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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Slam Dunk
Titolo Fanfic: SONO SEMPRE QUI
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: kimo-chan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 06/04/2003 21:08:35 (ultimo inserimento: 07/05/03)

una nuova ff scritta da me medesima me stassa. è puramente sperimentale ma visto che vi siete fermati a leggere questa nota leggete anche il resto ^u^
 
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-CAPITOLO 1-
- Capitolo 1° -

sono tornata per il piacere di tutti i miei fans (applausi applausi applausi) e vi appioppo una fic, come ho detto prima, sperimentale. non sono riuscita ad aspettare di finire l'altra per scrivere questa. che dirvi ancora... AH... READ READ READ!!

-CAPITOLO 1-

“OMMERDA OMMERDA OMMERDA SONO DI NUOVO IN RITARDO!!!” “tesoro sbrigati o farai tardi!” “è già tardi mamma, non faccio colazione” “ma cara ho fatto la torta che ti piace tanto!” “scusa! CIAO MA’ CIAO PA’” e dopo aver schioccato un sonoro bacio ai miei genitori mi catapulto fuori dalla porta.
Siori e siore io sono Yui Tanaka e come gli altri trecento sessantaquattro giorni dell’anno sono in un tremendo ritardo!
Come se non bastasse devo pure passare dal mio miglior amico, essendo anche lui un ritardatario nato. Eh che coppietta che siamo! Suono, risuono e strasuono ripetutamente il campanello di casa sua ma nessuno da’ segni di vita al suo interno, suono un’altra volta e finalmente il mio amicone apre quella stramaledetta porta. SHOCK vedo lui ancora in pigiama sulla porta e con aria assonnata mi chiede “cosa vuoi Yui?” “AKIRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!! TI RENDI CONTO DI CHE ORE SONO?! DATTI UNA MOSSA O STA VOLTA FINIAMO MALE ENTRAMBI!!” ebbene sì cari lettori il mio amicone, nonché vicino di casa, è proprio lui Akira Sendo! Un applauso per cortesia.
Ma ritornando al disastrato che stava cercando nel tempo record di due minuti di prepararsi e io, che per guadagnare qualche secondo, gli infilo in bocca l’intero cartone del latte e quello dei cereali, perché Akira senza il suo pasto mattutino non si smuove. Finalmente, dopo varie peripezie, riusciamo ad uscire dalla casa degli orrori e a partire a razzo verso scuola. “sei il solito idiota! Se non spaccassi ogni giorno una sveglia nuova contro il muro non dovremmo correre come dei dannati tutte le mattine” gli grido contro “dai Yui, guarda il lato positivo: almeno restiamo sempre in forma!” risponde lui con il suo solito sorriso stampato in faccia. Cavolo quanto l’odio quando fa così! Per una che è alta un metro e sessantotto e che la resistenza la sente qualche volta di passaggio, fare la maratona di Kanagawa ogni mattina non era proprio il massimo!
Ma non riesco ad essere arrabbiata con lui, ed ecco che appare il mio più grande problema, ne sono innamorata! Ma sia ben chiaro non, e ripeto il NON, sono come quelle oche che gli sbavano dietro ogni santissimo giorno.
Purtroppo quell’idiota vede la sottoscritta come la cara e adorata amica che lo tira giù dal letto ogni giorno. In pratica siamo come due gemelli siamesi: vicini di casa, compagni di banco, amici, io menager della sua squadra contro voglia.
Dovete sapere che l’anno scorso non sono diventata menager per mia spontanea volontà, anzi! Io volevo evitare ogni sorta di club! Immaginatevi me sul divano a guardare la televisione mentre altri ragazzi sgobbano e sudano nel loro club. Ma il mio dolce sogno andò in frantumi quando Akira mi indicò la più adatta, non perché lo fossi realmente ma perché non voleva tutte quelle galline fra i piedi che avevano fatto domanda di diventare menager solo per guardarlo tutto il pomeriggio.
Naturalmente io di basket ci capisco qualcosa, infatti il mio babbo, dopo la prima figlia, voleva un bel maschietto da istruire e allenare per farlo diventare un grandissimo giocatore di basket. Ma gli arrivò un’altra femmina, così decise che avrebbe istruito sua figlia a diventare un grandissimo giocatore di basket.
Ho comunque ricevuto una buona parte di spirito casalingo da mia madre che mi ha voluto inculcare un po’ di femminilità. Ma la mia cara mammina non poteva inculcarmi un po’ di femminilità anche nelle forme? Cavolo! Ho sì e no una prima di reggiseno e ho i fianchi talmente rotondi che sembrano l’ippodromo di Milano! Fortunatamente col mio ‘jogging’ mattutino ho rassodato qua e là qualcosina, poco ma sempre meglio di niente.
“Sendo! Tanaka! Fuori con i secchi in mano!” questa voce così irritante e isterica è del nostro amato prof. Shizue che ci insegna letteratura. Ci farei il gioco della giraffa con lui! (istruzioni per il gioco della giraffa: si prende il collo di qualcuno e si tira fino a che non diventa lungo come quello di una giraffa NdK)
“sappi che ti sto odiando e anche molto!” dico con fare calmo “Yui, non essere arrabbiata, non è colpa mia!” “COSA! Non è colpa tua?!” “bhe, forse un pochino lo è” “ok Yui, fai un profondo respiro, rilassati prova ad evitare di spellare il tuo compagno di banco” “non ero tuo amico?” “sei stato retrocesso di due posizioni” “quale hai saltato?” “conoscente” “allora è grave” dice lui. Sento il suono metallico del secchio poggiarsi a terra e mi ritrovo davanti Akira in ginocchio e con le mani giunte e mi chiede “ scusa scusa scusa, prometto che non lo farò più ma tu sei il mio sole, la luce dei miei occhi…” prosegue con fare teatrale “sì, e tu la spina nel mio fianco!” gli dico scherzando. Lui capisce subito che l’ho perdonato e mi abbraccia. AHHHH CHE BELLO!
Sentire il suo corpo, e che corpo, muscoloso e caldo praticamente appiccicato al mio. In questo momento avevo la faccia di un cammello che si era appena sniffato una dose massiccia di extasi. Con fare poco educato cerco il più possibile di riavvolgere la lingua che aveva occupato tutto il corridoio. Purtroppo abbiamo dovuto staccarci …sigh

