Celeste che li attendeva.
<<Ehi Lucifero!!!Fa attenzione!!>>sbottò Memorino. Nel maneggiare il pennello,Lucifero aveva coperto di macchie il povero Memorino,che ora lo guardava furente.
Il moro non poté trattenersi e scoppiò a ridere
<< Tsk... >> borbottò Memorino offeso. Si avvicinò deciso a Lucifero, deciso a vendicarsi, ma inciampò in un secchio della vernice blu e cadde disteso per terra accompagnato dalle risate dei ragazzi. Intanto il secchio gli era caduto sulla testa, e il nostro amico aveva un'aria tutt'altro che divertita...
<<Memorino dovresti vederti>>disse Gionni sghignazzando<<sembri un mirtillo tutto blu!!>>
Intanto,una ragazza gli si era avvicinata,chinandosi accanto a lui<<tutto ok?>>gli domandò
Memorino guardò stralunato la ragazza e arrossendo, balbettò una risposta incomprensibile.
<<Sìstobenegrazie... >> La ragazza lo guardò sorpresa ed esitante. << Ehm... Puoi ripetere? >> gli chiese e gli amici di Memorino scoppiarono a ridere ancora più forte, fino a farsi venire le lacrime agli occhi. Memorino borbottò. << Sì, sto bene... >> disse alzandosi in piedi
<<aspetta,ti do una mano>>disse la ragazza
<<lasciami in pace!>>sbottò Memorino,togliendosi il secchio dalla testa
La ragazza lo guardò allibita e poi dispiaciuta. << Mi... Mi dispiace... Non volevo offenderti... >> mormorò.
Si allontanò,offesa dal comportamento del ragazzo.
Lucifero e i gemelli gli si avvicinarono e gli tirarono gomitate ironiche
<< Non ci si comporta così con una ragazza, sai? >> ridacchiò Gionni
<<e poi era anche piuttosto carina>>disse Gianni
Memorino arrossì, mentre Lucifero annuiva con fare saccente
<Memorino, non ci sai fare con le donne! >> commentò fingendosi serio, e l'amico lo guardò offeso.
<<Visto che sei tanto bravo, facci vedere come si fa! >> lo sfidò, ma Lucifero scosse la testa.
<<Spiacente, amico, ma quella non è Celeste quindi non ha la mia attenzione. >> rifiutò il moro.
<<ma quanto siamo schizzinosi>>lo prese in giro Memorino<<avanti sapientone,poche storie>>
<<non se ne parla nemmeno>>disse Lucifero<<devi fare da solo>>
<<devi chiederle scusa>>disse Gionni<<tanto per cominciare>>
Come aveva detto Gianni,quella ragazza era molto carina. I capelli erano castani,stretti in una coda,mentre gli occhi erano azzurri come il cielo.
<<coraggio timidone>>lo spinse Lucifero<<va a chiederle scusa>>
Memorino deglutì e si avvicinò lentamente alla ragazza che era insieme ad altre tre ragazze,e le toccò lievemente una spalla per richiamare la sua attenzione. La fanciulla si girò verso di lui e il suo sguardo divenne freddo quando lo vide e rimase in silenzio.
<<senti...scusami per prima>>disse Memorino,imbarazzato<<io e i miei amici stiamo passando un brutto periodo,e siamo tutti nervosi>>
Lo sguardo della giovane si addolcì un poco. << Mi spiace... Comunque ok, sei perdonato. >> sorrise
Si guardarono e scoppiarono a ridere.
