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- Capitolo 1° -
Due storie in contemporanea........ via alla seconda.....
Mi sto annoiando!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Seduta su questa scomoda sedia ornata di pietre preziose in mostra come un trofeo.
Tutti che mi scrutano, che mi osservano. Certo sono la regina, certo devo eseguire le incombenze, ma……………………. Lo odio………….lo odio…………… lo odio.
NO! Non lo odio. Mi piace. Non comandare sugli altri certo, anche se incutere timore e rispetto piace a tutti, ma mi piace risolvere i problemi, aiutare le persone, e dalla mia posizione posso farlo.
I lati negativi certo ci sono, ma posso farcela, devo farcela.
Appena l’ultimo dei miei sudditi, anche se chiamandoli sudditi, mi sembra di tornare indietro nel tempo, esce dalla sala, osservo il cellulare per vedere che ore sono, poi vedo Igor, uno dei miei segretari entrare di corsa nella stanza.
Mi alzo di scatto “Che c’è?” chiedo avvicinandomi a lui mentre lo vedo scrutarmi da capo a piedi.
“Ma…. Ma….come vi siete vestita?”
Lo fisso seria, appoggiando le mani sui fianchi “IO…. Mi sono vestita come ogni ragazza di ventisei anni. Jeans, maglia e scarpe da ginnastica. Smettila di guardarmi come se fossi nuda Igor?”
Lui abbassa la testa “Perdonatemi maestà, ma forse sarebbe stato meglio un abito lungo, ma così….. Siete perfetta!” sorrido e lo supero, ma lui correndo mi si piazza di nuovo davanti
“Sono arrivati dei nuovi…… servi!” e appena lo dice, abbassa la testa.
Sa che odio che li chiamino così, ma è una di quelle leggi, che vorrei abolire, ma che rende i potenti della città………………. Insofferenti.
“Fantastico e per caso qualcuno resterà qui?” lui abbassa di nuovo la testa e questo non mi piace e quando mi descrive il nuovo particolare capisco il perché.
“Mia signora sua cugina è qui…. Qui…. Di là con loro!”
Oddio………………. No!
Esco dalla stanza, percorrendo il corridoi, scendendo le scale e fermandomi infondo, davanti alla stanza dove di regola vengono condotti prima di essere smistati tra i potenti che ne richiedono la presenza.
Apro leggermente la porta e sbircio.
Vedo mia cugina davanti ad uno di loro. È un piccolo mezzo demone lince, con delle simpatiche orecchiette pelose color mattone. Piccolo, veramente piccolo, forse sui sei anni.
La vedo afferrarlo per il collo mentre lui si agita e la graffia ad un polso, niente di che, ma lei s’infuria, ma quando alza la mano per colpirlo, qualcuno la ferma. Vedo una delle sue guardie del corpo, colpire costui e poi lei infierire tirandoli un calcio sulle costole, seguito da molti altri.
So che non reagirà, che come tutti resterà immobile nel prendere i suoi calci altrimenti verrebbe subito ucciso, ma……………….. Io non lo sopporto.
Spalanco la porta catturando l’attenzione di tutti “Fermati Kikyo!” urlo mentre tutti s’inchinano e lei si gira verso di me osservandomi furiosa, ma abbassando la testa. “Mia signora!” declama a denti stretti e io mi avvicino, guardando il piccolo demone abbassato su un ragazzo dai lunghi capelli color della luna.
Mi giro verso Kikyo “Che cosa stavi facendo Kikyo?”
“Niente Kagome, quella bestia mi ha ferito, ma……….. Lo prenderò con me e gli farò vedere cosa vuol dire stare al suo posto” abbasso la testa verso i due, poi guardo Igor che mi è venuto dietro “NO! Loro restano!”
“Ma…. Non puoi Kagome? Gli ho scelti io!”
“NO Kikyo, io ho la scelta prioritaria. Quindi il cucciolo e il suo………. Salvatore restano!” la vedo fissarmi con odio “Strega!” sussurra, ma io la sento lo stesso e alzo lo sguardo verso le mie guardie alle sue spalle.
“Credo che Kikyo sia stanca, accompagnatela all’uscita!” e dicendo questo mi avvicino al suo orecchio “Se fai ancora una cosa del genere in mia presenza, mi dimentico che siamo cugine, e ti faccio rinchiudere in una delle prigioni piccola egocentrica!” la vedo diventare seria, sa che non sto scherzando.
La vedo uscire scortata dalle mie guardie che sorridono sotto i baffi.
Tutti la destano.
Mi abbasso verso terra, inginocchiandomi, rimandando al suo posto Igor con un’occhiataccia.
Il piccolo di lince mi fissa con le lacrime agli occhi, chiamo Sango che corre subito verso di me “Potresti portarlo………. Cavolo Sango dove lo porti? È troppo piccolo!” e lui si abbarbica addosso a lei.
“Non ti preoccupare ci penso io!” e si allontana, così adesso vedo anche il suo salvatore.
. È un mezzo demone cane. E appena si mette seduto, vedo due profondi occhi ambrati e delle simpatiche orecchiette sulla testa. Purtroppo, vedo anche il suo labbro spaccato e da come si tiene lo stomaco forse ha un gran bel livido.
Per un secondo mi fissa negli occhi, poi però gli riabbassa subito e io sorrido.
“Non preoccuparti! Il piccolo starà bene e anche tu!”
Alza di nuovo la testa “Grazie!” sussurra. Restando inginocchiata davanti a lui gli afferro un braccio e lo faccio alzare “Come ti chiami?” gli chiedo chiamando con gli occhi Miroku che si avvicina lentamente “Inuyasha!” mi risponde fissandomi fieramente. “Bene Inuyasha. Ben venuto a palazzo. Io sono………. Kagome!” lo vedo sgranare gli occhi e allontanarsi di scatto “L…. La…. La regina!” esclama quasi balbettando mentre io scoppio a ridere “Già! Colpevole! Comunque adesso, prima che al mio segretario prenda un attacco di nervi segui Miroku, lui ti medicherà e ti condurrà nelle……… stanze del mio piano!” e appena lo dico Miroku annuisce sorridendomi “Scemo!” esclamo colpendolo in testa e guardandoli allontanarsi nel corridoio.
Igor si avvicina.
“Siete stata fantastica con vostra cugina, ma siete sicura che sia il caso di farlo stare al vostro fianco? Con tutto quello che succede! Non sappiamo niente di lui!”.
Gli appoggio una mano sulla spalla. “Mi conosci Igor?” lui annuisce “Quante volte mi sono sbagliata sulle persone?”
“Nessuna mia signora!”
“Bene allora lui resta e poi è giovane, forte, potrebbe essere utile. Quando si sarà ambientato e sarà guarito fallo esercitare con Paul o con Miroku con le armi!” lui annuisce e si allontana.
Bene, ecco finito il primo capitolo, che ve ne pare?
Idea contorta?
Terribile?
Carina?
Dite dite….. Alla prossima un bacio Sara!
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inuchan - Voto: