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- Capitolo 1° -
Camminava con tranquillità,facendo ondeggiare i lunghi capelli neri che sembravano affascinare e attirare chiunque li vedesse.I suoi occhi,i suoi splendidi occhi azzurri,azzurrissimi,senza trucco nè inganno,emanavano come un alone di mistero che sfidava gli sguardi altrui.Attorno a lei,fluttuava come per magia un piccolo e tenero mostricciattolo,dalle sfumature rosa e viola.
Si fermò e guardò la figura che aveva davanti.Fece una profonda riverenza e sorrise con affabilità.
“ Buongiorno...supervisore Komui Lee... ”
“ Tu devi essere Hime Ikisatashi. ”
Quella delicata ragazza scosse il capo,annuendo con leggerezza.
“ Mi avevano avvisato della tua bellezza,ma non pensavo fossi tanto bella. ”
La ragazza arrossì,sebbene leggermente,si poteva notare il suo imbarazzo...non era una cosa da tutti i giorni,che un bell'uomo ti facesse compliemnti,no?
“ Grazie supervisore... ”
“ Bene.Mi può mostrare la sua Innocence? ”
La ragazza annuì e estrasse dalla tasca della tunica nera,lunga e poco aderente,un mazzo di carte.Le legava assieme un alone di luce bianca a forma di elastico.
“ Ecco. ”
“ Uoh...non mi aspettavo una cosa tanto piccola. ”
“ Beh...è la mia Innocence... ”
“ Giochi d'Azzardo? ”
“ Diciamo che...sono abbastanza abile. ”
Sulla ragazza parve un sorrisino ironico che contagiò anche il supervisore,che la fece entrare in una stanza.
“ Bene...ora ti porteremo da Hevlaska,per captare quanto sei compatibile. ”
Era strano per lei sentire quella parola.Sua madre gliene aveva parlato tanto,di tutto quello che componeva un'Ordine Oscuro.Era successo tutto per caso,si ricordava ancora di quella volta che aveva scoperto la sua Innocence,repressa da tempo.
Ma non voleva ricordare certi momenti e scacciò quei brutti pensieri che ormai le sovraffollavano la mente.Entrò in una stanza,in cui giaceva uno strano,stranissimo individuo che le si presentò.
“ Io sono Hevlaska. ”
Aveva una voce quasi meccanica,ma calda e sucente,allo stesso tempo.Era strana da definire quell'enorme creatura,che d'improvviso sollevò un braccio e la prese.
Lei non si agitò minimamente.Non era il tipo da scaldarsi tanto per...questo.Se l'aveva portata lì c'era un motivo,e quell'essere non le sembrava particolarmente affiatato ad eliminarla.
La fece sedere sulla grande mano e iniziò a parlare,sussurrando delle percentuali.Dopo poco tempo la ripose a terra,con delicatezza.Il supervisore le si avvicinò e parlò ad Hevlaska,rivolgendogli una domanda.
“ Compatibilità? ”
“ All'83%,signore. ”
“ Fantastico. ”
Si voltò verso la ragazza con uno sguardo dolce e simpatico,prese a parlare con felicità.Era un tipo così allegro,alla ragazza sarebbe piaciuto averlo come superiore.
“ Penso che sarai affamata.Se vuoi del cibo...la mensa è qui vicino,giri a destra e sei arrivata.Se ti servono i dormitori invece gira a sinistra,lì ci sarà sicuramente qualcuno che potrà aiutarti. ”
Aveva un tono cordiale e caldo,molto profondo.Le piaceva molto quel tono di voce.
La ragazza annuì con un sorriso e si avviò verso la porta,salutando il supervisore e anche l'enorme essere chiamato Hevlaska.
“ Che fame che ho =_= ”
Si portò una mano allo stomaco che urlava e si dimenava,cercando zuccheri e cibo,brontolando continuamente.Si diresse veloce verso la mensa e la vide...bhè,dire piena era un eufemismo.Erano praticamente tutti maschi.Cos'era?Una discriminazione?
La ragazza non ci fece caso e si avvicinò al bancone e aspettò con calma lo chef.
Con uno sguardo abbastanza stufo si avvicinò al bancone eguardò la ragazza.Per poco non rimase stupito.
“ Ma che carina che sei!*_* ”
“ Uh...uhm...g-grazie... ”
La ragazza arrossì lievemente,sorridendo gentilmente,a tanta dolcezza dello chef.
“ Dimmi tutto quello che vuoi tesoro *__* ”
“ Mi bastano cose semplici.Sarà stanco anche lei suppongo...non voglio farla lavorare tanto... ”
“ Mo che amore che sei!*___* Ti preoccupi anche per gli altri *O*...
Ti va bene un pò di minestra in brodo?Fa freddo...credo che tu abbia bisogno di un toccasana! ”
“ La ringrazio tantissimo... ”
Sorrise cordialmente e si avviò verso la cucina,sparendo dal bancone.Hime,invece si avviò timidamente verso un tavolo,sperando di non essere notata da nessuno.Guardò un pò tra la folla.Esorcisti che parlavano di imprevisti,akuma,eventi del passato.Alcuni parlavano del supervisore in una maniera assurda.
Dopo poco arrivò lo chef al bancone e lei si avventò letteralmente ad abbracciare lo chef.
“ Grazie...graziegrazie! ”
Lui rimase leggermente spiazzato da quell'abbraccio,ma ricambiò con dolcezza,sorridendole.
“ Io sono Jerry... ”
“ Io sono Hime... ”
“ Una principeeeessaaa *____* ”
La ragazza sorrise con dolcezza e prese la minestra che sembrava...paradisiaca.Anche solo dall'odore che emanava,dal colore che aveva era splendida.
Si sedette ad un tavolo e cominciò a mangiare educatamente,non le piaceva avere maniere rozze o comunque che la facessero sembrava maleducata e scortese.
Il tavolo era piuttosto lungo,e vi si sedette in fondo,un ragazzo dall'aspetto affascinante.Capelli dala media lunghezza,rossi.Portava una benda sull'occhio che lo faceva risaltare per la sua misteriosità.Ma la ragazza non badava mai molto agli uomini.
Finì il suo pasto e si accoccolò un attimo sul tavolo,stendendovi le braccia sopra,con una faccia palesemente stanca.
Il ragazzo sembrava averla notata e le si avvicinò,con un'aria incuriosita.
“ Ciao!Io sono Lavi...! ”
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lo stile narrativo è buono anche se fino ad ora un po' prevedibile, spero di leggere presto il vero Inizio di questa fic.
mi sembra moooolto strano che Cross non abbia battuto ciglio alla vista della tua bellissima protagonista! ^^'''
ma come ho già detto, scrivi bene, continua se puoi.