<<alla fine ce l'ha fatta>>disse Lucifero,di nuovo col pennello in mano. I gemelli annuirono,ridacchiando
Memorino guardò di sottecche Lucifero e ghignò, poi si rivolse alla ragazza. << Senti, come ti chiami? >>
<<Adena>>rispose la ragazza sorridendogli
<<io mi chiamo Memorino>>rispose il ragazzo
<<tu non sei uno dei Celestini?>>domandò Adena,a bruciapelo
Memorino rimase piacevolmente sorpreso e andò completamente in brodo di giuggiole: si portò una mano dietro la testa e sorrise come un ebete. << Eheh... Modestamente sì. >>
<<so cos'è successo al vostro portiere>>disse Adena<<Celeste è una mia amica,e mi dispiace moltissimo>>
Memorino smise di sorridere. << Già... Chi ne è rimasto più scottato è Lucifero. >> disse, spostando lo sguardo sull'amico, ma poi lo riportò di scatto sulla giovane con espressione incredula. << Che hai detto? Celeste è amica tua? >>
<<S-si>>balbettò la ragazza<<c'è qualcosa che non va?>>
<< No, no... Sono solo sorpreso... Non ci ha mai parlato di te... >> mormorò
<<oh beh sai...con tutte le partite che avete da disputare,ci vediamo pochissime volte,ma siamo comunque amiche>>disse Adena<<quando l'ho saputo ci sono rimasta non poco>>
Memorino le sorrise, solidale. << Immagino. Ma stai tranquilla, ho saputo dalla contessa che Celeste oggi si è svegliata dal coma. >>
<<Veramente??!!>>esclamò Adena. Esultò felice,facendo un mezzo salto in aria,per poi capitombolare a terra
Memorino la guardò spaventato e venne raggiunto dai suoi amici. Aiutò la ragazza ad alzarsi. << Adena, tutto bene? >> le chiese preoccupato.
<<si scusate,mi sono lasciata prendere dall'entusiasmo>>disse Adena<<hai detto che Celeste si è ripresa?E' una notizia grandiosa!>>
Lucifero e gli altri lo guardorono allibiti. << Celeste si è ripresa? Quando? Com'è che noi non lo sapevamo? >> lo interrogarono all'unisono
<<ve lo avrei detto,una volta che ci saremmo calmati>>disse Memorino<<comunque si,si è ripresa dal coma. Non sei felice Lucifero?>
<< Certo che sì! >> esultò Lucifero, fuori di sè dalla gioia. << Ma quando? Come? >> lo assillò
<<si è ripresa due giorni fa,dopo che noi eravamo andati via>>disse Memorino
<<ma adesso viene la parte dolente>>disse Gianni<<visto che si è ripresa,si trasferiranno>>
Lucifero perse la sua allegria così com'era venuta e si allontanò dal gruppo con la testa bassa. << Cos'ha il vostro amico? >> chiese Adena.
<<Celeste si trasferirà in un'altra città>>le spiegò Memorino<<è stata una decisione di suo padre,a cui noi non possiamo ribellarci>>
Adena guardò Lucifero. << E suppongo che per Lucifero Celeste non sia solo un'amica. >> ipotizzò. Capiva che era triste per il suo trasferimento, ma il suo atteggiamento era abbastanza eloquente
<<colpito e affondato>>disse Gianni. Il gemello annuì
Adena li guardò senza capire. Era nota la fama di comici che avevano i due gemelli: si diceva in giro che amavano far ridere gli altri e questo le piaceva. << In che senso? >> chiese loro
<<nel senso che ci hai preso,Adena>>disse Memorino<<è stato dopo l'incidente che Lucifero ha capito di essere innamorato di lei>>
Adena lo guardò. Invece la fama di Memorino era quello di essere un ragazzo coscienzioso, che rifletteva prima di far qualcunque cosa, molto intelligente e colto. Sorrise. << Ho capito. E... Come mai non ha fatto niente per convincere Celeste a rimanere? >> volle sapere
<<ci ha provato>>rispose Memorino<<ma parlare con suo padre è stato difficile,visto che lui lo considerava responsabile dell'incidente della figlia. La signora contessa ci ha provato a farlo ragionare,siccome lei è affezzionata a tutti noi,ma non c'è stato verso>>
Adena annuì, pensosa. Se non ci erano riusciti loro, come poteva riuscirci lei? Sì, i genitori di Celeste la adoravano, ma il conte non avrebbe cambiato i programmi solo per farla contenta... Come fare?
<<magari potremo parlare con la contessa>>disse Adena<<il giorno della festa,lei non dicendo nulla al marito la porta qui,e faremo una sorpresa a Lucifero>>
Memorino e i gemelli ci pensarono su. << Potrebbe essere un'idea, ma... Il conte non è stupido, sicuramente vorrà farsi dire dove vanno quelle due.>>disse Memorino
<<hai ragione>>disse Adena<<potrebbe dire che la porta all'istituto a salutare gli amici,mentre lui è a casa a preparare i bagagli>>
<< Praticamente gli dice la verità: >> riflettè Gianni. << Secondo me funzionerà. >> commentò il gemello.
