- Capitolo 1° -
Una delle solite notti tetre a Central City,
nessuno per le buie e strette strade
tranne una solitaria ombra che, agile e veloce, correva sui tetti;
la pelle bianchissima simile a quella di un cadavere,
i lunghi capelli scuri stretti sulla fronte da una fascia nera
e due occhi ametista dalla stretta pupilla verticale.
“stupidi umani ...se potessi ucciderli tutti lo farei volentieri! Non si può lasciarli soli nemmeno un momento, che idioti”
L'homunculus si fermò e guardò sulla strada, una ragazza camminava tranquilla e sola lungo il ponte;
aveva dei capelli castano chiaro che le arrivavano quasi in fondo alla schiena, portava un lungo abito bianco sbracciato dal corpetto stetto con dei grossi bottoni ricoperti di stoffa ed una gonna
che le arrivava alle caviglie;
fra le mani teneva un mazzo di fiori dalle tonalità rosastre, l'homunculus rimase incantato a guardarla, come fosse stato ipnotizzato da quei tristi occhioni verdi.
La ragazza andò verso il parapetto del ponte specchiandosi nella limpida acqua azzurra,
“sono tornata, come ti avevo promesso ho portato anche oggi i fiori; sono gladioli, i tuoi preferiti...”
Envy la guardò non trattenendo un ghigno
“ma che fa? Parla da sola?”
dicendo questo balzò giù dal tetto e le si piazzò di fronte;
la ragazza si voltò verso di lui e gli sorrise dolcemente, l'homunculus si aspettava tutt'altra reazione;
“cosa ci fa una ragazza in giro a quest'ora di notte? Potresti incontrare delle persone molto cattive sai?”
Envy le parlò con la sua solita arroganza mentre incrociava i suoi occhi ingenui che lo distruggevano all'interno facendo placare la sua ira.
“hai ragione ...però avevo una cosa importante da fare”
rispose con incredibile delicatezza, la ragazza, sorridendo di nuovo all'homunculus
che, di fronte a quel caldo sorriso, si scompensò perdendo la sua baldanza.
La giovane tirò fuori un fiore dal mazzo che lasciò cadere in acqua, mentre petali rosa cadevano sul parapetto colorandolo di profumati festoni;
“tieni”
dicendo questo infilò il fiore nella fascia di Envy che, a quell'atto, arrossì...
“tienilo pure ...ti accompagnerà in questa notte solitaria, almeno eviterai di sentirti così solo da parlare con gli sconosciuti; potresti incontrare persone poco raccomandabili”
dopo di questo lo lasciò andandosene dalla direzione in cui era arrivata.
Envy rimase immobile, nessuno aveva mai usato tanta dolcezza nei suoi riguardi, nessuno sino a quella sera....
“Envy! Hey Envy mi stai ascoltando???”
“è?”
“lo sapevo! Non mi dai mai ascolto!”
“taci moccioso! Sono stanco di sentire la tua irritante vocina! Vuoi che ti pesti di nuovo???”
“sei cattivo!”
“già hai ragione! Sono proprio cattivo!!!”
dicendo questo mollò un calcio nello stomaco al piccolo Wrhat facendolo volare qualche metro indietro...
“questa è la punizione per avermi dato fastidio, la prossima volta te le do sul serio capito? Gira al largo!!!”
Nonostante il suo comportamento era sempre lo stesso qualcosa in lui era profondamente cambiato;
non riusciva a togliersi dalla testa i bellissimi occhi verdi di quella ragazza, continuava a pensare a lei...
non riusciva a farne a meno...
era diventata come una specie di droga che continuava a fargli pulsare il cuore e a riempirgli le vene di adrenalina.
Maledetta...
perchè mi fai quest'effetto?
Perchè non riesco ad odiarti come un qualsiasi umano?!?
io non posso amare un umana! Soprattutto te!
E poi ti ho vista una sola volta!
Come posso dire di amarti?
no...
nonostante non facesse che ripeterselo le sue gambe lo portarono di nuovo là...
“ecco ...non c'è ...mi sento proprio un idiota”
l'homunculus rimase immobile al posto dove la sera prima l'aveva incontrata...
mentre un petalo rosa gli scivolò sulla guancia
“cos?”
“ciao”
Envy si voltò nella direzione dalla quale proveniva la voce,
una voce così dolce non poteva essere che la sua...
“m'immaginavo che ti avrei trovato di nuovo qui, prendi, è un momoman ti scalderà!”
Envy fissò la ragazza, era sorridente e gli porgeva quel dolce con entrambe le mani,
la guardò per qualche secondo dopodiché scoppiò in una fragorosa risata
“è?”
