ROFL?
- Capitolo 1° -
La luce si accese, illuminando l'appartamento e mostrando un bizzarro arredamento, un miscuglio di roba che non centrava niente l'una con l'altra, di ogni stile e culutura possibile ed immaginabile. Due figure fecero il loro ingresso nell'appartamento: un giovane giapponese dai tratti lisci ed eleganti, quasi femminili, con capelli blu e neri acconciati in maniera strana, che lo facevan sembrare un personaggio di qualche RPG d'oltre oceano, ed un mulatto che pareva leggermente più vecchio dell'altro, con un paio di baffoni neri a incorniciargli il volto che aveva un chè di ironico, incorniciato da dei capelli rasati, quasi assenti sul cranio rotondo coperto da un cappello rosso sul quale era stampato dal lato delle visiera uno strano simbolo, che assomigliava molto ad una faccina che sorride da un'angolazione errata. Un rumore assordante copriva il silenzio nell'appartamento. La fonte era il crucco che russava beato sdraiato sul divano sotto una pesante coperta fino alla testa, lasciando fuori solo una zazzera di capelli neri e aggrovigliati che avrebbero provocato l'infarto in un parrucchiere. Mentre Porrio, il baffuto, andò in cucina a prendere qualcosa da bere, Arei, il giapponese, si sedette senza tanti complimenti sul divano, schiacciando lo stomaco di G-ROLF, che si svegliò di soprassalto gridando "WTF?!", lasciando cadere da sotto le coperte un peluche di Tigro che pareva aver passato momenti migliori. Il crucco si mise a sedere, grattandosi un punto sotto la massa di capelli e guardando storto Arei, che lo ignorò ed accese il costoso televisore appeso al muro, uno di quelli che costano la paga di due anni di lavoro sodo più straordinari ad un impiegato qualsiasi. Lo schermo nero s'illuminò e mostrò le immagini in movimento di un programma sportivo della sera tarda, dove in quel momento mostravano il grave fallo compiuto dall'attaccante udinese Ryuko contro il centrocampista crotonese Truz. Il giapponese si sporse e prese una mela rosso sangue dalla ciotola poggiata sul tavolino di vetro pieno di rigature posto di fronte al divano, e le diede un morso con immensa soddisfazione. Porrio tornò dalla cucina con una birra per mano, e ne porse una ad Arei, tenendo l'altra per sè, in quanto a giudicare dalla quantità di bottiglie vuote sparse sul pavimento, G-ROLF aveva avuto la sua buona dose. Con un calcio, il prasigliano spedì il peluche di Tigro dritto contro il basso appeso alla parete opposta, tra un disegno incorniciato di Vash The Stampede firmato semplicemente "?" e una medaglia vinta due anni orsono ad una lan di Quake 3. G-ROLF si alzò immediatamente ed andò a recuperare il peluche, mentre Porrio prendeva tranquillamente il posto occupato poco fa dal crucco, il quale, dopo aver poggiato il Tigro impagliato su un puff, si sdraiò su una poltrona singola accanto al divano, adocchiando i due occupanti che guardavano tranquillamente la tv fottendosene di lui.
-E Mid Ciev non è tornato, ancora?- chiese Arei dando un altro morso alla mela.
-9 (nine).- rispose G-ROLF, il quale non si esprimeva se non in monosillabi ed acronimi.
-Certe volte mi chiedo in che strato della realtà viva questo tizio...- Commentò Porrio, mentre guardava soddisfatto l'ottima posizione in classifica della Prasiglia nel campionato inter-regionale del Sud America. Ad un tratto, la porta si aprì di nuovo, ed un russo con una faccia piuttosto ruvida ed i capelli castani scurissimi che gli coprivano metà collo entrò, andando a sedersi sul divano accanto a Porrio ed Arei senza dire nulla.
-Lol.- disse G-ROLF.
-Rofl.- rispose Mid Ciev, che ormai si era abituato al particolare modo di salutare del tizio. Arei lo guardò come aspettando qualcosa. Fu Porrio a parlare, come leggendogli nel pensiero quel che voleva dire con l'espressione.