<<allora è deciso>>disse Adena<<non dobbiamo dire niente a Lucifero,capito?>>
Tutti annuirono sorridendo. Memorino era rimasto affascinato dalla determinazione e dal sagnue freddo della ragazza. Ritornarono ad occuparsi dei rispettivi compiti,senza altre interruzioni

Finalmente arrivò il giorno della festa. Lucifero era l'unico dei suoi compagni a non aver voglia di festeggiare un fico secco e si isolò dagli altri. << Ragazzi, mi spiace un casino vederlo così... >> mormorò Memorino. Adena gli poggiò una mano sulla spalla. << Lo so, ma pensa a come sarà felice rivedendo Celeste! >>
<<non ha idea della sorpresa che sta per ricevere>>disse Gionni,ghignando e sfregandosi le mani
<<dobbiamo solo sperare che il signor Riffler non sospetti niente>>disse Gianni
Il gruppo annuì sorridendo. << Forza, dobbiamo definire gli ultimi ritocchi! >> detto questo, il gruppo rientrò nell'istituto. Intanto, all'ospedale...
<<Signorina Riffler,adesso può andare a casa>>disse il dottore,sorridendole<<si è completamente ristabilita,è un miracolo!>>
Celeste sorrise senza molta allegria. Era il giorno in cui avrebbe detto addio a Lucifero e ai suoi amici, cosa c'era da essere contenti?, si disse sospirando. I suoi genitori la scortarono all'auto e l'aiutarono a salire. << Allora, tesoro, oggi è il gran giorno! Come ti senti? >> le chiese la madre premurosa
<<mi sento uno schifo>>disse Celeste. Si aggrappò alla giacca della mamma<<non voglio andare via>>
<< Oh, tesoro... Mi dispiace, nemmeno io vorrei andarmene, ma... Dobbiamo. >> dsse tristemente. Il marito intanto stava di fianco a loro in silenzio. Sua moglie gli aveva raccontato che quel giorno sarebbero andate all'istituto a salutare tutti gli amici di Celeste. L'idea non lo allettava, ma non era così crudele da impedire un ultimo saluto
Poco dopo,l'auto si fermò davanti al cancello
<<su vai>>le disse la madre<<noi rimarremo qui>>
Celeste scese subito dall'autò e venne accolta da Memorino, Adena e i gemelli che l'abbracciarono stretta. << Ehi ehi! >> rise lei. << Sono appena uscita dall'ospedale, volete rimandarmici? >> ironizzò
<<di sicuro no>>rispose Adena,abbracciando di nuovo l'amica
<<dov'è Lucifero?>>domandò Celeste,guardandosi intorno
Memorino e gli altri si sorrisero con aria complice, sotto lo sguardo perplesso di Celeste. << Cosa nascondete? >> domandò con sospetto. << Chi? noi? Assolutamente niente! >> sorrisero innocenti.
<<Avanti,dov'è Lucifero?>>domandò Celeste,le braccia conserte<<è per caso dentro?>>
Loro scossero la testa e Celeste si agitò impaziente. << Ragazzi, non ho molto tempo... Vi prego, ditemi dov'è, non voglio andarmene senza salutarlo! >>
<<se vuoi Lucifero,è all'ingresso principale>>disse Adena sorridendole<<su vai>>
Celeste sorrise, ringraziando corse verso la porta e la aprì, per poi guardarsi intorno. lo vide. Le dava le spalle e fissava il vuoto, almeno così sembrava. Richiuse la porta alle sue spalle e gli si avvicinò.
<< Alleluia, siete arrivati! >> Celeste sussultò. Lucifero pensava che fosse Memorino e gli altri....
<< Lucifero... >> mormorò.
Il ragazzo rimase scioccato a vederla. Non se lo aspettava sul serio. Lei era li davanti a lui.
All'inizio pensò solo un sogno,ma poi capì che era tutto vero
Lucifero e Celeste rimasero immobili a fissarsi, poi la ragazza - con le lacrime agli occhi - gli corse incontro e lo abbracciò, mentre il ragazzo rimaneva impietrito. Celeste... La sua Celeste lo stava abbracciando... Sollevò le braccia e strinse il corpo tremante a sè, come se non volesse più lasciarla andar via.
