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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Rossana (Kodomo no Omocha)
Titolo Fanfic: KODOCHA CONTINUERÀ VENGA L`INFERNO O IL MAREMOTO
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: sana-chan1988 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 13/04/2003 17:27:03 (ultimo inserimento: 24/01/04)

è la mia prima fan fic perciò non è bellissima ma non siate troppo cattivi nel giudicarmi
 
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NOSTALGIA
- Capitolo 1° -

KODOKA CONTINUERà, VENGA L’INFERNO O IL MAREMOTO!

PRESENTAZIONE
Salve a tutti, mi chiamo Anna ed ho 15 anni e…sono tutta pazza! PIACERE!^__^. Sono di Castellammare di Stabia in provincia di Napoli, sapete, dal mio balcone si vede una meraviglia il Vesuvio…che un giorno o l’altro farà il gran botto e ci farà fuori tutti! Scherzo ^__^! Volete una descrizione fisica? Va be’ ma non aspettatevi niente di buono, sono un mostriciattolo! Sono magra (Modestamente ho un bel fisico) e sono alta (Bassa) 150 cm. Ho gli occhi e i capelli castani e… non c’è più niente da dire! Giusto per conoscerci meglio vi dico sono al primo anno di Liceo Scientifico e che la mia materia preferita è l’inglese, anche se la mia prof. Con quella sua calma m’irrita un po’. Il mio piatto preferito e la pasta con le zucchine (Senza tonno ne panna, mi raccomando!) l’adoro! I LOVE IT. Direte voi, ma a noi che ce ne frega? Be’se non ve ne frega niente non c’è problema saltate le mie stupide note e leggete pure la storia che è anche più interessante. Voglio solo dirvi che scrivo queste cose perché (Sono tutta scema) mi fa piacere farmi conoscere bene ^_^ (Sorrisino)
Alcune piccole formalità: mi fa piacere che state leggendo queste righe perché vuol dire che avete intenzione di leggere la mia fanfic, spero che vi piaccia, è la mia prima ffic e ci tengo a fare bella figura! EH! EH! Chi non ci terrebbe! Voglio precisare che io non ho creato nessuno dei personaggi, e che non scrivo questa ff a scopo di lucro, ma per puro divertimento. In onore della mitica Miho Obana manterrò i nomi originali quindi se non avete letto il manga all’inizio potrebbe esservi un po’ difficile la comprensione del testo, ma credo che sia superfluo dire ciò perché penso che tutti i fan della mitica Sana conoscano tutti i nomi originali.
OK OK ho capito, volete leggere la storia, se mi volete contattare questa è al mia e-mail: sissi1988@inwind.it aspetto con ansia i vostri commenti! CIAO!!! |\__/|
NOTE: (^_^)
IO: “Bla, bla, bla” = parlato.
IO: < Bla, bla, bla, > = Pensato.

CAPITOLO 1: “Nostalgia”.

STOOOOOOOOOOOOP!!!
La voce del regista parve a Sana come un lontano eco. Non capiva cosa stesse accadendo, le sembrava che tutto le girasse intorno, lei era l’unico punto fermo, o forse era proprio lei che girava? Mentre si chiedeva tutte queste cose, vedeva sempre meno. Tutto diventava buio, ed il buio continuava a girare. Poi il buio si fermò e ci fu un gran silenzio. All’improvviso vide una luce in fondo alla stanza, era una porta che si era aperta, poi qualcuno entrò e la chiamò, era Akito, più bello che mai. Sana gli corse incontro decisa a rivelargli i suoi sentimenti, non sapeva neanche lei da dove aveva preso tutta quella sicurezza, gli si avvicinò, lo abbracciò, gli diede un bacio sulla guancia e gli disse: “Ciao Acchan, è da tanto che non ci vediamo…mi sei mancato molto…volevo dirti una cosa, io…io ti a…………”. Non riuscì a finire la frase, non poteva Rei la chiamava, non poteva rischiare che sentisse quello che voleva dire ad Akito, probabilmente gia sapeva cosa provava per Akito ma si rifiutava di crederlo, preferiva pensare a lei sempre come la sua piccola Sana ere decisamente meglio rimandare il discorso per il momento ma poi…
Rei: “Sana, Sana svegliati!”.
