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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Yoroiden Samurai Troopers (I cinque Samurai)
Titolo Fanfic: SPELLBOUND
Genere: Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Avviso: What if? (E se...)
Autore: rekka galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 02/03/2008 20:15:58 (ultimo inserimento: 15/03/08)

Una nuova minaccia...
 
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1
- Capitolo 1° -

Vi chiedo di perdonare il mio italiano, sono straniera quindi purtroppo non scrivo molto bene in italiano, mispiace :(


Questa storia si presenta dopo la lotta dei cinque cavalieri samurai contro Arago. La lotta e` ormai finita e le forze del bene avevano vinto quella lunga e difficilissima battaglia contro il demone. Kayura, e gli altri macho erano tornati nella città dei desideri, la città dove un tempo Kaoso dava insengiamento a guerrieri e guerriere di arti marziale.
Nel frattempo i cinque giovani samurai vivevano per un periodo di tempo, nella grandissima villa di Nasty. Gli ci fu un bel po di tempo prima che i cinque ragazzi ripresero le forze, soprattuto Rio che era troppo ferito e severe volte sembrava rinchiudersi tanto in se stesso. Gli altri si erano ormai abituati al suo voler stare solo, ma non per co non si preoccupavano, e lui pur capendogli e apprezzando i loro gesti non capiva neanche lui se stesso. Sapeva che la solitudine faceva parte di se stesso, ma qualcosa non era chiaro, era come se per se qualcosa non era completo Col passare dei giorni pero il guerriero di Rekka cominciava anche ad abituarsi alla routine e col tempo riusciva anche qualche volta ad uscire con i suoi amici per fare un giro in auto o magari un giro per le fiere.

Erano passati ormai quattro mezzi dallo scontro finale contro Arago. Era un giorno di sole, se pur cera qualche nube in cielo, Toma e Seiji erano in giro con l`auto di Nasty, tornavano alla villa dalla biblioteca da dove Seiji aveva prezzo dei libri. Mentre Seiji guidava, Toma dava un occhiata ad alcuni di egli e Seiji guardandolo da sotto sguardo sorisse un po. Toma capendo i suoi pensieri lo disse scherzando,
'Intendi veramente finirli in 3 giorni?'
'Se cela fai tu, perché non cela dovrei fare anche io, genio?'
'Semplicemente perché io riesco a stare sveglio fino al alba, mentre tu...'
E lo sguardo che Toma ricevete da Seiji era abbastanza purché il genio si arrendesse se pur con un sorisso da sfida. Stava per stuzzicarlo di nuovo per qualcosa dopo un bel po di silenzio tra loro, quando pero qualcosa attiro l`attenzione di Seiji che fermo l`auto al improvviso, Toma per poco non caze l`in d`avanti ed era una fortuna che dietro a loro non cera nessuno altrimenti la sbattuta sarebbe stata enorme. Appena Toma riusci a ricomporsi e sedersi guardo verso Seiji per dirlo qualcosa solo che nel notare Seiji fermo a guardare nel vuoto non solo sorpreso ma a dirittura incapente, Toma si senti in ansia,
'Seiji, tutto apposto? Cosa hai visto?'
'Non lo so... un miraggio forse, forse...'
E poi si senti un rumore che per i due era familiare e entrambi i ragazzi dopo aver guardato uno verso l`altro per accertarsi che l`altro sentiva lo stesso uscirono dal gip e si guardarono attorno. Al inizio non cera niente poi quando il rumore torno, Seiji avendo localizzato il posto da dove proveniva il suono, fece due passi e guardando un albero di fronte a se disse,
'Tu sei... Kayura?'
Una rizzata sorprese i due poi la giovane donna usci da dietro l`albero con indosso gli abiti una volta portati da Kaoso. In mano aveva il bastone delle virtù il quale i ragazzi avevano udito poco prima. La ragazza mosse il capello e sorridendoli gli parlo allegra se pur Seiji noto qualcosa di turbante nei suoi occhi,
'Vi trovo abbastanza in forma Tenku no Toma e Korin no Seiji. Gli altri tutto a posto spero!'
'Certo, e voi?'
'Molto bene direi.'
