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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Slam Dunk
Titolo Fanfic: TUTTI PAZZI PER ITSUKI
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: aya-suzuki galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 28/04/2002 17:42:06

il neo-capitano dello shohoku dimentica finalmente la manager che non lo corriusponde e... si innamora di una ragazza già impegnata.
 
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UN`ADORABILE RAGAZZINA
- Capitolo 1° -

“Ascolta, senpai…”
“Dimmi”
“Allora… cosa mi rispondi a quella domanda?”
“Per diventare manager…? Ahh, bè… credo…”
“Insomma! Sei il capitano! Un po’ di midollo!”
“Ma Harada!”
Itsuki Harada era una matricola del liceo Shohoku. A causa del suo carattere allegro ed estroverso, ha fatto amicizia con Ryota Miyagi, e data la sua passione per lo sport ha chiesto di diventare manager della squadra di basket.
-Ai ragazzi non dà fastidio… se è una ragazza carina per loro è tutto ok…- pensa Ryota osservando Itsuki.
La ragazza era alta circa 1.70, con un fisico affatto male. Aveva i capelli al mento, castano scuro, con un taglio originale, e due begli occhi scuri [occhi splendidi come quelli di Izumi Isozaki di I ’’S, avete presente? ND Aya].
“Dunque, senpai?” Itsuki pressava.
Guardava Ryota con sguardo furbetto, e un ghigno accattivante.
“Daaai… potrò essere utile, sono molto diligente!”
“Ma cosa dirà Kurata? Non sarà geloso dal fatto che tu stia tutto il tempo con tutti questi bei ragazzi? In particolare con quel capitano da svenimento…” ghignò a sua volta Ryota.
Hiroyuki Kurata era infatti il ragazzo di Itsuki. Un’altra matricola, alto, bello e muscoloso, il ragazzo che tutte le ragazze desiderano [pure nooooiiiiiii! ND Aya&Mina – Queste ragazze sono così superficiali… ND Nobu – Lo dici solo perché sei geloso, Nobu! Tu, alto-bello-e-muscoloso non lo sei! ND Mina – Ma cosa centra! Una ragazza dovrebbe guardare anche l’aspetto interiore di un ragazzo! ND Fukki – Non dovresti essere tu a dirlo, Fukkino! ND Aya].
“No, Hiro è un ragazzo dalle visioni aperte! E poi si fida di me, quindi… trovati un’altra scusa!”
“Abbiamo già Ayako, te l’ ho già detto!” esclamò Ryota.
“Ma posso aiutarla! Quella ragazza mi sembra così spossata…”
“Accidenti… va bene Harada va bene… ma poi fammi il piacere di andare al diavolo…”
“Sarà fatto capitano!! Uaoooo, grazie-grazie! Ti adoro, sei grande!”
Itsuki saltò al collo di Ryota e lo abbracciò, facendolo leggermente arrossire.
Ryota era cresciuto dall’anno scorso, ora era alto 1.74 [non è un salto così grande! Anche una mia amica l’anno scorso era più bassa di me, è tornata dall’estate che ci guardava tutti dall’alto dei cieli! ND Aya – La conosco io? ND Mya – Si, la conosci. ND Aya], aveva fatto palestra tutta l’estate, era ancora più abbronzato, e si era finalmente tagliato i capelli [ma finalmente siii! ND Tutti - Avrei dovuto pensarci prima… ND Ryo], ora li aveva più corti e sfilati (un taglio tipo quello di Mitsui, solo più ribelli, dato che Ryo-bello è riccio).
“Ok, sei felice, ok!” rise Ryota, abbracciandola a sua volta.
Lì suonò la campanella. Itsuki fece un saltino indietro, mettendosi le mani dietro la schiena sorridendo.
“Allora a dopo… dopo le lezioni. Agli allenamenti. Grazie ancora, senpai!” e salutando corse via.
Sigh…
Ryota si passò una mano tra i capelli, per poi trastullarsi con l’orecchino. Itsuki era proprio una ragazza simpatica… e estroversa. Questo piace alla gente.
“Ma che sappia davvero qualcosa di basket?” si chiese dopo qualche secondo.
“Ryota! Ciao!” esclamò una voce alle sue spalle. Qualcuno gli coprì gli occhi:
“Indovina chi è?”
“Ayako! Ciao!” sorrise Ryota voltandosi.
“Cosa ti ha detto quella ragazza?”
“Harada? Nulla... solo che da oggi è la tua aiuto-manager! Contenta? Ora non devi fare tutto quel lavoro da sola!”
“Ah… e come mai una ragazza così carina?” sbottò la manager.
“Aya-chan, che ti piglia! Ti secca?” scoppiò a ridere il neo-capitano dello Shohoku.
“No, no… è solo che fino all’estate scorsa mi morivi dietro… ad una ragazza fa piacere venire adulata, sai? Eri l’unico…”
“Bè, solo perché ogni ragazzo che ti metteva gli occhi a dosso finiva col setto nasale in briciole… Ora puoi finalmente avere una vita sociale! Ero odioso, dopotutto. Asfissiante come una sanguisuga!”
“Bè… si… Ok, ok. Me ne farò una ragione!” scherzò Ayako, battendo una pacca sulla spalla a Ryota, per poi aggiungere:”Ho paura che le lezioni stiano iniziando.”
“Corri, o il prof ci sega in dodici!” esclamò Ryota, prendendo Ayako per la mano e trascinandola giù per le scale, in classe loro.
Ormai Ryota non era più innamorato di Ayako, si era, come dire, rassegnato. Era anche ora, no?


