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- Capitolo 1° -
Sono tornata, cari lettori!
In questi giorni ho lavorato tantissimo per completare ciò che avevo iniziato e promesso, visto che vedrò un pc con computer solo a gennaio.
Ma non disperate, chiunque voglia contattarmi può farlo visto che utilizzerò il cellulare per accedere ad internet! ^_^
Bene, passiamo alla fic che state per leggere. È nata dopo la lettura di una fic di una ragazza di EFP, che mi ha ovviamente dato il permesso di utilizzare la sua idea!
Beh… inizialmente doveva essere una one-shot ma finendo questa parte ho avuto un ispirazione per un continuo e quindi è diventata una bi-shot!
Ho solo un ringraziamento da fare, a Mizu Himesui per aver sopportato per prima la fic! ^__^
Buona lettura!!
Titolo: Neko & Nobody (parte uno)
Le dita danzavano veloci sulle corde della Sitarra rilasciando dolci e melodiose note.
Quella missione aveva proprio annoiato il giovane Demyx.
Demyx odiava i ruoli che lo mettevano in battaglia in prima persona e odiava ancor di più quando doveva controllare che gli Heartless facessero il loro lavoro.
Ma almeno suonava e un po' si distraeva da quel compito noioso.
Canticchiò un motivetto a bocca chiusa con un sorrisetto felice sulle labbra ma quando fece per cantare sentì uno strano rumore. Era un verso, un miagolio smorzato e debole.
Iniziò a guardarsi attorno, curioso, ma non vide nulla, solo quando risentì lo stesso verso capì da dove proveniva.
Fece sparire la Sitarra scendo dall'albero, dove era appollaiato, e corse verso un cassonetto preso di mira da degli Heartless. Li scacciò colpendoli con dell'acqua e si affrettò ad aprire alzare il coperchio.
Ciò che trovò all'interno gli avrebbe stretto il cuore se l'avesse avuto, ma ugualmente lo sconvolse.
Abbandonati in uno scatolone c'erano cinque gattini minuscoli. Sollevò la scatola guardando da vicino i cuccioli che a loro volta lo scrutarono con cinque paia di occhi verdi, gialli e blu.
Erano così...
" Carini!!", esalò Demyx avvicinando la mano guantata per carezzarne uno.
Il cucciolo, dal pelo bianco e gli occhi blu, annusò le dita poi inizio a leccarle ed a mordicchiarle con i suoi dentini quasi inesistenti.
" Oh, per Kingdom Hearts! Come siete dolci!", esclamò il biondino e, senza pensarci su due volte, aprì un varco oscuro e vi entrò dentro con i gattini, andando subito dall'unico Nobody che desiderava venisse a conoscenza della sua 'scoperta': Xaldin.
" Ma che ti è saltato in mente?! Portare qui questi... questi 'così'!", esclamò con la sua voce possente Xaldin, guardando con orrore le cinque palle di pelo che ora si stavano rotolando sul suo letto.
Demyx si imbronciò guardando il numero III, seduto su una sedia, deluso dalla sua reazione.
" Ma Xaldin... non vedi come sono carini? Non potevo lasciarli li con gli Heartless... mi capisci?"
L'uomo distolse lo sguardo, non riusciva proprio a sopportare Demyx con quell'espressione. Era l'unico che riuscisse a farlo sentire in colpa per le sue azioni... ma che ci poteva fare se lo adorava.
Demyx, che tanto innocente non era, si accorse della condizione mentale di Xaldin e decise di approfittarne: voleva tenere quei gattini e voleva che Xaldin fosse partecipe.
Lo abbracciò sedendosi sulle sue gambe e andando a giocherellare con le dita con i lunghi capelli del Lanciere.
" Dai... li posso tenere?", domandò piano baciandogli la guancia, umido. " Lo sai che ti voglio taaaanto bene..."
Xaldin fremette. Demyx era un furbone, sapeva che non sarebbe mai riuscito di no a quelle 'dimostrazioni d'affetto'.
Sospirò e strinse a se il biondino che, con il viso nascosto nell'ampia spalla dell'uomo, sorrise trionfante.
" D'accordo, li puoi tenere. Ma se rompono li butto fuori! Sei avvertito!", doveva pur sempre dimostrarsi un duro, no?
" Grazie Xaldin! Ti adoro!", e lo baciò veloce sulle labbra prima di buttarsi sul letto dai micini.
Il numero III nascose un sorriso, mentre Demyx esclamava un: " Avete visto? Lo Zio Xaldin è un bravo Nobody!"
" Ora non esagerare.", lo riprese, dolce. " Hai già deciso che nome dargli?"
Demyx guardò prima i gattini poi Xaldin.
" Beh, più o meno...", mormorò, poi sorrise luminoso. " Quello che ti sta distruggendo il cuscino avevo intenzione di chiamarlo Saïx, ha gli occhi uguali ai suoi! Dici che si offende?"
Xaldin a quelle parole sgranò gli occhi e prese il gatto per la collottola, allontanandolo dal suo povero cuscino.
Era un micino un po' più grande degli altri, sicuramente il maggiore. Aveva gli occhi grandi e gialli e il pelo della testa bianco con il corpo un po' più scuro, di sicuro da grande l'avrebbe avuto quasi del tutto nero.
" Non devi distruggermi il letto!", lo rimproverò mentre il gatto provava a beccargli il naso con le sue piccole unghiette.
In effetti Demyx aveva ragione, aveva un caratterino simile a quello di Saïx...
" Lo chiamerò Sai e basta, ho deciso! Così Saïx non si arrabbierà con me!", concluse il biondino ignorando Xaldin. " Questo qui bianco che prima ha cercato di suicidarsi buttandosi dal letto sarà Zeku! La femmina ovviamente sarà Laru!", prese il braccio la micina dal pelo tutto nero.
Xaldin lo ascoltò senza parole, rimettendo il piccolo Sai sul letto (naturalmente il gatto iniziò ad attaccare il cuscino).
" Demyx...", esordì.
" Poi c'è quest'altro tutto nero con il petto grigio che chiamerei Aku mentre quest'altro con il petto nero sarà Roku visto che sono inseparabili!", ed i due gattini, vicini, come se avessero capito che erano interpellati alzarono verso di lui due paia di occhi verdi e blu. Erano dolcissimi.
" Ti piacciono i nomi che ho scelto?", guardò Xaldin tutto felice.
" Ma ti sei reso conto che hai appena chiamato quei gatti come i membri dell'Organizzazione?", domandò l'uomo.
" Sì, perché?", inclinò leggermente la testa, non capiva il perché di quella domanda.
Xaldin sospirò: era senza speranza.
Sono tre paginette, lo so… ma dovevo per forza bloccarla qui!
Alla prossima!!!
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