Poi caze il silenzio e Seiji rompi il chiaggio con parole forse un po chiacianti,
'Molto bene dici, ma qualcosa non va, giusto? Perché altrimenti saresti qua?'
'Seiji... Kayura e` vero?'
'Eco. Be si, niente di tanto preoccupante, o almeno lo spero... pero avevo bisogno di discutere con voi Samurai di una cosa importante.'
Toma e Seiji guardarono uno verso l`altro sperando che non aveva niente che vedere con lotte, poi Toma le fece un senio verso la gip,
'Accomodati andavamo proprio a casa di Nasty, gli altri sono raccolti tutti la. E poi forse avrei bisogno di riposarti, sbaglio?'
Lei lo sorisse con gentilezza, era vero, era da un bel po che da sola viaggiava alla loro ricerca e la stanchezza era evidente in lei. Sali senza tanti lamenti sul gip stando d`avanti acanto a Seiji perché Toma sali dietro anche se il biondino sembrava avere qualche difficoltà ad accettare co sentendosi non poco imbarazzato dal avicinanza della ragazza.

Intanto nella villa di Nasty, Rio era nuovamente chiuso nella sua stanza, nelle sue mani aveva il suo kangi il quale girava inconsciamente Si sentiva apesentito dal suo stesso pezzo, era come qualcosa per lui non andava, come se la sua anima in quel momento non doveva proprio essere la giù Ma non sapeva spiegarsi quella sensazione e in cuor suo era certo fosse frutto della stanchezza. Era seduto sul pavimento con la schiena contro il suo letto, la finestra dietro di lui era aperta tutta e i raggi del sole posavano caldamente sul suo corpo. Torno in se quando senti il suono del gip e se pur con fatica si alzo uscendo dalla sua stanza, sapeva che se Seiji lo avrebbe ritrovato nella sua stanza lo avrebbe di nuovo sgridato. Inchino un po il volto al solo pensiero, Seiji non lo capiva proprio cosi anche come Toma. Entrambi sembravano avercela con lui per il fatto che si tagliava fuori cosi tanto da ogni loro fare, ma lui non sapeva neanche come convincerli che stava bene e che quello era il suo vero essere. Il suo carattere... prima di incontrarsi con gli altri 4 samurai era sempre stato al quanto solitario, durante i giorni delle battaglie era un po riuscito ad uscire dal suo guscio forse perché per la prima volta aveva sentito acanto a se una legattessa enorme coi altri ragazzi oltre al fatto che la lotta lo npediva di restare chiuso in se. Ma dopo la lotta... si era rinchiuso un po in se, forse per via della stanchezza... forse quella pero era soltanto una scusa che si faceva da solo. Strinse una mano al suo cuore che era addolorato e torno in se quando da giù senti la voce di Seiji che chiedeva con la sua solita voce al quanto ferma,
'Dove Rio?!'
E il dolore aumento, appena Shin lo disse al quanto insicuro e anche impaurito che il guerriero di Rekka era chiuso in camera sua. Senti chiaro Seiji sbattere le mani contro qualcosa e Toma che lo chiedeva di calmarsi che lo sarebbe andato a parlare. Rio fece un sospiro e poi continuo la dicessa, nel essersi fermato a pensare sulle scale aveva permesso ai due di capire co che tanto gli voleva nascondere. Appena giro l`ultimo gradino venne faccia a faccia con Toma che stava per salirlo acanto e entrambi si fermarono guardandosi per un po increduli. Rio inchino lo sguardo triste aspettando chissà quale lamento da parte del amico, ma Toma sospiro e poi lo disse cercando di tenersi calmo avendo letto tristezza in Rio,
'Rio, venivo da te, qualcuno e` venuto a farci visita.'
Rio alzo lo sguardo confuso e incredulo, aveva atezzo di sentire la voce di Toma furiante e invece il ragazzo sembrava non chiederlo niente. Rimase per un po immobile poi continuo a scendere e lo chiese curioso,
'Chi?'
'Kayura!'
'Cosa... ma come mai?!'