“Come? Nuova manager? E chi sarebbe?” esclamò la guardia Hisashi Mitsui, afferrando il pallone dalle mani di Ryota e lanciandoglielo in faccia.
Erano tutti in palestra per iniziare gli allenamenti pomeridiani, e Miyagi aveva appena comunicato dell’arrivo della nuova manager.
“Bè, sarebbe Harada. Sapete, la matricola.” spiegò Ryota.
“Ahh… bè, bè.” boccheggiò Sakuragi, alzando gli occhi e ripensando ad Itsuki, che aveva stregato mezza scuola.
“Che razza di manager responsabile…. È in ritardo già dal primo giorno!” esclamò Rukawa [Ok, sorry… Rukawa in questa fic è leggermente OOC –spero sia il termine esatto- , ma è che mi serviva gente! ND Aya].
“Dai, vedrai che arriverà…” mormorò Ryota, voltandosi verso la porta.
Giusto in tempo per vedere una figura in pantaloncini che si stagliava contro la luce del pomeriggio.
Itsuki entrò in palestra festosa come al solito, con indosso dei comodi short blu notte ed una t-shirt rossa. In mano aveva una grande borsa a tracolla.
“Salve a tutti, squadra! Sono la nuova manager! Non so se mi conoscete, credo di no… Sono Itsuki Harada!”
“Molto lieti” sorrisero tutti, osservandola minuziosamente.
“E vi presento anche il mio ragazzo… Dai Hiro, entra!” continuò Itsuki, portandosi le mani vicino alla bocca ed alzando la voce, in direzione della porta.
Si era affacciata sulla porta un’altra figura, infatti.
Era un ragazzo, molto alto e molto “figo”. Si teneva le mani in tasca e guardava in giro con sguardo scrupoloso. Aveva corti capelli tinti di blu notte (come i pantaloni della sua ragazza), con le basette che gli arrivavano quasi sotto l’orecchio [mi piacciono una cifra i ragazzi con le basette lunghe, come Renato Sannio o Valentino Rossi! ND Aya], un anellino sul padiglione sinistro e due begli occhi neri. Indossava dei jeans molto larghi, con tanto di catenina che pendeva dalla tasca e si agganciava ad un passante, ed una maglietta attillata bianca che metteva in risalto i suoi muscoli [miiiiiiii! ND Aya&Mina&Mya].
“Ciao Kurata!” esclamò Ryota alzando la mano.
Infatti Ryota aveva avuto l’occasione di conoscere Kurata, e sapeva che era un bravo ragazzo.
Questo andò accanto al capitano, cosa che fece notare i 10 centimetri di differenza che c’erano tra loro.
“Tutto bene Miyagi? Sono venuto a vedere un po’…”
“Tranquillo, Kurata! Starà bene Harada, non preoccuparti!”
“Si, si… non mi preoccupo tanto di quello… Bè, ciao ragazzi. Impegnatevi” e se ne andò.
Quando se ne fu andato, Sakuragi alzò il viso al soffitto:
“Cristo ma di che ha paura?”
“Dai, ragazzi! Hiro si preoccupa solo! È un ragazzo adorabile!” sorrise Itsuki, prendendo in mano un pallone.
Poi iniziò a palleggiare.
Chissà perché… le ultime parole di Itsuki dettero a Ryota una sensazione di amarezza, leggera ma indelebile.
Dannata amabile ragazzina…