-Allora, com'è andata poi con quella tizia?- chiese il prasigliano senza tanti preamboli.
-Chi? Ah, la truzza, già.- rispose Mid Ciev, con aria dubbiosa.
-Si, la truzza, quel gran pezzo di bella figliola che avrebbe fatto sputare l'uccello di mio cugino Ciccio nelle mutande solo a guardarla mettersi i calzini. Te la sei scopata o no?- Porrio non mancava mai di nominare il suo mitico cugino Ciccio, che a star a sentire il prasigliano, avrebbe dovuto essere un Highlander per compiere solo la metà delle robe di cui raccontava.
-Si, me la sono scopata, secondo te mi lasciavo sfuggire una figa come quella da sotto l'uccello? Solo che...non lo so, son rimasto un pò con l'amaro in bocca.-
-Cos'è, le sei venuto dentro e gliel'hai ripulita a leccate?- Porrio non si smentiva in quanto a delicatezza. Arei intanto buttò il torso della mela ormai privo di polpa verso un cestino messo apposta in un angolo, mancandolo meravigliosamente.
-Ah ah, che ridere mi fai. Comunque, il fatto è che lo abbiamo fatto in camera sua...- mise enfasi nelle ultime tre parole. Porrio e Arei rabbrividirono, mentre G-ROLF mormorò un "ZOMG!" di circostanza.
-Kami-sama, hai scopato una truzza nella sua stessa camera? Cioè, capisco che quella era un'occasione perfetta, demo potevi portartela in qualche alberghetto o in un ascensore, piuttosto che in un luogo orrendo come quello!- disse Arei, col suo miscuglio di itagliano e giapponese storto.
-Si, bè, ma lei ha insistito, ed io ero arrapato come un emo quando vede la lametta! Insomma, quando sono entrato in camera sua, a parte l'eccesso di rosa e oggetti truzzi della Madonna, tutto bene, abbiam iniziato senza preliminari del cazzo, sul suo letto che, una volta tolto il piumone di Hello Kitty, era comodissimo, solo che...ecco, qui viene la parte peggiore.- Mid Ciev si fermò, pensieroso.
-Cosa, hai scoperto che la figona in realtà era un uke di merda? Magari un visual kei-fan di quelli spinti!- disse Arei, senza che nessuno gli facesse notare che lui di certo non mancava di sembrare mezza donna.
-Un cazzo, aveva tutti gli attributi giusti. Il fatto è, che sulla parete, proprio sopra il letto, c'era un cazzo di poster di quella...no, dicevo, quel tizio lì, quello che ha fatto spugnettare un popolo intero rivelando poi di essere un uomo, come si chiama...-
-Non vorrai dire Billina Kaulitz?- disse Porrio, toccandosi i genitali per scaramanzia.
-Proprio lui, lei, quel coso lì insomma. E quindi, mentre le sfondavo le pareti vaginali, non riuscivo a godermi il tutto, perchè o guardavo lei, o guardavo il poster, e quando guardavo il poster mi schifavo, solo che a guardare troppo sotto mi venivano i crampi al collo. Praticamente per tutta la scopata ho dovuto avere sto dubbio, alla fine manco mi stavo accorgendo che avevo orgasmato.- Mid Ciev terminò il racconto prendendo la birra dalla mano di Porrio e scolandola, guardando poi altrove, verso la TV, mentre gli altri lo guardavano in silenzio, un silenzio che fu interrotto da G-ROLF che si esibì nella sua specialità, il suo acronimo preferito: "ROFL!"
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Consiglio una buona ripassata sullo Zingarelli per trovare uno o entrambi i termini da me citati =D
Per una volta trovo qualcosa di veramente interessante da leggere...un modo di scrivere che appartiene sicuramente a una persona colta, dall'immensa sapienza! XD
Tanto di cappello...hai tutto il mio rispetto. :D
-Veleno-