E dal volto che fecce Rio, Toma cappi che era preoccupato, e non sapeva onestamente se condividere il suo pensiero, ma lo sorisse cercando di tranquillizzarlo,
'Non celo ancora detto, pero proviamo a non essere sempre negativi, magari non abbiamo bisogno sta volta.'
'Spero tu abbia ragione.'
E Rio sorisse un po, era da tanto che Toma non lo vedeva cosi, lo accompagno nella sala di salotto dove erano tutti gli altri compresa Kayura. Seiji non lo do il tempo neanche di guardare verso Kayura per capire cosa le preoccupava perché alzandosi lo rivolse la parola con un tono al quanto freddo che fecce star zitti tutti,
'Sono le undici del mattino, cosa ci facevi ancora in camera? Intendi per caso trascorrere tutto il resto della tua vita chiuso tra quattro mura?!'
Nessuno parlo per un lunghissimo tempo e tutti potevano vedere quanto grande era la ferita di Rio che rimase a guardare verso Seiji ingoiando ancora le sue parole e non sapendo ancora come ribattere. Kayura per un po studio i due, era strano come Rio che di solito sembrava di sangue freddo in un simile situazione a batti becco stava cosi in dietro. Forse perché Seiji fosse un suo amico, forse invece cera altro che magari gli altri evitavano di vedere. Lei si alzo allora impedendo a Seiji di ribattere,
'Rio, ti trovo bene, e` da un po che non si ci vede, e`?!'
'Io... gia, come state voi altri.'
'Bene direi. Abbiamo fatto ritorno alla città dei desideri di Kaoso, ce ancora molto lavoro da fare, ma tutto prosegue bene, ce ancora tantissima gente che vive la e che vive ancora gli insegnamenti d`allenamento del vecchio samurai.'
Per un altro po i ragazzi stettero zitti in rispetto di Kaoso e della sua memoria che adesso rifioriva in loro. E di nuovo nel pensare quei ricordi a Rio si stringeva il cuore e la mente, come se cera qualcosa che lo sfuggiva, come se... si stava dimenticandosi di qualcosa. In quei ricordi di Kaoso... cera un ricordo che non riusciva a portarsi vivo in mente, come se cera qualcosa che rifiutava di ricordare. Sentendosi stordirsi da tali ricordi, si strinse forte la testa e si trattense col muro dal svenire. Shin fu l`unico in quel momento ad accorgersene e corse immediatamente acanto a lui riuscendo a trattenerlo prima ancora che Rio si lascio andare... pero il suo svenimento era momentario perché col contatto tra se e Shin il guerriero di Rekka riparlo al ragazzo,
'Sto bene, e` stato soltanto un giramento di testa.'
'Si, ma non affaticarti, vieni a sederti.'
Cosi Shin lo accompagno a sedersi e lo toco la mente per controllare che non aveva febbre, sembrava proprio di no e poi lo riparlo con gentilezza,
'Che ne dici se ti vado a portare qualcosa di buono? Voi bere o mangiare qualcosa in particolare?'
'Io... no non disturbarti Shin, grazie comunque. Sto bene davvero.'
'Non fare il testone, ragazzi preparo qualcosa a tutti, poi mi raccontate tutto dopo, ok.'
I ragazzi rimasero per un po a guardarlo fino a quando non svani in cusinca a prepararli come promesso qualcosa. Seiji inchino un po il suo sguardo, forse aveva esagerato un po con Rio e ora neanche sapeva come scusarsi, solo che la sua preoccupazione verso Rio lo faceva agire cosi freddamente Si chiedeva se mai l`altri capivano il suo atteggiamento o chissà magari credevano fosse arrabbiato o cela avesse con Rio. Era sicuramente cosi che gli appariva. Kayura prese l`attenzione di tutti perché sorridendo gli disse,
'Shin e` veramente un tipo gentile. Forse dovremmo aspettare che sia anche lui qua, che ne ditte?'
'Si, tanto non ci metterà a lungo. Tu sei venuta sola?'
'Si Toma... i ragazzi sono ancora alla città dei desideri a costruire i tempi. Ce tantissimo lavoro in verità, ma siamo statti fortunati, tanti dei abitanti ci stano dando una mano. Sapete forse dovete venire uno di questi giorni a daci un occhiata, non crederete hai vostri occhi.'