Ad Itsuki piacevano i ragazzi dello Shohoku, in particolare quattro dei titolari. Ma il suo preferito era Ryota.
Da quando l’aveva conosciuto era sempre stato gentile con lei, l’aveva aiutata ad inserirsi senza difficoltà. Le aveva dato delle dritte per i test d’ingresso, l’aveva presentata ai suoi amici.
Inoltre era stato uno dei pochi ragazzi a non fare la faccia delusa quando lei gli aveva presentato Hiroyuki. Finalmente un ragazzo che non si arrapava come un cammello ma che aveva con lei un’amicizia disinteressata.
-Come sono fortunata! Cosa potrei desiderare di più?- si chiese la nuova aiuto-manager in quel momento, mentre si stiracchiava e si appoggiava al muro dietro la panchina.
Tuttavia si sorprese più volte ad osservare quel suo nuovo amico.
Certo che aveva davvero un bel fisico… si muoveva scioltissimo, aveva due spalle da svenimento, era tonico, aveva uno sguardo non commentabile…
Se non fosse già stata fidanzata con Hiro ci avrebbe fatto un pensierino.
Ad un certo punto si sentì una mano sulla coscia. Voltò la testa e vide la sua “superiore” che la guardava con un sorriso complice.
“Carini i nostri basketman, eh?” disse Ayako, strizzandole un occhio.
“Bè…” Itsuki arrossì leggermente “Sono… si, tipi così piacciono alle ragazze. Specie Rukawa. Sfido io che quasi tutte le ragazzine della scuola sono pazze di lui.”
“Ma… guardavi Rukawa?”
“No!!” esclamò Itsuki, guardando scioccata Ayako “Li guardavo tutti…”
Le due ragazze presero a sghignazzare.
“Bè, non posso darti torto…”
“Daai, cosa dici! Sei per caso innamorata di qualcuno di loro?”
“Io?? Noo, sono solo amici! Sono dei ragazzi eccezionali!”
“Si, spero di fare anche io amicizia con loro!”


“Ok, belli! Per oggi basta così! Possiamo smettere” esclamò Ryota, lanciando il pallone nella cesta.
Tutti quanti, mugugnando e sbuffando per la stanchezza, si diressero negli spogliatoi, grondanti e doloranti.

Itsuki passeggiava appena fuori dalla palestra, godendosi il frescolino di quella bella serata.
Era proprio contenta di essere diventata manager di quel bel gruppetto.
Si allacciò la cerniera della felpa bianca e guardò l’orologio che aveva al polso: le sette. Hiroyuki sarebbe dovuto arrivare a momenti…
Tese l’orecchio per sentire qualche rumore… al momento giusto.
Da poco lontano infatti si sentiva l’inconfondibile rombo di Louise, la moto di Hiroyuki. Quel nome l’aveva scelto Itsuki J.
Da dietro l’angolo spuntò il suo centauro preferito, che inchiodò spargendo ghiaia dappertutto.
“Ahia! Brutto scemo! Mi hai mitragliato!” abbaiò Itsuki, dando un pungo sul casco di Hiro.
“Scusa piccola, scusa! Tieni, devo aiutare mio padre in officina!” sghignazzò Hiro, porgendo ad Itsuki un casco nero con le orecchie da orsacchiotto di peluche.
Itsuki se lo infilò e montò dietro ad Hiro, aggrappandosi forte prima di sparire nella sera con Louise e il suo ragazzo.
Nessuno dei due si era però accorto che qualcuno li stava osservando… [Buuuuuu! Occhi nella notte! Presenze inquietanti turbano le giovani anime dei ragazzi di Kanagawa! ND Aya – Deficiente, contieniti! ND Mina]
Ryota si passò ancora una mano tra i capelli umidi dopo la doccia, per poi dirigersi alla seconda tappa dello sfogo stress: l’orecchino.
Mentre si tormentava il lobo, rombava come un motore a scoppio.
-Perché mi devo sentire così a disagio quando vedo quei due insieme? Io non posso essere geloso! È solo una ragazzina, e per di più è già fidanzata! Non devo assolutamente pensarci! Non è assolutamente il caso, maledizione!!-


Ecco, finito il primo capitolo. Attendete qualche mesetto ed avrete (finalmente?) la seconda parte. Prego con calma e perpiacere.
Aya_Suz ^_-
 
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