- Capitolo 1° -
E’ difficile credere in questo racconto se c’è un rifiuto di immaginare le cose anche più improbabili, ma io provo a scriverla e a farvi capire che anche i sogni, un giorno, diventeranno realtà.
Vi consiglio di leggere questo mio brano con la fantasia a mille, assaporando tutto il suo valore.
…La magia…
Cosa vi viene in mente con questa breve, ma potente parola?
A me viene in mente, senza ombra di dubbio, quella notte del 1 gennaio nel letto della dolce fanciulla Erykah.
Lei abbracciata al suo Snoopy, inizia a rivelare tutti i suoi sogni regalando emozioni a quel suo amato pupazzo d’infanzia, apparentemente senza anima, al tal punto di farlo entrare nella sua mente.
Teneramente appoggia il suo peluche nel suo letto, mettendolo sotto le coperte.
Sembra che la stesse guardando e sorridendo al suo sguardo pieno di lacrime.
Erykah lo accarezza delicatamente e gli sussurra le seguenti parole:
“Vorrei di nuovo credere all’amore. Vorrei amare ed essere amata. Incontrare il ragazzo della mia vita e non lasciarlo mai più. Sì, ho molti difetti e pochi pregi, lo ammetto, ma non ho voglia di smettere di sognare la mia felicità. Ho sempre detto che l’amore non è tutto, però solo adesso che ci ripenso, non bisogna sottovalutare questo sentimento. Snoopy chissà se tu avresti una vita e saresti proprio quel ragazzo che da tanto aspetto, il ragazzo che entri nella mia mente e capisca quello che voglio anche senza dire nemmeno una parola. Chissà se accetteresti i miei difetti e pregi. Chissà…”
Con quelle parole inizia il sogno di Erykah.
Gli occhi si chiudono e la sua mente incomincia a produrre i suoi nascosti desideri.
Nel sogno tutto è possibile e questo era il suo sogno: trovare la persona giusta per lei, che abbia idee fantasiose per non far diventare l’amore un sentimento monotono.
Le bastava anche un sorriso più acceso del solito per farla impazzire di una persona, ma questo l’aveva solo vissuto una volta e purtroppo non è mai più ricapitato.
Il suo sogno inizia proprio con la sera del 31 dicembre.
Erykah aveva qualche anno in più.
Quella sera, stranamente, non era a casa dei suoi parenti, ma girovagava per delle stradine di Ischia con lo stesso pensiero fisso nella testa:
“…Questo è un altro anno che passa ed io ancora non ho trovato l’amore…”
La strada sembrava infinita.
Si respirava un’aria natalizia tremenda, troppo assillante per la sua anima solitaria.
Tutto le sembrava sdolcinato, ma quel suo pensiero cessò solo quando vide quell’immenso albero di natale verde, pieno di luci e decorazioni varie.
Era stupendo!
Come per incanto, comparve una sedia di legno.
In quegli ultimi minuti di quell’anno duro e intenso, cercava solo di afferrare i momenti più belli tralasciando quelli brutti e severi.
Il suo viso si voltò a sinistra, dove c’era una famiglia povera .
Loro, pur di star insieme, si erano riuniti in una via buia e fredda.
Erano felici, pur non avendo una casa dove scaldarsi e riempirsi le pance pien di cibo.
La prima cosa che le venne in mente fu:
“L’amore potrà andarsene e venire, ma il valore della famiglia e dell’amicizia ci saranno sempre in qualsiasi momento.”
Il sorriso di Erykah stava ritornando sulla sua bocca, perché aveva capito che l’amore arriva quando meno te lo aspetti.
Un ragazzo, moro con occhi chiari, la stava osservando già da un bel pò.
Osservava i suoi occhi e cercava di capire cosa stesse pensando.
Lui si avvicina a lei, porgendole la mano.
Lo sguardo di Erykah si accese.
Non le interessava se era povero o ricco, voleva solo essere amata.
Accetta la sua mano con un sorriso ricambiato ed iniziano a danzare sotto le note di una canzone sentimentale, suonata da un violino lontano.
I respiri di lui sul suo collo le fece immaginare un futuro che poteva nascere tra di loro.
Senza accorgersene stava finendo l’anno e il conto alla rovescia prevalse su quelle note lontane.
“3…2…1…AUGURI A TUTTI!”
Il ragazzo si ferma e le dà un bacio sulle sue labbra ansiose.
Era il bacio più dolce del mondo.
La luce del sole illuminò il volto di Erykah, facendola svegliare e terminare, così, la sua favola.
I suoi occhi, illuminati da quell’amore arduo, si fecero mille domande su chi fosse quel ragazzo.
Ad un tratto si accorse che il suo Snoopy non era lì con lei.
Mise i suoi piedi nudi sul pavimento umido della sua camera, alla ricerca del suo pupazzo.
Alla fine lo trovò.
Il suo Snoopy aveva ancora quel sorriso e quegli occhi accesi come la scorsa notte.
Erykah lo accolse nelle sue braccia e gli disse ,con una voce più dolce del solito:
“Grazie di avermi fatto sognare Snoopy!”
I sogni sono i nostri desideri più nascosti che separa la realtà con la fantasia, ma non dobbiamo dimenticare che la determinatezza permetterà di realizzare l’immaginabile.
La vita è un’illusione e illudendoci creeremo la nostra vita.
Non smettiamo mai di sognare l’impossibile.
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