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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: DragonBall
Titolo Fanfic: DRAGON BALL S5
Genere: Sentimentale, Comico, Azione, Avventura, Drammatico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: What if? (E se...)
Autore: kiarily galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 19/02/2008 18:49:46

Dragon Ball S5... 5 Sayan... Nuovi perosnaggi, nuove avventure!
 
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DI NUOVO INSIEME
- Capitolo 1° -

PERSONAGGI: GOKU, GOHAN, GOTEN, VEGETA, TRUNKS, KIKI, BULMA, CRILI, C18, VIDEL, YANKO, JUNIOR, DENDE, POPO, KAIOSHIN, KIBIT.
PERSONAGGI AGGIUNTI: KIARA, SARAH, MINA, NEGI, NAMI, PANPION.
ANTAGONISTI: PASH, YUVA, MEIO, TRYNER.
ANTEFATTO: “Tutto sembra tranquillo sulla Terra e i nostri amici possono finalmente vivere una vita normale come tutti gli altri esseri umani, ma all’improvviso un messaggero di NAO, scampato per miracolo alla distruzione del suo pianeta, si reca nella nostra pacifica Terra in cerca di aiuto...”

CAPITOLO 1
Di nuovo insieme

Sono passati ormai 5 anni dalla volta in cui Babidi e Majin Bu volevano conquistare il mondo e che, invece, furono sconfitti dai nostri amici. Goku e Vegeta erano stati riportati in vita dalle sfere del drago Polunga grazie all’aiuto di Dende e ora, i Syan e le loro famiglie possono godersi questi anni di pace e tranquillità.
“Goku! Goku!!! Bulma, hai visto mio marito?” “No, Kiki, ma tu, invece, sai dirmi dov’è andato Vegeta?” “No, ma ho la netta sensazione che quei due si stiano ancora allenando nella sala multi-gravitazionale.” “E pensare che è stato mio padre a costruirla!” “Dai, che ne dici di andare a dargli una bella sgridata? Dopotutto dovrebbero smettere comunque di allenarsi, il pranzo è pronto!” Le due giovani mogli andarono nella sala multi-gravitazionale ed, entrate, con loro grande sorpresa, si ritrovarono spiaccicate a terra. “VEGETAAA!!! CHE STA SUCCEDENDO QUI???!!!” “GOKUUU!!! AIUTAMI!!!” Goku spinse un pulsante sul computer e la gravità, da 100, scese rapidamente a 5. “Va meglio, cara?” “Ma si può sapere perché ancora vi allenate?!?!” “Già, ormai la Terra non è più in pericolo e se in 5 lunghi anni non è successo niente…Che dite voi?!” “Ti chiedo scusa, Kiki…” “Niente scuse! Fila a tavola che si mangia!” “SÌ, YUPPY, SI MANGIAAA!!! EVVIVAAA!!!” “Uff, Goku, non cambierai mai…” “E tu, Vegeta? Non hai niente da dire?!” “Sì, scusa Bulma. Vado anch’io a mangiare.” Disse spiccando il volo a tutta velocità. “Vegeta, torna qui!!! Ah, è irrecuperabile!” Le due famiglie si ritrovarono sul tavolo all’aperto a mangiare un delizioso pranzetto cucinato da Kiki e Bulma. “Siete stati molto gentili a invitarci.” “Già, Goten non vedeva l’ora di stare un po con Trunks.” “Già, anche mio figlio era molto impaziente.” Goten e Trunks fecero un grande sorriso che affermava tutto. “Dimmi, Gohan, come procedono gli studi?” “Beh, devo ammettere che sono molto soddisfatto del risultato finale.” “Certo, fratellone! Tu hai il massimo dei voti in tutte le materie!” Gohan arrossì. “ E dimmi, come va con Videl?”
“Vi-Vi-Videl?!?!” “Oh, beh, Gohan vorrebbe sposarsi tra qualche mese…”
“Sta zitto, Goten!!!” Disse saltandogli letteralmente addosso tappandogli la bocca.
“Oh, davvero? Ma è una splendida notizia!” “Già, io e Kiki siamo molto fieri di Gohan.” “Bulma…” “Si, Vegeta?” “Manca qualcuno, no? Non dovevano arrivare anche Crili, C18, Sarah, Junior…” “Certo, anzi, arriveranno a momenti. Hanno detto che si fermavano a mangiare al ristorante. Sarah aveva una fame!” “Sarah? Oh, io, Goku e i ragazzi non abbiamo più rivisto quella ragazzina da... Beh, quanti anni dovrebbe avere ora?” “14. Sì, 14 anni appena compiuti. Uno in meno di Trunks e Goten!” “Tipico, Crili e C18 avevano detto di non aver intenzione di fare un altro figlio, e invece…” “Vegeta, non cominciare! Ti ricordo che abbiamo fatto anche noi un’altra figlia!” “Ti prego, Bulma…Abbassa la voce…” “Giusto! Dov’è Kiara? Dov’è? Non la vedo! Perché non c’è? Dov’è?” “Certo che quando prendi una cotta non se ne accorge proprio nessuno, Goten!” “Taci, Trunks!” “Kiara dovrebbe scendere tra poco. Dopotutto lei ha già pranzato e voleva allenarsi un po in camera sua.” “Sì, Kiara è già una ragazza molto combattiva…” “Come il Syan che le fa da padre, no?” “Bulma, ti prego!” “Ehi, guardate!” “Sono arrivati!” “Ecco Crili!” “Sarah!” “Yanko!” “Junior!” “Goku, sei più vivo che mai, amico mio!” “Eddai, smettila di scherzare, Crili! È da parecchio che non ci si rivede!” “Beh, noi ogni anno andiamo in vacanza e…” “Sì, capisco. Certo che è cresciuta molto Sarah! E Maryon?” “Oh, dai nonni. Sai, aveva voglia di rivederli.” “Capisco.” “Junior!” “Gohan!” “Amico mio, da quanto tempo!” “Oh, Gohan! Sei cresciuto a vista d’occhio!” “Oh, beh, neanche tu scherzi!” “Sì, mi sono allenato duramente al palazzo del Supremo.” “Oh, davvero! Come sta Dende? E Popo?” “Tutti bene!” “Ehi, un momento!” Si fece spazio Goku. “Quì qualcuno ha messo su famiglia! Vero, Yanko?” Tutti si voltarono verso l’amico notando che, in effetti, era in compagnia di una giovane e bellissima donna e di un ragazzino abbastanza carino. Yanko abbassò la testa e arrossì. “Beh, sì, io…Ecco…” “Perché non ci presenti la tua famiglia, timidone?” “Sì! Allora, questa è mia…mia…Ecco, sì, lei è mia moglie, Mina.” “Piacere!” “Incantati!” Goku fece l’occhiolino a Yanko, che subito arrossì inevitabilmente. “Sì… Ah, ecco, poi c’è mio figlio…Sì, mio figlio Negi.” “Piacere!” “Ciao, io sono Goten!” “E io Trunks!” “Abbiamo tutte e due 15 anni, tu invece?” “9 anni e mezzo. Sono grande.” “Eh, sì, bei ricordi accompagnano i miei vecchi 8 anni…” “Già, noi avevamo 9 anni quando è iniziata la dura battaglia contro Magin Bu!” “Magi-chi?” “Lascia perdere!” “Dai, vieni con noi!” “Ci divertiremo!” E così dicendo, Goten e Trunks si alzarono in volo dirigendosi verso la casa di quest’ultimo. “EHI, ASPETTATE! MA…COME FATE A VOLARE?!?!” “Giusto…Goten, mi sa che dobbiamo tornare a terra e fare la strada più lunga…” “Io non credo!” Disse Goten, prendendo in braccio il piccolo Negi e volando a tutta velocità. “GUARDA PAPÀ!!! IO VOLOOO!!!!” “Ti assomiglia molto, Yanko.” “Beh…Ha ripreso anche dalla madre…” “Crili, C18 ha chiesto quando ti decidi ad entrare anche tu nel discorso. Sai, non sopporta che tu ti metta da parte!” “Eh, eh! Certo che mia moglie è sempre la solita…” “Cosa intendi dire?” Domandò rigida come un palo C18 che con una velocità a dir poco supersonica era apparsa davanti al povero Crili. “Beh, ecco, io… Cara, io scherzavo… Ecco…” “Papà!” “Sarah, non ora…” “Papà, posso andare a giocare con Kiara? Ti prego!” “Ecco…Io non saprei…” “Certo che puoi. Levati dai piedi che tuo padre deve imparare a rispettare un po più sua moglie…” “Grazie, mamma!”
La ragazza spiccò il volo ed entrò in camera di Kiara passando dalla finestra.
“Non sapevo che tua figlia sapesse anche volare.” “Sì, è una caratteristica ereditaria. Dopotutto anche C18 sa volare.” “Ah, gusto…”


CAPITOLO 2
La furia

“AAAAH!!!!” “Kiara, che ti prende? Sono io!” “SARAH!!! NON FARLO MAI PIÙ!!! Ero concentrata e tu mi hai spaventato a morte! Ma ti pare il modo questo di entrare in camera mia?!” “Hai ragione, scusa!” “Uff…” Sospirò l’amica lasciandosi cadere sul letto. “Kiara…” “Sì?” “C’è…c’è qualcuno che ti piace? Intendo, ora provi qualche genere di sentimento per un…ragazzo?” “Una principessa syan non si abbassa a questo…amore.” “Principessa?!” “Certo! Mio padre è il principe dei Syan, non dimenticartelo!” “Che fortuna…” “Anche se sono una femmina, non voglio essere considerata meno forte di Trunks. Se voglio posso essere 10 volte più forte di lui. Ho superato il limite del Syan in soli 3 giorni!” “Uaoh…E come hai…” “Come ho fatto, dici? Beh, mi sono allenata duramente nella stanza multi-gravitazionale che ha costruito mio nonno, a gravità 60. Poi, il terzo giorno, un guasto al computer ha fatto alzare la gravità enormemente e io ho sfruttato questa occasione allenandomi in una stanza di gravità 95. Però…” Kiara diede un pugno sul muro creando una spaccatura. “…però mio padre si ostina ad allenarsi molto di più con Trunks perché lui è in grado di resistere anche gravità 100.” “Uaoh…I tipici problemi di una teenager normale, immagino…” “Mi prendi in giro?!” Disse tirandole un cuscino. “No, affatto!” Rispose Sarah, facendo lo stesso. “Ehi, non vale!” “Kiara, ti scongiuro, mi fai vedere come ti trasformi in Super Syan? Ti preeego!” “Potrei spaventare qualcuno con la mia aura!” “Eddai!” “Ah, okay…Aaaaaa…AH!!!!” Una fiamma dorata si formò intorno alla syan e uno strano vento aleggiò nell’aria. “E ora, superiamo il limite del Super Syan! AAAAAH!!!!”
“Che sta succedendo?” “Che aura incredibile…” “Ehi, ma che è?” “Questa è l’aura di un syan che ha superato il limite!” “Sì, infatti.” Rispose calmo e tranquillo Vegeta. “È Kiara. Lei pensa che non l’hò scoperto, ma l’avevo capito da tempo che aveva già superato il limite del Super Syan. Dopotutto la ragazza si allena con me.” “Uaoh…” “Che potenza…” “Ha ripreso da suo zio, vero Vegeta?” Disse Goku dandole una pacca sulla spalla. “Cosa?! Guarda che questa si avvicina molto di più alla mia, di forza!” Rispose lui, un po offeso.
“Ehi, Trunks…La senti anche tu quest’aura incredibile?” “Certo, è mia sorella che vuol fare scena e mettersi in mostra, non l’hai capito?” “Perché non organizziamo un piccolo torneo amichevole? Dai, siamo in…allora, vediamo…io, tu, Kiara, Sarah, Negi…in 5!” “Se è quel che vuoi…Forza, allora! Voliamo da mia sorella!” “Sì, ma stavolta lo tieni tu Negi. È pesante!” “Uff, quante storie! Su, vieni!” “Sì, si vola!”
I due syan accompagnati dal figlio di Yanko, si diressero a tutta velocità verso la camera di Kiara, sperando che la finestra sia aperta.
“Uaoh! Anch’io voglio essere una super syan! Anche perché ho sempre sognato essere una ragazza bionda, con gli occhi azzurri!” Infatti ora, visto che era una Super Syan, Kiara aveva i capelli lunghi fino alle spalle, come sempre del resto, biondissimi, quasi oro come la fiamma che l’avvolgeva, e degli occhi azzurri come un limpido cielo d’estate. “Certo che sei bellissima così…” “E fortissima anche!” All’improvviso si sentì un forte busso provenire dalla finestra e un rumore di vetri che si schiantavano a terra. “Ma che cosa…” “Trunks, Goten!” “E chi poteva essere…” “Oh, no! Vi siete fatti male?” “Oh, no! La mia finestra…Guardate che disastro!!!…TRUUUUUNKS!!!!!!” La fiamma che avvolgeva la ragazza si fece ancor più oro e viva e i suoi occhi parevano passare dall’azzurro al blu chiaro. “AAAH!!! CALMATI!!!” I libri sulla scrivania caddero a terra e i quaderni, le medaglie e le penne dapprima sull’armadio fecero la stessa fine. “Ti prego Kiara…Non vorrai distruggere l’intera casa!!!”
“E ora che sta succedendo?” “Vegeta, puoi andare a controllare cosa stanno combinando i nostri figli?” “Che se la cavino da soli.” “Vegeta!!!” Bulma aveva gli occhi in fiamme. “Non ti preoccupare, Bulma, vado io. Con il teletrasporto farò in un batter d’occhio!” E in un nano secondo Goku scomparve e riapparve nella camera dove la Super Syan stava infuriando. La scena si era fatta ancora più precipitosa, visto che per calmare Kiara, Goten le aveva rovesciato in testa un bicchiere d’acqua nel tentativo di ‘spegnerla’. Trunks si era trasformato a sua volta in Super Syan e cercava di tener a bada la sorella. Goku era paralizzato dallo stupore di quella forza incredibile che non aspettava altro che poter uscire e spazzare via ogni cosa. “ E VA BENE, ORA BASTAAA!!!!!” La voce del syan echeggiò in tutta la casa, Kiara tornò normale, con i capelli biondo-scuro e gli occhi azzurri, Trunks fece lo stesso, Goten si lasciò cadere sul letto e Sarah si appoggiò alla scrivania esausta e un po tremante. “Salve, zio.” Salutò Kiara con i capelli gocciolanti d’acqua (visto che Goten le aveva rovesciato un intero bicchiere addosso). “Ciao, Kiara.” “Papà… Per fortuna che sei arrivato! La situazione si stava facendo preoccupante…” Kiara lo incenerì con lo sguardo e Goten deglutì. “Mi volete cortesemente spiegare cosa è successo qui? E qualcuno si vuol degnare di mettere a posto?!” “Ci penso io a questo.” Rispose Sarah, che con la forza del pensiero e un dito puntato sui libri e le altre cose a terra, riportò l’ordine in camera. “Per i vetri non posso fare nulla, sapete, non sono ancora pratica…” “Grazie…” Sussurrò Kiara. “Allora? Cosa è successo?” “Goku, Goten aveva avuto la brillante idea di organizzare un duello tra ragazzi e, volendo coinvolgere anche le ragazze, abbiamo volato fino alla finestra della camera di mia sorella che, però, era chiusa. Non avendo notato questo piccolo dettaglio…” “…SONO ENTRATI DI SOPPIATTO ROMPENDO I VETRI DELLA MIA FINESTRA E PROVOCANDO IL CAOS NELLA MIA CAMERA!!!” “Okay, cerchiamo di mantenere la calma…” Disse Goku passando una mano tra i capelli della syan. “Ai vetri rimedio io.” Con gli stessi gesti di Sarah, Goku rimise i pezzi rotti del vetro sulla finestra e tutto tornò come nuovo. “Fatto. E ora volete organizzare questo duello cosicché noi grandi possiamo assistervi?”



