- Capitolo 1° -
Ciao!! Ci ho messo un pò, ma sono tornata con una nuova ficcy!!
Avviso: oramai tutti sapete che io considero il mio personaggio, ovvero Sakura, la cugina di Ren, come un VERO personaggio di Shaman King, di conseguenza questa è una fic introspettiva sui suoi pensieri...
Dewa mata minna!!
E buon divertimento! ^_^
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Sorgi, sole
Sorgi, sole, sorgi e cancella tutti questi pensieri, questi ricordi…
Questi attimi di una felicità serena che vorrei tanto dimenticare…
Ma aspetta, non sorgere subito, lasciameli ripercorrere ancora una volta…
Se mi sono tornati in mente, una ragione ci sarà, no?
Come ero innocente quando ero ancora amica di Yoh, quando ero ancora la cugina di Ren.
Innocente, pura, e stupida. Tanto stupida.
Così stupida da credere che esistessero il bene e il male, così stupida da pensare di essere buona e di andarne fiera, così stupida da credere di poter odiare chi segretamente desideravo.
Sì, allora ero davvero innocente, una bambina, oserei dire, almeno nell’innocenza dei miei pensieri.
Dico “allora” nonostante siano passati pochi mesi, perché mi sembra di essere cresciuta in questo poco tempo.
Vedevo mio cugino, i miei amici, li vedevo combattere, e combattevo con loro contro colui che amavo, ignorando gli strappi al cuore che si allargavano giorno dopo giorno.
Dico “ignorando”? Forse non me ne accorgevo neanche…
Poi, un bel giorno, quegli strappi mi hanno fatto esplodere.
Ora so che racchiudevano la mia vera indole, quella, in fin dei conti, che caratterizzava i giovani Tao finché non abbiamo conosciuto Yoh.
L’indole passionale, battagliera, crudele, perfino.
L’indole di una ragazza ambiziosa, che non aveva paura di niente.
È stato allora che sono fuggita.
Indovinate un po’…?
Sono andata da Hao, ovviamente.
Lui avrebbe potuto rendermi la più forte, sarebbe stato in grado di assecondare il mio nuovo essere, la mia nuova anima.
E lo ha fatto.
Non come credevo, ma lo ha fatto. Non serve che vi dica come, non siete stupidi, vedendo quest’anello che porto al dito chiunque lo capirebbe.
Sì, esatto, mi ha chiesto di sposarlo, quando vincerà il torneo.
Ho accettato.
Adesso, finalmente, sono assecondata in tutti i miei desideri, amata, rispettata, desiderata, obbedita, insomma, ho quello che ho sempre desiderato.
Non sono pentita, no.
Non sono pentita di aver abbandonato mio cugino per il suo mortale nemico.
Non mi interessa se il suo cuore si è spezzato per la rabbia, per la vergogna, o per chissà cos’altro…
Ho iniziato una nuova vita insieme ad Hao, e non sono pentita di niente.
Voglio solo dimenticare tutto quello che è successo prima…
Insomma, sole, ti vuoi sbrigare a sorgere?
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