torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: LE STELLE DI ETERNITY
Genere: Commedia, Avventura, Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Autore: yue84 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 02/01/2008 16:33:45

storia fantasy di quattro guerrieri che poi diventeranno eri di quattro mondi incantati dai quattro elementi naturali: l acqua,terra,fuoco,aria
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
2° CAPITOLO
- Capitolo 1° -

"Perchè proprio Dragons ci dobbiamo chiamare? Non sarebbe meglio... che so... i Magnifici Quattro, oppure... e poi perchè la collana l’ha data proprio a te?" disse Windalf a Kashe.
"Perchè non lo hai detto al Re?" ribatte ironicamente Kashe.
"Ti conosco da due giorni e già mi dai sui nervi!" esplose ad un tratto Axel.
"Se iniziamo così abbiamo molte speranze di sconfiggere i demoni..." intervenne Noah.
"Abbiamo preso tutto? No, è che non vorrei restare a metà viaggio senza cibo" disse Windalf.
"Si, si non preoccuparti" rispose un po' seccato Noah.
I Dragons con una splendida giornata partirono verso Ximian. Axel, come sempre camminando distaccato pensò: "Ma con tutta la gente di questa galassia, proprio con questi tre dovevo finire?!".
"A che pensi Axel?" disse Windalf.
"Affari miei!" rispose scocciato.
"Alla fine quei due finiscono male" bisbigliò Kashe a Noah.
Kashe e Noah, non impegnati a litigare, cominciarono ad ammirare il paesaggio. Erano circondati da immensi verdi prati e da colline dove volteggiavano maestose fenici. Abbassando lo sguardo si rovinarono il bel panorama vedendo Windalf che istigava Axel, che con incredulità di Kashe e Noah lo ignorava completamente.
Dopo parecchie ore di cammino fecero una sosta. Mangiarono, dopodichè, scese la notte.
Da lontano si poteva vedere una folta e sinistra foresta, quella era l'unica via da percorrere e i Dragons speravano che quella fosse l'unico ostacolo da oltrepassare per arrivare al villaggio.
“Per questa notte ci conviene accamparci qui” propose Noah.
“Da quando decidi tu per noi?” chiese Axel “In ogni caso hai ragione, non entrerei mai in quella foresta di notte”
“Cos’è, non avrai mica paura?” lo istigò Windalf.
“Sai che forse mi troverei meglio la piuttosto che qui insieme a te?” rispose irritato Axel.
“Basta! Accampiamoci e dormiamo! A litigare ci penseremo domattina” concluse infine Kashe.
Accesero un fuoco e si sistemarono per la notte vicino ad alcuni alberi. Axel si era allontanato un po’ dagli altri tre e dormiva più distante. Windalf non tardò a addormentarsi accanto al fuoco. La ragazza e il giovane mago invece non avevano molto sonno.
“Una cosa che abbiamo in comune è l’insonnia… sei sveglia, vero?” chiese Noah.
“Già, non riesco a chiudere occhio. Continuo a pensare a questa collana”
“Per quale motivo?”
“Sul mio pianeta l’ho già vista raffigurata da qualche parte. Forse potremmo saperne di più sulla leggenda”
“Forse. Una cosa alla volta. Ora dormiamo, altrimenti domattina ci lasceranno qui”
“Ammesso che qualcuno riesce a svegliare Windalf… senti come russa!”
Noah sorrise e i due si addormentarono.

