torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Fullmetal Alchemist
Titolo Fanfic: TARDI
Genere: Sentimentale, Romantico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: peach-dream92 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 16/02/2008 15:57:44

OK regà, v’avviso subito che questa è una fanfiction a capitolo unico su Roy e Riza, e non voglio obiezioni perché sono la coppia più bella del mondo!
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
TARDI
- Capitolo 1° -

Era tardi quella sera al Quartier Generale di Central City, troppo tardi. Nell’ufficio, anzi nell’intero edificio, erano rimasti soltanto loro: il Colonnello di Fuoco Roy Mustang e la sua assistente, il Tenente Riza Hawkeye. Era l’una di notte, tardi, troppo tardi per quei due, chini dalla mattina su una montagna di scartoffie che, come al solito, Mustang aveva rimandato fino all’ultimo secondo. Era tardi, troppo tardi, considerando anche il fatto che la luce era saltata e che dovevano lavorare al lume di candela.

“Yaaaawwnn, finalmente abbiamo finito!!! Certo che è proprio tardi, eh Tenente?” disse Roy, stropicciandosi gli occhi rossi e slogandosi la mascella in un enorme sbadiglio. A Riza scappò un piccolo sorriso sul volto stanco, “Già,” disse “è l’una di notte, più o meno …”
“Bene! Allora sistemiamo questa montagna di verbali sugli scaffali e andiamocene a casa!!!”
Incominciarono a sistemare i verbali mentre la luce delle candele si affievoliva sempre più… ma arrivati all’ultimo fascicolo, le loro dita si sfiorarono, i loro sguardi si incrociarono. In un attimo tutta la stanchezza era volata via. Roy prese la mano di Riza, che non oppose resistenza, la tirò a sé e la baciò. Un bacio lungo, dolce, appassionato, mentre lui la stringeva a sé, mentre lei gli posava le mani sul petto. La fiamma della candela danzava con le loro ombre, unite in quel bacio, ed illuminava quel fascicolo traditore scivolato dalle mani di Riza…
“Non ci posso credere >///<!!” pensò Riza “Mi sta baciando!! Roy mi sta baciando!! Devo staccarmi, devo reagire… ma perché l’ho lasciato fare?! Questo non doveva ASSOLUTAMENTE succedere>-<!! Eppure è così dolce… in fondo l’ho sempre desiderato… magari ora riuscirò anche a dirgli che lo amo…”
“Devo essere impazzito >///<!!” pensò Roy “Ma che sto facendo?! Mi sono sempre detto che non dovevo toccarla, perché l’avrei fatta solamente soffrire… e adesso la sto baciando?! Ma sono cretino >-<?! Oh, al diavolo!!! L’ho sempre amata ma non l’ho mai sfiorata… che idiota che sono… forse ora è il momento giusto per dirle quello che provo…”
Si staccarono, ancora uniti in quell’abbraccio, con il sapore di quel bacio proibito sulle labbra, e compresero che per quella notte non ci sarebbero state altre parole, che entrambi avevano capito, che entrambi sapevano di amarsi…
Un altro bacio, lungo e dolce. Si guardarono, le mani di Roy indugiarono un momento sui bottoni della giacca della divisa di Riza, ma lei lo tirò a sé e lo baciò; la giacca di lei scivolò a terra, seguita poco dopo da quella di lui. Click!, lui le aveva sciolto i lunghi capelli biondi. Si appoggiarono ad un piccolo divanetto, posto proprio accanto allo scaffale. Uno sguardo, un piccolo sorriso. Roy la sollevò piano e la depositò delicatamente su quel piccolo divano. Ormai c’era spazio solo per i baci, le carezze ed i sospiri d’amore…

Era tardi, troppo tardi per fermarsi, troppo tardi per tornare a casa, troppo tardi per separarsi, troppo tardi perché facessero finta che non fosse successo niente, era troppo tardi, perché ormai erano completamente avviluppati nella tela del loro amore a lungo represso, un amore che alla fine era esploso a tradimento. Anche le candele ormai si erano spente.

Più tardi, molto più tardi, erano ancora stretti l’uno all’altra, come se avessero paura che l’altro fuggisse. C’era silenzio, non osavano aprire bocca per non rovinare quel momento magico, quel silenzio rotto solamente dal rumore dei loro respiri, ancora leggermente affannati…
Rimasero così, abbracciati, vestiti solo del tepore dei loro corpi sotto quella vecchia coperta piena di buchi che c’era sotto al divanetto, con la quale Riza copriva sempre Mustang quando, stremato, si addormentava in ufficio.
“Siamo due pazzi!! SONO una pazza!!” pensò Riza, stretta tra le braccia di Roy, la testa premuta sul suo petto, “Ci siamo lasciati trasportare e siamo finiti a… cavolo!!! Che stupidi!!! Due stupidi incoscienti…”, pensava questo, ma non voleva staccarsi da lui, l’orecchio appoggiato contro quel petto, ad ascoltare il battito di quel cuore, quel cuore che, aveva finalmente compreso, batteva solo per lei…
“Sono davvero un imbecille!!” pensò Roy, tenendola stretta a sé, le labbra appoggiate sulla fronte della sua principessa, “Non dovevo lasciarmi trasportare!! E adesso?! Che deficente…” pensava questo, ma non voleva staccarsi da lei, e affondò il volto nei capelli di Riza, quella cascata bionda finalmente libera dal fermaglio che sempre la intrappolava, quei capelli lunghi e morbidi che odoravano di fiori…
Finalmente si guardarono e, senza dire una parola, decisero che era il momento di separarsi: non avrebbero potuto stare insieme, o almeno non adesso, per quanto entrambi lo desiderassero. Certo, ormai era davvero tardi per tornare a casa, anzi, di lì a un paio d’ore gli uffici avrebbero riaperto.
Si alzarono e si rivestirono, molto lentamente, senza dire una parola. Roy provò ad accendere la luce: era tornata. Fece un caffè dato che dopotutto non avevano dormito, anche se nessuno dei due avvertiva la stanchezza, mentre Riza si pettinava i lunghi capelli e li legava di nuovo con il suo fermaglio di legno, quello che Roy le aveva regalato qualche anno prima, quando se li era lasciata crescere.
Sempre in silenzio ripresero a lavorare, come se niente fosse, solo con un po’ d’imbarazzo in più; le candele sparirono, il fascicolo che era stato la causa di tutto finì sullo scaffale accanto ai suoi fratelli.

Qualche ora dopo arrivò il Sottotenente Havoc, che con un assonnato “Buongiorno!” ruppe definitivamente la magia che si era creata in quella stanza, in quella notte, fra i suoi due superiori. Anche il divanetto, il testimone principale di quel loro amore, era tornato ad essere il mobile un po’ vecchio e dalla stoffa lisa di sempre.

Quella sera, quando Riza tornò a casa sua e si infilò nel suo letto, si sentì sola, infinitamente sola, le scese una lacrima, una goccia salata che bagnò un sorriso triste, ripensando al corpo caldo che la stringeva ed al volto di quell’uomo che aveva sempre amato, che la baciava e che le sorrideva… Sembrava che fosse passata un’eternità da quella notte, invece erano trascorse poco più di 12 ore da quei baci, da quegli sguardi, da quei sorrisi, da quelle carezze, da quei sospiri e da quella dolcezza infinita…
Lo stesso senso di vuoto lo provava anche Roy seduto nel buio della sua cucina, di fronte ad un bicchiere di scotch liscio, ripensando con un sorriso dolce che gli increspava le labbra, alla tenerezza che aveva provato nel sentire il corpo di lei, atletico e scattante, che si raggomitolava contro il suo in cerca di protezione…

Era tardi, troppo tardi, per dimenticare, perché quella notte era ormai scolpita nel loro animo. Quella notte in cui, con uno sguardo, avevano compreso di amarsi. Un amore profondo, che il tempo e la distanza non avrebbero mai potuto intaccare, un amore coltivato e cresciuto nel segreto, come un fiore stupendo, che era sbocciato all’improvviso, senza che nessuno dei due ci potesse fare niente.

 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
martystyle - Voto: 14/07/10 16:29
E' davvero bellissima! *___* Roy e Riza sono una coppia favolosa! Gran bella ff! Complimenti! ^___^
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: