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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: LE STELLE DI ETERNITY
Genere: Commedia, Avventura, Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Autore: yue84 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 31/01/2008 17:33:08


 
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3° CAPITOLO
- Capitolo 1° -

Il villaggio era accogliente, semplice come tanti altri ma con una piccola particolarità: gli abitanti, per la maggior parte elfi, passavano molto raramente.
I Dragons entrarono e si misero alla ricerca di Hator. Kashe subito chiese informazioni ai passanti: "Scusi, sa dove posso trovare la casa di Hator?" con gran sorpresa i quattro si accorsero dell'immensa cordialità delle persone: "Si, bella signorina, guardi è proprio là sul promontorio, quella casa dalle torri appuntite" rispose il passante.
"Grazie tante" disse Kashe con un inchino e così fecero tutti gli altri, tranne Axel.
"Di niente, è stato un piacere" rispose il passante e se ne andò via inchinandosi.
"Potevi almeno accennare un inchino, puoi essere qualche volta un po' educato?" disse Kashe, ma Axel andò avanti ignorandola.
Passando per la via centrale che portava al promontorio, tutti i passanti si inchinavano ovunque passassero i Dragons.
“La voce si dev’essere sparsa in fretta” disse Windalf
“Spero che non sia così in tutti i villaggi, sembriamo chissà chi” rispose Axel.
Arrivati al promontorio si resero conto che più che una casa era una piccola reggia, dove dominavano due grosse torri a punta di un color non ben definito che si avvicinava al grigio-blu.
"Chi siete voi?" chiese una voce proveniente da una finestra
"I Dragons, ci manda Re Denitor" disse Noah a voce alta
"Ho capito, sono stato informato del vostro arrivo, vi aspetto all'ultimo piano... ci sarà un mio servitore davanti alla scala principale".
Entrando, spalancando un altissimo portone, si trovarono in un ampio atrio con appeso al soffitto un maestoso lampadario di cristallo che con le sue candele inondava la stanza di luce. Ai loro lati si estendevano all'infinito due rampe di scale. Vi era una terza rampa, essa però terminava presto contro una parete. Ad attenderli davanti a quella breve scalinata, vi era un uomo abbastanza robusto, dal tipico portamento del servo fedele di un signore importante.
"Prego, seguitemi" disse il servitore. Appena mise il piede sul primo scalino la rampa, si trasformò in una sontuosa scala a chiocciola. Con grande stupore, i quattro lo seguirono. Arrivati al terzo piano, disse:
"Eccoci arrivati, questa è la stanza di Hator, Signore degli Elfi".
"Salve a tutti voi" sorprese tutti Hator spalancando la porta.
Era di media altezza, all’apparenza un po’ anziano.
“Sorpresi di vedermi?” chiese
“No” rispose Windalf: “E’ che io mi aspettavo qualcosa di più…”
“…alto?” completò la frase Hator
“In effetti, si…”
“Il potere non sta certo nelle dimensioni…”
Detto ciò, Hator fissò intensamente Windalf. Il ragazzo non capiva cosa stesse succedendo esattamente e fu ancora più sbalordito quando non sentì più il pavimento sotto i suoi piedi. Il signore degli Elfi lo stava facendo levitare e volteggiare in aria, fino a raggiungere l’alto soffitto della camera.
"Va bene, si fermi ho capito! Giuro sulla mia testa che non la offenderò, quindi la imploro mi metta giù!" disse Windalf.
"Sei così patetico!" scoppiò Axel
“Impara a non giudicare dalle apparenze. La scalinata che vi aveva condotti qui sembrava non portare da nessuna parte, vero? A volte la strada giusta è sotto i nostri occhi…”
“Non faccia caso a Windalf. È l’unico modo per sopportarlo, glielo assicuro” disse Axel.
“Re Denitor mi aveva accennato qualcosa di voi. Datemi pure del tu. Avevo intuito che lui sarebbe stato Windalf. Mentre tu sei Axel, sbaglio?”
“Il miglior guerriero di Fireon, al vostro servizio”
“Cos’è quest’improvviso cambio d’umore?” chiese Kashe ad Axel.
“Questa bella ragazza deve essere Kashe. Sembri determinata, mi piace quest’aspetto in una persona. Invece tu sei Noah, taciturno, ma saggio” disse Hator voltandosi verso il mago che annuì dicendo:
“Re Denitor ci ha dato questa lettera per lei”
“Giusto, veniamo alle cose importanti”
Hator srotolò la pergamena con leggerezza.

