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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: MALEDIZIONI......
Genere: Dark
Rating: Per Tutte le età
Autore: luni94 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 24/02/2008 18:46:50 (ultimo inserimento: 13/04/08)

la mia maledizione comincia da qui...
 
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LA MIA MALEDIZIONE....
- Capitolo 1° -

Sono anni ormai che preferisco la solitudine,sono anni che riesco a mantenere il mio segreto tale…sono tre anni che la mia vita è cambiata letteralmente.
Mi presento mi chiamo Viola e ho quasi quattordici anni,frequento la terza media alla scuola Panzini,ma da quando ho cominciato la prima non sono più la stessa:la mia vita,il mio mondo è cambiato,da quel fatto che mi ha reso ciò che sono ora.
Ma ora basta presentazioni…direi che è ora di iniziare a narrarvi chi sono veramente…
Era nel mese di dicembre,vicino a Natale,ero uscita giocare con il mio gruppo di amici,poi stavo tornando a casa,era buoi e la strada deserta. La luce dei lampioni creava delle ombre sui palazzi grigi e vecchi della via che stavo attraversando,per questo non ho fatto molta attenzione a quella che mi avrebbe cambiato la vita di lì a pochi minuti. Ascoltavo l’mp3,una canzone sui vampiri,a giudicare dal video che avevo visto in tv…il brano giusto al momento giusto…
Rumore di vetro che si infrange a terra,la palla bianca di un lampione mi è caduta davanti e mi sono fermata appena in tempo per non prendermela in testa,ho alzato lo sguardo al cielo,un’ombra appollaiata sul palo del lampione mi fissava,o meglio i suoi occhi gialli e luminosi mi fissavano,non riuscivo a distinguerla bene:oltre a non avere la luce del lampione il cielo era completamente buio,privo di stelle e luna.
Non riuscivo a muovermi,ne a urlare,sapevo che quella figura che mi osservava non era certo un amico che mi faceva un brutto scherzo,poi è stata lei a fare la prima mossa:è saltata giù,atterrando in piedi davanti a me,che ancora non riuscivo a muovermi.
La luce di un lampione dietro l’ombra mi ha aiutato a distinguerne qualcosa:un uomo,più o meno,alto,slanciato,capelli e occhi neri,carnagione spaventosamente pallida,non umano,anche se questo mi sembra sottointeso,poi la cosa più strana,due denti lunghi e appuntiti,sporchi di una sostanza rossa che mi sembrava sangue. Sono stata presa dal terrore,non che prima fossi calma,ma in quel momento…ha fatto un passo verso di me,i canini ben in vista,poi ne ha fatto un altro e una altro ancora,fino a essermi davanti…ho chiuso gli occhi e cosa è successo dopo…bhè,posso solo immaginarlo.
Il mattino dopo mi sono svegliata nel mio letto,mia mamma mi ha detto che mi sono sentita male mentre ero con i miei amici…questo non era possibile,io ero sicura che non era possibile,io l?avevo incontrato,ne ero sicura,ma non potevo raccontarlo a nessuno.
I miei genitori mi hanno detto che il dottore sta arrivando per visitarmi,poi abbiamo sentito bussare,doveva essere lui e mi mamma è andata ad aprire la porta della mia stanza…mi sono sentita male,il fiato mi mancava e il cuore ha cominciato a battermi:era lui,l’uomo della notte precedente.
Mi ha sorriso,denti bianchi,puliti,misure nella norma,poi ha chiesto ai miei genitori di uscire perché mi doveva visitare e ancora una volta da sola con lui,impotente e terrorizzata.
<Come ti senti?>mi ha chiesto…ma come voleva che mi sentissi?!
Non avevo il coraggio di parlare e ho abbassato lo sguardo di fronte al suo,si è avvicinato lento,come la sera precedente e poi si è seduto su una sedia vicino al mio letto. Mi ha fissato un po’,almeno credo,poi di colpo mi ha preso il braccio e mi ha alzato la manica della maglia…per poco non ho vomitato addosso a lui:il mio braccio sinistro era pieno di tagli,come se qualcuno mi avesse inciso più volte il braccio,il sangue ormai secco e i bordi delle ferite sembravano infettati.
<Sei sopravissuta,ma hai comunque ricevuto degli danni non indifferenti a causa della mutazione del tuo DNA…>Come,come,come? Mutazione del DNA? E come se mi avesse letto nella mente…
<Sono un vampiro e ora grazie a me lo sei anche tu.>Semplice,diretto e conciso,lo avrei apprezzato in un’altra situazione…
<C-Che?>Prima volta che gli ho rivolto la parola.