Rio la guardo per un po prima di riparlare un po imbarazzato perché temeva gli altri avrebbero rizo di lui,
'Io... non e` che ricordo molto di quella città.. ci sono stato per circa due o tre giorni finché la mia investitura non fu completa... poi... non so non mi ricordo altro.'
Toma sedendosi acanto a lui lo disse sorridendo,
'Anche tu? Pensava fossi l`unico e che magari mi fossi addormentato e quindi mi hanno rimandato indietro a casa mia perché arabiati con me.'
Per un po nessuno parlo e i ragazzi guardavano verso Toma stupiti, poi Seiji e Shu risero di gran cuore, Toma sapeva proprio inventarsele le cose. Seiji piangendo dalla rizzata lo parlo ancora ingrado di trattenere la rizzata,
'Tu ti leggi troppi libri, non avrai veramente pensato questo vero?'
'E invece si.'
'Pazzo... altro che genio. Kaoso ci tense al suo tempo solo finché dava tempo hai nostri corpi di abituarsi alla investitura e a risvegliare in noi un potere che conlavorava con le armature. Giusto un paio di giorni niente di più Pero...'
E poi riguardo verso Rio,
'Credo che e` difficile scordarsi co che e` successo la giù Erano eventi troppo importanti per scordarseli.'
Kayura noto lo sguardo fra Seiji e Rio e si preoccupo un po. Sembrava che Seiji faceva di tutto per infuriare Rio. Parlo gentilmente sperando di non far arabiare Seiji,
'Difficile ricordarsi quel posto in solo tre giorni. Tu sei un ecesione perché hai poteri al quanto superiori, ma dubito che qualcun altro tra i tuoi amici ricorda molto. Infondo avevate solo tredici anni.'
'Si e tu quante ne avevi?'
'Io ho sempre vissuto nella città dei desideri, e il mio luogo di nascita.'
Seiji si tappo la bocca allora, una cosa cosi non la sapeva. Comunque dopo che Shin rientro da loro portandoli della cioccolata calda e dei biscottini Kayura gli disse che lei era andati a cercarli perché voleva dividere con qualcuno delle sue paure. Da quando era ritornata alla città dei desideri, tre ragazze erano scomparse misteriosamente da quel posto. Al inizio i ragazzi rimasero a guardarla confusi, loro che centravano e cosa potevano fare. Lei capi subito i loro pensieri e guardo soprattuto verso Seiji capendo che il ragazzo si ricordava molto della città dei desideri e forse anche di come andavano le cose la giù,
'Non sono tre ragazze comune, nella città dei desideri sia le ragazze che i ragazzi ad eta giovani vengono insegnati sia l`adestramento di samurai che la storia che narra la leggenda delle nove armature. Chiunque vive la sa il pericolo che l`intero mondo abbia corso nei corso dei anni e sa del esistenza sia del palazzo del male che delle vostre vestigia.'
'In poche parole temi che possono risultarsi in nemici...'
'Non ezatamente io ho un altro presentimento.. be pero rimane solo una cosa infondata perché sono solo pensieri i miei niente di specificato temo.'
'Sarebbe? Cosa temi Kayura?'
'Io... sono stata rapita dagli spiriti di Arago senza che nessuno dei clan se ne accorse..'
Per un po ci fu un silenzio enorme, chi capiva, chi meno, chi invece credeva di capire. Seiji la guardo per un po capendo la gravita di tutto co e le parlo dopo un po anche se gia sapeva che con le sue parole avrebbe creato ansia nei suoi amici,
'Tu sei stata per parecchio tempo al palazzo di Arago, non te ne accorgeresti se i suoi spiriti o lui in persona fossero presenti?'
'Capisco cosa tenti di dirmi, ma devo deluderti Seiji, Arago cosi come anche i suoi dannati spiriti non si sentano da umani normali... forse Kaoso... o forse tu... ma noi altri... mispiace.'