Capitolo 3
Il duello

“Ricordate, questo è un duello, anzi, un piccolo torneo, dove l’importante non è vincere, ma divertirsi, chiaro? E ora diamo inizio al combattimento!” Disse incoraggiante Gohan dal centro del giardino. “Allora, le coppie sono: Goten, Negi e Sarah, Trunks e Kiara e i due vincitori rispettivi si scontreranno. VIA!” Diede inizio alla partita il trio composto da Goten, Sarah e Negi. Goten e Sarah si guardarono negli occhi ed entrambi fecero un segno di consenso. Volevano, naturalmente, sbarazzarsi subito del piccolo Negi. “Fatevi sotto! Su, su! Vi spetto!” Intimava lui. “Colpo del sole!” Cominciò Sarah, accecando momentaneamente il bambino.
“Eh, questo gliel’hò insegnato io!” Diceva orgoglioso Crili. Intanto Goten approfittò dello stato di Negi per dargli il colpo di grazia.” “AH, PRENDI QUESTO!” Il ragazzo gli rifilò un pugno in pancia che atterrò Negi senza troppe esitazioni. “Ohio…” Disse con un fil di voce il bambino. “Negi è fuori!” “Non ti preoccupare… sei stato comunque bravissimo…” Lo confortavano Yanko e Mina. “Ma se non sono nemmeno riuscito ad entrarci, in campo!” “Su, ora a noi due!” “Che vinca il migliore!” “Vincerò, Goten. Non preoccuparti.” “Lo vedremo! AAAH!!” Goten Super syan era molto più forte. “Ehi, non vale!” “CORAGGIO, PICCOLA!” Urlava Crili. “Ce la puoi fare!” Diceva C18. “Colpo del sole!” “No, di nuovo! Ahi, i miei occhi…” Sarah sorrise vistosamente e rifilò al povero Goten calci e pugni in quantità. “FORZA, FIGLIOLO! RIPRENDITI!” Diceva Goku. “VAI, GOTEN!” Urlava Kiki. “CE LA FARAI, FRATELLINO!!!” “Gohan…” Sussurrava Goten. All’improvviso la vista si fece più nitida, Goten fece uno scatto con le braccia e parò tutti i colpi di Sarah. “Bravo!!!” La sua fiamma era più viva che mai e ardeva intorno a lui. “Attacco a raffica!!!” Urlò il ragazzo che, dall’alto, scaricò addosso alla ragazza una serie di sfere esplosive creando un polverone terribile. Dall’alto Goten già si pregustava il sapore della vittoria. Dissolto il polverone, si vide finalmente la figlia di Crili rannicchiata su se stessa protetta da uno scudo trasparente. “Ma come ha fatto?” Si domandava Goten. “Questo gliel’hà insegnato mia moglie!” “Non per niente è servito a qualcosa!” “Pensavi che fosse così facile battermi, Goten?” “A dire la verità sì. Anche se mio padre mi ha detto che non bisogna mai sottovalutare i propri avversari!” “Parole sante! Fusenko!!!” Una scarica di onde supersoniche si abbatterono su Goten che cercava di tapparsi le orecchie, anche se la testa sembrava scoppiargli. “Ora arrivo e ti do il colpo di grazia!” Diceva lei ancora a terra. ‘Oh, no, sta arrivando! Che mi invento, non posso perdere! Non posso deludere il mio fratellone! Ah, ho un’idea!’ “Ooooonnda…” Era difficile creare un’onda energetica con la testa che pareva scoppiare da un momento all’altro, ma il Super Syan non si diede per vinto. “…eeeneeergeeetiii…” “Sto arrivando, Goten! È la tua fine!” Ormai Sarah era vicinissima e stava per colpirlo con uno dei suoi attacchi, ma Goten… “…CAAAA! VAI!!!” “C-cosa?” La grande palla di fuoco si andò a schiantare contro la ragazza che finì inesorabilmente schiantata a terra. “E il vincitore di questo duello è…Goten!” “Sì, evviva!!!” Goten volò a terra e tornò normale. “Papà, si è ripresa Sarah?” “Certo, figliolo! Junior ha imparato da Dende a guarire le ferite!”
“Ah, che sollievo!” “Ed ora è il turno di Trunks e Kiara!” ‘Questo è il momento di far vedere a mio padre quanto valgo veramente! Non sarò più considerata al di sotto di mio fratello! Sono troppo orgogliosa per permettere che ciò accada!’ ‘Non posso farmi sconfiggere da mia sorella, sarebbe troppo vergognoso per me! Mio padre non me lo perdonerebbe mai. Preparati, Kiara!’ “Ti avverto che ti farò fuori senza tanti complimenti, fratellino!” “Lo vedremo, sorellina, lo vedremo!” “Pronti? VIA!” “AAAAH!!!” “AAAAAH!!!” I due si trasformarono in super syan. “Ti dispiace se supero il limite del super syan?” “Fa pure, ma non basterà a sconfiggermi.” “Questo è ancora tutto da vedere… Aaaaaa!!! AAAAH!!!” “Aaaaaa!!! AAAAAH!!!” “Bene... Vedo che anche tu…” “Cosa credevi? So benissimo che se non lo supero anch’io sono più debole di te!” “Guarda che anche se lo superi sei molto più inferiore di me!!! AAAH!!!” Kiara partì all’attacco piombando addosso a Trunks come un’aquila piomba addosso alla preda, ma proprio quando stava per colpirlo, il cielo si annerì completamente. “Ehi, ma…” “…che succede?” “Qualcuno non avrà per caso trovato tutte e 7 le sfere e risvegliato il drago Shenron, vero?” “Impossibile, a parte noi e il supremo nessuno conosce la formula magica per risvegliarlo!” “Ehi, guardate!” Junior indicò il cielo e tutti videro una stella cadente che stava, appunto, cadendo proprio addosso a loro. “TUTTI VICINO A ME, PRESTO! TELETRASPORTO!” Goku teletrasportò tutti a casa sua. “Fiuuu… Per un pelo…” “Ma cos’era?” “Non lo so…” “Io so solo che voleva schiacciarci!” “AAAH!!!!” “Bulma!” “Che ti prende?” La giovane donna si era piegata in ginocchio con le mani che coprivano il volto lacrimante. Vegeta si fece spazio e chiese alla moglie cosa aveva fatto. “KIARA! KIARA NON È QUA!!! È RIMASTA IN GIARDINO E ORA…” “KAROT, TELETRASPORTAMI A CASA, PRESTO!” “Ma Vegeta…Può essere pericoloso…” “HO DETO SUBITOOO!!!” Urlò trasformandosi in Super Syan. “Okay! Vieni quà. Non preoccupatevi, torneremo presto.” Proprio mentre io due stavano per teletrasportarsi, Goten si aggrappò alla tunica del padre e Trunks alla maglia del suo e in un batter d’occhio sparirono con loro. Kiki svenne a terra dallo spavento per i rischi che correva suo figlio. I quattro, quindi, si ritrovarono davanti una grossa navicella spaziale che, evidentemente, stava per esplodere. “Io vado a controllare se c’è qualcuno dentro, Vegeta, Trunks, Goten, voi cercate Kiara.” Detto fatto. Goku entrò senza timore nella navicella spaziale e gli altri si misero alla ricerca della syan. “KIARAAA!!!” “RISPONDI, KIARAA!!!” “DOVE SEI, FIGLIA MIA!!!” Vegeta era sinceramente preoccupato e Trunks altrettanto. “KIARAAA!!!” Alcuni pezzi della navicella, anche grandi e pesanti, si erano sparsi per tutto il giardino e c’erano molte probabilità che la ragazza era sotto uno di questi.







CAPITOLO 4
Panpion e la nuova missione

“KIARAAA!!!” “Papà…” “Ehi, qui non c’e l’ombra di…” “Zitto, Trunks, ascolta!” “Papà…Trunks…Sono qui…” Era una vocina lieve e sottile che si sentiva quasi a malapena. “È una voce molto debole…” “AAAAHH!!!!!” La fiamma attorno a Vegeta si fece più viva e ardente e la sua forza sollevò in aria tutti i pezzi di ferro scaraventandoli in aria. Proprio in mezzo al giardino, c’era la syan in fin di vita, graffiata e ferita. “Papà, respira a fatica!” “Non c’è mai quel muso verde quando serve!!” Sbottò Vegeta prendendo in braccio la figlia. “Papà…Io volevo scappare, ma…” “L’importante è che tu sia sana e salva.” “E se non sana, come chiaramente si vede, almeno salva!” “Taci, Trunks.” Lo rimproverò Goten. “Potrebbe essersi rotta qualcosa, meglio non farla muovere tanto…” “STO BENE! SONO FORTE, IO! SONO…” La ragazza, con uno sforzo incredibile, cercava di trasformarsi e di muoversi un po. Alla fine, riuscì solo a trasformarsi, peggiorando le sue condizioni. “Certo che sei uguale a me quando avevo la tua età, figlia mia. Hai lo stesso carattere fiero, orgoglioso e combattivo di un vero Syan e sappi che questo ti fa molto onore ai miei occhi.” “Grazie, papà…” “Vegeta, dov’è mio padre?” “Già, la navicella non era vuota? Dovrebbe già averci raggiunto!” “A meno che al suo interno non si celasse qualcuno…qualcuno di malvagia potenza che…” “Goten, non divagare! Andiamolo a cercare, và…” Prima che potessero mettere piede nella navicella, da essa uscì Goku con un alieno che si appoggiava sulla sua spalla. Era piuttosto malconcio. “Karot, e questo chi è?” “Non ora, Vegeta. Vieni, torniamo dagli altri. Teletrasporto!” In un nano secondo, tra gli occhi increduli di tutti, si materializzarono Goku, Vegeta, Trunks, Goten, Kiara e uno strano ‘amico’… “KIARAA!!!” Bulma fece un salto dalla gioia e strappò la figlia dalle mani del marito con una velocità a dir poco supersonica. “JUNIOR!!!” “Sì?” “VIENI QUA E FA QUEL CHE DEVI!” Junior guarì le ferite della ragazza che tornò in piena forza. “Sì!” “Papà, chi è lui?” “Gohan, questo è Panpion. È un alieno che viene dal pianeta Nao e ci deve dire una cosa molto importante, ma prima… Junior, puoi guarire anche lui?” “Ehi, ma per chi mi avete preso?!” Il namecciano fece quel che doveva fare e l’alieno tornò in perfetta forma. “Voi… voi siete i Syan della leggenda? Quelli che salvarono ripetute volte non solo la Terra, ma anche tutto l’universo?” “Certo, in carne ed ossa, amico!” “Scusate se, venendo qua, ho causato qualche problema…” “QUALCHE PROBLEMA???!!! TU HAI QUASI UCCISO MIA FIGLIA!!!” Gli piombò addosso Vegeta, pronto a strozzarlo. “Calmati, Vegeta. Kiara ora sta bene, non c’è motivo di scaldarsi…” “Ringrazia Dio che quell’impiccione di mio fratello sia qui altrimenti ti posso assicurare che saresti cibo per…” “Non badare a Vegeta. A volte non sa contenere la sua rabbia. Prego, continua.” “Beh, sono venuto sulla Terra in cerca di aiuto. Sapete, sul mio pianeta ci sono 4 terribili mostri che minacciano la pace non solo di Nao, ma dell’intero universo. Ora essi vogliono risvegliare il drago Polunga grazie alle 7 sfere e conquistare tutti i pianeti e le galassie. Io ne ho con me due, quella che mi hanno affidato, è stata trovata sul mio pianeta e quella che ho trovato, sulla Terra. “Oh…” “E comunque…quei…quei mostri sono creature potenti e malvagie…e…” “E tu vorresti che noi prendessimo le 2 sfere cosicché quegli esseri non possano minacciare la pace nell’universo.” “E non potresti nasconderle sul tuo pianeta, invece?” “No, il mio pianeta…il mio pianeta… Purtroppo il mio pianeta non esiste più, senza contare che era molto più vasto e grande della Terra.” “Cosa?!” “E se in 5 giorni loro hanno distrutto il mio, in 3 giorni dovrebbero distruggere anche il vostro.” “Ma è terribile!” “Nò, noi non lo permetteremo!” “Si stanno già dirigendo qui e non c’è niente da fare, a parte combatterli e sconfiggerli!” “Sì, ma, chi sarebbero questi 4 famigerati mostri?” “I loro nomi sono Pash, Yuva, Meio e Tryner. Uno più grosso, brutto e spaventoso dell’altro.” “E come sono fatti?” “Pash è, come dire, il cervello del gruppo. È piccolo di statura, sembra un innocuo vecchietto con la carnagione rosastra e una lunga e folta barba. Yuva è quello che adora di più uccidere. Per lui spezzare vite innocenti è solo un divertimento, un hobby e un passatempo. Credo che sia…un syan…” “Un syan?” “Ma come? Un altro?” “Ma che sciocchezze vai dicendo?” “Ve lo giuro, era uno di quei syan che un tempo erano i seguaci di Freezer!” “Oh, mamma!” “Ha gli occhi di ghiaccio, che sembrano non avere pupille, un corpo muscoloso e robusto e l’uniforme tipica dei syan. Meio è quello che viene chiamato in situazioni di poco conto quello che se passano due bambini deve farli fuori solo perché intralciano il loro cammino. Ha gli occhi verdi e lo sguardo perso nel vuoto, non sai mai se ti sta fissando o no e a guardarlo mette i brividi. E poi c’è lui, Tryner, il mostro N° 1. È grosso, poco meno di un Syan quando si trasforma in luna piena.” “Ma è terribile!” “Spaventoso!” “Già, ma il peggio è che è anche il più crudele, malvagio, avido e senza pietà dei 4. E poi, Tryner può subire tante altre trasformazioni, una più brutta e potenziata dell’altra. Sono 4 mostri terribili.” “Beh, secondo me, Goku può farcela. Dopotutto è lui che ha sconfitto tutti quei mostri che minacciavano la pace, per esempio Freezer, Cell, Majin Bu e senza il suo aiuto, a quest’ora la Terra sarebbe un cumulo di cenere che vaga nello spazio!” “Ben detto, Crili!” “Un momento! La leggenda parla di 5 Super Syan prescelti (…da qui deriva Dragon Ball S5= 5 Syan…)…” “E chi sarebbero?” “Karot, Vegeta, Gohan, Trunks e Goten.” “Cosa? E io? Anch’io sono una Super Syan!” Gli urlò contro Kiara. “Tu darai una mano, ma perirai per mano di uno dei mostri.” “C-COSA??? C-COME OSI???!!!” “Calmati, Kiara. Ricordati che è solo una leggenda. Siamo noi che facciamo il nostro destino!” “G-Giusto!” “E comunque, c’è un’altra cosa che dovete sapere…” “Parla.” “Voi avrete l’onore e il dovere di proteggere la principessa del pianeta Nao.” “MA QUALE ONORE E ONORE?! BASTA RESPONSABILITÀ!” Sbottò infuriato Vegeta. “La principessa racchiude in se una delle 7 sfere di Polunga, se non la proteggerete, quei 4 la uccideranno atrocemente.” “Ma questo vuol dire che…Se una delle sfere è dentro di lei…Il drago Polunga non potrà mai più essere invocato!” “Nò, la sfera sarà in grado di uscire dal suo corpo solo quando la principessa imparerà a conoscere i suoi veri poteri.” “Oh, per favore!” “Ma, io sono convinto che la sfera non c’è andata da sola dentro la tua principessa, non è vero Panpion?” “I grandi saggi hanno deciso per lei, visto che ancora la principessa ha solo 12 anni.” “Uff, età famosa, i 12 anni…” “Ma per fortuna io e Goten ne abbiamo 13, al contrario della mia piccola sorellina…” “…Che è nata solo un anno dopo ti te, carino! Non credere che d’età c’è l’abisso di Gohan e Goten!” Trunks le fece la linguaccia e Kiara, per tutta risposta, formò una lama tagliente e la scaraventò sul fratello, tagliandogli di un po i capelli. Quell’attacco gliel’aveva insegnato il padre. “Ma brutta…! Guarda cosa hai fatto ai miei capelli!!!” “Che vergogna, per un principe syan, urlare e scalpitare per qualche capello…” “Grrr…Questa me la paghi!” “Ora basta! Volete smetterla voi due?! Vi avverto che mi sto veramente arrabbiando!” “Sì, mamma…” “Uff!” “E quando dovrebbe arrivare questa fatidica principessa?” “Beh, lei è già qui…” Panpion estrasse dalla tunica un barattolino di vetro finissimo e pregiato. “Non mi dire che la principessa è un barattolo di vetro!” “Nò, la principessa è quell’esserina che c’è all’interno!” “Ma è piccolissima!” “Sì, infatti adesso la facciamo uscire dal barattolo e acquisire il suo vero aspetto…” L’alieno tolse il coperchio del barattolo, prese in mano la ‘pulce’ che c’era dentro e l’appoggiò sopra una pietra. “Pristo prao mino princesa!” Una luce fioca fioca cominciò a brillare intorno alla principessa, e cominciava a farsi sempre più viva e vistosa. All’improvviso un fulmine abbagliante colpì la pietra e, al posto di una ragazza alta poco meno 1 centimetro, c’era una bella ragazza con i capelli mori e gli occhi verdi, che portava in testa una strana coroncina. “Salve a tutti, io sono Nami, piacere di fare la vostra conoscenza!” “Beh, sarà un po difficile portarla in giro senza dare nell’occhio…” “Kiara, perché non gli dai uno dei tuoi vestiti?” “Cosa? Mamma, è fuori discussione!” “Eddai…Perché no?” “È un’estranea! E, per di più, è una… Bleah!” “Ma dai, scommetto che sa anche combattere, invece!” Kiara, senza preavviso, diede un forte pugno sulla pancia alla principessa, che cadde in ginocchio a terra. “Ahio, ahio, ahio, ahio…Che dolore…Ahio, ahio…” “Oh, per favore! Era un pugno debolissimo! Visto, mamma? Che ti dicevo!” Bulma sospirò esasperata. “Junior, non è che potresti…” “Uff, e va bene, ma questa è l’ultima volta!” Junior appoggiò una mano su Nami, che subito si sentì meglio. “Panpion, questi sono amici o nemici?” “Amici, principessa.” “Tutti tranne me.” Rispose Kiara. “Sorella scorbutica…” Sbottò Trunks. “Fratello impiccione!” Rispose la sorella. “Vi prego, non ricominciate…” “Allora è deciso, tieni Karot, questa è la 5^ sfera. Abbine cura e, ricorda, domani arriveranno i mostri.” “E tu dove andrai?” “Io…Non lo so…” “Io e mio marito Vegeta abbiamo una casa molto grande e c’è una stanza degli ospiti, se vuoi puoi restare. Credo che la principessa si sentirà più a suo agio.” “D’accordo, siete molto gentile.”






CAPITOLO 5
L’allenamento anti-mostri

“Allora, Nami, le regole sono queste se vuoi rimanere nella MIA camera. Per 1^ cosa, io NON ti chiamerò MAI ‘principessa’, ma Nami. Ah, e se lo vuoi sapere, anche io sono una principessa quindi NON ti considerò più importante di me. Punto 2°, NON toccare MAI le mie cose. Sono MIE. 3°, alle 6.00 ci svegliamo e IO mi alleno nella stanza multi-gravitazionale con mio padre. Se vuoi ti posso insegnare qualche mossa, anche se sarà inutile. 4°, niente smancerie, per favore. Ed ultimo punto, a mio parere
il più importante, IO NON SONO TUA AMICA. Tutto chiaro?”
“I-io…credo di sì…” “Benissimo. Se vuoi andare dal tuo amichetto sta in fondo al corridoio, l’ultima stanza prima delle scale. Capito?” “Sì, po-posso andare?” “Sì, ma, Nami…Evita di balbettare, non ti mangio.” “Okay, io vado, principessa Kiara.” “No, non mi devi chiamare…” Kiara non finì nemmeno di parlare, che Nami era già uscita dalla porta. “…principessa. Uff, ma chi me lo fa fare! Andiamo da Trunks!” Kiara aprì la finestra e, di volata, scese nella camera del fratello, che, guarda caso, era con Goten. La finestra era chiusa e, anche se la ragazza aveva una gran voglia di buttarla giù, si limitò a bussare. “Gohan, va ad aprire.” “Ma, Trunks! È Kiara!” “E allora?” “Io mi vergogno! Oggi ho fatto una figuraccia…” “Uff, fifone! Apro io!” “Ah, ce l’hai fatta!” “Qual è il problema?” “Nami! È…è…insopportabile!” “Però è carina!” “Trunks! Non dirmi che ti sei innamorato di quella principessina!” “Ma che dici, sei impazzita?!” “Fiuuu… Meriti di meglio, fratellino!” “Anchetumeritiunbravoragazzomagariunocarinofortesimpatico…” “Gohan, stacca le parole quando parli, altrimenti non si capisce niente!” “Sì, Trunks… Ha-hai ragione!” “Ehi, Goten…Va tutto bene?” “Eh? Come?” Kiara lanciò un’occhiata interrogativa al fratello che rispose, alzando le spalle. “Ah, ne so meno di te!” “Va bene, io vado…” “Nò, perché?” “Beh, se ‘miss-principessa-non-so-dare-un-pugno-decente’ torna in camera e non mi trova…sono guai!” “Allora veniamo noi da te! Dopotutto dobbiamo allenarci!” “Già, Goten, è vero! Papà ha detto che bisogna prepararci facendo un accurato allenamento anti-mostri!” “Bene, era ora di fare 4 salti!” “Beh, sorellina, vado a dare la notizia alla ‘miss-eccetera-eccetera’, ok?” “Vai e restaci!” Gli disse Gohan alzando un po la voce. Kiara lo guardò un po perplessa. “Beh, anche a me sta antipatica e meno la vedo, meglio è!” “Giusto, sono pienamente d’accordo con te!” Affermò Kiara sdraiandosi sul letto. ‘Sì, finalmente soli!’ Pensava felice Goten. ‘Dai, Goten, dille qualcosa…Su, fatti coraggio, dopotutto sei o non sei un degno fidanzato! Insomma, sei o non sei anche tu un principe! Dopotutto tuo padre non è il fratello di Vegeta? Sì! E allora buttati!’ Continuava a farsi coraggio Goten. “Goten…” “Eh? Sì? Cosa c’è?” “Lo sai vero che io so leggere nel pensiero?” Quelle parole, per Goten, suonarono come un grosso macigno che precipitava inesorabilmente sulla sua testa, come se Freezer, Cell, Babidi e Majin Bu lo attaccassero contemporaneamente. Finalmente, riuscì a parlare. “Eh?” Kiara non potè far a meno di ridere. Dopo la figuraccia che aveva fatto, Goten era solo riuscito a dire un misero e sussurrato ‘eh?’. “Che-che-che c’è da ridere?” Con un salto, Kiara si avvicinò a Goten e gli diede un bacio. “Allenati, Goten. Allenati e diventa fortissimo. Combatti e fatti onore. Vinci.” E così detto, spiccò il volo e, rapidamente, uscì dalla stanza del fratello. Quando Trunks tornò, trovò l’amico fermo, immobile, con lo sguardo fisso nel vuoto e con le guance rosse come due pomodori troppo maturi. “Ehi, amico, mi puoi dire cosa ti è successo?” Goten si girò verso di lui. “Eh?”
“Su, Nami, è ora di andare! Non te l’hà detto Trunks?” “Detto cosa?” “Sai, mi sa che quello stupido si sia assentato per lasciare me e Goten da soli. Quel ragazzo è una vergogna per la razza Syan.” “Chi, Goten?” “NÒ!!!” Kiara si accorse di aver alzato troppo la voce e si tappò la bocca con la mano. “Perché hai urlato in quel modo? Forse…tieni particolarmente a Goten?” Kiara arrossì, ma si girò dall’altra parte e non rispose. “Ehi, ti senti bene?” “Cos’è questo, un interrogatorio, per caso?! Ho detto andiamo, o vuoi che quei mostri domani ti facciano fuori?!” “Oh, no, arrivo!” Le due si misero a volare e raggiunsero la stanza multi-gravitazionale. “Non sapevo che anche tu sapessi volare.” “Beh, mi hanno insegnato gli Esseri Supremi.” “Oh, beh, a me mi ha insegnato niente popò di meno che il Principe dei Syan, nonché mio padre. Entriamo, saremo le ultime!” E così era, visto che tutti erano già radunati. “Goku, sicuro che sia il caso di coinvolgere anche i ragazzi?” “Tranquillo, Crili! Prima glielo chiederò. Ragazzi, ora che siamo tutti vi devo fare un’importante domanda. Allora, ve la sentite di combattere e di unirvi a noi? Gohan?” “Certo, papà. Ormai sono grande e me la so cavare!” “Bene, figliolo. Goten?” Il ragazzo guardò Kiara e ripensò a cosa gli aveva detto: ‘Allenati, Goten. Allenati e diventa fortissimo. Combatti e fatti onore. Vinci.’ “SÌ!!! Sconfiggerò quei mostri e diventerò imbattibile! Un Syan degno di questo nome!” “Uaoh, che grinta, Goten! È così che ti voglio!” Goten girò piano piano lo sguardo verso Kiara, vedendo che quest’ultima gli sorrideva. “Trunks?” “Certo! Non vedo l’ora di prendere a calci quei mostri!” “Molto bene! Questo è lo spirito giusto! Kiara?” “Certo, non mi tirerei indietro per niente al mondo! Voglio far vedere a tutti quanto valgo veramente e uscire da questa storia vincitrice e orgogliosa di me stessa!!!” “Quanta grinta e coraggio! Benissimo, continua così! Sarah? Tu invece?” “Certo, che domande! Se vanno mia madre e mio padre!” “Ok, brava. E tu, Negi?” “No, no, grazie. Io resterò qui al sicuro con mia madre e mio padre. Non si può morire a 8 anni. No, no, non si può…” “Okay, qui abbiamo finito. I grandi partecipano tutti?” “Le donne nò, Karot. È troppo rischioso.” “Hai ragione, Vegeta. Vedremo di tenerle fuori.” “Ehi, ma come sarebbe?! Io e Bulma vogliamo combattere!” “Kiki, ti prego, non rendere difficile la situazione…” “Kiki ha ragione, perché C18 può combattere e noi nò?!” “Forse perché anni fa ha dato buon filo da torcere anche a tuo marito, Bulma!” “Uff, voi maschi siete sempe così…così…” “…odiosi!” Dissero all’uninsolo le due, che uscirono dalla stanza assieme a Yanko, Mina e Negi. “Qualcun altro non se la sente?” “No, no, Goku. Noi siamo tutti con te!” “Anch’io, Karot.” “Panpion?” “Sì, voglio vendicare il mio popolo!” “Ok, allora siamo tutti. Io mi teletrasporto al palazzo del supremo a chiedere rinforzi. Non si sa mai se ‘vecchi amici’ potrebbero darci una mano. Ciao!” “Ma di chi stava parlando?” “Mmmm…” “MA CERTO!” Esultò Gohan. “Papà è andato a chiamare Kaioshin e Kibit, ne sono convinto!” “Già, e forze li farà allenare nella Stanza dello Spirito e del Tempo!” “HURRA!” “Ehi, aspettate! Io vado a chiamare Videl!” “Fa presto, fratellone!” “Okay. Iniziamo con gravità 10.” Disse Junior premendo un tasto della pulsantiera di comando. Crili e Goten caddero a terra con la faccia sul pavimento. “…Vogliamo fare 7?” “Cominciamo bene…” Sussurrò Kiara. Con gravità 7, anche se con fatica, il syan riusciva a muoversi piuttosto bene e stava sempre in coppia con Trunks e Kiara. “Ho programmato il computer. Ogni 20 minuti, la gravità si alzerà di 1 grado.” Informò Vegeta. “Bene, papà, mancano solo 15 minuti!” Diceva Kiara mentre tirava calci e pugni e, addirittura, volava. “Ma come fa?” “Beh, lei si allena molto duramente e sa resistere fino a gravità 95. Io fino a 100!”
“Uaoh, Trunks! È stupefacente!” “Lo so, Sarah! E sapere di essere uno dei più forti in famiglia mi piace tantissimo!” “Ehi, Trunks…” “Si, Kiara.” “Senti, tu stai con Sarah. Cioè, voi allenatevi insieme per un po. Io penso a Goten.” “Perché?” Kiara indicò il povero ragazzino che, evidentemente, non aveva mai superato la gravità normale. “Avanti, come pensi di diventare un Syan come si deve se continui così? Su, torna normale. Se ti trasformi in Super Syan fatichi il doppio. “Uh, hai ragione…” “Forza, adesso ti attacco, tu difenditi e attaccami a tua volta, capito?” “Sì, sono prono.” “Via!” Kiara fece partire una serie di calci, pugni e gomitate a non finire e il povero Goten riusciva a pararli ed evitarli tutti per miracolo. “Ehi, basta, basta, non ce la faccio più! Kiara smettila di colpirmi, ahi, mi hai preso!” “Zitto, para ed evita!” “Ahi, aih, ohi, basta, basta…Ho detto…BASTA!!!” “Ma cosa…” Goten si trasformò in Super Syan e diede un pugno a Kiara che cadde a terra. “AH, COS’HÒ FATTO?!?!” Goten si avvicinò a Kiara e si accorse che aveva una guancia tutta rossa. “Scusa, scusa, scusa, non volevo! Mi sono arrabbiato e…” “…e hai perso il controllo.” “Sì, sì! Ma…” “Bravo.” “Come?” “Bravo! Devi arrabbiarti! Per superare il limite del Super Syan e diventare più forte devi solo arrabbiarti. E ora, ARRABBIATI!!!” Kiara continuò a sferrargli calci e pugni e stavolta Goten li parava con meno fatica e con più naturalezza. All’improvviso si aprì la porta della stanza e comparvero Gohan e Videl. “Ciao, ce l’avete fatta!” “Scusate, ma la gravità è già a 9…” “Non fa niente!” Rispose energica Videl. “Continuiamo!” Videl si mise ad allenarsi contro Gohan ed entrambi erano molto forti. “Sapevo che continuare ad allenarmi con mio padre un giorno avrebbe dato i suoi frutti e mi sarebbe servito a qualcosa!” “Bene così, Videl! Metti più forza sui calci! Devi piegare in due il tuo avversario!” “Come, così?” “AHIO! HO DETTO IL TUO AVVERSARIO, NON ME!” “Ih, ih, ih! Scusa, Gohan!” “Dai, continuiamo!” Dal nulla apparve anche Goku. “Bene, ora abbiamo altri due amici dalla nostra parte!”


CAPITOLO 5
13 ore alla fine.