Dalla porta socchiusa,Adena,Memorino e i gemelli seguivano tutta la scena sorridendo,scambiandosi un cinque.
<<come mai sei qui?>>domandò Lucifero<<non dovevi partire?>>
Celeste annuì, asciugandosi le lacrime. << Mio padre mi ha permesso di venire qui e salutarvi... Lucifero... Veramente ti ritieni il responsabile del mio incidente? >>
<<si>>rispose Lucifero<<mi ritenevo responsabile perchè è successo subito dopo che ti ho detto tutte quelle cattiverie,di cui adesso mi pento. Celeste perdonami,non ne avevo intenzione>>
Celeste gli sorrise dolcemente e gli accarezzò la guancia. << Lucifero... Tu non hai colpa di ciò che è successo... La colpa è stata mia, non sono stata attenta... Ma non devi pensare nemmeno per un istante che sia colpa tua! Sai... Io non vorrei andarmene... Ho i miei amici qui e... Ho te... Il ragazzo che amo... >>
Lucifero rimase scioccato da quelle parole. Le sorrise<<anche io ti amo>>disse<<e finalmente me ne sono accorto>>
<< E allora perchè hai detto a mio padre che mi avresti detto addio? >> gli chiese piangendo.
<<perchè...pensavo fosse la cosa migliore da fare>>rispose Lucifero<<siccome non voleva che tu ci vedessi ancora>>
<< Oh, Lucifero... Mio padre è testardo... A volte somigli proprio a lui! Ma dirmi addio non è la cosa migliore! Perchè vuoi far soffrire tutti e due?>>
<<pensavo fosse la cosa giusta da fare>>rispose Lucifero<<ma adesso mi rendo conto che era la scelta sbagliata>>
<< Certo che lo era! >> sbottò Memorino entrando, e i due ragazzi lo guardarono sbalorditi.
<< Finalmente hai capito, Lucifero, ce ne è voluto di tempo! >> si intromisero i gemelli
<<e voi che ci fate qui?>>domandò Lucifero,ma poi scoppiò a ridere,seguito a ruota da Celeste e tutti gli altri
<< Ora però che facciamo? >> domandò Adena affiancando l'amica. << Tu ora devi partire... >>
<<non lo so>>rispose Celeste<<io vorrei stare qui,ma mio padre non vuole>>
Lucifero decise. Si avviò a passo determinato alla macchina dei conti Riffler e i due coniugi, sorpresi, scesero.
<< Signori Riffler... >> cominciò il ragazzo e Celeste lo affiancò seguita dagli altri. << Io amo vostra figlia! La amo più di qualunque altra cosa al mondo. Se lei partisse... Non soffrirei solo io... Ma anche lei... >> disse guardando la ragazza negli occhi e lei gli strinse la mano sorridendo
<<Sciocchezze!!>>tuonò il signor Riffler<<non ricominciamo con questa storia Lucifero,ne abbiamo già parlato!>>
Lucifero annuì. << Lo so, conte, ma... >> << Papà, perchè non capisci? Se tu e mamma vi foste trovati nella nostra situazione, cosa avreste fatto? Avreste sfidato tutto e tutti pur di stare insieme! >> e con lo sguardo li sfidò a contraddirla. Marito e moglie si guardarono negli occhi e sorrise. << Hai ragione, Celeste... Io avrei fatto ciò che ha fatto Lucifero. >> dovette ammettere il conte<< Perchè amo questa donna più della mia stessa vita. >> confessò alla moglie e la donna pianse di gioia, abbracciando suo marito
<<visto?>>disse Memorino<<e allora lasciate che stiano insieme!Non andatevene,per favore!>>
Il conte ci riflettè. << Be'... Celeste, devo confessarti una cosa... Ecco... Gli affari di cui ti parlavo... Be', mentivo. All'estero gli affari vanno a gonfie vele. >> confessò lui imbarazzato e la figlia lo guardò con occhi fiammeggianti, ma poi sorrise. << Sei perdonato. Oggi sono troppo felice per arrabbiarmi. >> disse e suo padre sospirò sollevato.
<<allora che stiamo aspettando?Forza andiamo a divertici!!>>disse Adena.
