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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Hunter X Hunter
Titolo Fanfic: BLOODY LOVE- DELL'AMORE E DEL SANGUE...
Genere: Sentimentale, Romantico, Drammatico, Erotico
Rating: Vietato Minori 18 anni
Avviso: Shounen Ai, Yaoi
Autore: ladyhell galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 31/01/2008 19:37:04 (ultimo inserimento: 13/04/08)

Ogni rosa ha le sue spine:Killua vuole essere più che un amico per Gon, Killua desidera posserdere Gon...e non è l'unico! KilluaXGon, HisokaXGon yao
 
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L'AMORE PUÒ VINCERE LA MORTE?
- Capitolo 1° -

Eccomi, come avevo promesso ad alcuni sono tornata con un altra fic stavolta più breve e intensa ( e sfacciatamente yaoi) della prima ( o almeno questi sono i miei programmi al momento!!) Volevo tanto scrivere una Gon x Killua anche se breve ( e spinta...^^) ma non so come mi è venuta essendo la prima che scrivo! Questo dovrete farmelo sapere una volta letta. L’inizio è un po’ triste e il dopo...ancora di più. Povero Gon!!!Il puccio dell’autrice è in guai molto grossi anche se lui ancora non lo sa... Indovinate un po’ chi è il pg misterioso che metterà i bastoni tra le ruote alla mia splendida coppia di innamorati?! Vabbè... c’è scritto comunque nell’introduzione...pg maggiorenni, non esistenti,ecc.
Commentate in tanti CIAO CIAO^^!!!


P.S. ...lo so che il titolo della fic fa schifo...:(



Da quando Gon, Killua, Leorio e Kurapika avevano deciso di mettersi in viaggio insieme ne avevano passate di avventure, l’ultima delle quali li aveva visti uscire veramente provati nel corpo e nello spirito. Per risollevare sia l’uno che l’altro il medico della compagnia aveva suggerito di andare a passare qualche giorno alle terme di Fuunama, una località turistica molto rinomata.
La proposta fu immediatamente accolta con entusiasmo dal resto del gruppo e così la meta dei nostri eroi fu fissata in quella ridente cittadina termale, che come presto avrebbero scoperto si sarebbe rivelata piena di sorprese nel bene e nel male ...ma soprattutto nel male.
Infatti ogni volta che i ragazzi decidevano di prendersi un periodo di ferie inevitabilmente accadeva qualcosa, qualcosa di catastrofico che distruggeva i piani, programmati dal meticoloso Kurapika...
Ed era proprio quello il caso.
. . . . . .

Cinque giorni che camminavano nel deserto, lo sguardo puntato sull’orizzonte vuoto e desolante.
Ormai non si sentivano più i piedi attaccati alle caviglie senza contare l’afa opprimente e le provviste che cominciavano a scarseggiare.

-Questa NON è una vacanza!- precisò Leorio, che siccome era il più grande del gruppo si era prima offerto di portare i bagagli per tutti e soltanto adesso se ne pentiva amaramente.

-Io lo avevo detto che per arrivare alla nostra meta c’era da attraversare una zona desertica, ma dubito fortemente che anche uno solo di voi mi abbia prestato ascolto mentre vi spiegavo il percorso che avremmo fatto...- ricordò Kurapika, che continuava a mantenere il suo contegno superiore anche nel bel mezzo di quell’insopportabile situazione.

-Zona desertica? Ma se sono cinque giorni che camminiamo in mezzo al nulla!! Non sappiamo neanche se questa è la direzione giusta da prendere, non ci sono punti di riferimento qui!

-Ci sono le stelle- osservò Kurapika- con un attento studio del cielo durante la notte possiamo stabilire con assoluta certezza il percorso corretto da tenere durante il giorno...sarà la decima volta che me lo fai ripetere.

-Kurapika, io ho sete!!- si lamentò Gon attaccandosi alla veste del compagno, con occhioni supplichevoli.

-Oh no Gon! Non ti ci mettere anche tu, ti prego...- sospirò il Kuruta, che cominciava a pensare seriamente di essere tenuto in considerazione dai suoi amici più come balia che come compagno d’avventura.

-Ma io ho tanta sete!

-Allora signor astronomo, quanto manca alla meta?

-Sete!

-Caldo!

-Acqua!!

-Kurapika!!

-Aiuto...-mormorò Kurapika rassegnato, mentre tirava fuori dalla sua borsa e faceva girare l’ultima bottiglietta d’acqua che si sarebbero spartiti in quattro.