“Su, forza, ragazzi! Mancano solo 13 ore all’Arrivo di quei temibili mostri, date il meglio di voi stessi!” Li incoraggiava Goku mentre si allenava con Vegeta. “A quanto stiamo?” “Gravità 18.” “Ancora? Ecco perché mi sentivo così leggero!” Ad un certo punto, Kiara si avvicinò a Goku, chiedendogli se poteva allenarsi con lei. Goku accettò. Ora le coppie erano: Goku e Kiara, Trunks e Vegeta e Goten con Sarah. “Sai, mi hanno detto che…Anf…sei l’essere più forte dell’universo e…Anf… hai superato di gran lunga il limite del Super Syan e hai raggiunto addirittura il 3° livello…” “Vero…Certo che metti molta grinta nei tuoi attacchi, sei quasi riuscita a farmi male!” “E questo me lo consideri un complimento?!” Disse Kiara, un po offesa, che mise ancora più forza e potenza nei suoi calci e pugni. ‘È tale e quale al padre. Meglio tenerla d’occhio, all’arrivo dei mostri potrebbe diventare pericolosamente impulsiva. Ora è meglio che comincio ad attaccare anch’io!’ “Ahi, ohi, piano!”
“Non dirmi che ti sto facendo male!” “Non provocarmi, Goku! AAAH!!!” Kiara si trasformò in Super Syan e Goku si domandò come faceva a trasformarsi a gravità 25. dopotutto era ancora una ragazzina. Kiara si mise a parare tutti i colpi di Goku e lo attaccò con ancora più forza. “Sai, io so resistere trasformata fino a gravità 95. Poi, non sono più solo una ragazzina, come pensi tu.” “Come? Ma come hai…?” “Leggo nel pensiero. È una cosa molto vantaggiosa, sai?” “Me l’immagino! Sai, credo che imparerò molto di più allenandomi con te che con Vegeta!” Kiara sorrise. “Bulma mi ha detto che hai già superato il limite del syan. Gliel’hà detto tuo padre.” “Vero. Sono fortissima!” E, detto questo, diede un pugno in pancia a Goku, che fece una smorfia di dolore. “Ahia! Uaoh, sei riuscita a farmi male!” “Mai sottovalutare l’avversario!” “Me l’hai letto nel pensiero?” “Nò, me l’hà detto Goten.” Gravità 30. Stava raggiungendo rapidamente 100. Crili era a dir poco stremato. “C18…Anf…facciamo una…Pant…una pausa?” “Ma che ti prende? Non mi dire che sei già stanco. Nostra figlia si muove a suo agio anche a questa gravità e tu invece…” “Va bene, va bene… Continuiamo…” “Vai, figliolo! Qualche volta calcia anche dal basso, così farai cadere i tuoi avversari e sarà più facile attaccarli.” “Come? Così?” Trunks si abbassò, appoggiandosi solo ad un braccio e tirò un calcio sulle gambe del padre che, però, saltò e lo mancò. “Sì, così.” Trunks era un po indispettito. Avrebbe voluto farlo cadere e dimostrare che se la sapeva cavare anche con avversari più grandi e forti di lui! “Quando combatti non puoi basarti solo sugli attacchi magici, ma anche alle semplici arti marziali, capito? Goten? Goten, mi ascolti? Goten!” Goten si era incantato a guardare Kiara mentre si allenava con suo padre. Quant’era brava! Era riuscita pure a colpirlo! “Goten, se non mi pesti attenzione sarò costretta a…” “Sì, sì, lo so…” “Eh? Oh, va bene! Colpo del sole!” Un raggio di luce colpì Goten che, finalmente, spostò lo sguardo da Kiara al pavimento, aspettando che i colori si facessero più chiari e nitidi. “Scusa, Goten. Ma non puoi sempre distrarti a guardarla…” “Guardare chi?” Disse Goten che, finalmente, aveva ricominciato a vederci bene. “Kiara, chi sennò!” “Eh? Ma che dici?” “Oh, non venire a dirmi che non ti sei innamorato di quella là!” “Ehi, non chiamarla ‘quella là’!” “Ecco, lo vedi! Ho fatto una prova e ho ottenuto il risultato che volevo!” “Oh, Sarah, sei odiosa! Io mi alleno con Videl, visto che ora mio fratello è andato da Junior!” “Goten, aspetta! Goten! Uff…Se n’è andato…” “Ehi, Videl! Posso allenarmi con te?” “Certo, Goten! Dai, fammi vedere di cosa sei capace!” “Ti accontento subito!” La gravità ora era salita a 40. “Bene, ragazzi! Tenete duro!” “Zitto e non deconcentrarti! Occhi a me!” “Eh, eh, hai ragione, Kiara!” “Come sempre!” All’improvviso la porta dell’enorme stanza si aprì e la gravità tornò a 5. “È ora dello spuntino!” “MAMMA!!!” Urlarono in coro Trunks e Kiara. “Mamma, qui ci stiamo allenando!” “Siamo al culmine delle energie, non abbiamo bisogno di altre proteine!” “Bulma…ti prego…” “Poche storie! Uscite da questa camera di tortura e venite in giardino che si mangia! Io, Kiki, Yanko, Mina, Negi e la principessa abbiamo un po ripulito! Ora è tutto come nuovo! Senza di Nami non ce l’avremo mai fatta!” “Bene, mamma… Ora puoi andare?” “Nò, ho detto! Tutti fuori, abbiamo preparato dei dolci panna e cioccolato!” “Io non me lo faccio ripetere due volte!” Disse convinto Crili. “Oh, anch’io! Dopotutto mi conoscete! Quando si parla di cibo…” “Papà!” “Dai, Gohan! Venite, su!” “Okay…”
I nostri amici fecero un delizioso banchetto all’aperto e, finiti i dolci, furono tutti felici e sazi. “Sapete che vi dico? Ci voleva proprio questa scorpacciata di energie!” “Oh, Trunks, sei un pozzo senza fondo!” “Oh, ha parlato la meglio!” “E con questo che vuoi dire!” “Niente…” “Parla o ti strozzo!” “Ma se non riesci neanche ad allenarti a gravità 100 o fare un calcio basso!” “E SAI PERCHÉ NON NE SONO CAPACE?!?!” Kiara cominciò ad alzare la voce e tutti, compreso Vegeta, si girarono verso di lei e Trunks, desiderosi di vedere la scena. “Nò. E sinceramente non…” “NON NE SONO CAPACE PERCHÉ PAPÀ CONTINUA AD ALLENARSI SEMPRE CON TE! SE UNA VOLTA LO FA CON ME, LE ALTRE 99 SONO CON TE!!! E SE HO SUPERATO IL LIMITE DEL SUPER SYAN IN 2 GIORNI È SOLO PER DIMOSTRARGLI CHE ANCHE IO SONO DEGNA DI STIMA E FIDUCIA!!!” Vegeta era allibito. Si fece un rapido esame di coscienza e si accorse che dava sempre molte più attenzioni a Trunks che a Kiara. “IO SONO PIÙ FORTE DI TE E IN UN MODO O NELL’ALTRO LO DIMOSTRERÒ!!!” Kiara, con le lacrime agli occhi, si trasformò in Super Syan e volò via a tutta velocità. Goten, senza pensarci due volte, le volò dietro. Trunks stava per fare lo stesso, ma Vegeta lo fermò. “Vado io.” Trunks abbassò la testa e si mise seduto. Non pensava che sua sorella volesse dimostrare quanto valeva per non essere considerata inferiore. Il ragazzo si sentiva terribilmente in colpa, anche perché in 13 anni della sua vita non aveva mai fatto piangere sua sorella. Mai. Basta, aveva deciso. Sarebbe andato da sua sorella. “AAAH!!!” Si trasformò e partì. “TRUNKS!!!” “È inutile Bulma. Ormai non può fermarlo nessuno.” “Uff…Perché i miei figli sono tutti così impulsivi? Almeno la femmina poteva assomigliare un po più a me?!” Kiara s’infiltrò di volata in una grotta dentro una montagna appuntita. Goten, che da dietro non l’aveva persa di vista un momento, si precipitò in picchiata nella grotta trovandosi faccia a faccia con la ragazza, che piangeva a dirotto. “Ehi, su…Non fare così…Una vera syan…” “ME NE INFISCHIO!!!” “Già…Anch’io…” “Che ci fai qui? Mi hai seguita, per caso?” “No, no! Volevo solo fare un giretto e, all’improvviso, ho sentito qualcuno che…” “A 5 KM DA CASA MIA?!” “E allora? Ho fatto un giretto un po lungo…” “Sai una cosa?” “Cosa?” “Sono felice che tu sia qui.” “Sì, anch’io…” Kiara lo guardò storto e tutt’ e due si misero a ridere. “Sai, dietro di me avevo percepito chiaramente anche l’aura di tuo padre, ma evidentemente l’abbiamo seminato…” “Meglio. Non ho voglia di parlarci.” “Posso darti un consiglio? Ti conviene tornare normale e abbassare al minimo la tua aura se non vuoi che ti trovi.” “Sì, hai ragione.” Detto fatto. La ragazza fece ciò che le aveva detto l’amico. “Ehi, questa è l’aura di Trunks!” “Mamma mia, è vicinissimo! Non voglio che mi trovi!” “Sta scendendo verso di noi!” “Presto, Goten! Dietro quello rocce!” “KIARAAA!!! KIARAAA!!!” La grotta cominciò a tremare e una roccia si staccò dal soffitto. “Oh, montagna piuttosto deboluccia!” “Che tonto…” “Uff, controlliamo da un’altra parte!” “È andato?” “Andato.” “Fiuuu…” Kiara, per rialzarsi, si appoggiò ad una pietra lunga e appuntita. Essa si piegò come una leva e i due finirono catapultati in un lungo e buio tunnel. “Ahia… Ma che diamine…” “Meglio tornare su.” Goten annuì e i due spiccarono il volo, ma sulle loro teste non c’era neanche un’apertura. “Ma cosa…” “Siamo in trappola!” “Trasformiamoci, non si sa mai.” “Sì! AAAH!!!” “AAAH!!!”

CAPITOLO 6
La base segreta

“A questo punto non abbiamo molta scelta. Le nostre fiamme faranno luce.” “Non sarà pericoloso?” “Nò, basta tenere solo gli occhi ben aperti!” “Se lo dici tu…” I due ragazzi si avventurarono lungo il tunnel, quando, all’improvviso, Goten notò una luce in lontananza. “Vai, massima velocità!” “Ehi, Kiara, aspettami!!!” Raggiunta la strana luce, i due si trovarono davanti ad una specie di base segreta e non poterono far altro che restare a guardarla a bocca aperta. “Uaoh…” “La cosa non mi convince… Perché qualcuno dovrebbe costruire una specie di…di…di laboratorio segreto proprio dentro una montagna? Meglio indagare! Goten, tu va di là, questa parte la esploro io.” “Okay…” I due ragazzi si divisero e ben presto Goten si trovò di fronte ad una nuova strana forma di vita racchiusa in una grande boccetta di vetro. “Caspita… Chissà cos’è… Oh, è alimentata da quei computer…” Goten allungò la mano per toccarla, ma Kiara glielo impedì afferrandogli il braccio. “Cautela, Goten. Non sappiamo di che cosa si tratti, forse se la tocchi scatterà un qualche allarme o che so io. Sai, se non ono stati i nostri a creare quest’affare, dobbiamo sbarazzarcene prima che combini qualche guaio, anche in futuro!” “Mio padre ha detto che proprio così è nato Cell, creato da una mente contorta e malvagia.” “Il dottor Gelo, sì lo so, me ne ha parlato anche il mio.” “Allora? Lo distruggiamo?” “Sì, ma con un colpo solo. Un colpo perfetto.” “Vuoi avere tu questo pia…” “Certo, Goten! Grazie!” Si fece avanti la ragazza che, in un lampo, si trasformò in Super Syan e creò una grande sfera di energia che spazzò via tutti l’essere e mise in tilt tutti i computer. “Ma che sta succedendo qui?!” “Presto, Goten, sta arrivando qualcuno!” “Nascondiamoci lì dietro!” “Sì!” I due si nascosero per bene e abbassarono al minimo la propria aura. “AAAAH!!! MAMMA MIA!!!!” Urlò il mostro in divisa, trovando davanti a sé un grande lavoro mandato letteralmente in fumo. “MA COME È POTUTO SUCCEDERE?! OH, NO, I SUPREMI ESSERI NON SARANNO AFFATTO CONTENTI!!! MAMMA MIA, CHI È STATO?!?!” Girava intorno ai computer per vedere se si poteva ancora recuperare qualcosa, ma non c’era niente da fare. “MEGLIO CONTATTARE GLI ESSERI SUPREMI!” Il mostro, un po basso e grassottello, si diresse verso la pulsantiera di comando e dallo schermo apparve il volto di un essere orrendo, dall’aria molto avida e malvagia. “Pssst, Goten. Quello deve essere per forza Pash.” “Eh?” “Sì, è proprio come l’aveva descritto Panpion…” “Uff, non sono tanto entusiasta all’idea di dovermi confrontare con lui…” “Shhh, fammi sentire cosa si dicono!” “COSA VORRESTI DIRE, PEZZO DI INCAPACE?! COME PUÒ DIDO ESSERSI POLVERIZZATO DA SOLO, EH?!” “Io…Io non lo so, capo, davvero…” “Oh, certo! E adesso mi verrai a dire che è stato sempre lui a mandare tutti i computer in tilt, eh? Eh?” “Ma… Io non sono stato, signore, ve lo giuro!” “MA CERTO CHE NON SEI STATO TU, CRETINO! Mi stavo riferendo a QUALCUN ALTRO, che forse si è intrufolato di nascosto nella nostra base segreta…” “Ma, signore… Qui non c’è nessuno…Io…non vedo nessuno…”
“MA CERTO, IDIOTA! NON CREDI CHE ‘QUESTO QUALCUNO’ SI SIA NASCOSTO DA QUALCHE PARTE PER NON FARSI SCOPRIRE?! Cercalo e fammi sapere, io intanto anticiperò il nostro arrivo… E fa che non ci siano altre complicazioni! Sappi che la perdita di Dido è già un grande e grosso problema!” “Certo, Pash, non ti deluderò…” La schermata si spense da sola e il mostro restò immobile a fissarla. “So che sei qui, chiunque tu sia, ti conviene uscire dal tuo nascondiglio e affrontarmi! Oh, ma forse sei un codardo!” “NIENTE AFFATTO, SCIMMIONE!!!” “SSSSHHHH!!! Ma sei impazzita?!?!?!” “COME?! CHI OSA DARMI DELLO SCIMMIONE, EH?” “Beh, ti sei mai guardato allo specchio? Ah, uno scimmione sarebbe già più decoroso e guardabile di te!” “UUUH, PICCOLO INSOLENTE!!!” “Ehi, sono una ragazza!” “E SAPPI CHE NON AVRÒ COMUNQUE PIETÀ PER TE!!!” “Solo se riesci a trovarmi, scimmione!” “IMPERTINENTE! SEI STATA TU A METTERMI NEI GUAI?” “Certo, chi sennò?” “AAAH, APETTA SOLO CHE TI TROVI…” “Non fa niente, esco io allo scoperto!” La piccola Super Syan uscì dal suo nascondiglio assieme a Goten, anche lui trasformato. “MA VOI SIETE…SIETE PROPRIO…” “Syan. Perché, non ti sta bene…scimmione?” “AH, TI CI METTI ANCHE TU ADESSO?! PICCOLI MOCCIOSI, GIURO CHE NON UCIRETE VIVI DI QUI!” Kiara, rapida come una scheggia, volò dietro al mostro sussurrando con la voce più dolce e convinta che avesse mai usato: “Lo vedremo…” E così detto gli sferrò un potentissimo e altrettanto doloroso pugno che lo stese. “UAOH, GRANDE!!! SEI MITICA, UNICA!!!” “Dai, Goten, usciamo di qua.” “Sì!” “Ma prima…” Con lo stesso attacco di prima, rase al suolo l’intera base segreta. Goten trasse però in salvo la guardia ed entrambi i ragazzi sfrecciarono verso l’uscita. “Fiuuu…Appena in tempo!” “Perché hai salvato quella specie di ramarro gigante?” “Forse, se lo portiamo dai nostri, parlerà e ci darà dove, come e quando gli invasori attaccheranno la Terra!” “Bene, buona idea. Andiamo!” Kiara si era del tutto scordata della lite con il fratello e, assieme a Goten, arrivò a casa in meno di un minuto. “KIARAAA!!!” “Mamma… Non mi stringere così… SOFFOCO!” Finalmente Bulma si decise a lasciare la figlia, che si riprese dal traumatico abbraccio. “GOTEN!!! MA… CHI È QUEL BRUTTO ESSERE???” “Mamma, va a chiamare papà e Vegeta.” “Che storia è mai questa?!” “Ti prego!” “Mamma, vai anche tu! È importante! Riguarda l’incolumità dell’intero pianeta Terra!” “Oh, e va bene! Kiki, andiamo!” Le due mamme si avviarono sconcertate e, finalmente, tutti i papà erano presenti all’appello. “Allora, Goten, che storia è mai questa?” “Già, e chi è quest’orrendo scimmione?” Domandò inorridito Vegeta. “È una spia dei presunti invasori che domani arriveranno sulla Terra!” Già, l’abbiamo sorpreso mentre parlava con Pash!” “Sì, e Kiara ha distrutto un piccolo essere che stava crescendo in una boccetta di vetro! Secondo lei poteva diventare una minaccia come Cell! Ah, ha anche distrutto la sua base segreta!” “Ottimo lavoro.” Si congratulò Vegeta, facendo arrossire la figlia. “Sì, beh, grazie…” “Bene, e ora interroghiamo il nostro ‘amico’…” Vegeta strinse i pugni davanti al mostro dicendo: “Non vedo l’ora di strangolarlo per bene questo qui!” Il mostro deglutì rumorosamente. “Lasciatelo a noi, ragazzi. Ah…” Goku si avvicinò a Kiara, sussurrandogli nell’orecchio: “C’è qualcuno che vorrebbe parlarti nella tua stanza, credo che dovresti andare a controllare.”
E, improvvisamente, se ne andò. “Cosa? Che si tratti di Trunks?” “Eh? Che ti ha detto mio padre? Eh, eh? Che ti ha detto?” “Taci, resta qui io…io devo andare…un attimo…” E, preso il volo, si diresse verso la sua camera. La finestra era aperta e lei entrò. Trovò Trunks seduto sopra il letto, che gli fece segno di sedersi vicino a lui. Kiara si sedette. “Si? Goku ha detto che volevi vedermi…” Senza preavviso, il ragazzo abbracciò la sorella. Kiara rimase allibita, ma in cuor suo aveva capito benissimo il messaggio e tutte quelle parole che conteneva quell’abbraccio. Una lacrima le scese dal volto e, a sua volta, strinse a se il fratello. ‘Che carini…’ Pensò Goten mentre li spiava dalla finestra. “GOTEEEN!!! CHE FAI LASSÙ???!!!” L’urlo della madre fece perdere la concentrazione al povero ragazzino, che precipitò inesorabilmente sui cespugli del giardino. “AAAAHIAAAA!!!” Sentito il busso e lo schiamazzo, i due fratelli si precipitarono a guardare dalla finestra e videro Goten disteso sui loro cespugli. “NON PREOCCUPATEVI, STO BENE!!!”

CAPITOLO 7
La catastrofe

Erano passate ormai 2 intere ore da quando Goku e Vegeta avevano portato con loro la vecchia e brutta spia, e ormai mancava poco alla fine dell’interrogatorio. Kiara, Trunks e Goten erano seduti sotto il gazebo e osservavano Nami che raccoglieva dei fiori. “Patetico, non trovate?” “Non essere così dura con lei, in fondo non è una terrestre…” “No, infatti. È una brutta racchia.” “Kiara!” “Scusa, si può sapere che ti ha fatto?” “Niente, ma io le so riconoscere subito le persone affidabili da quelle…” Si fermò un attimo e la osservò ancora. “…meno affidabili…” “Ma se non ci hai mai parlato!” “Secondo me, caro Goten, la nostra Kiara è solo gelosa della principessina, visto che è molto più carina di lei…” Insinuò Trunks facendo gli occhi accusatori e maliziosi alla sorella. “NIENTE AFFATTO, FIGURIAMOCI!” “Già, poi a me non sembra tanto più bella di tua sorella. Anzi, è anche un po bruttina…” “VEDI?!” Gli urlò contro Kiara. “Sai benissimo il perché delle parole di Goten!” “Non centra niente il fatto che lui è…” “MA VOLETE STARE ZITTI???!!!” Si alzò di scatto Goten. Evidentemente non gli piaceva il fatto che si parlasse così dei suoi sentimenti. “Ehi, amico, calmati!” Goten si rimise seduto con la stessa rapidità di come si era alzato. La principessa, che aveva assistito alla discussione, si mise a ridere a crepapelle, avvicinandosi a Goten. “Sei molto buffo!” “Oh, eh, grazie!” “Sì, e anche molto carino!” Goten arrossì e Kiara, con uno scatto, si piazzò in mezzo ai due, allungando le distanze tra di loro. “Erm, scusa, non hai niente altro da fare? La Terra è immensa, non avresti voglia di visitarla e fare un giro turistico?!” “Davvero potresti farmi da guida? Oh, grazie, Kiara! Sono così contenta di poter visitare meglio la Terra!” “Eh? Io veramente non…” “Ti preeego! Non mi caccerò nei guai, te lo prometto!” “Oh, va bene… Anche se non mi fido molto della tua promessa…” “Sì! Vado ad avvertire Panpion!” E così detto, la ragazza si precipitò a chiamare l’amico, felice come una pasqua. “Ma chi me l’hà fatto fare!” Sospirò, alzando gli occhi al cielo.
Non sentendo qualche commento idiota di Trunks, si voltò per vedere se c’era ancora.
Quando si girò, vide un Goten stupefatto come non mai e il fratello che la fissava con occhi maliziosi e con un’espressione da ‘lo sapevo, lo sospettavo…’. “Beh? Che c’è? Cos’hai da guardare in quel modo, tu?!” “Ah, lo immaginavo…” “Immaginavi cosa?” “Lo sapevo…” “Sapevi cosa!” “Lo sospettavo…” “Sospettavi cosa, Trunks?!”
“Sì, ne ero certo…” “DI COSAAA???!!!!!!” “Ehi, calma… Beh, io sapevo che, in qualche modo, tenevi più di quanto immaginassi, al ragazzino che sta accanto a me…” “Cosa centra Goten?” “SEI GE-LO-SA!!!” “C-c-cosa??!!”
Kiara era vistosamente arrossita e Goten non credeva ai propri occhi. “Ma sì, ammettilo! Ti abbiamo visto quando hai impedito alla principessina di fare la cascamorta con ‘IL TUO RAGAZZO’!!!” Kiara prese il fratello per il colletto della maglietta e se l’avvicinò. “Non dire altro. Non sopporto quelli che farfugliano inutilmente. Taci. Ora.” “Non c’è bisogno di riscaldarsi…E lasciami!” Con uno spintone, Trunks si liberò dalla presa della sorella, che prese il volo e se ne andò. “È cotta!” Affermò convinto Trunks, alzando il pollice a Goten, in segno di vittoria. Goten deglutì rumorosamente. “Ehi, amico, che ne dici di andare a vedere come se la cava Kiara nel fare da guida!” Propose il ragazzo, facendo l’occhiolino a Goten, che annuì entusiasta. “Dai, muoviti… La Terra è grande e c’è molto da vedere!” “Vuoi dire che mi farai vedere tutta, ma proprio tutta la Terra?” “Ma no, sciocca! Il mio era solo una battuta!” “Oh…” Nami sembrava delusa. “Ammireremo tutto lo splendore della città dell’ovest; gireremo per i negozi; faremo shopping; compreremo tanti dolcetti nella mia pasticceria preferita…” “Ah, bello!” Nami si era ripresa d’animo e sembrava più attiva e vivace di prima. “Scendiamo qui!” Le due ragazze si fermarono nel negozio più bello e costoso della città, seguite di nascosto da Trunks e Goten. “Ehi, Goten, ricorda: dobbiamo assolutamente mimetizzarci con l’ambiente!” “Sì, io provo questo cappello e questi occhiali da sole!” “Oh, guarda, due sciarpe! Tieni!” “Uffa, perché a me proprio quella rosa?!” “Su, quante storie! Oh…Così sembri un vero commesso!” “Ssssh!!! Stanno arrivando! Che faccio?” “Fai finta di essere per davvero un commesso, io sto qui dietro e faccio finta di vedere alcune cose…” “Salve, mi scusi, saprebbe dirmi quanto costa questa maglietta, cortesemente?” Kiara portava una maglietta bianca con una esagerata e provocante scollatura. Goten rimase senza fiato. “Erm……Le sta molto bene questa maglietta, signorina…” “Grazie!” Dal camerino uscì anche Nami con una canottiera altrettanto scollata e un paio di pantaloncini corti. Stavolta fu il turno di Trunks a rimanere senza fiato. “Sì, e, per piacere, mi può dire quanto costano questi?” “Beh, ecco, questi, vediamo…Io…vado a controllare…” E in un lampo, Goten si dileguò. “Kiara, secondo te quel tipo aveva qualche problemino?” “Beh, è evidente…” “Guarda, chiediamolo a quella commessa laggiù!” Le due ragazze si avviarono verso la commessa, mentre Goten e Trunks si erano nascosti dietro in camerino. “Uff, mi levo di dosso questa roba che sto soffocando!” “Certo che…Nami è davvero carina…” “Dici così perché non hai visto tua sorella! Uaoh…” “Ehi, ricordati che è sempre mia sorella!” “Beh, di certo, in fatto di bellezza, non ti assomiglia affatto…” “E con questo cosa vuoi dire?!” Goten scoppiò a ridere. “Niente, stavo solo scherzando!” “Sì, sì, molto divertente…” “Ehi, Trunks, se ne stanno andando!” “Sì, e hanno già indosso gli abiti nuovi…” “Dai, andiamo!” I due seguirono a distanza le ragazze, finchè una piccola scossa non fece sobbalzare tutti. “MA-MA… MA COSA SUCCEDE?!” “AAAH!!!” La scossa fu seguita da spaccature nel terreno e da un’altra scossa, ancora più forte e violenta della prima. “TUTTO QUESTO NON È AFFATTO NORMALE!” “KIARAAA!!! ANDIAMOCENE!!!” “TU VOLA SOPRA QUEL PALO, IO PENSO ALLE VORAGINI…” ‘E a salvare chi sta per finirci dentro…’ Pensò Kiara. “AIUTOOO!!! MAMMAAA!!!” Una piccola bambina bionda stava precipitando in una voragine, ma la ragazza si precipitò su di lei e la riportò tra le braccia della madre. “PRESTO, ANDATEVENE DI QUI, EVAQUATE IL POSTO!!! PRESTOOO!!!” Questa volta, era un’intera fila di auto piene di persone che stavano per fare una finaccia. “USCITE DALLE MACCHINE!!! PRESTO, USCITE!!!” Il panico era troppo e nessuno si mosse. Kiara si fiondò nella voragine e con una potente onda di energia impedì che le macchine finirono spiaccicate sul fondo della Terra. All’improvviso, dall’alto le cadde addosso un intero camion e Goten, con una velocità che farebbe invidia anche alla luce stessa, si precipitò su di lei, traendola in salvo. Il camion, pieno di benzina, si fracassò a terra, esplodendo. Panico generale. Tante vite innocenti persero la vita in quei pochi e orribili secondi, quando, tutto d’un tratto, la scossa cessò. Kiara restava svenuta tra le braccia di Goten ormai trasformato in Super Syan come Trunks, che aveva fatto il possibile per salvare più vite che poteva. “COME STA?” “È solo svenuta…” “Dai, Goten, andiamo via di qui prima che qualcuno possa vederci!” “Sì…” “Ehi, Nami, vieni!” “A-arrivo!” I tre si diressero in fretta e furia a casa, dove trovarono un grande scudo creato da Vegeta, che aveva protetto la casa e i suoi abitanti dalla scossa. “MAMMA, PAPÀ!!!” “TRUNKS!!!” “PAPÀ!!!” “GOTEN!!!” Il ragazzino tornò normale e fece vedere Kiara al padre a ai presenti. “Cosa le è successo?” Domandò Vegeta, con il suo tono rigido e severo. “È…è svenuta…” “Kiara stava rischiando di essere schiacciata da un camion, ma Goten l’hà salvata!” Spiegò tutto d’un fiato Trunks. “Io ho salvato più vite che potevo, ma…” “Il drago Shenron risolverà ogni cosa.” Lo rassicurò Goku. Intanto, portiamo la ragazza a letto, di sopra. Ci vuole un bel riposo.” “Ce la porto io papà!” Goten prese la ragazza e la portò, veloce come un fulmine, in camera sua. “Dov’è Nami?” Chiese Panpion. La ragazza fece capolino dietro Trunks. “Principessa, per fortuna siete sana e salva!” “Papà,” spiegò Trunks ulteriormente. “quelle scosse e quelle voragini non sono un caso. Deve essere stata la conseguenza di un atterraggio. Magari l’atterraggio di un enorme navicella spaziale, e magari proprio la navicella spaziale dei 4 mostri!” “Impossibile, quegli esseri arriveranno sulla Terra solo domani!” “Non è esatto, mio caro Panpion.” Lo corresse Goku. “La nostra…piccola spia, ha detto che Pash e gli altri avevano deciso di anticipare il loro arrivo, quindi…”

CAPITOLO 8
Bacio rubato

“Spero che ti riprenda presto… Potevi fare una brutta fine, lo sai?” Goten era seduto sul letto vicino a Kiara, che invece, ancora svenuta, era sdraiata sul letto. “Perché vuoi mettere in mostra la ragazza che non sei? Io so che tu sei diversa da Vegeta. O almeno, Vegeta quando ancora non era diventato buono. Quando ancora credeva che l’orgoglio e l’onore fossero le cose che davvero contavano nella vita. Se fossi stata come tuo padre, non avresti mai rischiato la vita per qualcun altro. Tu stimi tuo padre, ma non devi per forza imitarlo. Forse sei davvero come lui, ma io non mi darò per
vinto, riuscirò a cambiarti, prima o poi!”
Goten si accorse di parlare letteralmente da solo, visto che la ragazza non era in grado di ascoltarlo. “Uff…Ma stai veramente dormendo o hai sentito ogni parola pronunciata da questo sciocco?” … “Credo che darò per scontata la 1^ ipotesi…” TOC TOC!!! Goten si alzò per aprire la porta e, quando l’aprì, si trovò davanti Nami. “Si? Che c’è?” “Niente, voglio solo entrare.” Rispose lei semplicemente. “Ah…va bene…” La principessa entrò e si sedette s’una sedia. “Sono arrivati.” “Eh? Chi?” “Loro. I mostri. La scossa è stata causa loro.” “È terribile…” “Sì.” “Ah… Pash l’aveva detto che avrebbe anticipato il loro arrivo, ma non immaginavo che…” “Il fatto ha colto tutti alla sprovvista. E il peggio è che non vi siete neanche allenati a dovere.” “Noi siamo fortissimi, non è una tragedia se non ci siamo potuti allenare per bene.” “Sono molto forti.” “Anche Freezer, il Dottor Gelo, C16, C17, C18, Cell, Babidi e Magin Bu erano molto forti, ma li abbiamo sconfitti tutti. Tutti.” “Questi nemici sono diversi. Sono molto più forti degli altri.” “Sono sempre tutti uguali…” “MA LO CAPISCI CHE SIAMO TUTTI IN PERICOLO DI VITA?!?!” “MA LO CAPISCI CHE NON C’È NIENTE DA TEMERE?!?!” “MA COME PUOI DIRE QUESTO?!?! IL SOLO ARRIVO DI QUEI 4 HA FATTO PIÙ DI 1000 VITTIME INNOCENTI!” “CHE IL DRAGO DELLE 7 SFERE RIPORTERÀ IN VITA!” “IL MIO PIANETA È STATO DISTRUTTO DA QUEI 4!!! IL MIO PIANETA ERA 3 VOLTA LA TERRA E IN 3 GIORNI È STATO DISTRUTTO!!! IN 3 GIORNI HO PERSO I MIEI AMICI, IL MIO REGNO E I MIEI GENITORI, COME PUOI DIRE CHE ADESSO NON C’È NIENTE DA TEMERE?!?!?!!!” Goten ammutolì. Non sapeva niente di tutte quelle orribili cose. “Io…Mi dispiace, io…io non sapevo…” “Nessuno sapeva e nessuno vuol sapere.” Lo liquidò la principessa, sedendosi e calmandosi. “Nessuno sapeva.” “E tu… come hai fatto a…” “Sopravvivere? Beh, è stato facile: Panpion, uno dei pochissimi Naoani rimasti in vita, con un incantesimo mi ha fatto rimpicciolire e mi ha chiuso in un barattolo che solo lui sarebbe stato in grado di aprire, è salito su una delle altrettanto poche navicelle spaziali del mio pianeta, e, ricordandosi della leggenda dei 5 famosi Super Syan, si è diretto sulla Terra. Facile come bere un bicchier d’acqua, no?” “Scusa tanto, ma mi puoi dire cosa ti è successo? Mi sembri Kiara 2, la vendetta! Cos’è questo comportamento rigido e autoritario? Non eri la dolce principessa del dolce e pacifico pianeta Nao?” Nami guardò Goten con uno sguardo che ricordava molto l’espressione di un cagnolino abbandonato. Alcune lacrime le solcarono il viso. “Ho paura, Goten. Paura che la stessa catastrofe possa abbattersi sulla Terra. Paura che quei 4 mostri possano ancora cercare di farmi del male, solo perché ho dentro di me una stupida biglia gigante. Paura…” Nami si alzò dalla sedia e abbracciò Goten. “Paura di non rivederti mai più, Goten…” E detto questo, alzò un po la testa e lo baciò. Goten rimase sorpreso dinanzi a quelle parole e a quella reazione, ma non ebbe la forza di scansarsi. Non sapeva che fare, anche perché non aveva mai baciato una ragazza, specialmente una ragazza che non gli piaceva. Cosa fare?
“Allora, avete le coordinate esatte?” “Sì, Goku, grazie al computer di Bulma, si è potuta trovare la fonte delle scosse.” “Vale a dire a 3 Km da qui.” “Ma è terribile!” “Già, sono troppo vicini alla nostra città. Dobbiamo intervenire, fare qualcosa per allontanarli dalla città.” “Non ora, però.” “Goku, dobbiamo agire subito!”
“Lo so, Crili, ma prima voglio vedere bene questi cosiddetti mostri-assassini, studiarli e capire le loro forze e i loro punti deboli.” “Goku ha ragione, non bisogna essere frettolosi.” “Già, Junior. Poi, se ancora non ci sono, i guai non andiamo a cercarceli...” “Giusto, Gohan.” “Uffa, perché dobbiamo sempre aspettare, facciamoli fuori e basta!” “Sono d’accordo con mio figlio, facciamo fuori quei 4 e impediamogli di fare altre vittime innocenti!” “Calmati, Vegeta. Non sappiamo ancora niente di questi tizi. Bulma, qual è con esattezza la città più vicina a loro?” “Non c’è una città, ma un paese, un grande paese di periferia. Evopoli.” “Allora credo che cominceranno ad attaccare lì.” “Cosa stiamo aspettando?” “Sì, andiamo.” “Yuppy!!! Si va!!!” Vegeta fermò Trunks prendendolo per un braccio. “E tu? Dove vorresti andare?” “No, dai, papà! Voglio venire anch’io!” “Questo è solo un giro di perlustrazione, per vedere la forza dei mostri, se dovessero vederti sarebbe dura.” “Starò superattentissimo, te lo prometto!” “Devi stare vicino a Kiara e alla principessa. Tu e Goten dovete proteggerla.” “Ma papà!” “Su, figliolo, entra in casa. Ti prometto che tornerò presto.” E così detto, Vegeta scompigliò i capelli al figlio e prese il volo assieme agli altri. “UFFAAAAA!!!!!” “Su, Trunks, calmati! No è poi la fine del mondo…” “Oh, mamma, non ti ci mettere anche tu!” “Perché non vai a vedere come sta tua sorella? Con lei poi c’è anche Goten, o sbaglio?” “Uff, vado…” Trunks salì in tutta fretta le scale, quando si scontrò con Nami, che correva anche lei nella direzione contraria. “Ahi, ma cos’hai tu da correre così?” “Scusa, devo andare!” E, in fretta e furia, la ragazza uscì in giardino. Quando Trunks aprì la porta della camera, trovò Goten seduto s’una seggiola con l’aria confusa e smarrita. “Ehi, amico, che ti prende? Sembra che hai appena visto un mostro!” Goten alzò la testa e lo guardò fisso. “Mi ha…Mi ha…” “Chi? Cosa?” “Mi ha…mi ha…” “Ohi, ti si è incantato il disco, per caso?” “…mi ha baciato…” “CHI?!?!” “Lei…” “NAMI?!?!” Goten annuì e Trunks si mise seduto sul letto. “Ma tu guarda! Lo sapevo che gatta ci covava…” “Eh?” “Niente… Credo che la cosa non farà molto piacere a mia sorella…” “E neanche a me, se è per questo! Nami è carina, ma non mi piace. Non mi piace per niente.” “Invece io nutro una strana simpatia per quella ragazzina…” “Oh, allora baciala tu, signor Casanova!” “Oh, beh, se proprio ci tieni!” “Trunks!” “Già, scusa, non bisognerebbe parlare di queste cose e distrarsi in questo modo, sta per avere inizio una nuova battaglia!” “Che bello…Non vedo l’ora di misurarmi con quei 4 e far vedere a Kiara quanto valgo!” “Ma scusa, eh, ma perché non glielo dici alla principessina che tu sei innamorato di mia sorella?” “Giusto! Ehi, che ne dici di andare a vedere Pash e quegli altri?” “Negativo, i grandi ci hanno proibito di andare con loro!” “E chi vuole andare con loro! Noi andremo da soli, noi due!” “Mi piace come cominci a pensare, amico! Bene, io sveglio Kiara, tu cerca Panpion e digli di fare la guardia a Nami, ok?” “Volo!”





CAPITOLO 10
Le vittime dei mostri

“Ehi, Trunks!” “Dimmi!” “Almeno sai dov’è che sono i mostri?” “Sì, ho sentito mia madre che lo diceva!” “Bene, allora va avanti tu!” “Che bello, non vedo l’ora di vederli!” “Ah, sentitela! Parla quella che si è addormentata come un sasso!” “Ehi, non è colpa mia se sono svenuta!” “Già, e se non era per Goten, ti assicuro che avresti dormito per molto, molto, molto, mooooolto tempo!” Kiara tacque e superò Trunks, volando davanti a tutti. “Eh, le sorelle…” I 3 Super Syan si diressero in fretta e furia a Evopoli, quando, a 3 km da casa, incrociarono una strana navicella spaziale. “Dev’essere la loro…” “Non mi piace questo posto, forza, proseguiamo verso Evopoli!” “In quella navicella potrebbero esserci dati importanti!” “Pazienza!” “Eddai, Goten! A noi piace vedere gli scontri dal vivo!” “Uffa…” Nel giro di qualche secondo, i ragazzi arrivarono in paese e si nascosero dietro alle rocce in attesa dell’arrivo dei mostri. “Ehi, guardate laggiù!” “Papà!” “Junior, Crili, Gohan…ci sono tutti!” “Sssh! Non vorrete farvi sentire! Vi ricordo che siamo in incognito!” “Già, è vero…” Da una casetta uscirono una bambina e un gattino che giocavano insieme con una pallina. “Ehi, che adorabile micino! È tutto bianco, che amore!” “Kiara? Cos’hai detto?” La ragazza diventò paonazza e, con uno scatto, spostò subito lo sguardo altrove. “Chi, io? Niente, io non ho detto proprio niente! Dev’essere stato il vento…” “Bah, se lo dici tu…” All’improvviso un piccolo terremoto colse tutti di sorpresa, compresi gli abitanti di Evopoli, che cominciarono ad uscire alle proprie case urlando come matti. “Ehi, m-ma che suucceeedee???” “N-non ne ho ideeea!!!” “F-forza, aggraaappatevi alle rocce più salde!” “A-anche per forza!” Dopo una ventina di secondi, la scossa cessò così come era iniziata e, dal nulla, apparve una fitta nube di fumo e polvere. Da essa s’intravidero 4 orrende sagome che, man mano che uscivano dalla nube, potevano benissimo essere riconosciute. “SONO LORO!!!” Urlò con tutto il fiato che aveva in peto Goten. Kiara e Trunks gli tapparono velocemente la bocca e, per fortuna, nessuno lo sentì. Anche perché erano tutti concentrati sui 4 nuovi arrivati. “Sono…sono orrendi…” A centro dei 4 c’era un nanetto rosastro con una lunga barba che gli arrivava fino alla pancia, che somigliava ad un povero e innocuo vecchietto. Aveva però lo sguardo maligno e diabolico, come solo un vero mostro sanguinario ha. Alla sua destra c’erano altri due mostri, che dovevano sicuramente essere Yuva e Tryner. “Ma…ma…ma quello è…” “È…è un…è un…” “È un Syan!” I 3 ragazzi stavano senz’altro parlando di Yuva, che aveva tutti i requisiti per essere facilmente scambiato per un Syan. Infatti il mostro, non solo aveva gli occhi di giaccio da farti tremare di freddo in un caldo pomeriggio d’estate, ma anche l’aria di uno che non perde mai, che ha dietro di se una carriera di vincitore, spezza-vite, sanguinario, depredatore, assassino, orgoglioso, crudele e spietato guerriero. Aveva anche l’autentica uniforme del tipico Syan. L’altro metteva il doppio, se non il triplo, di paura. Era grande, grosso, alto, robusto, con i muscoli d’acciaio, con l’aria di quel tipo senza pietà, avido, conquistatore, terribile, crudele, malvagio, con gli occhi rossi come il sangue. Si dice che gli siano diventati di questo colore a causa di tutto il sangue che ha visto e sparso in tutta la sua vita. Era molto forte e aveva un’aura terribilmente potente e spaventosa, da far tremare anche il più potente dei guerrieri dell’intera galassia. E infine, alla sinistra di Pash, c’era Meio, con due occhi verdi senza pupille, alto una ventina di centimetri più di Pash, orrendo e orribile, da far venire gli incubi per tutte le notti della tua vita. Un brivido di paura percorse la schiena dei ragazzi. “Oh, mamma mia…” “Sono spaventosi…” “E fortissimi anche!” “Anche i grandi sembrano non poco preoccupati!” Infatti, Goku e gli altri, erano perplessi e preoccupati quanto i ragazzi, vedendo in soli 4 individui, la forza di 1000 uomini. “Panpion aveva ragione, non sarà affatto facile…” “Non avremo mai dovuto sottovalutarli!” “Bah, secondo me quegli scimmioni sono i tipici tipi ‘tutto muscoli e niente cervello’!” “No, no, Vegeta. Questi sono diversi. Questi sono forti veramente.” “Tsè! Potrei batterli ad occhi chiusi!” “Uff, Vegeta, non cambierai mai…” “Ehi, ehi! Si stanno avvicinando a quella famiglia!” “Oh, no…Non vorranno mica…” La famiglia in questione, era proprio quella del gattino, con la piccola bambina che lo teneva stretto tra le sue braccia, il papà che abbracciava la mamma e la nonna che aveva in braccio un neonato. “Bene bene… Cos’abbiamo qui? Una famiglia terrestre, eh?” “Che dici, Pash, la faccio fuori io?” “No, Meio, prima divertiamoci un pochino…” Sembra che gli altri 3 mostri abbiano capito le intenzioni del compagno, perché si misero tutti a sghignazzare all’uninsolo. “Ci scusi, signore… Ma-ma voi chi sareste? Cosa volete da noi?” Questo che parlava era il padre. “Salve, signore. Ci scusi lei se abbiamo creato un po di caos nel suo pacifico paesino, ma sa com’è, noi volevamo divertirci un po…” Mentre Pash parlava, gli altri continuavano a ridere sotto i baffi. “E non vi sembra di esservi divertiti abbastanza?! Avete fatto molti danni con quella scossa!” “Ah, davvero? Quindi, in pratica, lei ci sta cacciando via, vero?” “Sì, signore. Le devo chiedere di andarsene dalla mia proprietà.” “Lo sa che non è per niente educato cacciare via degli ospiti? Yuva, ci pensi tu a dare una rapida e sonora lezione di
bon-ton?” Neanche a dirlo, il mostro, che non aspettava altro, si sgranchì le dita e diede tre forti cazzotti al pover’uomo, che cadde a terra privo si sensi. Goku e gli altri strinsero i pugni, mentre Trunks era già pronto a piombargli a dosso e a fargli vedere le stelle. “NOOO!!!” La moglie si buttò addosso al marito, cercando di rianimarlo. La bambina rimaneva in disparte con il gattino, assistendo in prima fila alla morte del padre. La nonna, alla precedente morte del nonno, le aveva detto che il povero vecchio si era solo addormentato per molto e molto tempo, perché doveva recuperare le forze per andare avanti. Ora anche il babbo stava recuperando le forze. Allora perché la mamma piangeva in quel modo? “PERCHÉ L’AVETE FATTO?!?! SIETE DEI MOSTRI!!!!!” “Ma tu guarda, prima ci cacciano e poi ci insultano. Chi vuole avere il piacere di far riabbracciare a questa povera donna il marito? Tryner? Di solito sei tu il più romantico!”
Tra di loro echeggiò una tuonante risata che rimbombò per tutto il paese. Quella doveva essere proprio una gran bella battuta. “Ma certo, amico. Non sopporto di vedere la gente disperata. Poi, due funerali son meglio di uno, no?” Risata generale. Quelli dovevano essere dei gran burloni. Peccato solo che l’argomento delle loro risate fosse la morte degli altri. Tryner prese la donna per la collottola, le diede un fortissimo pugno sulla pancia e la scaraventò a terra con una forza disumana. A quel punto la vecchietta si accasciò a terra in lacrime lasciando intravedere il neonato. La bambina col gattino, invece, cominciava ad essere un po seccata. Prima il babbo, poi la mamma. Ma perché erano tutti così stanchi?! Goku e Junior diedero un forte pugno alla roccia di fianco a loro, che andò in frantumi. “Non solo sono dei gran brutti mostri fuori, ma anche dentro!” “Come hanno potuto?! Non hanno un briciolo di pietà!” “Papà! Papà, dobbiamo fare qualcosa!” Dichiarò con fermezza Gohan. “Dobbiamo resistere. Il drago Shenron li riporterà in vita tutti, dal primo all’ultimo.” Rispose Vegete al posto del fratello. “Sì, figliolo, per ora noi possiamo solo guardare e riserbare il rancore per quando sarà ora di combatterli faccia a faccia.” Gohan strinse i pugni e Videl gli prese una mano. “Andrà tutto bene, Gohan. Abbi fiducia in tuo padre.” Gohan le sorrise. “Oh, la nonnetta! Caspita, non l’avevo vista!” “Errore imperdonabile Pash!” “Beh, vorrà dire che mi farò perdonare…” “Oh, no, vi prego, aspettate… Ho un bambino in braccio! Vi prego, risparmiatelo…” Solo a quel punto, Goku, Gohan, Kiara, Goten, Trunks e tutti gli altri si accorsero del neonato. “Nò, questo non lo possono fare!” Sbraitò Kiara alzandosi di scatto in piedi, pronta a trasformarsi e a partire una volta per tutte all’attacco. “Nò, ferma!” La tirò per una manica Goten. “Scommetto che se neanche mio padre e Vegeta si sono mossi, vuol dire che avranno un piano in mente! Poi, potremo sempre farli tornare in vita grazie alle sfere del drago. Una lacrima scese dal volto di Kiara, che ormai sapeva che la bambina, la nonna, il neonato e l’intero paese avevano i secondi puntati. “Oh, non è giusto!!!” Urlò dando un cazzotto tremendo ad una roccia, frantumandola del tutto. “Oh, beh, allora cambia tutto… Non è vero, ragazzi?” I 3 si piegarono in due dalle risate e Meio decise di stare al gioco. “Verissimo, Pash, verissimo. Beh, allora vuol dire che faremo fuori solo la nonnetta e la bambina.” “Nò, vi prego! Anche lei nò!” “E allora nonnetta ci chiede troppo! Noi non amiamo i tipi che se gli dai un dito si prendono tutto il braccio!” “Già, ora il nostro amico Pash sarà costretto a farvi fuori tutti e tre!” “NOOO!!!” La vecchietta cominciò a correre con tutte le sue forze. Pash creò una sfera rosso-fuoco d’energia e gliela scaraventò contro. “AAAAAH!!!!!” L’attaccò colpì in pieno l’anziana signora e il bambino, che finirono polverizzati. “Uffa, avete finito sì o nò di mandare tutta la mia famiglia a nanna! Guardate che sono ancora le 5! È presto, non abbiamo neppure cenato!” I 4 mostri, davanti a tanta ingenuità, si misero a ridere a crepapelle. “Meio, a questa ci pensi tu?” “Ma certo, Yuva, ma certo. Dopotutto, quando i grandi vanno a nanna, anche le bimbette ingenue devono andare a nanna.” “Ma io non ho sonno!” “Allora facciamo una cosa. Tu adesso ti volti e fai 3 passi in avanti e vedrai che ti addormenti subito!” Qualcuno dei 3, che aveva già capito le intenzioni del compagno, soffocò una risata.
“Ma è una magia?” “Ma ceeerto! Ora vai, su! E buona notte!” “Va bene!” La bambina si voltò e cominciò a contare i passi, sempre col gattino sul grembo. “1…2…” “E TRE!” Urlò il mostro, creando una sfera d’energia che trapassò la bambina e la uccise sul colpo. “Notte-notte!” Gli altri 3 risero come pazzi, un po per l’ingenuità di quella bambina e un po per l’incredibile facilità con cui avevano fatto fuori un’intera famiglia terrestre. “E ora passiamo alle altre 20 famiglie qui in giro!” “Sì, Tryner, ma facciamo in fretta: io voglio massacrare intere città, non patetici paesini di campagna!” “Giusto!” Intanto, nascosti per bene dietro le rocce, i 3 ragazzi avevano assistito all’orrendo massacro. Trunks aveva stretto così forte i pugni che le due mani gli sanguinavano e gli facevano male da morire, Kiara stava piangendo come non mai, incapace di accettare quella orribile fine e Goten aveva chiuso gli occhi per tutto il tempo, stringendoli così forte che neanche una lacrima era potuta scendere. Crili era a dir poco incredulo, C18 disgustata da tanto orrore e cattiveria, Junior aveva una sete di vendetta tremenda, Gohan, che anche lui aveva stretto i pugni per tutto il tempo, dal dolore non si sentiva più le mani, Videl tremava come una foglia, Vegeta ce l’aveva con se stesso per aver dato retta al fratello e per aver permesso che quel massacro avesse luogo e Goku…Goku aveva tutte le emozioni dei suoi amici in un unico punto: il suo cuore. Lui tremava, aveva dolora alle mani, provava un profondo disgusto per quegli esseri, ce l’aveva con se stesso per aver fatto permettere tutto questo, aveva fatto un grande sforzo per trattenere le lacrime e, soprattutto, aveva un’enorme e pericolosa sete di vendetta. Tryner, con un solo e potentissimo colpo, rase letteralmente al suolo l’intera Evopoli e quel che rimaneva dei suoi abitanti ancora nei paraggi (e per ‘nei paraggi’ si intende una cinquantina di metri…). “Okay, andiamocene. Non c’è più niente da fare qui.” “Ehi, ho fame! Fermiamoci alla navicella spaziale per fare rifornimento!” “Andiamo!” “Sì, andiamo!” E così detto, i 4 mostri presero il volo e se ne andarono. Però, proprio mentre se ne stavano andando, Kiara fece capolino dalla montagna rocciosa e Yuva la intravide. “Ehi, fermatevi un attimo!” “Che c’è adesso!” Kiara si rinascose subito dietro la roccia trattenendo il fiato insieme agli altri. “Credo che ci sia una ‘fatina’ dietro queste rocce…” “Ma come? Che sia una superstite?” Insinuò Goku, preoccupato. “Avanti, l’hai visto tu stesso che Tryner li ha fatti fuori tutti! Andiamo!” “Pash, ti dico che dietro queste rocce si nasconde una ragazza…molto carina!” “E va bene, puoi distruggere quella montagna! Ma quella e basta, eh! Poi ce ne andiamo!” “Sì!” Con un colpo netto, l’intera montagna si sgretolò e frantumò davanti agli occhi di tutti. Dietro di essa non c’era nessuno. “La fame ti gioca brutti scherzi, amico!” “Dai, Yuva, dobbiamo andare!” “S-si…” Finalmente Pash, Yuva, Meio e Tryner se ne andarono e 3 ragazzi poterono finalmente riprendere a respirare. “Fiuuu... Per un pelo! Ah, Kiara, tu e il tuo testone! Momenti ci beccavano!” “Cosa?! Se non fosse per me che ho trovato questo buco nella roccia vicina, a quest’ora la ‘fatina’ e i suoi 2 amichetti avrebbero fatto la fine di…” “Sì, sì, ho capito!” “Su, dai, ragazzi! Voliamo via prima che i grandi ci trovino!” “Io credo che i grandi vi hanno già trovato, figliolo!” “PAPÀ?!?!”

