ILLUSIONI
- Capitolo 1° -
Eccomi di ritorno con una shottina di tre paginette soltanto ^^’’’’!!!
Bhè,eccola qua…totalmente diversa da come me l’ero immaginata (nella mia fantasia era molto più bella,ve l’assicuro : P!!!).
Devo dire che stavolta non sono per niente soddisfatta del risultato finale…ero un po’ indecisa se postarla o meno,ma nonostante tutto l’idea mi è piaciuta molto e quindi mi sono detta “ormai l’ho scritta…”
Bhè,spero che comunque che sia di vostro gradimento…
E ora le dediche,che sono d’obbligo come sempre ^^!
Ad Ainsel-3 : perché ami le KakashixSasuke,ed è già un motivo più che valido per volerti bene!
E perché ti stai impegnando a scriverne una che tra l’altro è bellissima,e quindi sei da amare ancora di più ^^!
Rendiamo il mondo ricco di KashixSasu insieme ^O^!
Alle ragazze del bowling : non c’è bisogno di spiegare nulla,voi siete voi,vi amo!!!
A Grongolo : perché tratti bene il mio fiordaliso o lo uccido (e lo sai che non scherzo)
Al mio Master : perché lo amo più di ogni cosa a questo mondo…si amore,anche più della Nutella…
Sentivo che c’era qualcosa che non andava.
Lo percepivo distintamente.
Tuttavia,lo stato di beatitudine che mi avvolgeva quasi candidamente,mi portò a respingere a priori ogni tentativo del mio cervello di mettermi in guardia.
Seduto sullo steccato di legno che separava il prato dal laghetto a pochi passi dall’entrata di Konoha, sospirai appena percettibilmente,rivolgendo l’attenzione all’uomo che placido sorrideva al mio fianco,gli occhi appena assottigliati per proteggerli dal riverbero dei riflessi di luce sull’acqua.
Sentendosi osservato rivolse a sua volta lo sguardo verso di me,sorridendo ancor più tranquillamente,quasi fosse distante dal mondo,in un universo che apparteneva soltanto a lui.
Chissà,forse era davvero così…
Dopotutto,conoscendolo,non era poi così impossibile.
Mi passai una mano sugli occhi, consapevole della leggera ansia che tendeva i miei muscoli,ma troppo inebriato per darvi un reale peso.
Inebriato da cosa,poi..?
La risposta sarebbe stata fin troppo facile da dare,a dirla tutta.
Ma quando si parla di se stessi,soprattutto di se stessi e dei propri sentimenti,è molto più facile osservare la realtà e girarci cautamente attorno,piuttosto che affrontarla in modo semplice e diretto.
-Ti vedo turbato,Sasuke…c’è qualcosa che ti preoccupa?-
Ancora quel maledetto sorriso placido.
Ancora quella maledetta…
Maledetta cosa?
Tentazione (diciamo pure peccato) ?
Con una leggera spinta mi lasciai ricadere a terra,affondando i piedi nell’erba soffice.
Respirai profondamente,e la beatitudine tornò ad avvolgermi,allontanando ancor più quel vago qualcosa che mi perseguitava.
L’uomo al mio fianco mi si parò davanti e mi cinse la vita con gesti naturali,dettati,credo,dall’abitudine.
Un lungo brivido caldo mi percorse tutta la schiena e le mie braccia si mossero quasi automaticamente in risposta al suo abbraccio,allacciandosi dietro il suo collo
-Allora…è tutto apposto?- il sorriso si incrinò leggermente,forse in segno di preoccupazione ad una mia mancata risposta.
Il mio sguardo si addolcì automaticamente alla vista di quell’uomo,di quegli occhi così simili ai miei, di quelle labbra che solo a me era concesso vedere.
Dolce abitudine.
-Si,Kakashi…è tutto a posto…ero solo soprappensiero.-
Gli sorrisi a mia volta,alzandomi leggermente sui piedi,finchè le nostre labbra si sfiorarono leggermente.
Mi allontanai appena da lui,poggiando la mia fronte sulla sua.
Occhi negli occhi.
-Kakashi…io ti…-
Strozzai a fatica un grido terrorizzato quando con uno scatto mi misi a sedere sul letto,bagnato fradicio di sudore,col cuore che batteva a velocità impressionante ed una sensazione di dolore che mi attanagliava il cuore.
Shockato ed amareggiato,mi passai una mano sulla fronte per eliminare le gocce di sudore che da lì scendevano rapide lungo le tempie.
Feci passare velocemente gli occhi da destra a sinistra,stringendo la coperta tra le dita di una mano.
Provavo una sensazione terribile,un misto di vergogna e senso di colpa che non aveva dell’umano.
Facendo il minor rumore possibile mi alzai dal letto senza svegliare il mio compagno e mi precipitai in bagno,aprendo il rubinetto dell’acqua fredda e sciacquandomi più volte la faccia.
Osservai titubante il mio riflesso allo specchio.
Avevo davvero un’espressione terrorizzata.
E così mi sentivo infatti,terrorizzato da me stesso e da ciò che stava succedendo.
Sospirai a lungo e profondamente,cercando di calmarmi,poi uscii dal bagno e tornai a sdraiarmi a letto,accanto al ragazzo con cui dividevo tutto.
Non solo l’appartamento,ma anche qualcosa di ben più intimo e profondo.
Era il ragazzo con cui dividevo il mio letto.
Il suo nome fuoriuscì dalle mie labbra come un gemito triste e soffocato.
