- Capitolo 1° -
“La mia infanzia”
Di Nicoletto Cristina
Un ricordo sopito, un po’ offuscato, di un’infanzia mai abbandonata.
Dove bastava raccogliere una margherita nel prato per rendere radiosa un’intera giornata. Dove tutto è così semplice e giocoso…
Lì io sono cresciuta e il mio cuore vi si trova ancora.
Ricordo la mia povera nonna dai capelli bianchi, raccolti sulla nuca con qualche forcina… forse una visione di nonna che ora si trova solo nelle fiabe… non ci sono più nonne così… eppure esistevano, ditelo ai bambini, le nonne delle fiabe, esistevano…
Se ne stava nella sua cucina dai muri affumicati, tutto era intriso dell’odore del fumo della cucina a legna…
Era così bello fare colazione con lei, mi sembrava di stare in un nido…
Latte e pane bianco…
Tutto così semplice, ma bellissimo…
Lei sapeva tutti i sentieri in mezzo ai campi, terreni allora senza recinzioni… e mi portava lontano… camminavo dietro a lei… ed era come vivere un’avventura da cartone animato! Ormai non ci sono più quei sentieri… ora solo case e recinzioni…
Una volta, ricordo benissimo, camminando per uno di questi sentierini, trovai a terra, il pacchetto vuoto delle figurine di Candy Candy… Che tesoro avevo trovato! Mi sembrava di avere in mano chissà quale gemma!!
E credetti che mia nonna mi dovesse portare proprio da Candy… Ero convinta che lei sapesse la strada pere arrivare nel mondo dei cartoni animati!
Conservai non so per quanti anni quel pacchetto vuoto di figurine… come se fosse la testimonianza che io ero stata là, in un mondo incantato…
E la cosa più strana è che sono ancora convinta di esserci stata, perché quel sentiero non l’ho più trovato… che sia stato fatato?
La mia nonnina è morta… ma se fosse qui con me, le chiederei se può indicarmi quella via… solo lei la poteva trovare…
Dite che ora i cancelli di quel mondo incantato siano chiusi?
No, sono sempre aperti nel nostro cuore, noi ne abbiamo le chiavi… sta a noi farle arrugginire oppure tenerle sempre pronte…
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