PROLOGO - Capitolo 1° -
*Prologo*
Sono sempre stata una persona mediocre in un mondo mediocre; Ero silenziosa, sempre a posto. Pochi amici, pochi amori, pochi stimoli. Eppure a volte, anche inconsciamente, speravo di eccellere in qualcosa; ma ero timida e non riuscivo a tirare fuori le unghie neppure per le cose che mi appassionavano. Questo nella realtà di tutti i giorni. Quando invece mi rinchiudevo in camera e accendevo il computer diventavo un’altra persona: audace, spiritosa, appassionata, ricercata, senza peli sulla lingua e, soprattutto, ero circondata da amici. Peccato che quando accostavo internet, la solitudine mi attanagliava come in una morsa… La sentivo alla bocca dello stomaco, intorno a me, nella mia testa e, mio malgrado, mi faceva riflettere… Ma per quanto i miei pensieri fossero terribili la sera prima, il giorno dopo era come se non fosse successo nulla. Fino a quando non litigai con la mia migliore amica. Il mio piccolo mondo mi cadde addosso con prepotenza, schiacciandomi e mozzandomi il respiro. Mi ritrovai quasi isolata ed io che non sopportavo restare da sola fui catapultata in una disperazione quasi nera senza quasi accorgermene: io che mi preoccupavo sempre per gli altri, autolesionandomi per non fare un dispiacere a chi volevo bene, venivo addittata come prepotente e facilmente infuriabile. Non riuscì mai a ribattere. E quando chiesi un minimo di aiuto, il ragazzo che mi piaceva e che doveva essere il mio migliore amico, mi disse: “Hinata scusami ma, abbi pazienza su! Lo sai che io adesso sono impegnato con Hazuki…” Io non risposi, rimasi con lo sguardo fisso sulla sua maglietta, mentre lui distoglieva lo sguardo per guardare la ragazza che gli interessava. Mi accorsi con rabbia di essere già passata in secondo piano in appena un attimo, ma come al solito me ne andai al banco a testa bassa a crogiolarmi nello sconforto. In seguito caddi quasi in depressione e mi isolai sempre di più… Nemmeno con i miei amici in internet ero più la stessa e piano piano abbandonai tutti. Ormai avevo perso la voglia di tentare di venire fuori dal mio guscio ed anche se alla fine avevo fatto pace con la mia amica, non riuscivo più a sentire quella serenità che prima ci univa. Le giornate passavano lente e monotone ormai: casa, autobus, scuola, autobus, casa, studio, letto. Non avevo voglia di uscire, figurarsi cambiare l’andamento della mia ormai giornata tipo. Mi sentivo in balia del tempo che trascorreva e mi trattava come una marionetta dai fili quasi tutti spezzati. Percorrevo stanca un tunnel infimo e buio. Fino a quando non scorsi la luce che aspettavo da tanto tempo…
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Ok. Dopo le one-shot, sarà ora che cominci con quelle un po’ più lunghette vero? Sfortunatamente so già che non aggiornerò molto spesso in quanto ho problemi di tempo e quindi spero solo di riuscire ad aggiornare ogni fine settimana, dato che la storia a quanto so, non si scriverà da sola. Purtroppo credo che non verrà molto lunga, più che altro è per testare la mia capacità nel rispettare i tempi che mi prefiggo dato che in passato ho già fallito (tenete un paio di dita incrociate pure per me ok? U_U’’’). Bhè, detto questo, spero che come prologo vi sia piaciuto! E spero di rivedervi anche nel prossimo capitolo^^. Baci elie191
PS_ so che il titolo non può essere il massimo ma non è il mio forte purtroppo ^-^’’’ Ah! Dimenticavo: rigorosamente Naru-Hina.
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sakurapunk - Voto:
Scrivi benissimo e ed è un piacere leggere!^^ Ti prego non fare troppo ritardo, non riuscirei a sopportarlo!**
Aggiorna presto! Non vedo l'ora di leggere il continuo...
A presto! (Scusa la ripetizione^^'')
-Sakura-