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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: LA DONNA DEI GIGLI
Genere: Erotico
Rating: Vietato Minori 18 anni
Avviso: One Shot
Autore: -cicus- galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 04/02/2008 20:50:30

E' essenzialmente una PWP, perciò siete avvisati. Troverete una Lily molto diversa. Ma d'altronde la grifoncina non è quella che sembra.
 
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- Capitolo 1° -

Lily Evans venne sbattuta violentemente sul letto.
Vi ricadde a pancia in giù e lì rimase, ansimante.
Indossava un completino sexi che avrebbe fatto convertire un religioso: una cameriera col sederino all’aria e le gambe aperte, pronta per essere fottuta come una puttanella.
Una visione con quel viso accaldato dal piacere dei suoi baci, i suoi occhi verdissimi socchiusi e i suoi capelli rosso sangue sparpagliati sulla pelle sudata delle sue guance.
Lucius Malfoy ghignò, chiudendosi la porta dietro di sé.
“Vogliamo cominciare?” mormorò, togliendosi la cintura. “E’ da tanto che aspetto il momento di scoparti, Evans…”
Lei fremette, inarcando un po’ il bacino e la visione della sua intimità gli diede alla testa.
Era vero, era da tanto che voleva fotterla: quella piccola e intrigante Mezzosangue che lo aveva sempre guardato con tanto orgoglio…sottomessa a lui.
Che cercava il piacere con perversione esattamente dal suo corpo.
Sentiva di averlo duro come il marmo, i pantaloni gli faceva quasi male.
Lasciò scivolare la cravatta a terra, seguita dalla camicia e dai Jeans.
Si avvicinò a quella Grifoncina che lo stava stupendo come non mai, e lei per tutta risposta gemette nel sentirselo dietro.
“Ti piace?” le sussurrò all’orecchio, accarezzandole con un dito il profilo della sua schiena inarcata.
“Sì…” ansimò lei.
“Ma davvero? Ti piace essere fottuta da me, Lucius Malfoy? Dimmelo…”
“Mi piace…essere fottuta da te…”
Lui allora si inarcò su di lei, facendole sentire sulle natiche quanto ce l’aveva duro, attraverso la stoffa dei boxer.
“Lo vuoi dentro di te?” sussurrò, agguantandole i capelli. “Rispondi, Mezzosangue…”
“Muoviti Malfoy!”
“Piccola intrigante…” Lucius sorrise e, piano, le slacciò la veste da cameriera da dietro, toccandole la pelle della schiena e facendola tremare.
Era bellissima, le sue natiche erano sode e coperte a malapena da una mutandina colorata, da brava ragazza.
Ah, quanto non lo era, quella Evans…quante doti teneva nascoste per troppo tempo…
“Ahh…Malfoy…quanto ci metti a prendermi?” ansimò lei, inarcando di più la schiena e sfiorando il suo pene con l’interno coscia. “Io…non resisto più…ti voglio dentro di me…”
Lui le agguantò i capelli, alzandole il viso.
“E mi avrai…non temere.” Sussurrò, divertito. “Solo…voglio torturarti un po’.”
“No…” lei pigolò e si girò con la schiena sul letto, in modo da averlo davanti a sé. “Sei cattivo…” mormorò, e si toccò i seni.
Quella mossa lo fece impazzire: un brivido gli attraversò il bassoventre.
Ma voleva godersela ed era intenzionato a procedere con calma…a fare tutto, con lei.
Accortasi della sua eccitazione a quel gesto, Lily si puntellò sui gomiti e iniziò a palparsi il seno, a tirarlo fuori dal reggipetto e a stuzzicarsi i capezzoli.
“Ti piace questo?” sussurrò, ghignando. “Ti eccita vedere che mi tocco?”
“Sei una puttanella, Evans…”
“Sono quel che sono.” I suoi occhi si fecero seri. “Quel che sono non potrà mai cambiare.”
Buttò la testa all’indietro e i capelli si sparsero sul materasso, mentre la sua bocca si schiudeva ad ansimare senza pudore.
Era troppo anche per Lucius: rapido le saltò a cavalcioni sul ventre e sostituì le mani di lei con le sue.
I seni erano morbidi, caldi, i capezzoli turgidi e rosei.
Iniziò a toccarli senza pietà, con irruenza, ma lei parve gradire perché le sue gote si arrossarono.
“Sì…” gemette. “Sì Malfoy…toccami come se fossi stata tua…sempre…toccami…”
Le sue mani andarono frenetiche ai boxer, e iniziarono a tastare ed ad accarezzare sempre più insistenti.
Era duro come il marmo e questo lo gradì parecchio, perché mugolò e gli strappò letteralmente i Boxer, facendo uscire la sua intimità.
Guardò la cappella rossa e un poco umida, poi sfiorò con lo sguardo la lunga asta eretta.
L’aria fresca della sera sul suo pene parve rianimarlo ancora di più ed eccitarlo.
Lily si alzò, facendolo sdraiare.
“Ora tocca a me.” mormorò, anche se le mani di Malfoy non mollarono mai i suoi seni.
Si avvicinò sinuosa su di lui e iniziò a sfiorargli l’ombelico, fino a scendere…giù…sempre più giù…
“Prendilo…” gemette Malfoy. “Dio Mezzosangue…”
Lei obbedì e le sue dita si chiusero sul suo pene, decise, e lui quasi urlò di piacere quando iniziarono a fare su e giù con movimenti dapprima lenti, po’ sempre più rapidi.