-Naruto…-
Lui si rigirò beatamente nel sonno,avvicinandosi a me e stringendo un lembo della mia maglietta.
Era così tenero.
Gli carezzai delicatamente i capelli,facendo bene attenzione a non svegliarlo.
Sospirai nuovamente,mettendomi ad osservare la foto del gruppo sette che tenevamo vicino a letto.
Sakura,Naruto io e…Kakashi.
Subito l’immagine del sogno riprese vita dentro di me,facendomi rabbrividire.
Ormai era un anno che vivevo con Naruto.
E io lo amavo (davvero?).
E lui amava me (indubbiamente).
…
E Kakashi,allora (…)?
Accarezzai con lo sguardo quel volto un po’ svampito,quel coprifronte calato sull’occhio,quell’accenno alla forma di due labbra perfette.
Sentii il sangue che mi ribolliva nelle vene,ed automaticamente,mi feci schifo.
Ormai era da un anno,un anno,cazzo!,che vivevo con Naruto.
E intanto,nella fantasia,mi scopavo Kakashi.
Ogni sacrosanta,maledettissima notte.
Naruto non aveva assolutamente niente fuori posto.
Era bello,oh,si se lo era…
Era gentile,affettuoso,comprensivo.
Semplicemente perfetto.
Ma,altrettanto semplicemente,Naruto…non era lui.
L’illusione che sapeva darmi il mio sensei,il lungo brivido di piacere che mi correva lungo la pelle quando anche solo in sogno mi accarezzava,era qualcosa al di fuori della portata di Naruto.
Qualcosa di assolutamente erotico e spasmodico,un bisogno quasi animale e impellente,da soddisfare con estrema voracità.
Ma ciò che rimane sogno,non può essere poi così dannoso,finchè quel qualcosa non si tramuta in realtà.
Non fu niente di carnale o di programmato,ma quell’unico bacio che ci fu tra me e lui,nel cuore della notte,dopo che avevo litigato furiosamente con Naruto per una ragione che nemmeno ricordo,mi cambiò la vita.
Mi tolse l’anima,il respiro e la ragione.
Mi tolse tutto,e lo diede direttamente a Kakashi,donandogli la chiave del libero accesso a tutti i miei sogni.
Potrei dire “a tutto il mio cuore”,ma mi piace almeno pensare (illudermi) che quello in qualche modo possa appartenere ancora a Naruto.
L’illusione di vivere ancora per noi (per lui) è tutto ciò che mi resta,perché oramai la mia vita si regge su una solida quanto pesante base di illusioni.
L’illusione di poter essere di nuovo accolto al villaggio come uno dei suoi abitanti (quando ancora al tuo nome seguono insulti e calunnie), l’illusione che Naruto sarebbe bastato per dimenticare l’onore del mio clan e mio fratello (quando ancora,in segreto, torni su quel pontile per vedere se riesci a fare una palla di fuoco più grande della sua), l’illusione di amare Naruto (quando,e lo sai bene,è con un altro che vorresti scaldare il tuo letto…e forse non solo quello…), l’illusione di poter essere amato (bhè,in questo almeno sei riuscito,Naruto è pazzo di te) con un’intensità tale da travolgermi e spezzarmi,da farmi sentire parte di una famiglia,e di eliminare Itachi da questa (bhè,questo è tutto un altro discorso allora).
Vivere di illusioni è quello che faccio.
Si può forse dire,per questo,che io non viva affatto?
O forse che vivo più in quelle poche ore notturne,tra i miei sogni con te,maledetto uomo che ha metà dei miei occhi,che in tutto il resto del giorno..?
Eppure,ho avuto anche io il mio attimo di vita vera,quando in quella notte ci siamo baciati fino a divorarci l’anima e per poco non abbiamo fatto l’amore,mentre sospiravamo i nostri nomi con una confidenza che non ha nulla a che vedere con quella che c’è tra un sensei e il suo kohai.
Ma cosa potrei fare io,adesso..?
Mollare tutto quello che ho?
Lasciare Naruto,che tanto mi ha sostenuto e tanto mi ha dato,e per il quale,e di questo sono sicuro,provo più di una fraterna amicizia?
Demolire il castello di carte che io stesso ho costruito non mi sembra una buona idea…seppur in minima parte,la carta almeno ripara dalla pioggia.
Così come le mie illusioni mi riparano dal dolore.
E’ per questo che sono ancora qui.
Posso vacillare sotto le spinte del vento dai capelli d’argento,ma non abbandonerò mai il mio traballante castello dagli occhi di cielo.
Perché seppur instabile,l’ho costruito con le mie forze,e mi ha sempre riparato quando ne ho avuto bisogno.
Quindi,anche se bramo la passione e la libertà del vento,non posso permettere che questo spazzi via il mio castello di carte.
Perché se questo avvenisse cosa resterebbe a me,poi?
Dopotutto,sono solo un povero stupido che vive di illusioni,e non sa nutrirsi della sua realtà.
Per questo,visto che non riesco ad averti…rimani ancora la mia illusione perduta,Kakashi.
E continua a far soffiare ancora il vento su di me,debole e pallido alito,per ricordarmi che anche io che vivo in un castello di carte,almeno una volta ho vissuto baciato dal vento.
Spero che il risultato finale sia migliore di quanto non sembri a me…davvero,non mi convince,neanche un po’…e dire che nella mia testa era così bellaaaaa T/////T!
Bhè,alla prossima gente…buona Epifania ^^!
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