Celeste sorrise. << Io non posso darmi alla pazza gioia... >> disse con un sospiro dispiaciuto e Lucifero la prese per mano. << Non preoccuparti! >>
<<sbaglio oppure Memorino si è un pò "sciolto"?>>domandò Celeste,ridacchiando
Lucifero ricambiò il sorriso. << Già. Sai, credo che Adena gli piaccia. >> Celeste guardò i due e sorrise. << Sono una bella coppia! >> commentò soddisfatta. << Come noi del resto... >> sussurrò Lucifero prima di abbracciarla e posare le labbra su quelle di lei.
In quel momento,gli arrivò un palloncino pieno d'acqua in testa,bagnandoli da capo a piedi
I due si staccarono di botto e guardarono in modo assassino chi li aveva bagnati. << Memorino... Vieni qui... >> disse in tono gentile Lucifero.
<<prova a prendermi se ci riesci!!>>sghignazzò Memorino,con un altro palloncino in mano. Anche Lucifero ne prese uno e cominciò a rincorrere l'amico
Celeste osservò Lucifero sentendo il cuore riempirsi d'amore per lui, e venne affiancata dall'amica. << Congratulazioni, amica mia. >> l'abbracciò Adena. << Grazie... Oh, a proposito... Tu e Memorino non state male insieme. >> osservò Celeste in tono malizioso, facendo arrossire Adena.
<<diciamo che ci siamo incontrati cosi per caso>>rispose Adena,rossa come un peperone<<per un incidente>>
Celeste inarcò un sopracciglio. << Ah... E... Che tipo di incidente? >> Adena non riuscì a rispondere che due gavettoni le presero in pieno facendole paralizzare. Guardarono in cagnesco i gemelli; presero un gavettone ciascuna e presero a rincorrerli.
<< Venite quI! SE vi prendiamo, vi disfiamo, Finezza!! >> urlavano Celeste e Adena
Le due ragazze li inseguivano ridendo,mentre tutti intorno volavano gavettoni a destra e manca.
L'allegria era tornata all'isituto Riffler
Ormai Lucifero e Celeste facevano coppia fissa, e la ragazza aveva ricominciato a giocare, permettendo ai Celestini di partecipare al mondiale e vincerlo!

Stacchetto delle due autrici pazze

Mary:Alleluiaaaaaaaaaaaaaaaaaa, era da dicembre che 'sta fic era in ballo... o.O
Giuly:e te credo!Perchè QUALCUNO non aveva nessuna voglia di continuarla
Mary:Già, Giu, sei una pigrona u.u
Giuly:ah la pigrona sarei io?Chi era quella che diceva"adesso non mi va"?di sicuro non io!
Mary: u//////u''''''''' Ok ok, colpevole... >//////< ma alla fine ce l'abbiamo fatta!!!
Giuly:grazie a dio!Non ce l'avrei fatta a far morire Celeste,mi sta troppo simpatica
Mary: vero. Anche se un po' di drammaticità potevamo metterla...
Giuly:e di che ti lamenti,un pò ce l'abbiamo messa,visto che lei è finita all'ospedale,in coma
Mary: sì, ma io sono un tipo drammatico ù.ù ci avrei visto bene che lei muore e lucifero va in depressione... u.u ma meglio di no, mi squarteresti... >.>
Giuly:ecco brava. Anche se adoro Memorino,Lucifero mi sta simpatico...e non credo che ti avrei squartato solo io,ma anche una mia amica che conosce la serie e adora in un modo smisurato Lucifero
Mary: tsk, due contro una, vergognatevi! ù.ù
Giuly:bhe diciamo che forse ti avrebbe squartato solo lei. Io ti squarterei se mi uccidessi Memorino
Mary: perchè dovrei uccidere Memorino?? o.O Fa così tenerezza ^-^ Orsù, sorella, salutiamo i nostri lettori, se ci sono!!!!!!
Giuly:massì che ce ne sono,la serie non è mica cosi obsoleta che non la conosce nessuno!
Mary: no, intendevo... Visto che le autrici siamo noi, scommetto che non leggerà nessuno! XD Allora, gente!!! VOGLIAMO COMMENTI!!!! ^________________^ Ci farete contente, vero?? ^O^
Giuly:Speriamo che sia venuta bene,e che vi piaccia
Mary: Bene, gente, alla prossima fanfic!!!!!!!!!! ADIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOS
Giuly:BESITOS!!!


 
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