CHI TROVA UN AMICO...
- Capitolo 1° -
Un'altra giornata grigia, di pioggia senza sole, senza via d'uscita...come mi sento io d'altra parte. Sentirmi sola, vunnerabile è una sensazione mai provata prima. Prima che lui mi abbandonasse così. Eppure pensavo che non mi avrebbe più lasciata, non ora, adesso che abbiamo avuto un'altro figlio dopo Gohan. Che tra l'altro per me sono le uniche e sole ragioni di vita.
Vorrei sentirmi di nuovo utile e apprezzata. Ma niente mi farebbe star bene come sentirmi di nuovo amata.
-Gohan, preparati sta per arrivare il nuovo maestro-
-Uffa mamma, avrei preferito continuare a studiare da solo...non ho bisogno di un tutore!-
Gohan in quel periodo si sentiva più afflitto che mai per la lontananza del padre ed il fatto che io non potevo occuparmi di lui come facevo una volta. Avere un fratello significa questo: dover dividere l'affetto dei genitori con un altro bambino.
Gohan ha ormai undici anni. Sembra felice solo le poche volte che gli permetto di vedere gli amici del padre. Eppure non ci hanno aiutato per niente...d'altro canto sono tutti occupati con il figlio di Bulma, no?
Mi vergogno di pensere queste cose...Bulma è la mia migliore amica ma mi hanno lasciata sola anche loro!
Ma ecco che suona il campanello. Su, smettila di pensare a queste cose, ricomponiti e va ad aprire.
-Salve, la signora Son?-
Un alto ragazzo sorridente apparve sulla mia porta.
-Si sono io, si accomodi...mio figlio è di la-
Come con tutti gli altri mi ero mostrata fredda e distaccata. Eppure questo ragazzo aveva un'aria rassicurante.
Lo accompagnai nella stanza di Gohan e feci le presentazioni. Mio figlio sembrava infastidito ma si comportò con il nuovo maestro educatamente, (è bravo il mio Gohan!).
-Iniziamo la lezione?a che punto sei rimasto?-chise il ragazzo.
Mentre ormai calava la sera e preparavo la cena, Gohan ed il giovane insegnante uscirono dalla stanza. La lezione era terminata per quel giorno.
Il ragazzo si rivolse a me.
-Per oggi abbiamo terminato, ci vediamo domani alla stessa ora...scusi, posso sapere il suo nome?-
-Chichi...e lei?-
-Shin Osaki...posso darle del tu?-
Mi venne da sorridergli naturalmente.
-Ok Shin! ci vediamo domani-
Mentre se ne andava pensavo che con lui avrei avuto un nuovo amico, poi però pensavo al fatto che aver troppa confidenza con lui avrebbe dato fastidio a Gohan. Io però non avevo più la forza di pensare solo agli altri.
Il pensiero di Shin mi aveva accompagnata per tutta la notte: d'altro canto stare in questa casa non mi permetteva di incontrare molta gente e perciò ero curiosa.
La mattina dopo Goten e Gohan mi aspettavano già in cucina: Gohan pronto per la nuova lezione e con il viso adombrato, Goten sorridente e spensierato come sempre. Quanto assomiglia a suo padre!
Shin arrivò precisissimo e come la volta precedente era sorridente.
-Buongiorno Chichi, come va?-
-Tutto bene, grazie!...Gohan è arrivato il maestro-
Il maggiore dei miei figli arrivò lentamente nella cucina e salutò in modo freddo e distaccato il maestro. Iniziarono la lezione.
Quel giorno era inaspettatamente caldo e soleggiato, perfetto per stendere il bucato!
La finestra di Gohan dava proprio sulla parte di giardino dove io e Goten solitamente stendiamo il bucato. Anche oggi il mio figlioletto mi aveva aiutato con i panni da stendere.
Quando mi voltai verso la stanza di Gohan, mi accorsi che Shin mi stava guardando. Feci di tutto per fare finta di non notarlo ma in effetti dovevo ammettere una cosa: Shin Osaki, con i suoi capelli castani chiari e grandi occhi azzurri era un bellissimo ragazzo e non si poteva rimanere impassibili al suo sguardo.
Gli sorrisi e ricambiai lo sgardo ma lo dovetti distogliere quando Goten mi annunciò che non c'era nient'altro da stendere.
Quel pomeriggio decisi di chiedere a Shin di prendere qualcosa da noi prima di andarsene. Quando la lezione finì, Gohan mi chiese se poteva andare a trovare il Genio sull'isola. Acconsentì per quella volta, visto che si era impegnato molto in quegli ultimi giorni.
-Allora Shin, hai un altro lavoro oltre al maestro privato?- gli chiesi.
-veramente sto cercando di laurearmi, e per arrotondare do lezioni private-
-Allora devi essere molto giovane!- (lo avevo immaginato la prima volta che è venuto a casa, ma averne la conferma mi buttò giù di morale)
-Ho 24 anni...e vivo in un piccolo appartamento che divido con mio fratello più piccolo...tu e tuo marito che lavoro fate?- mi chiese.
-Be, io non lavoro e mio marito diciamo che faceva un lavoro per aiutare molte persone...si più o meno, anche se non è proprio un lavoro-
Era un pò imbarazzante cercare di spiegare alle persone che mio marito è una specie di supereroe.
-perchè dici che "faceva"?- mi chiese.
-lui se ne andato e non so ne dov'è ne quando e se tornerà-
-lui ha avuto il coraggio di lasciare una moglie stupenda e due figli piccoli per girellare il mondo, ma che razza di uomo è?-
Stavo sentendo ad alta voce tutto ciò che pensavo da tempo. Questo mi fece perdere il controllo ed iniziai a piangere. Non avevo versato una lacrima da quando Goku mi aveva lasciata perchè non volevo che i bambini vedessero quanto stavo soffrendo.
Non ero riusciata a sfogarmi, avevo sempre fatto finta di nulla con la speranza che il mio adorato maritino tornasse a casa e tutti insieme avremmo fatto finta di essere una famiglia felice come se non fosse successo niente!
-Scusami io non dovevo dire quelle cose su tuo marito, mi dispiace-mi disse Shin e mi abbracciò forte.
Ricambiai l'abbraccio e gli dissi piano:-hai solo detto quello che pensavi...e quello che penso anche io! non voglio più rimanere da sola, Shin-
Rimanemmo abbracciati per un pò, poi sentimmo Gohan tornare e ci separammo: Shin era proprio un bravo ragazzo e si era dimostrato un amico...se Goku fosse come lui!
-Allora arrivederci...ci vediamo domani- mi disse alzandosi.
Mentre usciva dalla porta si girò verso di me.
-Sei sicura di stare bene?-
-Ma certo-
-ricordati che sei una donna fantastica- mi disse e poi se ne andò.
|
|