Sana: <<UFFA! Era solo un sogno, non riesco a rivelargli i miei sentimenti nemmeno in sogno!>>.
R: “Allora, Sana, stai bene ora?”.
S: “Rei, cosa succede?”.
R: “Ci hai fatto preoccupare sai?!”.
S: “Ah si? Mi dispiace tanto!…si?! Ma come vi ho fatto preoccupare, non mi sembra di essere scappata da casa o altro e poi…-Sana si alzò velocemente- …e poi dove mi trovo?”.
R: “Siamo ancora agli studi televisivi, sei svenuta non appena abbiamo finito l’ultimo spot d’oggi!”.
S: “Davvero? Non mi ricordo. Ora che me lo dici…a pensarci bene ho un gran mal di testa! Andiamo a casa, ti prego Rei!”.
R: “Certo, saluta tutti e poi andiamo!”.
S: “Arrivederciiii” e così dicendo Sana scappò via.
IO: “Però!!! Si è ripresa in fretta la ragazzina!”.
R: “Mi scuso con tutti da parte sua ma sapete com’è fatta…arrivederciiii”.
IO: “Che strana coppia d’amici!”.
Mentre erano in macchina, sulla via di casa, Sana guardava fuori dal finestrino ed era immersa nei suoi pensieri: <<Non ce la faccio più! Sono sommersa dagli impegni di lavoro da ormai un mese. Anche se protesto Rei mi risponde sempre uguale: “E’ per il tuo futuro, Sana, e tu lo sai”. E a queste parole non riesco più ad oppormi, pur volendolo con tutto il cuore. So quanto Rei mi vuole bene e non voglio farlo soffrire più di quanto non ha gia sofferto in vita sua, e poi, dopo la delusione d’amore inflittagli da Asako, si è chiuso a riccio, è ormai un bel po’ che non fa altro che lavorare e questa situazione mi ricorda quella che ho vissuto io dopo aver saputo che Akito si era messo con Fuka, ma per me tutto si è risolto, …o quasi…almeno io ho una speranza. Oh! Akito…il mio grande amore! Mi ha detto che se fosse diventato cintura nera mi avrebbe voluto parlare. Ma in questo periodo sono così impegnata che, da quel giorno sulla terrazza non ci siamo più visti, in quei pochi momenti liberi sono così stanca che non ho nemmeno la forza di andare da lui. Del resto nemmeno lui si è fatto più sentire, perché dovrei farlo io! Ma perché…perché, lui ha tanto tempo libero, perché non si è fatto vivo, forse gli è successo qualcosa! Ma no, non devo preoccuparmi, Akito è fatto così, non gli è successo niente, è solo che è talmente pigro che non ha voglia nemmeno di comporre un numero di telefono! EH! Spero tanto che sia così!”
E gia, povera Sana sente tanto la mancanza di Akito! Come desidera vederlo, si è imposta di non pensarlo, ma anche se durante la giornata ci riesce, il ricordo di quel ragazzo, per lei così speciale, torna a farle visita quando, nel buio della sua stanza, non riesce a dormire.
Quando tornarono a casa Sana si fiondò nel bagno, riempì la vasca, vi versò moolto bagnoschiuma, e dopo essersi spogliata, s’immerse nell’acqua fino a coprire la bocca: <<Finalmente un po’ di pace! Amo immergermi nell’acqua calda dopo un’intera giornata di lavoro, mi aiuta a rilassarmi!…ma stare sola, avvolte, fa male, molto male, perché quando sono sola penso e se penso ricordo e se ricordo soffro. OH! Com’è difficile la vita di un’adolescente!…chissà cosa starà facendo Akito ora…sarà sicuramente in palestra. Quando esco dal bagno potrei anche chiamarlo, ma poi cosa gli dico…potrei dirgli la verità, che mi mancava e che avevo voglia di sentire la sua voce, gia la sua voce, com’è bella, bella quasi quanto lui. Ma forse lui non ha voglia di sentirmi, forse è per questo che non mi ha chiamato più, oramai so che alle elementari lui mi amava, ma ora? Chi può dirlo!OOOOOH! Come devo fare! Non so mai come devo comportarmi con lui! È un tipo così strano! Ma, in effetti, si potrebbe dire che lo conosco meglio di chiunque altro, resta però il fatto che è un tipo molto strano, quasi unico, quando soffre, quando è felice non te lo lascia capire, la sua espressione non lascia mai trapelare nessun’emozione, è molto difficile da capire, a volte mi chiedo addirittura perché lo amo…ma è inutile chiedermelo perché lo so gia! Perché…perché…no, non c’è un perché, l’amo e basta, l’ho sempre amato e lo amerò per sempre!>>.
