Spike ha tre grandi desideri, ma non vuole far soffrire Buffy con il terzo
Conclusa: Sì
Fanfiction pubblicata il 06/02/2008 19:22:48 - Ultimo inserimento 07/04/2008
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IL GIORNO DELLA LIBERTA': UMANO E TRE DESIDERI AVVERATI
Spike stava riposando nella sua cantina, quando sentì un rumore e si svegliò di colpo.
S - Chi è?!
Il biondo vampiro vide una creatura, o meglio, un demone.
Aveva la pelle arancione e indossava una veste color bronzo.
Dem - Tu devi essere Spike. Ho una notizia per te.
La sua voce sembrava quella di una bambina piangente.
S - Spara pure, compare.
Dem - Io sono un demone della vita mortale. E sono venuto qui per dirti che... domani è il tuo giorno della libertà.
Spike spalancò gli occhi.
Il giorno della libertà.
Ogni anno, i demoni della vita mortale sceglievano un vampiro a caso e gli concedevano per un giorno di tornare umano e potevano esaudire tre dei loro desideri più grandi.
Spike aveva avuto a che fare con il giorno della libertà di Drusilla, nel 1910.
Quella stupida di vampira desiderava farsi tutti gli uomini più belli d'Inghilterra, essere invidiata da tutte le donne e uccidere sia gli uomini che le donne per poi mangiarseli quando ritornava vampira.
Dem - Diventerai umano quando spunterà il sole e tornerai vampiro ventiquattro ore dopo.
Spike non lo guardò.
S - Va bene, grazie per l'avvertimento. Ora vattene.
Dem - Ma non ti ho ancora...
S - Vattene!
Il demone sparì.
Spike tornò a sdraiarsi sul suo letto e si addormentò senza pensare al suo giorno della libertà.
Spike aprì gli occhi, sorpreso di sentire quella bellissima voce.
Buffy si trovava in piedi davanti a lui.
E aveva un bel sorriso stampato sulle labbra.
S - Buongiorno Cacciatrice. Cosa ci fai qui?
E si alzò dal letto.
B - Volevo chiederti... ti va di venire a fare colazione a casa mia? Ci sono anche i miei amici.
S - Sei sicura? I tuoi amici non mi sopportano. Soprattutto Xander.
B - Scherzi? Lo sai quanto ti vogliamo bene. E poi i miei amici, sono i tuoi amici.
Spike sorrise.
Avere degli amici che gli volevano bene era uno dei suoi tre desideri.
Usciti dal liceo, Spike 'brillava' alla luce del sole, come i suoi meravigliosi occhi azzurri.
Sorrise a Buffy, bella come un girasole.
Lui vedeva il sole solo nei suoi occhi, quando sorrideva.
Lei ricambiò il sorriso e lo baciò sulla bocca.
B - E' bello vederti felice.
S - E' bello vederti sotto il sole. Sei meravigliosa!
Arrivati a casa Summers, Spike fu accolto da Dawn, Willow e Anya con baci sulle guance e piccoli abbracci e da Xander ed Andrew con paccate sulle spalle.
A - Cosa preferisci, Spike? Thè o caffé?
W - Vuoi assaggiare le mie omelette magiche?
D - Spike, vuoi sederti vicino a me?
B - Togliti la giacca.
Spike ubbidì e si tolse la giacca nera.
Buffy l'appese all'attaccapanni e andò in sala da pranzo insieme all'ex - vampiro (solo per un giorno).
Quella fu la colazione più bella e buona della vita di Spike.
Il buon cibo (composto dalle squisite omelette di Willow e dai biscotti fatti da Buffy), i sorrisi degli amici e le loro chiacchere su tutto tranne che sui vampiri, lo rendevano felicissimo.
D - Spike, mi accompagneresti a scuola, per favore?
S - Con molto piacere, Briciola.
Dawn corse a prendere il suo zaino.
B - Io e Willow andiamo al Magic Box con Anya, Spike. Ci vediamo lì? Ti vorrei parlare.
Spike le sfiorò le labbra con un bacio.
Anya e Willow sospirarono felici.
S - Ci vediamo lì, tesoro.
Sulla strada per la scuola, Dawn raccontò a Spike dei ragazzi che le piacevano e della sua interrogazione di storia e, intanto, gli teneva la mano.
Arrivati a scuola, lui le diede un bacio sulla fronte.
S - Allora, Dawn, buona fortuna per l'interrogazione di storia. Se prenderai un bel voto, io e Buffy ti faremo un bel regalo.
Dawn sorrise e lo abbracciò.
D - Non fallirò, Spike, te lo prometto. A stasera.
E corse da una sua amica.
Amica - Ciao Dawn. Ehi, sai che è proprio carino tuo padre?
Dawn guardò Spike.
D - Non è mio padre. E' l'uomo che mia sorella ama. E forse sarà anche qualcos'altro.
E andarono in classe, mentre Spike si avviava verso il Magic Box.
La campanella del negozio, tanto amata da Anya, suonò e la porta si aprì.
S - Eccomi qua!
Buffy, che stava sistemando alcuni libri, corse a baciare Spike.
Anya e Willow li guardarono e sospirarono ancora.
S - Allora, cosa volevi dirmi, cara?
I due andarono in palestra. Buffy chiuse la porta e Willow sbirciò dal buco della serratura.
B - Spike, ho riflettuto molto su di noi. Tu mi sei sempre stato vicino, mi hai aiutata e salvata molte volte e ti sei preso cura di Dawn. Ma lei sta crescendo e... prima o poi se ne andrà di casa...
I suoi occhi luccicarono.
Spike sorrise e le diede un bacio sulla fronte.
S - Dentro o fuori casa, tu sarai sempre sua sorella e ci sarai sempre per lei.
B - Lo so. Spike... io vorrei una famiglia tutta mia! Con te!
Spike la fissò, spaventato.
S - Intendi dire... che vorresti avere... un bambino da me? Ma... forse Dawn potrebbe...
B - Ne ho parlato con lei. Ha detto che ne sarebbe felice.
Spike abbassò lo sguardo.
Avere un figlio era il suon terzo sogno.
Ma non riusciva ad essere felice.
B - Spike, io ti amo. Avere un figlio con te mi renderà la donna più felice del Mondo.
S - Oh, Buffy, sei unica! Ti amo anch'io!
La prese in braccio, la fece girare come una trottola e poi le diede un bacio.
Ma mentre Buffy era felice, Spike faceva fatica ad esserlo.