^_- - Capitolo 1° -
È notte e io sono qui, sulle sponde di questo torrente, l’acqua chiara scorre velocemente per trovare un pò di pace a valle.
La foresta è dominata da Morfeo,tutto è silenzio, tutti dormono, tutti… tranne me.
Non so il motivo della mia inquietudine , sono troppe le cose che opprimono il mio animo. Troppe… forse sì, ma alla vista delle disgrazie accadute ai miei compagni, le mie, non possono prendere l’appellativo di flagello….
Guardo nel mio animo, chiudo gli occhi e penso alle cose che mi fanno stare più male.
Buio.
Vedo me stessa, no,.. non sono io, è Kikyou, ora accanto a lei è comparso inuyasha e inieme mi fanno rivivere il loro primo bacio
Lacrime copiose che non avevo versato quella volta scendono inesorabili dal mio viso; solo ora, seguendo una lacrima, mi accorgo di essere sul mare, appena mi rendo conto di ciò le acque mi risucchiano.
Confusione.
Mi ritrovo su una spiaggia.
É estate.
Mi guardo intorno siamo nella mia epoca poichè vedo molte persone in costume sento schiammazzi ,risate solo ora mi accorgo di vedere tutto con una prospettiva più bassa guardo le mani sono più piccole e con esse mi tasto I capelli sono a caschettto sento il mio nome mi giro vedo un uomo sulla trentina che gioca con souta, ora sono sicura sono tornata alla mia infanzia quando mio padre era ancora con noi.
Mi giro, guado mia madre è più giovane ma posso intravedere la spensieratezza che avrebbe perso questo giorno……
Questo giorno.
Questo giorno… il giorno in cui mio padre morì.
Da lì la mia paura verso il mare, ma non una paura come le altre, non ho paura delle sue acque ho paura del suo spirito, infatti é lui che decide quando rapire un uomo.
Vento.
Tanto vento.
Fa muovere la sabbia e sono costretta a chiudere gli occhi, sono ritornata nell’era sengoku inuyasha è affianco a kikyou e se ne stanno andando,mi giro e vedo sango e shippo esanimi per terra e miroku è stato risucchiato dal suo kazaana di lui è rimasto solo un grande buco come tomba.
Le mie gambe cedono, un tonfo, lacrime sento una voce.
Una voce maligna.
Mi chiama.
Mi chiama con insistenza.
Una risata.
Poi un altra.
Ancora una.
Alzo lo sguardo e riconosco il mio interlucutore: Naraku.
Vorrei urlare, ma non produco nessun suono se non dei vari singhiozzi.
Si avvicina.
Sono pronta.
Ormai non ho più niente da perdere.
No! non è vero! Ma ormai sono qui.
Un lampo.
Una luce intensa mi fa perdere temporaneamente la vista.
Apro gli occhi..
Sono a scuola.
I miei compagni sono tutti attenti alla lezione in corso ad un tratto vedo souta e mia madre e il nonno.
Le persone, I miei amici, la mia famiglia vengono racchiuse da un asprirare al quale solo io rimango immune, l’aspirare si trasforma in una sfera per poi ricadere e frantumarsi al suolo.
Apro gli occhi.
E mi accorgo della mia vera preocupazione:
Paura.
Paura di rimanere sola.
Sola contro le ostilita della vita.
Sola contro il dolore di perdere tutto.
Mi stringo tra le mie braccia, come a farmi forza.
Tremo.
Cerco di pensare ai momenti belli della mia vita, ma nonostante tutto mi sento percorrere da scosse di paura.
Guardo verso l’orizzonte si stà schiarendo, tra un pò il sole ritornerà e la foresta si ripopolerà dei suoi abitanti e rumori.
Mi alzo, mi avvicino al torrente, sono stanca, le mie palpebre voglio chiudersi, mi spruzzo un pò di acqua gelata sul viso per rilassare gli occhi ormai stanchi l’ acqua si confonde con le ultime lacrime che ho versato…
Ricomincio a pensare ai mei sentimenti di quando mio padre mi lascio…solo un aggettivo puo definire ,in parte,il sentimento che provai quel tempo:dolore,un terrible dolore,che ti stravolge la vita ,che ti fa crescere con la consapevolezza che nulla e per sempre,il cuore straziato e la tua mente ritorna a quei giorni in cui eri felice a fianco di quella persona,senti del vuoto dentro di te ,che non si richiudera mai..non si atenua quel vuoto rimane sempre in noi ,nel cuore hai sempre quella ferita pronta sempre a sanguinare quando ripensi a loro.
Lacrime.
Ecco lo sapevo,sto piangendo di nuovo.
Quando ripenso a mio padre le lacrime scendono sempre piu copiose.
Anche quella volta sono rimasta sola.
La mamma era distrutta ,souta non parlava piu con nessuno ,il nonno era stravolto e io ero sola ,sola con il mio dolore.
Non voglio ripetere quella esperienza.
Sono in lotta con il mio dolore ,con la mia pauradi rimanere sola,sono chiusa in questo labirinto.
Sussulto .
Una mano mi accarezza la testa.
Mi giro vedo inuyasha.
Sorride.
Ricambio il sorrisso.
Sposta lo sguardo all orizonte.
Mi giro anchio verso di esso,il sole e sorto.
Sento che si avvicina .
Si siede accanto a me.
Sorride di nuovo,e con voce calda mi chiede cosa c e che non va.
Nn gli rispondo abbasso solo il capo.
Insiste vuole sapere il motivo della mia tristezza.
La cosa che mi solprende e che mi chiede le cose con gentilezza.
Gli rispondo.
Also il viso ,il suo e rivolto sempre verso l orizzonte.
Prima di rispondermi mi passa un braccio intorno alle spalle e con voce calma mi dice..
<<non devi aver paura!xche se tu sarai sempre con me io saro sempre con te>>
FINE
Piaciuta?a noi soddisfa molto anche se éun po triste.
Ci siamo messe a piangereTT.
L unica cosa che mi turba e Inu-chan che e troppo saggio.
Secondo voi?
Scriveteci le vostre impressioni e agitates a crescere come scrittrici!
Baci baci ^^ ^^
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