Ma così non le piaceva, notò, guardando i suoi occhi bramosi.
Quella cameriera sexi voleva di più…
“Ah…ah…prendilo in bocca…voglio che tu me lo succhi…fino a farmi urlare…AH!”
Un ordine partorito tra gli ansimi, ma lei capì lo stesso e Malfoy non poté non urlare quando le sue labbra si chiusero sulla sua asta, morbide e calde.
Iniziò a leccarlo con movimenti circolari, poi le sue labbra scesero un poco…poi lo leccò ancora e risalirono…
Lo stava torturando, quella piccola intrigante…era meraviglioso il lavoretto che gli stava facendo.
Chissà quanta esperienza con Potter!
La sua erezione era ormai dolorosa nella bocca della ragazza, e lei diventò più buona: i movimenti delle sue labbra divennero più rapidi, desiderosi.
“Sì! Dio SI!!!” ansimò Malfoy poi, mentre l’eccitazione scendeva sul suo ventre ad ondate magnifiche.
Quando non ce la fece più le agguantò i capelli, incurante di farle male, e la spinse più a fondo e con più velocità.
Inarcandosi, trascinò quelle labbra strette fino ai genitali.
Usarla come un oggetto di piacere era talmente gratificante che ogni cosa perse il suo significato.
“SI, DI PIU’, DI PIU’!” urlò, spingendola più e forte e accompagnando con movimenti del bacino quella bocca che stava facendo meraviglie.
Un brivido più intenso e poi venne sulle sue labbra, come un rossetto malsano e perverso.
“Ahhh…” ansimò, ricadendo sul letto. “Mi fai morire…così…”
“Hai un buon sapore…” miagolò lei, accarezzandolo anche se era oramai moscio. “Mi sei…piaciuto…”
Malfoy notò che aveva le gambe aperte dal piacere e si mordicchiava un labbro.
Aveva goduto solo lui, povera piccola, pensò con un ghigno.
Le agguantò i fianchi e la girò supina, rialzando il bacino con dei cuscini sotto la pancia e aprendole le gambe.
“Malfoy...oh sì…” gemette lei, aprendole di più.
Era tutta bagnata, constatò quando la sfiorò con le dita.
Quando la toccò un brivido immenso le pervase la schiena.
“Toccami…”
“Se lo vuoi devi chiedermelo più specificamente…cosa vuoi che ti faccia?” mormorò lui, accarezzandola.
Era calda …calda come una puttanella d’alto borgo.
“Voglio...che continui…” ansimò lei e lui le infilò dentro un dito, poi due.
Iniziò a fare su e giù, stimolandole il clitoride col pollice.
Lei gemeva come una gattina in calore, eccitandolo di nuovo.
“Sì…così…ah…”
Lui sorrise, continuando a masturbarla, ma si accorse che voleva sentire il suo sapore sulla bocca.
Si avvicinò a quel calore, alla sua vagina, aprì un poco le labbra e appoggiò le sue labbra sul clitoride.
“SI…SI!!!”
Iniziò a leccarla con isistenza, mentre lei inarcava e no il bacino per sentirlo meglio.
La sua lingua guizzò sul suo clitoride facendola urlare di piacere.
Non ce la faceva più, sentirla tremare di piacere era troppo eccitante.
La sentì venire sul suo viso e prese quel liquido caldo con le dita, passandogliele su quel culetto roseo e schiaffeggiandole le natiche.
Poi la passò di nuovo sulla sua intimità, dandole leggeri colpetti sul clitoride giusto per farla eccitare di nuovo.
Il suo pene era gonfissimo, pronto per entrare in lei.
Glielo fece sentire sulla schiena, la mise in ginocchio come una gattina e avvertì il profumo della sua eccitazione andargli al cervello.
Le saltò letteralmente addosso, come un animale in calore, le afferrò i seni sodi con le mani ed entrò in lei con una spinta veloce, potente.
“Ahhh!” lei gridò, inarcandosi tutta e lui si mise a spingere.
Entrava ed usciva in lei, le sfiorava la pancia ancora e ancora…voleva penetrarla fino ai genitali, sentirla tutta avvolta contro il suo pene.
Era calda e morbida e una mano lasciò un seno per andare a schiaffarle una natica, che diventò rossa.
Lei ansimava e aveva iniziato a spingersi contro di lui per volere di più, accorgendosi che si era fermato per lavorarle il sederino e il seno sinistro.
“Oh sì…prendimi…fammi tua…spingimi forte il tuo pene dentro…spingi!” gridò, e lui non se lo fece ripetere.
La potenza con cui entrava in lei faceva cigolare il letto, che prese a muoversi con loro.
“AH…AH....CRISTO SI!!!”
“Ti piace?” rise Malfoy, euforico, cavalcandola come una cavallina da monta. “Ti piace essere sbattuta come una troietta?!”
“Sì…SI!!!”
Era più di quanto volesse sentire: affondò in lei con una spinta potente e lei iniziò a tremare per le ondate di piacere che le attraversavano la pancia.
Quando lo sentì venire dentro di lei, caldo, urlò e i suoi umori lo accompagnarono.
La donna dei gigli...era finalmente sua.


 
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VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
barbarina - Voto: 18/03/10 12:11
bellissima ma molto spinta...ci sai fare molto bene con il peperoncino..
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