PROLOGO
- Capitolo 1° -
LA NOSTRA VITA INSIEME
Salve a tutti questa è la mia prima storia so che all'inizio non si capirà molto ma nel primo capitolo capirete tutto ora vi lascio alla storia e spero di ricevere commenti e critiche costruttive e ringrazio fin da ora a chi si appresterà a leggere la mia storia.
PROLOGO
E’una calda giornata estiva e mentre mi appresto a riordinare, di malavoglia, la soffitta, mi sono imposta di farlo oggi altrimenti passeranno dei mesi prima che ne avrò di nuovo il tempo, per via dei miei impegni lavorativi.
Mio marito è fuori in giardino a giocare con la nostra bambina, sorrido guardandolo dalla finestrella pensando che non cambierà mai e ne sono felice, si accorge di me e mi manda un bacio io contraccambio e mi rimbocco le maniche, basta distrazioni o non ne verrò più fuori!
Comincio a spolverare e spostare scatoloni, ci sono dei vecchi vestiti all’interno e mentre li guardo mi maledico per non averli buttati subito.
Mentre mi accingo a spostare l’ultimo, mi accorgo che dietro c’è un vecchio baule, incuriosita lo apro e dentro vi trovo vecchi album fotografici e i miei diari di quando andavo al liceo.
<Mi ero dimenticata di averli tenuti>, penso, mentre ne apro uno e all’interno vi trovo una vecchia fotografia logorata dal tempo ritraente il mio vecchio liceo e un gruppo di persone davanti che sorridono felici e la mia mente comincia a vagare tornando a quel lontano giorno, quante cose sono successe e… Sento una mano che si appoggia alla mia spalla e sussulto, spaventata mi giro e vedo la mia bambina che sorridendomi mi dice:
“Scusa mamma non volevo spaventarti, ma era da dieci minuti che ti chiamavo, ma non rispondevi così mi sono preoccupata poi ti ho visto chinata su quest’album e mi sono avvicinata per vedere meglio la foto che tieni tra le mani, quelli siete tu e papà quando andavate al liceo? E gli altri chi sono?”
“Sì tesoro siamo noi e questi sono Ayako e Ryota, su adesso andiamo che devo buttare questi scatoloni” dissi alla mia bambina indicando gli scatoloni dietro di lei, mentre mi alzo ne prendo uno e lei fà lo stesso, cosi in due viaggi buttiamo via tutto e mentre mi appresto a chiudere la soffitta fui fermata dalla mia bambina che mi chiese.
“Aspetta mamma, porta giù il baule, voglio vederlo?”
“Come mai sei così interessata?” le dissi guardandola con divertimento.
Lei per tutta risposta mi disse
“Perché voglio sapere com’ era il liceo ai vostri tempi e se non ricordo male è lì che vi siete incontrati tu e papa, dai raccontami mami, per favore! Ti pregooo” e mentre mi prega con due occhi da cucciolo che sa che non le posso dire di no ci raggiunge mio marito che incuriosito si affaccia dalle scale e ci dice:
“che state combinando voi due? Va tutto bene avete bisogno di una mano?”
“Tua figlia vuole che porti giù questo vecchio baule!” gli dissi indicandolo.
Lui lo guarda e sorridendo disse rivolto alla nostra bambina:
“Scommetto che vuoi che ti raccontiamo la nostra avventura al liceo?”
E senza aspettare risposta prende il baule e lo porta in sala, mentre noi da dietro lo seguiamo in silenzio.
Ci accomodiamo tutti e tre sul divano e la nostra bimba impaziente ci esorta a cominciare il racconto.
Un po’ titubante guardai mio marito e stavo per dirgli la mia preoccupazione, ma lui mi precedette e mi disse:
“non preoccuparti andrà bene d’altronde avevamo deciso di raccontargli la nostra storia quindi non vedo perché aspettare!”
“Va bene come vuoi, allora piccola ora ti racconterò di come io e tuo padre ci siamo conosciuti, Ormai sono passati ventanni da allora, era il primo giorno del terzo anno di liceo e…
|
|