I ragazzi adesso guardavano verso Seiji. Perché Kayura lo aveva nominato parabile a Kaoso? Sapevano che il ragazzo gli era un po superiore per via del suo forte sesto senso, ma di più di cosi non credevano fosse vicino a Kaoso. Lui poteva capire i loro pensieri, ma sapeva che loro a contrario di Kaoso e a quanto pare anche Kayura non conoscevano niente ne del suo passato ne tanto meno dei suoi poteri psichici Aveva sempre nascosto co a tutti loro per paura di perdere la loro amicizia cosi come aveva perso tanti di amici, tra i quali anche l`afetto di sua madre. Inchino lo sguardo a tale pensiero... era dolorozzo ricordarsi suo madre e il suo non capirlo. Comunque cerco di farsi forza e guardo verso Kayura iniorando i pensieri dei ragazzi sperando che mai avrebbe dovuto affrontare quel argomento con loro,
'Mi stai dicendo che se dovessero attaccarvi voi non gli perciperette?'
'Dipende... può darsi di no.'
'Fantastico non ce che dire.'
Kayura lo guardo per un po, non voleva ferirlo ma lui lo aveva appena fatto con lei e lo parlo senza pensarci,
'Non vi hanno mai attaccato senza che ve ne siete accorti?'
Lui decise di piantarla, certo i suoi amici si, ma lui... pero a dire co avrebbe creato dei sospetti nei suoi amici e se non sospetti di certo non lo avrebbero capito. La guardo per un po e poi le parlo rilassandosi,
'Dimi, cosa credi che possiamo fare per le ragazze? E poi noi neanche gli conosciamo.'
'Lo so, sono venuta solo a parlarne con voi, telo detto no che non cera niente di grave. O solo sentito il bisogno di parlare con voi e ora che lo fatto neanche capisco il perché Mispiace forse ho fatto male, sono stata una stupida.'
Rio pero rimase a guardarla un po, no penso tra se, non aveva fatto male... ma perché quella sensazione? Perché sentiva che qualcosa lo sfuggiva, gli sfuggiva O forse era solo lui che come sempre vedeva tutto nero e si insospettiva di tutto e di tutti? Le parlo stupendo tutti soprattuto lei,
'Io non credo tu lo abbia fatto giusto per parlarcene... e poi se sentivi di dovercelo dire hai fatto bene a farlo.'
'Rio...'
'Magari ti potremmo aiutare a rintracciarle Sono ancora picolle ho?'
'Non so... una di loro e` della vostra eta... ma a dire il vero non gli riconoscerei neanche se le vedessi... non gli ho mai incontrate sono statti i loro genitori a parlarmene di loro.'
'Ma hai detto che e` successo tutto da quando siete la no?'
'Si, ma la ce tantissima gente Rio. Impossibile conoscerli tutti purtroppo. Comunque due delle ragazze sono sparite da un bel po di tempo, quasi appena noi ci trasferimmo la... l`altra due giorni fa... cioè che mi preoccupa e` il fatto che continuano a succedere queste cose e tutto da quando noi siamo la.'
'Ma forse se ne volevano andare gia da prima ed e` successo tutto a caso.'
'Si anche co può essere...'
Rio e Seiji comunque la guardarono confusi.. Rio sentiva che qualcosa che non andava cera e come... mentre Seiji sapeva che Kayura non sarebbe andata a dirli tutto co giusto per aprire il suo cuore e i suoi dubbi con qualcuno Ne era una stupida da farsi dei problemi per niente. Pero qualcosa le npediva di capire cosa capitava e per co non poteva spiegare a loro. Sorisse un po a se stesso, gia era per co che gli era andata acanto, per provare di capire... sapeva pero che loro sapevano meno di lei a riguardo della città dei desideri Sospiro poi, non poteva lasciarla ritornare alla città dei desideri cosi e anche se lui di sicuro era il meno adattato a dirielo provo a farlo,
'Senti Kayura, perché non ti riposi un po adesso, poi mangi qualcosa e ne parliamo più tardi, tanto cosi non possiamo fare niente al momento.'
Tutti rimasero a guardarlo stupiti soprattuto Kayura che alzandosi stava per rifiutare sentendosi gia di troppo e un po stupida dal fatto che non sapeva come farli capire che lei sentiva qualcosa non andava ma non aveva prove a riguardo. Shin pero sorisse e si alzo pure,
'Gia Kayura, Seiji ha perfettamente ragione, chissà da quanto sei in viaggio. Se ti riposi un po tutto ti sara più chiaro dopo e ne potremmo parlare con più calma. Tu non hai fretta di ritornare indietro vero?'
