LACRIME
- Capitolo 1° -
Mi sveglio è mattina ma mi accorgo della mancanza di qualcosa,di qualcuno .Un odore di fumo si espande per tutta la stanza e se prima era forte adesso lo è ancora di più,guardo il sole che entra dalla finestra e mi aspetta un'altra giornata senza te,ora che porto dentro di me un'altra vita,tu mi hai lasciato,ci hai lasciato. Mi lavo il volto è bagnato dalle lacrime della notte precedente,velocemente mi vesto e esco di casa. Vedo Shikamaru che mi saluta con sguardo triste ma non trattiene a lungo il mio e gira il volto.Lo sai i modi di quel ragazzo ricordano te speriamo solo che non fumi è troppo giovane,Vedo Naruto Kakashi ma nessuno di loro riesce a dirmi qualcosa e io evito i loro sguardi di compassione,inizio a correre,solo quando le mie gambe non reggono più, mi fermo,ascolto il vento sento la tua voce ancora mi siedo per terra e piango ripenso a tutto il tempo trascorso,troppo poco è sempre troppo poco quando si ama qualcuno e poi quando scompare non c’è più speranze per chi rimane.Sai quando ci siamo conosciuti mi sei sembrato subito un tipo socievole non credevo che poi io ora avrei aspettato tuo figlio o figlia. A volte la vita prende strane pieghe e il destino tira i fili di questa vita a seconda delle circostante essa può diventare tragedia o una commedia, per me adesso c’è solo il tuo ricordo. Spero ogni giorno di svegliarmi da un incubo un orrendo incubo,ho paura e penso che non valgo più vivere; ma so che non posso smettere perché non posso condannare anche nostro figlio,lui non c’entra nascerà senza colpe. In questa assurda guerra i più valorosi ninja stanno perdendo la vita mentre credevo che noi avessimo potuto vivere in tranquillità,poi quel’ordine fermare un membro di alba,sei morto combattendo per il tuo villaggio,per me e per la pace. Ricordo quando sono venuta nel villaggio per la prima volta mi sembra così estraneo questo luogo,così poco familiare……poi con il passare del tempo è diventato la mia famiglia il mio villaggio e ho premesso di non tradirlo mai e di vendicare la tua morte e fare in modo che tu non sia mai morto invano,parlerò di te. Si avvicina Hinata mi appoggia una mano sulla spalla la guardo con il volto rigato dalle lacrime. Hinata << Kurenai sensei si alzi non le fa bene stare qui >> mi porge la mano destra l’afferro è strano come una parola possa consolare in un momento di tristezza << Grazie Hinata >> torniamo insiem al villaggio
|
|