DIN DON DAN
Finalmente sono finite le ore di lezione, stavo per uccidermi se il prof. fosse andato avanti. Storia, che palle! Non potrebbero fare tutto un giorno solo matematica? È così semplice, non c’è un cavolo da studiare, è tutta logica! Che bella la matematica! Si capisce che è la mia materia preferita? Eh sì lo è proprio, detesto le materie di studio, sono così noiose! In pratica detesto tutte le altre materie. Ma andando avanti, ora mi aspetta un’altra estenuante giornata di allenamenti con i ragazzi del club. Arriviamo io e Akira in palestra, naturalmente in ritardo. Sono già tutti lì ad aspettarci.
“Sendo, Tanaka siete ancora in ritardo! Filate a cambiarvi!” questo è Taoka, sembra che i professori abbiano un libro apposta per le frasi fatte, dicono sempre la stessa cosa! All’inizio di quest’anno, pur di non sentire ancora la sua voce, avevo fatto domanda per lasciare il mio posto da menager ma sia lui che i ragazzi della squadra non me lo permisero dicendo che ero l’unica veramente adatta e che non sbavavo dietro a nessuno. Sinceramente non mi convinsero così a restare. Mi convinsero cominciando ad adularmi, a complimentarsi con me, insomma a leccarmi i piedi e ci riuscirono perfettamente. Io crollo sotto i complimenti, non perché sono vanitosa… bhe… perché sono vanitosa, ma non solo, anche perché mi dispiaceva lasciarli in balia delle oche selvagge. Oh che generosa che sono!
Ritornando con i piedi per terra rispondo “certo certo coach corriamo” “Tanaka non prendermi in giro!” “ma non la sto prendendo in giro! E poi non si agiti che ha la pressione alta” “TANAKA!” “ho capito vado a cambiarmi” corro nello spogliatoio femminile prima che mi arrivi un pallone in mezzo agli occhi. È il mio sport preferito prendere in giro Taoka, è così divertente con lui!
Gli allenamenti passano tranquillamente, avevo fatto i soliti lavori, cioè: prendere i tempi degli scatti di velocità dei ragazzi, aiutarli negli esercizi, passargli i palloni, raccattarli, portare asciugamani e bibitoni, prendere i vari appunti, etc…
Se dobbiamo dirla tutto sono quella che sgobba più di tutti, però è bello stare con i ragazzi. Tra l’anno scorso e questo ho fatto amicizia con loro, ogni giorno mi dicono che sono la migliore e si chiedono come farebbero senza di me. Queste sono cose per cui sono rimasta e che continuano a farmi rimanere. Gli voglio un bene dell’anima!
Non lo ammetterei mai davanti a nessuno, perché sono diffidente di natura, ma senza di loro la mia vita sarebbe più vuota.
Mi ricambio e esco dallo spogliatoio. Sono già pronta psicologicamente ad aspettare due ore Akira, ma con mia grande sorpresa me lo ritrovo appoggiato al muro ad aspettarmi. Oddio la fine del mondo è vicina! Cerco di rimanere calma e andiamo via insieme come ogni giorno. Ci avviamo verso casa senza spiccicare parola. Ad un certo punto lui comincia a dire “senti Yui ho da chiederti un favore enorme…”

scrivetemi al fp per dirmi se vi piace, almeno la faccio andare avanti!
bye bye Kimo-chan ^.^!
 
Continua nel capitolo:


 
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