“HAHAHAHA! Perchè dovresti dare quel dolce a me?”
“perchè mi sembri simpatico!”
“le prime impressioni non sono mai quelle che contano sciocca umana!”
“ma di che parli? Sei proprio strano! Comunque se non ti va lo mangio io!!”
“sa che me ne importa!”
avrebbe voluto concludere il tutto andandosene, per dimostrarle che la odiava come un qualsiasi altro umano;
ma si appoggiò al parapetto del ponte con la schiena continuando a guardarla con uno dei suoi soliti sorrisi...
“che c'è?”
“he?”
“perchè mi fissi?”
“hem...ecco...”
“?”
Envy fece uno scatto verso di lei e si trovarono faccia a faccia
“uh?”
“hem...ho cambiato idea ...fammi assaggiare quel momoman [ *///* ]”
“d'accordo! ^^ ”
l'homunculus si avvicinò di più e diede un morso al dolce che era ancora di fronte alla bocca della ragazza...
“hem...buono?”
“mmh...squ..squisito...URGH!!!”
la faccia di Envy cambiò colore...
“HEY! CHE FAI? NON STARAI SOFFOCANDO????”
“COFF COFF ARGH AIUT...COFF COFF”
“ARGH! SPUTALO SPUTALO! STAI CAMBIANDO COLORE!!!!!”
( chiedo perdono alle fan di Envy da parte sua... -_-' nd:io)
(così decadde un mito ù.ù nd:Ed)
(BASTARDI!!! come vi permettete? Anche ad un homunculus può andare di traverso un momoman!!! nd:Envy)
(pardon x l'interruzzione...proseguiamo nd:io)
“va meglio adesso? Su bevi un po d'acqua!^^”
“anf anf! Mi è andato di traverso ...glub”
“ah ecco...mi era sembrato ^-^' ”
“mi stai prendendo in giro per caso?”
“he? No ma che dici?”
S'incantò di nuovo a guardarla, quegli occhi così belli lo rapivano ogni volta che sollevava lo sguardo verso di lei...
com'era possibile che Envy, proprio lui, si perdesse in modo così vergognoso davanti ad una ragazzina?
Ma quando era con lei questi pensieri si facevano da parte
svegliando così il suo cuore in quei giorni verso la fine di Settembre...
“tu non mi hai ancora detto come ti chiami...”
“non ha importanza...”
“allora “il ragazzo vestito di nero”...ti va bene?”
“fai come vuoi”
“faccio quello che voglio?”
“si ...non m'importa”
“ah ...va bene...”
la ragazza si avvicinò al viso di Envy e, socchiudendo gli occhi, poggiò le labbra sulla sua guancia;
l'invidia arrossì vistosamente a quel gesto che, però, gli riscaldò il cuore aprendolo ad un nuovo e bellissimo sentimento...
forse gli umani ...non sono poi così male...
“accidenti farò di nuovo tardi!!”
un ragazzo all'incirca di 15 anni correva per le strade di Central seguito a ruota da una grossa armatura;
“fratellone! Te l'avevo detto che dovevamo uscire prima dalla biblioteca!!!”
“mica l'ho fatto apposta! Non mi sono accorto del tempo che passava!!”
“ATTENTO!!”
“a cosa?”
STUMP
“ahi ahi! Che botta ma che?”
un'anziana signora stava seduta a terra davanti a lui
“FRATELLONE CHE HAI FATTO!!!”
“oddio! Mi scusi la prego!”
“oh mi spiace ...i miei riflessi non sono più quelli di una volta...”
“no è tutta colpa mia ...stà bene?”
“oh mi fa solo male una gamba...”
“non si preoccupi la riaccompagno a casa se vuole”
“che giovanotto gentile ...mi farebbe un grande favore...”
“Al tu comincia ad andare io ti raggiungo”
“va bene!”
La donna lo guidò per una serie di vicoletti bui che portavano ad una strada chiusa
“ma che posto è questo? Dove mi ha portato??”
“dovresti imparare a non fidarti di nessuno piccoletto!!!”
la signora avvolta da un fascio di luce riprese il suo vero aspetto,
l'homunculus afferrò di peso Edward sbattendolo contro il muro
“ch ...che diavolo vuoi da me?”
“senti piccoletto devi dirmi una cosa...”
“io non ti dirò assolutamente niente maledetto!!”
“Edward...”
“E...Edward?”
“...come si fa ad amare?”
Acciaio rimase bloccato, quasi sconvolto dalla domanda che quell'essere gli aveva posto...
“co...cosa?”
Envy l'afferrò per il collo stringendolo ancora di più
“HAI CAPITO BENE! SPIEGAMI COME SI FA!!!”