Quattro? Il ragazzo fece i suoi conti e notò che al loro gruppetto mancava una persona. Oddio e se se lo erano perso nel deserto adesso come facevano a recuperarlo?! Fortunatamente poco dopo notò una testolina bianca spuntare tra le dune...Killua camminava in silenzio un poco discosto da loro, non sembrava risentire del clima torrido, o probabilmente stava pensando a qualcosa di così importante da distoglierlo perfino dallo sforzo fisico...

E la supposizione di Kurapika era esatta poiché in quel preciso istante Killua stava pensando a Gon.
Da quando avevano lasciato la villa dei suoi, scampando ancora una volta la morte, non c’era stato un solo istante in cui non avesse ripensato al comportamento del suo migliore amico.
Intrepido, terribilmente cocciuto e sprezzante del pericolo. Più di una volta Killua si era trovato a temere fortemente per la sua vita, e in quegli istanti era stato come se il suo stesso cuore si fermasse.
Era la prima volta nella sua vita che provava la paura irrazionale della perdita di qualcosa...
..forse era anche la prima volta che valesse la pena di provarlo per qualcuno.


“Ma Gon...come posso continuare a sentire questo per te...è sbagliato, è irrazionale!
Quando ci sei tu di mezzo non riesco a ragionare lucidamente...e questo è un male.
Non bisogna mai abbassare la guardia, mai per nessun motivo:
questo mi hanno insegnato e solo questo fino ad ora mi ha mantenuto in vita.
Non si può continuare così...
Deve finire, dovrei allontanarmi da te e fare in modo che tu viva felice la tua vita e ti dimentichi per sempre di me. Finché sto con te anche tu sei in pericolo.
Eppure sono troppo vigliacco per andarmene così.
Sono troppo egoista per rinunciare a te...
...perchè andare via da te per me sarebbe peggio della morte.”



-Killua, tu ne vuoi?- una voce melodica da lui ben conosciuta interruppe il corso dei suoi pensieri.

Killua trasalì, cadendo dalle nuvole all’improvviso: Gon gli stava porgendo la bottiglietta d’acqua ancora piena per un quarto. Certo! posare le labbra dove erano giusto appena state le sue...sarebbe stato troppo simile a un bacio...e il solo pensiero fece arrossire Killua fino alla punta dei capelli.

“Gon, io non lo merito...non meriterò mai di averti.”

-Allora non bevi?- chiese di nuovo all’amico, tendendogli sempre la bottiglietta. I suoi occhi grandi e innocenti che lo fissavano pieni di gioia e di entusiasmo come sempre...

-No- mentì spudoratamente questi, la voce evidentemente impastata dalla sete- non ne voglio.

-Non hai sete?- insistette Gon sventolandogli praticamente la bottiglia sotto al naso.

-No- ripeté Killua, cercando di suonare convinto.

“Una creatura così fragile...così pura e innocente...
...con quale diritto potrei gioire della tua bellezza senza poi distruggerla?
Perchè ti desidero talmente tanto che finirò per volerti annientare col fuoco che ho dentro...
...non riesco a controllarmi,lo so, è la mia natura.
Questo è quello che sono...
..un assassino!”


-Questa è una bugia Killua!- Gon puntò il dito contro di lui, sembrava avergli letto nel pensiero- Lo vedo bene che sei assetato come tutti noi, credevi che fossi tanto stupido da non accorgermene?!Ora dimmi perchè è tutta la mattina che ti comporti in maniera così strana, voglio saperlo!

-Chi? Io?- negò Killua spudoratamente distogliendo lo sguardo in cerca di possibili vie di fuga.

-Si, tu!- annuì vigorosamente Gon col suo solito fare testardo- voglio sapere che hai!

-Bah...niente...niente...solo, ecco...no!- gli era appena venuta un’idea diabolicamente geniale, nonché assolutamente plausibile, per cavarsi dall’imbarazzo...- Non voglio bere da dove hanno bevuto altre persone, tutto qui! Davvero...è la verità.

Sperò di suonare convincente, e infatti dopo averlo fissato per un altro minuto pieno Gon sembrò accettare quella risposta, per quanto non la condividesse. Al contrario di quanto fece qualcun altro...

-Dai non fare lo schifiltoso, ci dobbiamo bere tutti da lì!!- lo incoraggiò invece Leorio - O forse il signorino è abituato ad essere servito e riverito perfino per bere un sorso d’acqua?!- aggiunse poi sarcastico e provocatorio.

“Ok, vecchio...provocazione accettata!”

-No!Non è vero!-sbottò Killua infastidito.

-Invece si!

-Invece no!

-Leorio, smettila di dar fastidio a Killua: se non vuole non vuole- intervenne con calma Kurapika, anima pacificatrice del gruppo- e poi se proprio non vuol bere da dove beviamo anche noi c’è un altro metodo molto semplice per dissetarlo, Gon per favore vorresti mettere le mani così...

