LE INDAGINI HANNO INIZIO
- Capitolo 1° -
Da come avrete capito dal titolo, questa è una parodia delle varie serie di telefilm di C.S.I. con protagonisti i personaggi di Yu Yu Hakusho e HunterxHunter.
Non so cosa ne verrà fuori, ma vi auguro lo stesso buona lettura!!!
"Dopo C.S.I. a Las Vegas, C.S.I. Miami e C.S.I. New York, ecco la quarta versione, C.S.I. York Shin City! Sarà un successo come i precedenti!" (E' una frase di pura follia che mi è venuta in mente durante la scrittura di questo capitolo... N.d.Bordeaux)
Le strisce gialle che delimitavano la scena del crimine erano state da poco srotolate e alcuni agenti si posizionarono attorno al perimetro per impedire ai curiosi di non oltrepassare quel limite. Erano all'incirca le sei del mattino e due agenti della scientifica, Leorio e Kurama, stavano esaminando il corpo che era stato coperto da un lenzuolo bianco per i primi accertamenti. La povera vittima era un uomo con l'età compresa tra i trenta e i quarant'anni, alto, capelli neri tenuti molto corti e al momento la sua identità era sconosciuta.
In mezzo ai riflettori che illuminavano parzialmente il vicolo in cui era stato commesso l'omicidio sbucò un ragazzo, si tratta del capo della scientifica Yusuke Urameshi che andò dai suoi colleghi per avere notizie sul ritrovamento del corpo.
«Sapete già di chi si tratta?» chiese Yusuke guardando il corpo.
«No, ma appena possibile te lo dirò» gli rispose Kurama.
«Poveretto... deve essere morto soffrendo!» affermò Leorio riposizionando il lenzuolo sulla vittima.
«Com'è morto?» domandò Yusuke.
«Prima lo hanno trafitto con una lama a livello dell'addome e poi gli hanno dato il colpo di grazia trafiggendolo alla schiena» spiegò Kurama la possibile dinamica dell'omicidio.
«Ti darò maggiori informazioni quando gli faremo un'autopsia al corpo» disse Leorio. Qualche secondo dopo il cellulare di Yusuke squillò e il ragazzo decise di spostarsi per sentire meglio la telefonata che durò poco più di un minuto. Poi ritornò dai suoi colleghi che nel frattempo si erano alzati da terra avendo finito di esaminare il corpo.
«Chi era al telefono?» chiese incuriosito Leorio.
«Era Kurapika. Credo che questo sarà un caso molto più complicato del previsto...» rispose Yusuke sollecitando la curiosità dei presenti.
«E' perché?» chiese Kurama.
«Perché hanno trovato a pochi isolati da qui un corpo ridotto nelle stesse condizioni della vittima!» chiarì Yusuke. (E a questo punto potrebbe partire la sigla d'apertura... N.d.Bordeaux)
Più velocemente possibile Yusuke, Leorio e Kurama tornarono al laboratorio e si diressero nella stanza in cui si trovano Kurapika, Killua e Gon, coloro che avevano trovato la seconda vittima. Dopo essersi salutati, Yusuke chiese maggiori informazioni a Kurapika sulla scena del secondo crimine.
«La vittima è una ragazza tra i venti e i trent'anni, bionda, occhi scuri. Ho appena spedito i suoi dati per sapere la sua identità» spiegò Kurapika.
«Bene. Che altri segni avete trovato?» chiese Yusuke.
«Da alcuni bidoni caduti per terra, la vittima stava cercando di scappare dal suo assassino. Essendoci una cabina telefonica a poca distanza dal corpo presumo che la vittima abbia tentato di chiedere aiuto, ma senza successo...» rispose dettagliatamente Kurapika.
«Confermi che la vittima è stata uccisa da due colpi di lama, uno sull'addome e uno alla schiena?» domandò Kurama a Kurapika.
«Sì, confermo! Perché ce lo hai chiesto?» rispose Gon anticipando Kurapika.
«Perché abbiamo trovato un corpo di un uomo ucciso nella stessa maniera!» disse Leorio.
«Interessante. Credete che sia opera di un serial killer?» domandò Kurapika rivolgendosi a tutti.
«Non credo. Troppo complicato questo modo se voleva uccidere le due vittime, infatti una di esse è scappata!» affermò Killua.
«Se lo dice Killua che è un esperto, bisogna credergli!» commentò Gon sapendo le origini del suo amico.
«Molto spiritoso Gon...» rispose Killua che ci rimase un po' male.
«Secondo me si tratta di una specie di esecuzione» disse Kurama.
