[ MASTER OF PUPPETS ]
- Capitolo 1° -
[ Master of Puppets ]
#001
Master of Puppets I'm pulling your strings […]
Mosse velocemente le mani, armeggiando con sottili, quasi invisibili fili di chakra, come era solito fare.
Fili di energia mantenevano sospesa una sua creazione.
Il vento leggero gli passava effimero sulla pelle, gli occhi immobili, fissi sul suo solo obbiettivo.
Il sole batteva e faceva caldo in quella torrida giornata di sole.
Lui all’interno del suo cappotto a nuvole bianche e rosse non sentiva niente di tutto quello.
Era solo concentrato a fissare una figura davanti a se..
Gli occhi castani fissi. Fissi. Immobili. Vitrei. Morti.
Mosse una falange, e corrispondente si mosse la sua marionetta. Si mosse la sua arma.
La sua arte. E T E R N A.
Osservò rapito come i capelli biondi davanti a lui si muovevano melliflui e ondeggianti alla brezza fresca. Il corpo a terra e il capo rivolto al nemico.
Era spacciata, la sua preda.
Guardò con occhi estasiati e avvicinandosi toccò la fresca e morbida pelle. Così morbida, e la figura pareva riflettere la luce del sole tanto sembrava irreale. Arte, quella era pura arte. Il corpo fermo in un’ artistica posizione. Si abbassò e lambì le sue dure labbra con altre morbide e leggermente sporche di sangue per la precedente battaglia. Il legno solcò le curve rosee ma non provò nessuna sensazione, gli piaceva pensare però che avessero qualcosa di incredibilmente gradevole, ma che lui, in quel momento, non seppe definire. Si alzò e osservò gli occhi quasi vitrei, ma ancora incredibilmente azzurri in tutta la loro espressività, del corpo martoriato.
Il petto calmo e quasi immobile si abbassava e alzava ritmicamente, il veleno aveva gia fatto il suo lavoro; ora lui doveva solo completare l’opera..
Lui era Akasuna no Sasori e la sua sola arma erano le marionette.
E la sua sola Arte era eterna.
Prese il corpo ormai morto.
Era bello, era forte (ma non aveva potuto niente contro di lui),
ma non era ancora perfetto.
Sarebbe diventato La sua opera d’Arte. E tutti avrebbero ammirato con invidia la sua bellezza.
Perché arte vuol dire bellezza eterna.
E lui come bravo marionettista aveva immortalato la bellezza. Ora, doveva solo mostrarla al mondo.
Ne era sicuro, lui sarebbe stato il miglior Hitokugutsu* che avesse ma costruito, e lui, non sbagliava Mai.
Il mio strumento è il cucito che lavoro, non tradirete mai
<< Obachan, quando tornano Otousan e Kaasan? >>
<< loro non torneranno questa volta Sasori >>
<< Perché? >>
<< sono morti Sasori >>
<< Perché sono morti obachan? >>
<< …sono stati sorpresi da un imboscata >>
<< ma perché sono morti? >>
<< … >>
<< … >>
<< obachan, mi insegni la tecnica del marionettista?>>
Angolino:
bene eccomi tornata con un esperimento**(scritto di getto tra l’altro e non ne sono molto convinta).
Sarà una raccolta incentrata su i crack pairing e sugli assurdi..si accettano richieste. (Queste verranno aggiunte alla lunga lista gia presente nei miei file)
Passando al primo capitolo: il titolo è preso dalla canzone dei Metallica e ascoltandola penso che si adatti pressoché bene alla one-shot. Inoltre come avete notato il personaggio principale è Sasori ma come sfondo c’è un altro personaggio di cui non ho svelato l’identità, c’era solo un indizio nel testo e anche piuttosto esplicito, per cui provate un po’ voi ad indovinare..nel prossimo capitolo verrà svelata l’identità.
Recensite in tanti mi raccomando eh!?
Glossario:
*è la cosiddetta “marionetta umana” che solo Sasori sa costruire con uno speciale processo che gli permette di utilizzare le tecniche della persona che era ancora in vita.
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