“io...io non lo so! È una cosa innata! Gli umani possono amare perchè possiedono dei sentimenti! Perchè possiedono un'anima!”
“quindi io...non posso? DIMMI COSA SI PROVA!!!”
“c ...credo che ci si senta bene! Come un fuoco che ti scalda dentro!!! MA PERCHé VUOI SAPERE QUESTE COSE COSA TE NE IMPORTA???”
Envy lo mollò facendolo cadere a terra
“eppure io...io l'ho sentito...io ho sentito quel calore...l'ho sentito...”
Delle lacrime caddero ai piedi dell'alchimista che ebbe l'opportunità di vedere una scena più unica che rara, Envy, era appoggiato con la testa al muro e piangeva...
piangeva d'avvero...
delle lacrime tiepide che bagnavano il cemento freddo
e che facevno più paura a Edward di quanta gliene facesse vedendolo sorridere...
“che...perchè stai piangendo?...che significa...tutto questo...”
Envy si voltò verso l'alchimista con fare minaccioso
mollandogli un pugno inaspettato in faccia
“bastardo bastardo bastardo bastardo bastardo”
gli si scagliò contro come una furia colpendolo con calci e pugni mentre le lacrime continuavano a scendergli dagli occhi,
il viso e il corpo dell'alchimista si riempirono di sangue, talmente tanto che stava per soffocarlo;
“FERMATI! CHE STAI FACENDO?”
Envy si voltò e alla sua destra vide quella ragazza;
“che che cosa fai qui? Cosa vuoi?”
“LASCIALO!”
dicendo questo scansò Envy da Edward mettendolo con la schiena poggiata al muro
“aspetta stai fermo! Devo pulirti il sangue dalla faccia se no soffochi!”
dicendo questo gli pulì il viso con un fazzolletto bianco rendendolo un po più riconoscibile
“HEY! PERCHé TI SEI INTROMESSA! TU NON SAI PERCHé”
“NULLA PUò GIUSTIFICARE IL FATTO CHE STAVI MASSACRANDO QUESTO RAGAZZO DI PUGNI!”
I suoi occhi...non sono quelli di sempre...
Envy rimase immobile; quella non sembrava affatto la ragazza che aveva conosciuto...
i suoi occhi dolci erano pieni di rabbia...
“se questo è il vero te allora non voglio rivederti mai più...”
L'homunculus sentì il cuore gelarsi; il suo orgoglio gli diceva di ridere beffardo ed andarsene sempre con la sua solita arroganza, ma qualcosa di più forte di lui lo spinse...
“brutta scema...”
dicendo questo l'afferrò e la prese in braccio
“adesso veni con me”
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“perchè mi hai portata qui?”
chiese incuriosita la ragazza;
si trovavano su di una collinetta vicino ad un fiume,
il prato verde era ricoperto da miliardi di foglie dalle tonalità rossastre che rendevano l'ambiente colorato mentre la Luna cominciava pigramente ad apparire foca e lontana nel cielo azzurro;
Envy le si sedette accanto...
“non lo so...”
“va bene....”
“va bene?”
“non chiedo alro che poter starti vicina....”
“ O///O?”
“solo due persone mi sono state vicine nella mia vita...una non c'è più...”
“e l'altra chi è?”
La ragazza lo guardò di nuovo con un sorriso impagabile;
“un certo “ragazzo in nero” di cui non conosco il nome”
“si chiama Envy”
“...invidia...tu non sei un essere umano vero?”
“co...come hai fatto a...”
“è che anch'io...non sono un umana...”
“che cosa? Ma tu...”
“perdonami...il mio tempo è scaduto, addio”
La ragazza si alzò in piedi dirigendosi verso il fiume
“aspetta...ti prego...”
L'homunculus la prese fra le braccia e, stretti nel calore di quell'abbraccio, si baciarono.
Un bacio dolce che rese più dolce anche il cuore di Envy;
“sono Aguachi”
dicendo questo entrò nel fiume;
il suo corpo cominciò a fondersi con l'acqua mentre il suo aspetto divenne simile a quello di un essere mitologico, un Kappa...
l'homunculus rimase incantato sulla riva del fiume mentre lei spariva inghiottita dalle acque cristalline...
“Aguachi...ragazza dell'acqua...io ti odio più di chiunque altro....”
così ogni lacrima volò via trasportata dal vento in quei giorni tiepidi verso la fine di Settembre...
Pardon...
l'ho fatta per una my friends...
ma a me nn piace neanche 1 po...
nn mi piacciono troppo le ficcy sdolcinate...
paziena
ciau^^
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