Lei lo guardo per un po, certo fretta non aveva, anche se aveva un po di paura temendo che magari poteva succedere qualcosa alla città dei desideri. Ma poi gli sorisse, anche se stanca sapeva che senza l`aiuto dei ragazzi non poteva fare niente per salvare ne la città dei desideri ne tanto meno l`intero mondo e lei sapeva che se si era spinta cosi lontana era perché a quel momento aveva sentito il bisogno di rintracciarli.. doveva credere nei suoi presentimenti, forse non erano forti e giuste quante quelle di Seiji e Kaoso, ma cerano e quindi doveva darli ascolto. Accetto allora il loro invito ringraziandoli e Nasty le offre una stanza vicina alla sua per dormire e farsi anche un bagno caldo. Le lascio persino dei abiti comodi e se al inizio la ragazza gli trovo un po strani da mettere su, gli mizze per non essere un ingrata Rizze pero a trovarsi quei vestiti addosso, lei era abituata a vestirsi in tutt un altro stile, ma forse hai ragazzi non avrebbe fatto caso visto che loro neanche l`avevano mai vista nella città dei desideri. Si addormento non appena mize testa sul cucino, era veramente stanca, aveva viaggiato per tre giorni prima di raggiungerli ed era veramente sfinita, neanche sapeva che era cosi distrutta..

Seiji era seduto sul suo letto con la schiena contro il bordo della testa, per la terza volta mize giù il libro e guardo nel vuoto pensando. Toma rimase a guardarlo per un po poi non riusci ad evitare di sorridere e con un tono pizicativo lo disse,
'Sei sicuro che gli finirai in tre giorni? Avrei fatto meglio ad accettare la tua scomezza, l`avrei vinta senz'altro io...'
'Non fare lo scemo Toma... e poi... tutta colpa di Kayura...'
'Che centra Kayura adesso, sei tu che non riesci a tenere la concentrazione.'
E Seiji lo avrebbe certamente detto qualcosa se non fosse riprezzo dai pensieri... non era preoccupato per co che Kayura gli aveva detto ne per co che il mondo poteva ripassare.. ma il avere ripensato a sua madre lo rattristava Era da tanto che non ci aveva più pensato invece quel pomeriggio... perché doveva avere quei poteri psichici? Da chi aveva prezzo? Per quel che ne sapeva nessuno dei suoi genitori ne i suoi nonni ne avevano, e allora perché lui. Si guardo difronte a se e rimase a fissare lo specchio... da picollo tramite gli specchi vedeva anche i fantasmi... poteva rivederli tutt`ora se voleva, ma aveva rinchiuso quel potere dentro di se con tutta la sua forza il giorno in qui aveva visto qualcosa di troppo... non aveva paura dei fantasmi... da picollo forse ma ora no, ma a delle volte sapevano spaventare persino i più valorosi e coraggiosi eroi con le loro triste storie. E` sua madre... sua madre aveva invece avuto paura di lui il giorno in qui cappi che lui era diverso da tanti suoi simili... il giorno che aveva capito che Seiji non parlava da solo di notte, ma con degli spettri... da allora lei aveva paura di lui anche se provava a non farielo capire. Ma il legame tra figlio e madre era svanito quella notte. Ancora pensava triste quando il sedersi di Toma sul suo letto lo npedi di lasciar si che le lacrime avessero il sopravvento di quella sua tristezza,
'Seiji... ma va tutto bene?'
'Si...'
'No invece... sei preoccupato per Kayura e la sua storiella, oppure... ce qualcos'altro vero?'
'Io...'
Toma cerco di essere divertente per farlo sentire meglio e ridendo lo disse,
'Qualche ragazza?'
'No.'
'Hm... sarai sincero? Ho qualche dubbio... ieri ti ho visto sai?'