Lui mi ha fissato,questa volta ho sostenuto il suo sguardo e anzi dopo qualche secondo è lui ad abbassarlo:<Mi dispiace…>erano parole quasi soffocate,ma io le ho sentite e una gran rabbia mi è salita dentro:<Ti dispiace?Ma spiegami di cosa,dannazione!>Sapevo benissimo di cosa stava parando,ma mi rifiutavo di accettarlo,no,non volevo,da qualche parte dentro di me mi rifiutavo di accettare di essere un vampiro,ma la verità era quella e lo è tuttora.
È passato qualche minuto e lui ha deciso di spiegarmi tutto,riportarlo qui sarebbe come scrivere circa una ventina di pagine su una stupida guerra tra vampiri della notte e dl giorno,ve lo dirò io in parole povere,vi spiegherò il suo e il mio dovere.
Il suo nome è Fenix Blaze,quarto ordine,il mio è Viola,secondo ordine,siamo della fazione dei vampiri del giorno. Siamo nemici giurati dei vampiri della notte…siamo tutti vampiri,ma ci combattiamo a vicenda,ognuno lotta per i suoi ideali e io so benissimo che i nostri sono sbagliati…
Noi vampiri del giorno viviamo sia alla luce del sole che al buio della notte,ci possiamo cibare del sangue di qualsiasi animale,ma per ripicca verso gli umani,che consideriamo inferiori,solitamente sono loro le nostre prede.
I vampiri della notte invece possono vivere solamente in questo dato momento del giorno,più o meno dal tramonto all’alba e al contrario nostro possono nutrirsi unicamente di sangue umano e per questo si disgustano…considerano gli umani degli amici,quanto li capisco!Odiano noi che li uccidiamo solo per divertimento e per il piacere di farlo,i miei compagni dicono che li fa sentire vivi,perché noi vivi non siamo,sospesi tra la vita e la morte e dannati per l’eternità.
Le due fazioni si affrontano spesso e gli spargimenti di sangue sono assicurati,così come le vittime sia da una che dall’altra parte ed è per questo che mi hanno arruolato nelle loro schiere,diciamo che erano a corto di assassini e massacratori. È questo che siamo e i nostri nemici hanno perfettamente ragione…io avrei potuto scegliere:o essere uccisa oppure diventare una di loro e un giorno,non molto lontano da adesso uccidere quella che fino a pochi anni fa era la mia famiglia. Ho optato per la seconda,ho preferito la mia salvezza a quella dei miei cari,sono tre anni che porto questo fardello,che suppongo tra poco diverrà insostenibile,dopo che avrò fatto quello che devo fare.
All’inizio ero contraria a tutto ciò,ma sembra che io abbia un talento naturale per fare questo mestiere,sono solo tre anni che faccio questo lavoro e sono già stata promossa al secondo ordine,quando il primo è il massimo da raggiungere,ho servitori fedeli che fanno tutto quello che ordino loro di fare e perché?Perché codarda come sono ho preferito la mia esistenza a quella di tutti gli umani che ho ucciso solo per il divertimento dei miei compagni,per tutto il sangue che ho rubato a bambini,vecchi,donne,senza avere scrupoli.
È questo quello che un vampiro deve fare,pensare alla sua sopravvivenza,non avere pietà di nessuno,neanche di quelli che il giorno prima era le persone con la quale condividevi tutto,perché ora sono il tuo pasto,il divertimento tuo e dei tuoi compagni,non sono più niente per te,devi distruggere i vecchi legami,vivere solo per te stesso. È quello che sto facendo anch’io,volente o nolente sono troppo codarda per riuscire a rinunciare alla mia esistenza ormai condotta in solitudine:a scuola evito quelle che erano prima le mie migliori amiche,a casa non passo un momento,c’è sempre qualche pazzo dei vampiri della notte che ci sfida e tocca a me sporcarmi i canini,ho smesso di giocare a pallavolo e ho abbandonato il mio più grande sogno. È così che sono ora,senza sogni,un contenitore privo di sentimenti felici,ma pieno di ipocrisia,paura…quanto vorrei non essere uscita quella sera…
Nonostante non voglia morire seno che ogni volta che io e gli altri combattiamo sento che l’unica parte umana di me spera che il mio corpo venga divorato insieme alla mia anima,che il mio cuore,o quello che ne è rimasto,smetta di battere,ma sono ancora qui,perché il vampiro che ora sono non vuole togliersi il piacere del sangue,no,non piacere,direi piuttosto che ormai è…una droga…
Questa parola mi dà fastidio…quante volte ho disprezzato chi si drogava o spacciava queste sostanze nella mia vita precedente,ma ora anch’io dipendo qualcosa…dal sangue altrui,che mi permette di rimanere viva…mi chiedo come finirà questo gioco troppo pericoloso…io continuerò a vivere,rifiutandomi di accettare la morte per salvare le persone care…chi ha detto che i protagonisti delle storie devono sempre essere dalla parte del giusto?

 
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