Un sole pallido stava sorgendo e i deboli raggi filtravano dalle fronde degli alberi.
“Forza, muovetevi” disse Axel già sveglio
“Windalf?” chiese Noah
“Sono quassù!”
Il ragazzo era salito in cima ad un albero.
“Muoviti, abbiamo fretta! Cosa ci fai lassù?” disse il mago
“Non ha apprezzato i miei metodi di sveglia…” rispose Axel.
“Mi ha puntato la spada verso il viso nel sonno facendomi saltare improvvisamente! Tu questa la chiami sveglia?”
“Avanti scendi” lo convinse Kashe
“Axel, cerca di essere un po’ più diplomatico… anche se non ti nascondo che non hai tutti i torti…” disse Noah.
“Si, ci proverò… ora c’è una foresta che ci attende”
I quattro entrarono nella foresta, forse sottovalutando la sua pericolosità. Si ritrovarono avvolti da una fitta nebbia e la foresta era talmente impenetrabile che era impossibile vedere che tempo faceva all’esterno. Non sapevano ancora il pericolo che stavano per affrontare. L’aria era diventata spettrale, probabilmente anche il sole era offuscato dalle nubi. Un fruscio seguiva i ragazzi già da un po’ di tempo, senza che loro se ne preoccupassero. Quando il rumore si fece più forte alle loro spalle, Kashe si voltò di scatto. Non c’era nessuno, ma la ragazza era certa di aver visto un’ombra scomparire tra le fronde degli alberi, perciò avvisò gli altri.
“Forse è solo immaginazione. Con questo scenario è facile immaginarsi pericoli che non esistono” le disse Windalf.
“In ogni caso sarà meglio non sottovalutare nulla” disse Noah.
Ripresero il cammino, ma quella cosa, qualsiasi essa fosse, non aveva smesso di seguirli.
“Ascoltate” disse sottovoce Kashe
“Questa volta l’ho sentito anch’io” rispose Axel estraendo la sua spada.
I quattro si guardavano intorno, senza notare nulla di strano. Davanti ai loro occhi soltanto la nebbia, sempre più impenetrabile alla vista. Alcune gocce di pioggia iniziarono a cadere facendosi strada tra le fitte fronde degli alberi.
“Rimettiamoci in cammino” propose Noah
Appena i tre si voltarono qualcosa colpì Axel saltandogli addosso e scaraventandolo al suolo. La visibilità era poca e il guerriero muoveva la sua spada senza sapere nemmeno cosa stesse colpendo. Improvvisamente il peso sopra di lui scomparì, lasciandolo al suolo che iniziava ad essere umido per via della pioggia.
“Che ti è successo?” chiese allarmato Noah.
“Qualcosa mi è saltata addosso! Ora non riesco più a vederla!”
Un tuono fece sobbalzare i ragazzi che subito dopo s’accorsero che Windalf era scomparso.
“Ragazzi, cosa succede? Che facciamo?” chiese Kashe
“Non lo so, stiamo allerta”
La creatura attaccò di nuovo, questa volta il bersaglio era Kashe, che riuscì a schivare in tempo il nemico. La nebbia iniziava a diradarsi, mentre la pioggia diventava più intensa. Ora quella creatura era visibile: aveva le sembianze di gigantesco ragno, grande quanto una persona. Di Windalf ancora nessuna traccia. Kashe attaccò, piantò un pugnale nel corpo del mostro che sembrava non aver nemmeno sentito dolore. Axel raccolse la spada e recise una zampa all’orrenda creatura, ma essa si rigenerò subito.
“Noah, fa qualcosa!” gridò Axel
“Contro queste creature l’incantesimo più efficace è il fulmine, ma con questa pioggia sarebbe letale anche per noi! Cercate di indebolirlo, io inventerò qualcosa”
Mentre Kashe e Axel combattevano il mostro, Noah sentì un lamento: era Windalf, imprigionato in una ragnatela su un ramo. Kashe lanciò un pugnale al mago, che arrampicatosi sull’albero liberò il guerriero.
Il ragno era debole dopo i ripetuti attacchi dei due ragazzi. A quel punto Noah ordinò a tutti di allontanarsi dalla creatura. Il mago posò una mano a terra e chiuse gli occhi. Il mostro, seppur debole, si stava preparando a spiccare un balzo verso di loro. Stava accadendo qualcosa, anche se gli altri tre non riuscivano a capire per il momento. La mano di Noah iniziò a tremare e la terra si spaccò lungo una linea fino a raggiungere il mostro che non aveva più un appoggio sicuro. Ad un tratto spiccò un lungo salto verso Noah. Prima che potesse arrivare a destinazione la terra si sollevò e ricadde sul gigantesco ragno che venne inghiottito.
“Bel colpo” disse Axel a Noah
“È stato anche grazie a voi” rispose egli
“Si, si. Risparmiamoci i ringraziamenti. Hai salvato tutti e basta”
“Axel, non so cosa tu voglia dire, ma non abbiamo tempo per litigare”
“Non sono abituato a combattere in gruppo… sono fatto così, non fateci caso” concluse il guerriero.
Nel frattempo la pioggia era cessata e da lontano s’intravedeva uno spiraglio di luce.
“Quella deve essere l’uscita. Se state tutti bene possiamo incamminarci” propose Kashe.
Tutti annuirono e si diressero verso Nord, come Denitor aveva detto. Uscendo rimasero abbagliati dalla luce accecante del sole, accolti da un cielo azzurro dopo il temporale. I loro vestiti erano fradici e nonostante il sole, l’aria si era fatta pungente. Su una collinetta Axel intravide un villaggio.
“Avanti” disse “non voglio congelare in questa radura”

