IO: “Mi sbaglio o, quando è entrata nella vasca, stava solo pensando a com’è bello farsi il bagno? Ha cambiato mille volte discorso e si è posta diecimila domande. Sono proprio strani ‘sti ragazzi d’oggi!”.

Intanto Rei era andato a riferire l’accaduto alla signora Kurata, che era comodamente seduta sul divano a prendere il tè, provocando le ire del povero Onda. Rei entrò in salotto e richiuse la porta dietro di se, poi, disse: “Signora le devo parlare!”.
Mama: “Certo, Rei accomodati e dimmi tutto”. “Signora Shimuraaaa, porti una tazza di tè anche a Rei per favore!”.
Shimura: “Subito signora!”.
Onda: “Signora, la prego non dia retta a questo perditempo di Rei, vada a lavorare!”.
R: “Chi sarebbe il perditempo???”.
M: “No! No! No! Non ho alcun’intenzione di lavorare per oggi!”. “Parla pure Rei”.
O: “Ok, ok non vi scaldate, me né vado…ma perché ce l’avete tutti con me?”.
R: “Ora basta Onda! Fammi parlare ho una cosa molto importante da dire alla signora”.
M: “Sé vuoi un aumento, la mia risposta è no!”.
R: “No, non voglio un aumento, le volevo dire che oggi, Sana è svenuta sul set e anche se si è subito ripresa, sono un po’ preoccupato per lei!”.
M: “Cosaaaaaaaaa?? Sana è svenuta? Perché non me l’avete detto subito? E dov’è lei ora? Come sta adesso?”
R: “Beh rispondendo in ordine alle sue domande, sì Sana è svenuta, lei è andata a farsi una doccia ed io sono subito corso a dirle tutto, come ho gia detto lei ora è in bagno e si, sta bene ora. Non c’e bisogno che si preoccupi così, si calmi!”.
M: “EH! Meno male! Ok se vuoi puoi andare Rei”.
R: “Grazie, penso che andrò un po’ in camera mia prima di cena, sono molto stanco anch’io”.
********************************************************************************
Sana, che aveva finito di torturarsi con le sue inutili domande, era uscita dal bagno e stava andando a salutare sua madre. Facendo le scale a due a due e cantando, arrivò in salotto e si ritrovò propri davanti a sua madre che le disse: “Ciao Sana, vedo che ti sei ripresa in fretta!”.
S: “EH! EH! Si, Rei ti ha gia informata? Ero proprio scesa per dirtelo, ma non ti preoccupare non è niente, una bella dormita e, domani, sarò come nuova…anche meglio AH! AH!”.
M: “Si, ho capito che non c’è da preoccuparsi, si vede lontano un miglio che stai bene, forse è solo che in questi giorni stai lavorando troppo”.
S: “No, ti sbagli, oggi ho lavorato troppo, ma è solo colpa mia, lo sai quanto amo il mio lavoro!”.
M: “Non devi giustificarti, poteva capitare a chiunque! Comunque ora va a sederti a tavola, tra poco la cena sarà servita, la signora Shimura ha preparato uno dei tuoi piatti preferiti!”.
R: “Si va bene, ma tu non vieni?”.
M: “Vengo subito cara, vado solo un attimo a lavarmi le mani”. Così dicendo mama salì al piano superiore, ma non andò in bagno, bussò invece alla porta della camera di Rei, il quale aprendo la porta disse: “Maestra, stavo per scendere”.
M: “Posso parlarti un attimo Rei?”.
R: “Certamente, si accomodi”.
M: “Beh, la cena è pronta, quindi cercherò di essere veloce…Rei, non credi che Sana abbia bisogno di un po’ di riposo? Lo so che lavorare ti permette di non pensare ai tuoi problemi, ma…mi dispiace dirtelo, ma Sana non centra niente!E poi, lei non lavora perché ne ha bisogno, ma solo perché ama fare l’attrice. Ma quando è troppo, è troppo! È un mese ormai che non fa altro che lavorare, penso proprio che, per Sana sia giunto il momento di mettersi a studiare. Quest’anno deve sostenere l’esame per la licenza media”.
R: “Ma maestra, io voglio solo che Sana diventi un’attrice affermata, lei ha fatto tanto per me che mi sento in dovere di aiutarla. Voglio solo il suo bene!”.
M: “Rei, sei sicuro di volere il suo bene e non il tuo?”.
R: “…”
M: “Allora Rei?”.
R: “Forse ha ragione, e poi…Sana deve studiare”.
M: “Bravo, sapevo che avresti capito”.
R: “E poi anche a me serve un po’ di riposo, anch’io sono molto stanco, le dirò che è meglio che non lavori almeno fino agli esami”.
M: “Ora scendo, ti aspetto per la cena tra cinque minuti”.La signora uscì dalla stanza e lasciò Rei molto pensieroso << Non posso crederci, senza volerlo, stavo facendo del male alla mia piccola Sana. Solo la signora ha capito, o forse, no, non è così, anch’io avevo capito, avevo capito gia quando ho deciso di buttarmi a capofitto nel lavoro, la signora mi ha semplicemente fatto notare ciò che fino ad ora ho fatto finta di non vedere>>. Mentre Rei era immerso nei suoi pensieri una voce ruppe il silenzio: “Reiii, scendi! Sana e la signora gia sono a tavola e ti stanno aspettando per la cena”. Era Shimura che, come sempre gli ricordava premurosamente di scendere. “Si, scendo” e subito aprì la porta e scese insieme all’anziana donna.
A tavola era quasi tutto come sempre, si parlava del più e del meno, si scherzava e si rideva, ma Rei sembrava assente. Nessuno, però, sembrava accorgersene: mama, era troppo occupata a togliere dal piatto i peli di Maro e a rubare le omelette dal piatto di Sana. Sana, invece, era troppo impegnata a riprendersi le omelette da sua madre per accorgersi che qualcosa in Rei non andava. Ma a Rei questo non importava, anzi preferiva che nessuno lo disturbasse mentre pensava a quale poteva essere il modo migliore per comunicare la sua decisione a Sana.
Dopo cena Rei si disse: <<adesso o mai più>>, quindi, quando Sana si alzò da tavola dicendo che andava a dormire lui la seguì in silenzio fino in cima alle scale poi la chiamò:
R: “Aspetta Sana! Ti devo parlare!”.
S: “Rei che ci fai li?? Mi hai spaventata! Non possiamo parlare domani? Sono proprio stanca!”.
R: “Lo so, lo so, infatti, è proprio di questo che volevo parlarti!”.
S: “Ok, ma, ti prego, fa presto!”.
R: “Non ti preoccupare sarò deciso e conciso! Mi sono preparato un vero e proprio discorso!!!”.
S: “Taglia corto e spera per te che questo discorso non duri troppo!!!!!”.
R: “Mia piccola Sana ti si legge in volto, sei davvero molto stanca, mi dispiace è colpa mia!”.
S: “Sicuro che mi si legge in volto che sono stanca! Sei davvero bravo a leggere Rei! Te l’ho detto io che sono stanca!………
R: “Si, certo, ma non potevo mica cambiare il mio discorso solo perché tu mi avevi detto che eri stanca!!”
IO: “Ma che gabbia di matti!”.
S: “Rei sta calmo! Stavo solo scherzando!!!”
R: “EH! Meno male!”.
S: “Comunque non devi parlare così, io sono consapevole che per diventare un’attrice, la migliore intendo, dovrò rinunciare a molte cose, e tu mi stai solo aiutando nel mio intento!”.
R: “Le tue parole mi sollevano! Credevo ce l’avessi con me!
S: “Ma come fai a pensare certe cose??? Tu lo sai che per me sei come un fratello maggiore e che ti voglio tanto bene!!!”.
R: “Che belle parole Sana! Mi rendono davvero felice! Ma non sono qui per dirti semplicemente che mi sembri stanca, voglio farti una proposta”.
S: “Dai Rei non tenermi sulle spine! Cos’è? Un nuovo lavoro?!?!”- Sana si mostrava felice ma sia lei che Rei sapevano benissimo che non era così.
R: “Sei proprio una brava attrice, Sana! Lo so che se avessi accettato un nuovo lavoro in realtà mi vorresti ammazzare”.
S: “Ma che dici, io…”
R: “Non preoccuparti e fammi finire di parlare. Voglio semplicemente proporti di non lavorare per un po’, almeno fino agli esami. Che ne dici?”
S: “Ma cosa diremo ai produttori degli spot che hai gia accettato?”.
R: “Beh se sono d’accordo possiamo rimandare tutto dopo gli esami, se no, a perdere saranno solo loro”.
S: “E tu che farai in questo periodo?”.
R: “Non preoccuparti per me, anch’io ho bisogno di un po’ di riposo”.
S: “Rei, forse ti stupirò ma accetto volentieri la tua proposta, grazie per avermi capita. Fra poco più di un mese ci sono gli esami ed io sono un po’ indietro col programma rispetto ai miei compagni, e poi…” <<E poi voglio rivedere Akito>>.
R: “E poi cosa?”.
S: “No, niente, stavo pensando a voce alta…buonanotte Rei”.
R: “Buonanotte”.
Sana ora era felice l’indomani sarebbe andata a scuola e, forse, avrebbe rivisto Akito. Entrò nella sua stanza e si mise a letto,ma non si addormentò subito, era troppo felice per addormentarsi: <<Non sono mai stata così contenta di andare a scuola! Non vedo l’ora che sia domani, chissà se sarà felice di rivedermi, e chissà se sarà diventato cintura nera. E se non fosse così? E se non fosse riuscito a prendere la cintura nera? In questo caso non potrebbe dirmi quello che voleva dirmi quel giorno sulla terrazza della scuola. Disse che solo se fosse diventato cintura nera me lo avrebbe detto. Sono così curiosa di sapere quello che voleva dirmi, forse…forse…- in questo momento il viso di Sana diventò tutto rosso- certo che non mi dispiacerebbe. Non devo preoccuparmi, Akito è un campione, ormai sarà cintura nera gia da un mese!”. E pensando al “suo” Akito si addormentò col sorriso sulle labbra…almeno per il giorno successivo sarebbe voluta arrivare puntuale a scuola. Secondo voi ce la farà?
IO: “Allora? Che ne pensate di questo primo capitolo? Forse è un po’ palloso, forse Sana non è proprio come nell’anime, voglio dire che Sana non sprigiona energia da tutti i pori. Ma dovete pensare che non vede Akito da un mese ed io penso che Sana possa essere Sana solo con Akito, solo per Akito. Penso che Akito è il suo sole…la sua pila duracel (Calma Anna, non iniziamo a dire ca**ate). Penso he quello che voglio dire sia chiaro.

 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (1 voto, 2 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 2 commenti
stefaniathebest - Voto: 07/12/09 14:28
QUESTA FF è BELLISSIMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA LA + BELLA ED APPASSIONANTE KE ABBIA MAI LETTO CONTINUALAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA TI PREGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO SE LA CONTINUERAI FAMMELO SAPERE AL MIO FERMO POSTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA CIAOOOOOOOOOOOOOOOO KISSSSSSSSSSSSSSSSSSSSS
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Rif.Capitolo: 8
chany82
06/06/08 18:27
hai ragione fuka e la persona piu odiosa del cartone e una st...va be comq bella storia
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