CAPITOLO 11
La città dell’est è in pericolo

“PAPÀ?!” Ripeterono in coro anche Kiara e Trunks. “Trunks, mi sembrava di averti già chiaramente detto ‘NO’, quando mi hai chiesto se potevi venire con noi, o sbaglio?” “Beh, teoricamente io non sono venuto con voi, ma con Goten, Kiara…” “Ma che discorsi vai facendo?! Lo capisci che stavate per essere scoperti?!” “Ci dispiace, papà…” “Ah, e lo stesso discorso vale per te, Goten.” “Sì, papà…” All’improvviso un’altra scossa smosse la terra. “Ma…Ma cosa c’è ancora?!” “Sono loro?!?!” Tutto d’un tratto la roccia dove i nostri eroi erano aggrappati cedette, facendo cadere di sotto (con un volo di 7 metri) Crili e Goten che, presi troppo alla sprovvista, non riuscivano a concentrarsi e volare. “CRILI!!!” “GOTEN!!!” Goku e Gohan si precipitarono al salvataggio che, tra panico generale e tanta ansia, si concluse per il meglio. Goku si fiondò su Crili, portandolo sano e salvo a terra, mentre Gohan si era occupato di Goten. La scossa cessò così come era iniziata. “Crili!” C18 si precipitò sul marito, mentre Goku abbracciava il figlioletto e si complimentava con Gohan per ciò che aveva fatto. “Ehi amico, tutto bene?” Chiese Trunks dando una pacca amichevole sulla spalla di Goten. Il ragazzo sorrise ingenuamente. “Eh, eh, stavo meglio prima!” “Sciocco. Lo sai che potevi farti male?” Chiese Kiara giungendo sul posto. Goten arrossì, ma continuò a sorridere. “L’importante è che non ci abbia rimesso la pelle!” “Io non direi, moccioso!” Quelle parole risuonarono nelle orecchie dei presenti come un grosso, spaventoso e terrificante boato. “So-so-sono…” “…LORO!” Tutti, nel medesimo istante, si voltarono con uno scatto verso Pash, che aveva un sorrisino compiaciuto in faccia. Poco dopo arrivò anche il resto della banda. “Avevamo percepito, anche se deboli, alcune aure e abbiamo deciso di scoprire chi ci stava osservando…” “O spiando.” Concluse Yuva. “Eh, eh, eh… Mi piace quell’espressione di terrore e sgomento che hai stampato in faccia, ragazzina. Mi lusinga.” Un brivido percosse Kiara da cima a fondo e, senza che lei avesse dato un comando preciso, i suoi piedi la costrinsero a fare un passo indietro. Non le era mai successa una cosa del genere prima di allora. Quello doveva essere stato il suo istinto. Trunks si mise davanti alla sorella, come per proteggerla da Yuva, che anche prima l’aveva intravista dietro alle rocce. “TI CONVIENE LASCIAR STARE MIA SORELLA, STUPIDO GORILLA, SE DAVVERO CI TIENI ALLA PELLE!!!” Urlò tutto d’un fiato. “Pash, mi è sembrato i sentire il fastidioso ronzio di una mosca. Vogliamo tagliargli le ali…e la lingua?” “Fai pure, tanto dobbiamo eliminarli tutti.” “Questi esseri umani, quand’è che impareranno a tenere la bocca chiusa?” Intanto Yuva era già sceso a terra e si stava dirigendo con aria impassibile verso Trunks. Il ragazzo deglutì rumorosamente e Kiara si accorse che stava stringendo forte i pugni. All’improvviso la risata tuonante di Vegeta fece fermare Yuva. “Ma guarda questi, se la prendono con dei bambini perché non hanno il coraggio di misurarsi con quelli della loro taglia! Questa si che è vigliaccheria!” “Come osi, umano?! Forse terresti più a freno la lingua se sapessi chi siamo noi!” “Già, e spetta a noi decidere se ora tu morrai o vivrai, anche se veramente avremo già deciso da un pezzo!” “Allora perché non vi fate sotto, canaglie!” “Tu! Ti farò diventare un colabrodo, i tuoi amici non sapranno raccoglierti neanche con il cucchiaino!” “Sto già tremando!” “Su, ora basta, Vegeta. Non sappiamo ancora quali sono le loro reali capacità.” “Quali capacità vuoi che abbiano questi 4 pagliacci, Karot!” “Rifletti e sta calmo, Vegeta!” “Sì, umano, ascolta il tuo amichetto!” “Sì, ti conviene!” “MA ANCORA NON L’AVETE CAPITO CHE NOI NON SIAMO ESSERI UMANI?!” Gli urlò per tutta risposta Gohan. “Si, eh?” “E come sarebbe a dire?” Gohan e Goku si fecero un segno di approvazione e, tra gli occhi stupiti e sconcertati dei mostri, si trasformarono in super syan, e così fecero anche Vegeta, Goten, Trunks e Kiara. “MA QUESTI…QUESTI SONO SYAN!!” “NO, È IMPOSSIBILE!” “Non direi proprio!” “Avanti, fatevi sotto!” Urlò Vegeta. “No, oggi no. Abbiamo ancora tante città da distruggere e non vogliamo perdere altro tempo.” “Già, dobbiamo accumulare ancora tanta energia!” Concluse Pash, provocando una risata tra i suoi amici mostri. Con un lampo tutti e 4 sparirono nel nulla. Però, all’improvviso, Yuva ricomparve vicino a Kiara, facendola sussultare. “Non vedo l’ora di eliminarti di persona, giovane syan.” E con lo stesso lampo di prima scomparve. “Vigliacco, prenditela con me se ne hai il coraggio!” Urlò Trunks, infuriato. “Forza, dobbiamo tornare a casa e scoprire quale è la loro prossima tappa!” Propose Crili. “Si, meglio andare da Bulma!” Così i nostri amici si diressero verso casa, ancora increduli e un po spaventati. Arrivati, Goku sembrava molto pensieroso e anche un po preoccupato. “Ehi, papà, qualche problema?” Il primo ad accorgersene fu Gohan. “Gohan, hai notato come l’aura di quel syan continuava a salire vorticosamente mentre parlavamo? Ed era calmo e, a mio parere, rilassato. È strano…e preoccupante.” “Già, ora che mi ci fai pensare è vero. Anch’io ho avvertito quello strano cambiamento. Credi che sia il caso di informare anche gli altri?” “No, non credo. Tanto…sento che ci rincontreremo molto presto.” “La città dell’est è in pericolo!” “Cosa?” Sussultarono contemporaneamente Goku e il figlio. “Sì, è proprio lì che si stanno dirigendo!” “Oh, ma è terribile! Dobbiamo fermarli ad ogni costo o faranno un’altra spaventosa strage!” Commentò Kiara sinceramente preoccupata. “Non voglio che altre persone innocenti vengano uccise, non voglio! Non lo permetterò!” “Accidenti, Kiara ha ragione!” Dal nulla apparvero anche C18 e Sarah. “Dobbiamo fare qualcosa e ci serve più aiuto possibile!” “Sì, questi avversari sono più forti e determinati del previsto!” “Allora? Che stiamo aspettando?” Incitò Crili. “Dobbiamo innanzitutto stare calmi, ragazzi. Ci serve un piano!” “Ma quale piano, Junior! Qui bisogna agire e basta! Agire, non riflettere o pensare!” Lo rimproverò Vegeta. “Però…finora vedo che quei 4 hanno dato più importanza soprattutto a voi syan. Non voglio essere sottovalutata, anche se non ho la stessa vostra potenza!” Ribatté decisa Videl. “Calmati, Videl. Gli faremo vedere noi di che pasta sei fatta!” Disse Gohan mettendo una mano sulla spalla alla ragazza. “Oh, Gohan…Quello di oggi è stato un vero e proprio massacro e io non voglio rimanere immobile, senza fare niente!” “Vedrai, ora avremo la possibilità di riscattarci entrambi!”
Gli occhi azzurri di Videl brillarono e una ciocca dei suoi lunghi capelli neri le coprì il viso. Con una mano Gohan gliela spostò dietro l’orecchio. “Vedrai, andrà tutto bene.” Videl sorrise, abbracciando il fidanzato. Tutti guardavano preoccupati lo schermo del computer di Bulma, seguendo senza batter ciglio gli spostamenti di Pash, Yuva, Meio e Tryner. Cosa sarebbe veramente accaduto? Goten, Trunks e Sarah avevano un brutto presentimento. “Non so, ma sento che sta per succedere qualcosa di poco piacevole…” “Sì, anch’io…” “È strano…” “Cosa? Che abbiamo tutti e tre lo stesso brutto presentimento?” “No, Goten. Senti, sono preoccupato per Kiara.” “Cosa? Kiara? Perché?” “Non l’hò mai vista così…così preoccupata, timorosa, titubante, terrorizzata…” “Già, non era lei quella che voleva prenderli a calci? Quella senza dubbi e timori?” “Sì, ora ho paura che sia lei…ad avere paura.” A Goten ci volle un po per capire il vero significato di quelle parole. “Secondo te sta così per le parole che le ha detto Yuva? Secondo te ha paura che lui possa davvero farla fuori?” “Non lo so, Goten… Non lo so. Lei…lei non ha mai visto la morte in faccia, non ha mai lottato veramente con qualcuno nettamente più forte di lei. Noi almeno…almeno abbiamo combattuto contro Majin Bu e dandogli anche filo da torcere, ma…” “…con la fusione e tutto il resto. Poi neanche mio fratello con 20 ore di dura concentrazione e allenamento era riuscito a tenergli testa, solo mio padre super syan di terzo livello.” “Già, e ora che questi avversari sono tutti molto più forti di quel mostro… Come faremo?”

CAPITOLO 12
Il secondo incontro

“Allora è deciso!” Confermò Kaioshin. “Bene, Gohan. Sei pronto?” “Sì, Signore.” “Bravo, figliolo. Allora, diamo inizio al piano!” Gohan annuì e, con una velocità a dir poco supersonica si diresse verso la grande città. “Bene, Gohan è partito. Ora, fra cinque minuti esatti entriamo in azione anche noi, ok?” “Ok, Junior!” “Spero solo che Gohan riesca a tenerli a bada…” “Lo speriamo tutti, Kibit, lo speriamo tutti…”
Mentre Gohan volava, un’ennesima scossa fece tremare la terra e il ragazzo intuì subito da dove poteva venire. Meglio affrettarsi! Gohan, volando sempre
all’iper-velocità, arrivò in città proprio quando la scossa era terminata. Questo vuol dire che quei 4 stavano per attaccare! Dopo essersi un po guardato intorno e dopo aver constatato di che genere erano stati i danni provocati dalla breve scossa, il ragazzo intravide Pash che volava a pochi metri da lui. “Ehi, tu! Nanetto rosa, dico a te!” Alla parola ‘nanetto rosa’, il mostriciattolo si bloccò all’istante, cercando di capire chi aveva osato dire a lui una cosa del genere. “Ehi, sei cieco, per caso?” “GGGRRR!!! MA SI PUÒ SAPERE CHI STA PARLANDO?! CHI È QUESTO INCOSCIENTE?!?!” “Quà su!” Ora Gohan si trovava faccia a faccia con il nanetto. “Era ora che ti facessi vedere, razza di impertinente! Oh, ma tu sei il ragazzo di oggi… Ma che bella sorpresa, salve Syan!” “Oh, salve a lei, Pash. Allora, dov’è la sua compagnia di gorilla? Non se l’è portata al seguito?” “Veramente Yuva e Meio devono ancora arrivare, intanto io perlustravo un po la zona in cerca di quelli come te!” “Beh, mi hai trovato!” “Sì, e sta certo che ora ti elimino!” “Oh, certo, dicono sempre tutti così!” “Insolente, ti faccio passare io la voglia di fare lo spiritoso!” E così detto, Pash creò una sfera di cristallo e la porse a Gohan. “Tieni, è ho un regalo per te!” “Nò, grazie!” Rispose deciso Gohan. “Non voglio aver niente a che fare con i tuoi stupidi trucchetti!” “Ok, ma se non la prendi, questa sfera farà andare all’altro mondo la persona che a te è più cara, quindi… PRENDI!” Il nanetto tirò la sfera letteralmente addosso a Gohan che, d’istinto, la prese. In un batter d’occhio, il povero ragazzo fu imprigionato nella sfera, che precipitò ad una velocità inaudita verso terra. “Buon viaggio, insignificante e sensibile umano!” Intanto Videl, che era giunta nel luogo prima di tutti solo per vedere che Gohan non si mettesse nei guai, vide la sfera di cristallo cadere a terra e qualcosa dentro di se le disse che doveva a tutti i costi evitare che si frantumasse a terra. Con un balzò l’acchiappò e, con un lampo, Gohan uscì dalla sfera, che andò comunque in mille pezzi. “Gohan!” “Videl!” I due si abbracciarono. “Ma cosa sei venuta a fare qui? Non sono ancora passati cinque minuti!” “Si, ma non mi andava di lasciarti da solo con quei mostri!” “Senza di te io…” “Forza, Gohan, in due ce la faremo senz’altro!” “Si, guarda! Pash è laggiù!” “Andiamo!” I due si diressero a tutta velocità verso il mostriciattolo rosa e, prendendolo alla sprovvista, Videl gli rifilò un pugno che lo fece precipitare a terra. “Nessuno tocca il mio Gohan, chiaro?!”
“Ehi, Goku, quanto manca?” “Due minuti, Crili.” “Sono sicuro che il ragazzo se la sta cavando a meraviglia.” “Già, è inutile preoccuparsi.” “Come puoi dire questo, C18? Povero Gohan, da solo contro 5…” “Veramente lui non è solo. Videl l’hà seguito a ruota.” “Cosa, dici sul serio?” “L’hò vista con i miei occhi.” “Bene, due teste son meglio di una!”
“AH! PRENDI QUESTO! E QUESTO!” Videl riempì Pash di calci e pugni fino a farlo diventare completamente rosso. “Questo è un vero affronto! Pagherai molto cara la tua insolenza, sciocca umana!” “Oh, certo, non vedo l’ora!” All’improvviso, dal nulla apparvero anche Yuva e Meio. “Che succede qui?” “Pash, ma chi ti ha ridotto così?!” “Quei due…Quei…quei…” “Bene, non preoccuparti, ci penso io!” “No, no, Yuva, ora tocca a me farli fuori! Dopotutto solo soltanto due giovani moscerini! In guardia!” “Fatti sotto!” “AAAAH!!!” “AAAAH!!!” Gohan si era trasformato in Super Syan e Videl se ne stava in aria ad osservare prima Meio, poi gli altri 4 che guardavano interessati la battaglia. Aveva un brutto presentimento. Meio iniziò subito a sferrare i suoi attacchi più forti, mentre Gohan stava richiamando l’onda energetica. ‘Uffa, ma quanto ci mettono!’ Videl guardò l’orologio, e notò che il tempo era già scaduto da due minuti. Dov’erano Goku e gli altri?
“Ooooonda…eeeeeeneeergeeetiiicaaa…VAI!!!!!” Il potente attaccò colpì in pieno il mostro, che fu scaraventato con forza s’un palazzo. “GOHAAAN!!!” Videl urlò con tutte le sue forze per avvertire il fidanzato dell’imminente pericolo. Infatti Yuva stava per colpirlo alle spalle. Gohan si girò di scatto verso di lui e, prima che il ragazzo potesse evitare l’attacco e prima che il mostro gli stette letteralmente addosso, un fascio di luce partì da una direzione anonima. L’attacco colpì in pieno petto Yuva che precipitò addosso a Meio. “Papà!!!” Goku, Vegeta, Crili, C18, Sarah, Goten, Trunks e Kiara si erano precipitati più in fretta possibile sul posto. “Siete in ritardo!” Sbottò Videl. “E gli altri?” “Al sicuro a casa. C’è chi voleva allenarsi un altro po e diventare ancora più forte.” “Sapevi che avrebbero giocato sporco, vero fratellone?” “In realtà sì, Goten.” “E anch’io se è per questo!” Diceva Videl. Un fascio di luce improvvisa avvolse il palazzo distrutto, alzando un fitto polverone. Solo dopo alcuni secondi, si poterono distinguere le sagome dei mostri. “Sarah, Goten, portate in salvo più persone che potete!” “Sì!” I due annuirono e spiccarono il volo. Ora erano sei contro cinque. “Bene, bene…Abbiamo compagnia!” “Guarda, quello è il famoso Syan che ha addirittura raggiunto il 3° livello!” “Sono contento che mi conosciate!” “Così ora potremo constatare di persona se sei davvero così forte come dice la leggenda…” “Possiamo cominciare anche subito, per quel che mi riguarda!” “Non chiediamo di meglio!” “Ehi, ehi, amico aspetta un attimo… Ma quello non è il principe del pianeta Vegeta?” “Sì, è vero, lo riconosco! Bene! Molto bene!” “Sapevo che lo avreste notato!” “E quel nanetto lì?” “Il mio nome è Crili e vi conviene non sottovalutarmi, cari miei!” “Oh, non oseremmo mai!” Disse Meio con una risata amara. “E i mocciosi? Anche loro sono con voi?” “Certo! Cari scimmioni, vi presento i miei due figli. Uno più forte dell’altro, la loro aura mette quasi paura se la analizzate bene!” “Vegeta ha più che ragione, amici miei!” Aggiunse Goku. “Io non mi azzarderei a chiamarli ‘mocciosi’, se fossi in voi!” “Già, già… Ora la sento anch’io… Beh, vi garantisco che sarà un vero spasso!” “Non ne dubitiamo!” “Ora basta con le ciance, Yuva! Facciamoli fuori e basta, mi sto stufando!” “Hai più che ragione, compagno mio. Andiamo!” “AAAAH!!!” Lo scontro iniziò quasi subito, vedendo come coppie Yuva e Goku, Meio e Vegeta. “Kiara, noi stiamo all’erta!” Kiara si limitò solo ad annuire. Trunks, naturalmente, si aspettava un: ‘Non leverò loro gli occhi di dosso, ci puoi contare!’. “Ehi, Kiara, andiamo dietro quelle rocce. Non facciamoci vedere.” E così fecero. Né i mostri in campo né Tryner o Pash si accorsero del loro spostamento. “Mi dici cos’hai?” “Io? Niente!” “Senti, se stai male puoi…” “NON STO MALE!” “Beh, io in questo stato non ti ci hò visto mai, comunque! Hai…hai paura?” Kiara guardò il fratello con quei suoi occhi azzurrissimi che parevano, però, essersi spenti. Con uno scattò si buttò letteralmente tra le braccia del fratello, piangendo come una fontana. “Ehi, ehi… Che ti prende?” Un’esplosione distrusse la roccia che li nascondeva, facendo intravedere davanti a loro il temibile Yuva. Kiara prese a tremare. Goku combatteva contro Tryner. Il mostro gli teneva però perfettamente testa. Ciò non valeva però per Vegeta che stava letteralmente bombardando di colpi micidiali Meio, che era sul punto di chiedere pietà. “E voi due dove volevate scappare!” “Noi non volevamo scappare, scimmione! Non abbiamo paura di voi!” Yuva scese a terra, trovandosi a tre passi da Trunks e Kiara. Notò che la ragazza aveva gli occhi lucidi. Sorrise allora vistosamente. “Non eri tu quella con il coraggio che sprizzava da tutti i pori? Quella i cui occhi ardevano di grinta e voglia di stendere chiunque intralciasse la tua strada?” Kiara rimase zitta, ferma e immobile. “Lascia stare mia sorella! Non la devi neanche guardare, chiaro?!?!” “Tua sorella, dici? E chi è vostro padre?” “Vegeta.” Rispose tranquillo Trunks. “Ah…questo è molto interessante… E quindi anche lei sarebbe sua figlia, eh? Bene…” “Ti ho detto di non nominare più mia sorella, sono stato abbastanza chiaro?!” “Io invece trovo interessante tua sorella, moccioso. Vedi, lei ha un’aura nascosta che supera di gran lunga la tua e di tuo padre…” “Ma cosa vai farneticando?!” “Sai, il nostro compito, oltre che ritrovare le 7 sfere del drago e la principessa di Nao, è quello di raccogliere più energia possibile e di trasferirla nel nostro corpo. Quindi tu puoi capire che per noi sarebbe un sacrificio troppo grande ignorare tua sorella.” “E…e con questo cosa vorresti dire?”