«Già, anch'io ho pensato a qualche tipo di rito!» aggiunse Yusuke.
Qualche minuto dopo arrivò Botan che teneva in mano un paio di fogli.
«Yusuke! Ecco gli indirizzi che volevi!» disse Botan.
«Grazie Botan. Voi tre andate all'indirizzo della ragazza mentre Botan e Kurama andranno nell'altra abitazione. Cercate tutto quello che possa esserci utili per risolvere il caso» spiegò Yusuke consegnando i due fogli a Kurama e Kurapika.
«Solo noi due ci mandi lì?» chiese Kurama.
«Avrei voluto che ci fosse anche Kuwabara, ma quello scansafatiche non si è fatto ancora vedere...» rispose Yusuke. Proprio quel momento Kuwabara spuntò fuori dal corridoio alle spalle di Yusuke e si gli avvicinò tutto arrabbiato.
«Scansafatiche a chi? Guarda che tra noi due il pelandrone sei tu!!!» ribadì Kuwabara.
«Ora non c'è tempo di litigare Kuwabara! Piuttosto dov'eri finito in tutto questo tempo?» chiese Yusuke.
«Sai, era venuta a trovarci Yukina e non volevo lasciarla sola...» disse Kuwabara cambiando completamente tono di voce essendo innamorato della ragazza.
«Non mi sembra un luogo adatto a lei questo!» affermò Yusuke. Poi dallo stesso corridoio da cui veniva Kuwabara arrivò Hiei.
«Se non gli ricordavo che tu lo avevi chiamato, a quest'ora sarebbe ancora a fare lo scemo con Yukina» disse Hiei rivolgendosi a Yusuke.
«Brutto nano che non sei altro! Mi devi di nuovo fare la predica?!?» quasi urlò Kuwabara. Dopo che Kurama riprese Kuwabara perché non avevano tempo da perdere, Yusuke accompagnato da Hiei e Leorio andò a controllare i risultati dell'autopsia mentre i due gruppi, il primo composto da Kurapika, Killua e Gon e il secondo composta da Botan, Kurama e Kuwabara, si sarebbero diretti alle abitazioni delle due vittime in cerca di indizi non essendoci molte prove sulla scena dei due delitti.
Una volta posizionato il corpo dell'uomo morto sul tavolo dell'obitorio, Leorio sollevò il lenzuolo che lo copriva e osservò la ferita nell'addome.
«Da come si presenta la ferita, colui che lo ha colpito si trovava davanti alla vittima...» ipotizzò Leorio.
«Lo ha proprio infilzato per bene! La ferita mi sembra molto profonda...» affermò Yusuke.
«Il carnefice doveva tenere l'arma con entrambe le mani...» disse Hiei che era appoggiato al muro ad un paio di metri di distanza da Leorio e Yusuke.
«Ma a questo punto c'è un problema...» disse Leorio pensieroso.
«E quale sarebbe?» chiese Yusuke.
«La ferita è troppo "pulita", nel senso che un pugnale non può lasciare un taglio così preciso una volta estratto. Qui c'è qualcosa che non va...» spiegò Leorio. A quel punto Hiei si avvicinò al tavolo per dire qualcosa.
«Non credo che sia stato un pugnale ad ucciderlo...»
«Ah no?» domandò Yusuke.
«Penso che sia stata usata una di queste ad ammazzarlo!» affermò Hiei estraendo la sua spada dal fodero.
«Cosa?!? Mi vuoi dire che è stata usata una spada come arma del delitto?» chiese Leorio.
«Se il mio avversario lo colpisco all'addome, questo si inginocchia per terra e in questa posizione posso estrarre la spada e colpirlo nuovamente alla schiena per il colpo di grazia. Una morte relativamente veloce» spiegò Hiei. La sua teoria combaciava perfettamente con le ferite ritrovate sul corpo della vittima.
«Mi hai convinto Hiei! Deve essere andata così!» disse Yusuke.
«Ma allora dobbiamo dare la caccia a una specie di samurai?» domandò Leorio dubbioso.
«O uno fissato con le spade...» rispose Hiei. Dopo aver riposto il corpo, i tre aspettarono notizie dagli altri due gruppi che erano partiti ad perlustrare le case delle due vittime.
Continua...
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Au revoir, monsieur Bordeaux
Aspetto con ansia il continuo! ^_-
killkenny84 - Voto:
hinayuki-chan - Voto:
killkenny84 - Voto:
Ok, pero` adesso trattenete Hiei dallo sparare un Kokuryuha sull'idiota...
falcediluna - Voto:
ciao