Killua rabbrividì nel vedere Kurapika versare una generosa razione d’acqua tra le mani chiuse a coppa di Gon. Vide poi l’amico porgergliele con un sorriso gentile: dalla padella alla brace!

Non riuscendo più ad accampare alcuna scusa Killua chinò controvoglia il capo sulla bevanda contenuta nelle mani di Gon, e lottando strenuamente con se stesso per non arrossire ne vuotò il contenuto rapidamente. Poi, cercando di non sentirsi un completo idiota, assunse la consueta aria di sufficienza e riprese a camminare con falsa disinvoltura. Rimase in silenzio per tutto il resto del viaggio, rimuginando ancora sui suoi pensieri.

"Sarà veramente così, Gon? L'amore può vincere la morte?"

In serata arrivarono finalmente alla meta prestabilita: una graziosissima isola verde in mezzo al deserto apparve ai quattro amici come uno splendido miraggio. L’elegante struttura, circondata da un verde giardino fatto si stradine lastricate che si inerpicavano tra gli alberi, era provvista di ogni comfort. Si trattava di una località talmente esclusiva, soprattutto in quel periodo dell’anno, che solo grazie alle licenze da Hunter avevano potuto prenotarsi per un soffio.

Dopo aver sistemato i bagagli nelle rispettive camere e aver fruito di un’abbondante cena, Kurapika propose di andare a riposare dopo il lungo viaggio, in maniera tale da essere in forma il giorno dopo ( per l’estenuante visita ai reperti archeologici che li avrebbe praticamente costretti ad effettuare...).
Superfluo dire che sia Gon che Killua cominciarono subito a lamentarsi perchè volevano iniziare l’esplorazione del luogo. Kurapika alla fine fu costretto a cedere e , augurata la buonanotte agli altri si ritirò nella propria stanza, seguito poco dopo da Leorio.

-Ehi, Killua! Facciamo il bagno insieme?- propose Gon allegramente, indicando l’enorme cartello che contrassegnava l’entrata alle terme.

“Ma si... che male c’è? Dopotutto siete amici...amici! Solo AMICI! E gli amici non si fanno problemi con cose del genere, no affatto. E’ tutto più che normale.”

- Certo, per me va bene!- annuì Killua convinto.

-Ok, faccio una corsa a prendere l’asciugamano e arrivo, ci vediamo lì tra mezz’ora!- lo salutò Gon sfrecciando nella sua stanza.

-Bene, vai io ti aspetto...

-Si, a più tardi!

“E poi a parte il fatto di vedere Gon nudo cosa può accadere di male? Ecco appunto...in che razza di guaio mi sono cacciato?!”

Killua si stava già pentendo di aver accettato, quando ad un tratto una strana e abbagliante idea attraversò la sua mente come un fulmine a ciel sereno. Certamente non poteva continuare così ...e allora perchè continuare a nascondersi come un criminale? Perchè non poteva semplicemente confessare tutto a Gon e sapere cosa ne pensava. Anche un rifiuto diretto sarebbe stato meglio di quella tortura. Era da un po’ che ci pensava , da quella volta che lui gli aveva detto con un sorriso...

“Killua...io sono al sicuro quando sono con te!”

... e forse quella sarebbe stata l’unica occasione per mettere in atto il suo piano come si deve senza intrusioni inopportune da parte di altri.
L’idea pian piano prese forma nella mente di Killua e non gli sembrò poi così malvagia...si, quella sera forse sarebbe stata la più importante della sua vita perchè, vincendo il suo orgoglio, si sarebbe dichiarato alla persona che gli piaceva.

-Ti aspetto Gon...-mormorò prima di avviarsi a preparare il tutto.

Quello che né Killua né Gon immaginavano era che una terza persona, ospite del loro stesso albergo, si celava nell’ombra pronta a colpire. Un nemico ben noto a entrambi che li aveva seguiti fin lì e pazientemente aveva atteso l’occasione migliore per sferrare il suo attacco micidiale.

-Il frutto è maturo per essere colto...- mormorò nell’ombra una voce, seguita da una risatina stridula- ...mio caro piccolo innocente Gon...


TO BE CONTINUED...



 
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VOTO: (2 voti, 4 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 4 commenti
zaserty - Voto: 31/12/08 15:12
complimenti davvero bella
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mary-nana89 02/10/08 10:54
mi piace tanto questa storia! l'ho letta già tre volte!
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vamasa 19/06/08 18:04
veramente stupenda c'ho ripensata è da urlo
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Rif.Capitolo: 1
vamasa - Voto:
19/06/08 18:00
veramente carina
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