Hator, Signore degli Elfi, questi giovani ragazzi sono i Dragons, i migliori guerrieri dei quattro pianeti, scelti per riappacificare i nostri mondi. Li ho indirizzati a voi, caro amico, nella speranza che abbiate scoperto di più sul furto della Reliquia d’Avalon. Mi auguro che possiate aiutare questi ragazzi. Un caloroso saluto
Il Re Denitor

“Denitor, amico caro infanzia, ti sei fatto vivo finalmente. La notizia che mi porti su questa lettera è abbastanza risollevante ma non riesco a dimenticare la tragedia che sta avvenendo in questi nostri mondi ormai da tempo sull'orlo del declino” disse Hator con l'umore a terra. Dopo una breve pausa riprese:
“Oh, scusate, ho notato che i vostri vestiti sono fradici. Forse volete riposarvi un po’, parleremo dopo delle questioni più serie”
Detto ciò, egli condusse i ragazzi in un corridoio che portava alle loro camere provvisorie. Ogni cosa sembrava emanare calore, l’ampia finestra in fondo al corridoio permetteva alla luce di rischiarare ogni cosa.
“Ho fatto preparare quattro camere, una per ognuno di voi. Riposatevi, mangiate e intanto vi farò portare vestiti puliti”

Arrivò il pomeriggio. I ragazzi sapevano di non poter rimanere a lungo in quel posto così accogliente. Si riunirono, loro quattro e Hator, in un’immensa stanza con le mura ornate da affreschi raffiguranti enormi draghi. Al centro del salone vi era un tavolo e delle sedie in cristallo. I Dragons restarono nuovamente di stucco di fronte alla maestosità e alla bellezza di quella casa che non finiva di stupirli. I quattro si sedettero, mentre Hator era ancora in piedi. Egli estrasse due oggetti da un cassetto di un mobile antico, dopodichè si accomodò anche lui. Il primo oggetto che mostrò fu un prezioso cofanetto in ebano. Il legno scuro dello scrigno portava un’antica incisione: una stella a sei punte, circondata da quattro sfere poste ai quattro punti cardinali.
“Questo vi sarà utile per riporvi le Reliquie una volta trovate” disse il signore degli Elfi.
“In mano mia non è sicuro, in quelle di Windalf peggio che mai” disse Axel.
“Io ho già la collana, quindi è meglio che lo tenga Noah” aggiunse Kashe.
“Ah già, la collana” intervenne nuovamente Hator.
“Ne sai qualcosa?” chiese Kashe
“Serve ad unire Terra, Aria, Fuoco e Acqua. Vi servirà il potere delle reliquie”
“Come lo sconfiggiamo?”
“Non so in che modo. Tutto questo è legato alla leggenda di Trinity, la principessa che evocò il potere del drago Zeephon”
“Potremo evocare anche noi il potere di quel drago”
“Si, ma non so dirvi come. Sta a voi il compito di scoprirlo. Il drago leggendario protegge l’immenso potere delle Reliquie dalle forze del Male. Con il suo aiuto potrete avere successo. Allora questo lo terrà Noah” disse il saggio elfo avvicinando lo scrigno al ragazzo.
Poi mostrò al gruppo l’altro oggetto estratto dal cassetto.
Era un piccolo sacchetto bianco chiuso con un sottile nastro color perla. In lui erano contenuti quattro anelli identici. Gli anelli, di pura arcadia, avevano raffigurato ciascuno il sigillo reale.
“Re Denitor mi ha pregato di darvi questi. Ce n’è uno per ciascuno di voi. In qualsiasi città vi troviate, mostrando questi anelli la gente saprà che siete gli uomini del Re e avrete libero accesso alle sue risorse finanziarie per comprare armi e quant’altro vi occorrerà”
“Aspetta, fammi capire” interruppe Axel “con questi anelli possiamo comprare tutto ciò che vogliamo?”
“Ho detto tutto ciò che vi occorre. In ogni caso Kitral è la moneta ufficiale, utilizzata in tutta Eternity. Perciò non resterete a corto di soldi, viste le ricchezze della Corona”
“Mi sembra incredibile…” replicò Axel
“Ma è così. Ovviamente sarà meglio spendere bene questi soldi. Vi serviranno anche per alloggiare nelle locande”
“Tutto questo è di grande aiuto, ma ora il nostro primo problema è ritrovare Crysal” intervenne Noah.
“I demoni che hanno attaccato la scuola di Sazen, si sono diretti verso l’altopiano di Esoral, oltre le paludi a nord-ovest di questa città. Dirigetevi lì, ma state molto attenti. Un tempo era una foresta, ora una palude pericolosa. Credo che la Gemma della Terra sia nelle mani di Knife, una creatura metà drago e metà demone” li mise in guardia Hator.
“Staremo in guardia, grazie Hator” disse Kashe.
“Sono contento che il Re vi abbia scelto, sembrate degli ottimi combattenti. Mi piacerebbe essere lì al vostro fianco per aiutarvi, ma l'età me lo impedisce come vedete. Pozioni e incantesimi purtroppo non mi hanno fatto tornare il guerriero di un tempo!”
“Hai già fatto molto per noi, ora ci conviene andare e attraversare la palude prima che si faccia notte” rispose Noah.
“Già, meglio che vi sbrighiate. Non ho idea di quali creature vivono ora quaggiù. Buona fortuna”
Così li condusse all'uscita posteriore che portava al sentiero per la palude.
"Mi raccomando, state sempre uniti " gridò Hator, mentre il gruppo si allontanava. Riuscì a vederli ancora per un po’, prima che pian piano svanissero lungo il sentiero.

 
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