E Seiji lo guardo non capendo a cosa si riferiva. Toma pero lo voleva portare quel argomento gia dal giorno prima ma non ne aveva avuto il coraggio, ma fin da quel istante che lo aveva visto con la ragazza aveva sentito la voglia di scoprire cosa cera tra i due. Certo ormai conosceva Seiji e sapeva che odiava le ragazze con tutto se stesso... ma ugualmente a Toma andava sempre il bisogno di essere sicuro quando si trattava di qualcuno nuovo. Seiji pero ancora non lo capiva e Tomo lo disse ridendo per nascondere la sua curiosità,
'Quella ragazza bionda dai capelli corti...'
Seiji lo guardo come se avesse visto un fantasma e alzandosi di corsa lo disse in mezzo al panico,
'Eleora... lo scordata... accidenti che ore sono...'
E poi guardando verso l`orologio si strofino i capelli, erano le dieci... aveva promesso alla ragazza di incontrarsi con lei alle sette vicino alla scuola. Gia si dava di santa ragione quando ricordo che lei lo aveva dato il suo numero di telefono e di fronte a un incredulo Toma, Seiji telefono alla ragazza chiedendola scusa per non essere andato al loro appuntamento e che sicuramente avrebbe ricambiato l`averla lasciata attenderlo inutilmente. Toma lo guardava incredulo e il suo volto si rasserio quando cappi che Seiji non scherzava e che veramente intendeva il suo dispiacere per non essersi presentato al appuntamento con la ragazza. La cosa che più dava fastidio a Toma era il fatto che Seiji non aveva mai ascetatto appuntamenti e che diceva di odiare le ragazze... invece a sentirlo parlare sul telefono con la bionda ragazzina sembrava un tizio che avesse perso la testa per questa mosciosetta. Rimase a guardarlo quando sedendosi sul suo stesso letto Seiji si sdraio e guardando verso il tetto sospiro dandosi del idiota. Toma non riusci a dirlo altro per un po e poi per cercare di pensare a qualcosa altro se pur non lo era affatto facile lo disse con un cuore un po spezzato,
'E hai riflettuto a co che ti ho detto io questo pomeriggio?'
'Cosa?'
Seiji lo guardo non ricordando e poi capendo a cosa si riferiva si sedete sul suo letto e lo guardo un po incredulo,
'Ma tu dicevi sul serio?'
'Certo perché no scusa?'
'Be... Nasty non sela prenderà? Intendo qua ti prepara tutto e sei comodo no, trovi tutto pronto...'
'Si ma non e` questo il problema... io voglio studiare in pace.., gli esami sono vicini e poi non sara mica per sempre, solo per due o tre mezzi. Dal tronde l`appartamento e` mio, ed e` da stupidi lasciarlo vuoto. E` anche vicino alla scuola.'
'Con la scuola non hai problemi ti ho sempre accompagnato io...'
'Ma io ho orarrii più lungi e poi voglio essere un po più indipendente. Be certo se non voi venire... non ti sto obbligando, pensavo ti avrebbe fatto comodo visto che spesso ti lamenti come me che non poi studiare per via del fracasso dei ragazzi... e lo sai. Scordati oggi che stanno buoni per rispetto a Kayura...'
Seiji lo guardo per un po, certo Toma aveva ragione e la sua idea di andare a vivere con lui nel suo appartamento vicino alla scuola era anche invitante, pero come dirlo ha Nasty e gli altri ragazzi? Lo guardo per un po e poi sospirando e voltandosi provando a dormire lo disse quasi senza interesse,
'Ci penso sopra daccordo... tu ci andrai lo stesso?'
Seiji era convinto che Toma non sarebbe mai andato a viverci da solo e si stupi poi quando Toma lo parlo seriamente... cera altro nella voce di Toma, ma Seiji sovra pensieroso come era neanche se ne accorse,
'Si ho fatto la mia decisione. Appena passano questi due giorni di vacanza vado la. Domani diro a Nasty.'
'Capisco...'
Seiji non disse altro, non aveva registrato molto le parole di Toma... il ricordo di sua madre, del modo in qui sempre lo guardava, cosi diverso da come guardava le sorelle cominciava a farsi sentire veramente tanto. Chiuse gli occhi, voleva togliersi quel pensiero dalla mente, ma lo sembrava molto difficile...


To be continued...
 
Continua nel capitolo:


 
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