CAPITOLO 13
Il caos generale

“Voglio dire che intendo portare via con noi questa preziosa ragazza e assorbire il prima possibile e più che possiamo le sue energie. Anche se questo porterà alla sua morte, ma questo non mi riguarda.” “Se vuoi lei dovrai prima passare sul mio cadavere!” “Ti avverto ragazzo, non mettermi i bastoni tra le ruote o sarà peggio per te!” “Non lascerò mai che qualcuno di voi rapisca mia sorella! Nò, mai! MAAAAAIIII!!!!!” Trunks si trasformò in Super Syan, sfoderando la sua spada. “Fatti sotto!” “Arrivo!” I due syan cominciarono a lottare seriamente, procurandosi graffi e lividi a vicenda. “Sei un osso duro! Più duro del previsto, devo ammetterlo!” “Le lodi non ti serviranno a niente, Yuva!” “No, ma questo forse sì!” Senza preavviso, il mostro rifilò un fortissimo pugno in pancia al povero Trunks e subito dopo un altro che lo fece schiantare sulla roccia dove stava Kiara. “Trunks! Trunks, stai bene?? Rispondi, Trunks!!!” “Sto…benone…” Rispose lui alzandosi. “Ti prego, lascia andiamocene! Se magari provassimo a seminarlo…” “Ci troverà anche in capo al mondo, puoi contarci! Ma tu perché non reagisci? Cos’hai, si può sapere?!” “La verità è che…Come sai, io so leggere nella mente, e quando Yuva mi si è avvicinato per la prima volta, io ho subito capito tutto, tutto. Sapevo cosa volevano e cosa cercavano. Sapevo inoltre che niente e nessuno sarebbe mai riuscito a contrastarli o a impedire di portarmi con loro o farmi fuori. Da quel momento ho compreso che le parole della legenda. Non avevo mai provato la…paura.” “Storia commuovente, splendore. Ora però, è tempo di andare!” “Ma taci, una buona volta! Ti informo che quest’altro moccioso non è ancora KO!!!” “Sei proprio una seccatura, lo sai?” “Sì, e, indovina? NE VADO FIERO! AAAH!!!” Trunks gli si scagliò contro, provocandolo, e poi attirandolo verso Vegeta, che in quel momento, con il suo Big Beng Attack, aveva scaraventato Meio addosso ad un grattacielo. “PAPÀ!!!” “A questo ci penso io, Trunks!” “Nò, papà! Vogliono Kiara! Vogliono rapire Kiaraaa!!!” “Che-che cosa?” All’improvviso sbucò Meio che, con un pugno, fece piombare Vegeta addosso a Goku. “Karot, chiama rinforzi!” “Gohan e Videl stanno ancora combattendo contro Pash, accidenti!” “Allora chiama Crili e gli altri! Dobbiamo portare il più lontano possibile da qui mia figlia, Karot! Vogliono rapirla!” “Non glielo permetteremo!!! AAAAH!!!!” “AAAAH!!!” Goku si trasformò in Super Syan di 3°, mentre Vegeta superò il limite del Super Syan. Goku si fiondò contro Tryner e Meio, Trunks stava rifilando una serie di lame taglienti addosso a Yuva, che sembrava non poterne proprio più, mentre Vegeta volò di filata verso Kiara, la prese in braccio e le chiese di sparare un colpo alto e potente, visto che lui aveva poche energie. Kiara annuì e lanciò in aria una specie di fuoco d’artificio. Quello era il segnale. “Tranquilla, ora ti verranno a prendere…” Yuva, che aveva appena seminato Trunks, si fiondò contro Vegeta, ma lui, con un balzo, lo evitò. “Codardo, cosa te ne fai di una ragazzina?!” “Oh, più di quanto immagini, amico mio!” “Beh, ti avverto che stanno arrivando rinforzi, quindi ti conviene svignartela il più lontano possibile!” “Oh, io non credo che…” “AAAH!!! PRENDI QUESTO!!!” Trunks si fiondò letteralmente sul mostro, che cadde velocemente nelle viscere della roccia. “Ben fatto, Trunks! Ora porta a casa tua sorella, da qui in poi ci penso io!” Trunks annuì e, presa in braccio la sorella, volò rapidamente verso la strada di casa. “Ehi, tutto bene?” “M-mai stata meglio!” Proprio mentre stavano a metà strada, si trovarono davanti Crili, C18, Junior, Kaioshin e Kibit. “Ragazzi!” “Ciao, Trunks!” “Ma…Ma che cosa vi è successo?! Siete in condizioni pietose!” “Non c’è tempo, Crili, dovete andare subito da mio padre e Goku, non riusciranno a trattenerli ancora per molto!” “In che senso ‘trattenere’?” “Vi ho detto che non c’è tempo, ne riparleremo dopo, ora andate!” “Ma…” “Hai sentito il ragazzo, Crili?” Fece allora C18. “Si, ma…” “Ma niente! In marcia!” Disse infine, partendo come una scheggia. Crili sospirò. “Beh, state attenti, lungo il tragitto!” Trunks e Kiara annuirono, partendo anche loro alla velocità della luce.
Intanto, Goten e Sarah pensavano ad evacuare tutta la gente del posto, che però era troppo presa dal panico per ascoltare i due. “EHI, ASCOLTATE, VI PREGO! DOVETE VENIRE CON NOI, VI PORTEREMO AL SICURO DA QUI!!!” “ASCOLTATECI, INSOMMA!!!” Le persone continuavano a urlare e a scappare da tutte le parti, ignorando completamente i due ragazzi che volavano sopra le loro teste. “Uff, è inutileee!!!” “Ehi, Goten…” “Che c’è?!” “Guarda quei teppisti laggiù.” “Eh? Dove?” Sarah indicò quattro ragazzi che, approfittando del caos generale, avevano sfondato la vetrina di una gioielleria e stavano prendendo tutto ciò che potevano. Sarah e Goten si scambiarono uno sguardo d’intesa e si precipitarono dai quattro. “Ehi, voi! Non vi vergognate di rubare oggetti che non vi appartengono?!” “Già, rimettete immediatamente a posto tutto quello che avete preso!” “Avete sentito, ragazzi? Questi due mocciosi pretendono di darci ordini!” “Si, molto molto divertente davvero!” “Fareste meglio a scappare dalla mamma, se non volete ritrovarvi con un braccio o una gamba fratturati!” “Questo è da vedere, gorilla!” Sbraitò Sarah. Il ragazzo diventò prima rosso, poi verde ed infine viola.
Preso dall’ira, diede un pugno a Sarah, che però si parò con entrambi i bracci. Quel pugno le doveva aver rotto almeno un polso, ma lei si limitò a fare un sorrisetto di sfida. “Non mi hai fatto nemmeno il solletico, lo sai?”
Il ragazzo diventò bianco come uno straccio e fece un passo indietro. “Oh, ma il nostro amico si è contenuto, visto che sei una ragazza! Ma se ora tu e il tuo amichetto non ve ne andate saremo costretti a fare sul serio e conciarvi per le feste!” “Tremo di paura!” Fece Goten. “Forse non hai proprio idea di chi siamo noi, eh?” “No, francamente non ho mai visto facce così brutte in tutta la mia vita…” “Piccolo impertinente!” “Calmati, Rihito, ora ci presentiamo ai nostri amici… Beh, noi siamo la banda di teppisti più conosciuta nel raggio di Km, il terrore del liceo e dei mocciosi come voi! Siamo la banda X!” “Io sono Fabio, lui è Rihito, io sono Alex e lui, il capo assoluto, Imìto.” “Che voi vi chiamaste John o Jack non ha alcuna importanza!” “Già, avete commesso un reato e dovete pagare per quello che avete fatto!” “AAAH!!!” I due ragazzi si fiondarono addosso alla banda X, facendoli pentire del furto commesso a suon di calci e pugni. “PRESTO, RAGAZZI, ANDIAMOCENE!!!” “EHI, ASPETTATEMIII!!!!” “Ah, teppisti di strada…” La banda X…Che nome assurdo…” “AAAAAHHH!!!!” “Ma chi è?” “Oh, no, Sarah, guarda lassù!” In cima al grattacielo dove combattevano Tryner e Goku, c’era una ragazza e la sua sorellina che si erano aggrappate ad un cornicione della finestra, ma stavano per cadere, anche perché il palazzo stava crollando. “Goten, dobbiamo fare qualcosa!” “Sì, dai, andiamo!” La ragazza lasciò la presa e cadde nel vuoto, ma per fortuna venne ripresa al volo da Sarah, mentre la bambina più piccola fu salvata da Goten. “Grazie, grazie di cuore! Avete salvato me e la mia sorellina, come potrò mai sdebitarmi!” “Corri, mettiti in salvo, non c’è un minuto da perdere, dì a tutti di salire sulle colline, e non sulle strade a creare solo traffico e lunghe code!” “Sì!” La ragazza corse a diffuse la notizia, senza però ottenere granché come risultato. “Bah, è tutto inutile!” “Dobbiamo salvarli con la forza!” “Ah, ho un’idea!” “Cosa vuoi fare?” “Tu pensa a chiudere gli occhi!” “Perché?” “GRAN COLPO DEL SOLE!!!” Una luce accecante avvolse tutto e tutti, confondendo tutta la gente. “E così cosa avresti ottenuto?!” “Ora li portiamo via senza che facciano tante storie!” “Ah, e mi spieghi come?!” “Beh, a questo non avevo pensato…” Goten sbuffò. “Se ci fosse stato mio padre avremo potuto teletrasportarli tutti nelle campagne, ma…” “Guarda che anch’io so usare il teletrasporto!” “Ah, davvero?! E pensi di essere in grado di teletrasportare tutta questa gente così lontano?!” “Beh……” “Lo sospettavo!” “Ci sono! Potremo raggrupparli tutti insieme in un posto solo e dirgli di fare silenzio così magari mi concentro!” “E tu pensi che un cinque mila persone impaurite, quasi del tutto accecate e in preda al panico ci ascolti?!” “Tentar non nuoce! E se non fanno i bravi con le buone…” “Uff, proviamo…” I due ordinarono alle persone di raggrupparsi tutti nella piazza centrale e loro, con grandissima sorpresa e meraviglia di Goten fecero esattamente ciò che gli fu detto. “Visto, Goten? Non è stato poi così difficile!” “Già…” “Ehi, voi! Prendetevi tutti per mano, e alla svelta!” “E non lasciatevi per nessun motivo al mondo, chiaro?!” Tutti annuirono. “Bene, si parte!” Nel giro di una frazione di secondo, tutti si ritrovarono in una fresca e verde campagna. “Sarah, ce l’hai fatta!” “Ne dubitavi forse?!” “Beh, giusto un pochino!” “Farò finta di non aver sentito!” “Benissimo, gente, voi restate qui finchè non si calmano le acque, noi andiamo a dare una mano!” Le persone, spaesate, annuirono nuovamente.
Durante il cammino, Goten si scontrò contro Trunks, che, non riconoscendo subito l’amico, e timoroso di ritrovarsi davanti un altro di quei mostri, gli scagliò addosso un’onda di energia, che fortunatamente fu abilmente schivata. “EHI, TRUNKS, CHE TI PRENDE?!” Urlò Sarah sconvolta. “KIARA!!!” Goten si accorse che la ragazza ferita, piena di graffi e lividi, che era in braccio all’amico era proprio Kiara. Goten dimenticò quasi subito il malinteso, preoccupandosi solo per le condizioni della ragazza. “Quei mostri vogliono prenderla e ormai non sappiamo più come fare…” Gemette Trunks. “Ma cosa diavolo vogliono da lei?!” “La sua energia o qualcosa del genere! Non si fermeranno davanti a nulla e i nostri padri riescono a malapena a tenergli testa…” “Dannazione, questa non ci voleva!” Disse Goten stringendo i pugni. “E dove pensi di portarla, Trunks?” “A casa, dove sennò.” “Sarah, occupati di Kiara.” Disse ad un tratto Goten. “Cosa intendi dire?” Domandarono all’uninsolo Trunks e la ragazza. “Semplice, io e Trunks torniamo indietro e diamo una mano, mentre tu avrai il compito di portare Kiara a casa e di prenderti cura di lei. Bulma e mia madre ti daranno di certo una mano.” “Ma…” Sarah guardò Trunks, che annuì. “Dammi qua…” “Attenta…” “Ma possibile che ti debba sempre cacciare nei guai…” Disse in tono scherzoso Sarah alla povera ragazza, che le lanciò un’occhiataccia. “Mi raccomando…” Fece ancora Goten a Sarah. “Sì, non ti preoccupare! Ehi, lo sai che sei parecchio leggera, Kiara?” “A proposito…Guarda che…ce la faccio da sola…” Disse, provando a volare con le sue forse. Sfortunatamente le venne un capogiro improvviso e Goten la prese al volo. “E invece io dico che non ce la fai…” Kiara gli sorrise, come lui a sua volta. “Ehi, innamorato, me la vuoi dare o no quest’anima in pena?!” Disse alla fine Sarah, prendendola in braccio e spiccando il volo. “A dopooo ragazziii!!!” “NON FARLA CADERE!!!” Le urlò Trunks, ma lei era già sparita. Goten era arrossito. Ed ce l’aveva a morte con Sarah per averlo chiamato davanti a tutti ‘innamorato’. “Ehi, andiamo si o no?” “Certo!” I due presero il volo e si diressero a tutta velocità nella città, dove era scoppiata una guerra infernale.


 
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