- Capitolo 1° -
L’ANGELO DELLA VITA
Calde e dolci lacrime scendono dal cielo spento.
Possibile che anche lui condivida i miei stessi sentimenti?
Dolore e sofferenza albergano nel mio cuore logorato.
Il dolce, lento e cristallino manto sopra le nostre teste
crea quella malinconia che ora è presente dentro me.
Perché proprio a me mondo crudele?
Perché sono sempre io quella ingenua sognatrice che crede nell’amore?
Perché ho fiducia in un sentimento che non è sempre così sincero e ricambiato?
Guardo oltre la finestra e vedo.
Vedo il mondo che cambia sotto le mie dita.
Vedo il tempo trascorrere inesorabilmente per non essere mai più rivissuto.
Vedo la gente che cammina felice per la strada.
Vedo te riflesso nel cielo...
Fisso nella mia mente quel viso così da poterlo sempre portare con me, poi...
guardo meglio e mi accorgo che quell’immagine è il tuo riflesso.
Sei dietro di me.
Perché riesci sempre a nasconderti? Non è giusto sai?
Te lo faccio notare e tu sorridi.
Non capisco cosa ho di così divertente.
-Sei sempre la solita, mia Sugar Boy!- dici calcando l’aggettivo possessivo.
Arrossisco e mi giro verso la finestra alle mie spalle.
Guardo fuori e mi stupisco.
Il cielo...è tornato sereno.
Non ci credo...anche lui è felice di vederti.
Sento che ti stai avvicinando, avverto i tuoi passi. Questa volta non nascondi la tua presenza, ma non ho il coraggio di incontrare i tuoi occhi.
Mi vieni accanto.
Osservi il panorama e poi porti il tuo sguardo su di me. Sorridi di nuovo.
Uff...ancora non capisco cosa ti faccia tanto ridere di me. Poi improvvisamente parli...
-Sai Kaori, molti pensano che il cielo altro non sia che la proiezione del nostro stato d’animo!-.
Qualcosa in quelle parole mi colpisce. Mi costringi così a guardarti.
Sei così bello.
Divento di nuovo rossa e di scatto, torno a guardare fuori.
Sento la tua mano intorno alla mia vita trascinarmi verso di te.
Sono troppo emozionata per guardarti in volto così, mi lascio trasportare dalla sensazione del tuo dolce tocco sulla mia pelle.
Lascio che il mio cuore segni questo momento.
Lascio che questo attimo percorra le barriere del tempo e dello spazio.
Ti lascio fare quel che vuoi su di me.
Ti giri a guardarmi e mi costringi a fare lo stesso su di te.
Mi dai un leggero bacio sulla fronte e mi sussurri delicatamente due parole: -Buon Compleanno!-.
Ti sorrido.
Grazie Ryo, sai che questo giorno non può essere così felice dopotutto.
Abbandoni la tua presa su di me e ti incammini verso la porta lasciando che i miei pensieri si accavallino di nuovo nella mia mente.
Ti ringrazio mio angelo. Grazie per la forza che mi dai.
Se non ci fossi stato tu a quest’ora sarei sprofondata nell’inferno più buio.
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