Il villaggio era accogliente, semplice come tanti altri ma con una piccola particolarità: gli abitanti, per la maggior parte elfi, passavano molto raramente.
I Dragons entrarono e si misero alla ricerca di Hator. Kashe subito chiese informazioni ai passanti: "Scusi, sa dove posso trovare la casa di Hator?" con gran sorpresa i quattro si accorsero dell'immensa cordialità delle persone: "Si, bella signorina, guardi è proprio là sul promontorio, quella casa dalle torri appuntite" rispose il passante.
"Grazie tante" disse Kashe con un inchino e così fecero tutti gli altri, tranne Axel.
"Di niente, è stato un piacere" rispose il passante e se ne andò via inchinandosi.
"Potevi almeno accennare un inchino, puoi essere qualche volta un po' educato?" disse Kashe, ma Axel andò avanti ignorandola.
Passando per la via centrale che portava al promontorio, tutti i passanti si inchinavano ovunque passassero i Dragons.
“La voce si dev’essere sparsa in fretta” disse Windalf
“Spero che non sia così in tutti i villaggi, sembriamo chissà chi” rispose Axel.
Arrivati al promontorio si resero conto che più che una casa era una piccola reggia, dove dominavano due grosse torri a punta di un color non ben definito che si avvicinava al grigio-blu.
"Chi siete voi?" chiese una voce proveniente da una finestra
"I Dragons, ci manda Re Denitor" disse Noah a voce alta
"Ho capito, sono stato informato del vostro arrivo, vi aspetto all'ultimo piano... ci sarà un mio servitore davanti alla scala principale".
Entrando, spalancando un altissimo portone, si trovarono in un ampio atrio con appeso al soffitto un maestoso lampadario di cristallo che con le sue candele inondava la stanza di luce. Ai loro lati si estendevano all'infinito due rampe di scale. Vi era una terza rampa, essa però terminava presto contro una parete. Ad attenderli davanti a quella breve scalinata, vi era un uomo abbastanza robusto, dal tipico portamento del servo fedele di un signore importante.
"Prego, seguitemi" disse il servitore. Appena mise il piede sul primo scalino la rampa, si trasformò in una sontuosa scala a chiocciola. Con grande stupore, i quattro lo seguirono. Arrivati al terzo piano, disse:
"Eccoci arrivati, questa è la stanza di Hator, Signore degli Elfi".
"Salve a tutti voi" sorprese tutti Hator spalancando la porta.
Era di media altezza, all’apparenza un po’ anziano.
“Sorpresi di vedermi?” chiese
“No” rispose Windalf: “E’ che io mi aspettavo qualcosa di più…”
“…alto?” completò la frase Hator
“In effetti, si…”
“Il potere non sta certo nelle dimensioni…”
Detto ciò, Hator fissò intensamente Windalf. Il ragazzo non capiva cosa stesse succedendo esattamente e fu ancora più sbalordito quando non sentì più il pavimento sotto i suoi piedi. Il signore degli Elfi lo stava facendo levitare e volteggiare in aria, fino a raggiungere l’alto soffitto della camera.
"Va bene, si fermi ho capito! Giuro sulla mia testa che non la offenderò, quindi la imploro mi metta giù!" disse Windalf.
"Sei così patetico!" scoppiò Axel
“Impara a non giudicare dalle apparenze. La scalinata che vi aveva condotti qui sembrava non portare da nessuna parte, vero? A volte la strada giusta è sotto i nostri occhi…”
“Non faccia caso a Windalf. È l’unico modo per sopportarlo, glielo assicuro” disse Axel.
“Re Denitor mi aveva accennato qualcosa di voi. Datemi pure del tu. Avevo intuito che lui sarebbe stato Windalf. Mentre tu sei Axel, sbaglio?”
“Il miglior guerriero di Fireon, al vostro servizio”
“Cos’è quest’improvviso cambio d’umore?” chiese Kashe ad Axel.
“Questa bella ragazza deve essere Kashe. Sembri determinata, mi piace quest’aspetto in una persona. Invece tu sei Noah, taciturno, ma saggio” disse Hator voltandosi verso il mago che annuì dicendo:
“Re Denitor ci ha dato questa lettera per lei”
“Giusto, veniamo alle cose importanti”
Hator srotolò la pergamena con leggerezza.

Hator, Signore degli Elfi, questi giovani ragazzi sono i Dragons, i migliori guerrieri dei quattro pianeti, scelti per riappacificare i nostri mondi. Li ho indirizzati a voi, caro amico, nella speranza che abbiate scoperto di più sul furto della Reliquia d’Avalon. Mi auguro che possiate aiutare questi ragazzi. Un caloroso saluto
Il Re Denitor

 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: